venerdì 1 aprile 2022

RICCIARELLI...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme i RICCIARELLI, famosissimi dolci a base di mandorle, zucchero, albume e qualche aroma tipici della tradizione senese e che vengono sempre preparati, oltre che in tutte le feste principali, anche nei tre giorni di festeggiamenti che Siena dedica a Santa Caterina da Siena




Per questo mese dalle nostre compagne di viaggio troverete da Miria una torta tipica di Lucca dedicata a Santa Zita, la TORTA COI BECCHI; mentre Simona ha scelto le POLPETTE DI SAN MARCO, un secondo napoletano dedicato al Santo veneziano.


Anche questo mese, come a marzo, vi abbiamo preparato un pdf in cui troverete il calendario del mese in corso, una ricetta dedicata ad uno dei Santi del mese, le date da ricordare e tanto spazio in cui potrete scrivere le vostre annotazioni

Cliccate sul banner qui sotto e potrete scaricare il calendario di aprile preparato per voi:


Santa Caterina nacque a Siena nella Contrada dell’Oca, il 25 marzo 1347 in una famiglia numerosissima appartenente alla piccola borghesia del tempo, era la venticinquesima figlia. Fin da piccola la sua vita interiore fu molto intensa, a sette anni fece voto di verginità, ma non scelse di diventare suora, sentì che la sua missione era nel mondo. 

Rifiutò con fermezza il matrimonio che i suoi genitori avevano combinato per lei a soli 12 anni, si tagliò i capelli, si coprì la testa con un velo e rimase per tre anni nella solitudine della sua camera. A soli 16 anni entrò a far parte dell’ordine laico delle Mantellate o Terziarie domenicane, giovanissima e senza una dote che potesse aiutare a mantenere l’ordine, grazie alla sua grande determinazione che sarà un carattere distintivo di tutta la sua vita. Le Mantellate erano un gruppo di laiche, la maggior parte delle quali vedove di una certa età, che si dedicavano all’assistenza dei bisognosi, impegno che Caterina assunse per tutta la sua breve vita. 

Ma non solo questo, presto sviluppò la usa più grande dote: cominciò ad inviare lettere di consiglio ed esortazione a sovrani, condottieri tanto da riuscire a risolvere importanti controversie politiche nonostante lei avesse imparato a leggere e scrivere da sola. Ben presto la sua fama di donna di pace, risolse diverse contese tra le famiglie senesi in lotta per il potere, tanto che si recò ad Avignone e riuscì a convincere il pontefice Gregorio XI a riportare dopo 70 anni la sede papale a Roma. Ma non solo questo, il suo forte potere di persuasione risolse molte altre dispute anche tra Firenze e la Chiesa e tra Pisa e Lucca.  

La sua fu una vita molto intensa caratterizzata da un grande impegno, una fortissima fede e da grandi penitenze offerte sempre per il bene del prossimo, le sue notti spesso erano accompagnate da apparizioni e nel 1375 ricevette le stigmate in una chiesetta di Lungarno. Morì il 29 aprile 1380 a soli 33 anni a Roma.

Fonti:

- Santa Caterina da Siena e l’itinerario cateriniano  

- Breve storia di Santa Caterina da Siena 

- Santa Caterina da Siena 


Viene ricordata il 29 aprile, giorno della sua morte, e a Siena si organizzano tre giorni di festa durante i quali si gustano i ricciarelli.



Sicuramente tra tutte le ricette scelte in onore dei Santi, forse questa è quella in cui il collegamento è meno evidente perché i ricciarelli a Siena vengono preparati in ogni festa importante come il Natale e la Pasqua, ma non volevo lasciarmi sfuggire l’occasione per parlarvi di una grande Santa che nel corso della sua breve vita è riuscita a lasciare un grande esempio della sua grande bontà e fede.



La ricetta dei ricciarelli è molto semplice ma bisogna avere qualche piccola attenzione per ottenere un ottimo risultato, ad esempio non frullate le mandorle intere che avete in dispensa da troppo tempo, come ha fatto la sottoscritta, perché non avrete la stessa resa e l’impasto vi creerà problemi. Quindi primo consiglio, acquistate della buona farina di mandorle. 

RICCIARELLI
INGREDIENTI (per circa 15 ricciarelli)
  • 100 g farina di mandorle
  • 1 albume d’uovo (circa 35 g)
  • 100 g zucchero semolato
  • zeste di limone
  • zeste di arancia
  • semini ½ bacca di vaniglia
per finire:
  • zucchero a velo abbondante

PROCEDIMENTO:

In una ciotola mettete la farina di mandorle, lo zucchero, le zeste di agrume e i semi di vaniglia. Aggiungete l’albume leggermente sbattuto quindi mescolate il tutto con un cucchiaio.

Otterrete un impasto compatto leggermente appiccicoso.

Coprite con pellicola e riponete in frigo per un minimo di una notte ma anche fino a due giorni, riposo importante perché i sapori si amalgamino tra loro e per avere una maggiore tenuta in cottura.

Riprendete il vostro impasto e rovesciatelo sulla spianatoia che avrete cosparso di abbondante zucchero a velo. Arrotolate l’impasto nello zucchero a formare un lungo cilindro di 3-4 cm di diametro, quindi dividetelo in parti uguali (io l’ho diviso in 15 parti) e a ciascun pezzetto con le mani date la classica forma a chicco dei ricciarelli aiutandovi sempre con lo zucchero a velo.

Trasferite i vostri ricciarelli su una teglia coperta di carta forno distanziati tra loro e cuocete a 180°C per 15 minuti. Saranno pronti quando dopo essersi gonfiati si saranno formate le crepe in superficie. Dovranno comunque rimanere pallidi, non dovranno colorire (i miei hanno una colorazione marroncina perché ho tritato mandorle con la buccia).

Fate raffreddare completamente prima di servire.


Buon appetito!


Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di maggio.


Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle. 

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