venerdì 30 maggio 2014

SCIROPPO AI FIORI DI SAMBUCO...una vera sorpresa!

Ciao a tutti!

I giorni scorsi si è consumata una piccola tragedia in casa Fotocibiamo...il primo dentino ha iniziato a dondolare...e di lì a qualche giorno è caduto...naturalmente anche lì le cose si sono complicate, infatti invece di aiutarlo con una piccola spintarella a cadere, Alice ha pensato bene che doveva lasciarlo fare tutto da solo...così il dente è caduto dopo qualche giorno mentre si lavava i denti e lo ha perso...non vi dico la sua faccia...per fortuna poi lo abbiamo ritrovato... 



E la tragedia??!!!
Già...la tragedia non sta nel fatto che il dente sia caduto...che sia uscito un gocciolino di sangue...che il dolore sia fortissimo, a detta della coraggiosa bimba...no...no...la tragedia sta nel fatto che nella bocca della sorellina minore tutti i denti son ancora ben saldi...da quando s’è saputa la notizia dell’imminente caduta, c’è stato un continuo tentativo di trovare un dente dondolante anche nella sua bocca per poi andarsi a rifugiare nella sua camera tutta impettita con le braccia conserte e non rivolgere la parola più a nessuno...temevo cercasse il modo di farlo cadere davvero!

E non è ancora finita...ogni tanto la troviamo davanti ad uno specchio che testa la resistenza dei suoi denti e a tutti quelli che arrivano a casa chiede se mai un giorno succederà anche a lei...



E poi per completare il quadretto...sapete il famoso topolino (io ho sempre abitato in campagna...qui da me veniva il topolino niente fatina!!!)...ieri sera al momento di andare a nanna, abbiamo preparato un piattino con il dente per far lo scambio dente-monetina col famoso topo...bene è scoppiata un’altra tragedia perché a quel punto l’intrepida bimbetta che tanto voleva veder cadere un suo dente, ha deciso che aveva terrore del topino in arrivo...i pianti disperati sono continuati per non so quanto tempo...

Anche la ricetta di oggi, in qualche modo ha a che fare con i denti...sì infatti un infuso di fiori di sambuco secchi mi veniva propinato ogniqualvolta avessi mal di denti...e avendone avuto parecchio potete immaginare il mio amore per questo arbusto spontaneo che cresce ricco intorno a casa...



Qualche tempo fa Miria(lei lo aveva visto da Silvia) ha pubblicato lo sciroppo ai fiori di sambuco...be’ la mia prima reazione non è stata molto positiva...poi dopo aver fatto quattro chiacchere con Miria e anche con Silvia, la mia curiosità non ha resistito e l’ho preparato...sapete come è andata...è buonissimo davvero sorprendente...una bevanda molto dissetante perfetta per le prossime giornate estive!!!

Il sambuco è una pianta caratterizzata da molte proprietà terapeutiche ed il suo impiego a tal fine risale a tempi molto antichi; della pianta si utilizzano principalmente i fiori, le bacche, le foglie e la corteccia. L'infuso ottenuto con i fiori di sambuco ha proprietà sudorifere ed il loro impiego è consigliato nel trattamento delle malattie legate all'apparato respiratorio; la tisana fatta con fiori di sambuco si utilizza per curare raffreddore, tosse, asma ed anche i reumatismi. Sempre i fiori, grazie alla presenza di flavoni, producono benefici alle vene e all'apparato circolatorio in generale (altre notizie qui). 




SCIROPPO AI FIORI DI SAMBUCO



INGREDIENTI:
  • 14 fiori di sambuco
  • 1,2 l di acqua
  • 3 limoni bio
  • Zucchero semolato

PROCEDIMENTO:

Raccogliete i fiori di sambuco, eliminate i gambi più grossi e mettete i fiori in un contenitore grande con il coperchio. Aggiungete l'acqua fredda e i limoni tagliati a fettine sottili. Chiudetelo e lasciatelo riposare per circa 36 ore a temperata ambiente (minimo 24h, massimo 48h). Una volta trascorso questo tempo filtrate il tutto con l'aiuto di una garza (o un colino a maglie strette). Pesate il liquido così ottenuto, versatelo in un tegame ed aggiungetevi la stessa quantità di zucchero semolato. Portate a ebollizione e fate bollire per 10-15 minuti mescolando di tanto in tanto. Imbottigliate ancora caldo e conservatelo in frigorifero una volta raffreddato.

Servite mescolando in un bicchiere 1 parte di sciroppo e 5-6 di acqua, ghiaccio, limone e foglioline di menta.




Buon appetito!



...e buon fine settimana!!!





martedì 27 maggio 2014

PANBRIOCHE SENZA BURRO NE' UOVA AI KUMQUAT...per sentirsi meno in colpa!

Ciao a tutti!

Be’ non è un mistero che la linea non sia un mio punto forte, ne ho degli altri ma proprio la linea non lo è, specialmente in questi ultimi anni post-nanetti...altresì è noto il mio amore sviscerato per i dolci...qualunque tipo di dolce basta che sia dolce...e sapete bene che queste due cose non vanno proprio bene insieme...e quindi come fare...


Spesso mi ritrovo a cercare dei compromessi che mi diano un po’ di soddisfazione dal punto di vista “dolciario” ma che non mi facciano sentire troppo in colpa dal punto di vista “linea”...non aspettatevi una ricetta totalmente light ma solo con qualche attenzione in più...

Se poi a tutto questo aggiungete l’esigenza di trovare un “compagno di fotografia” per la mia marmellata da fornire al fotografo... la scelta è stata semplice bisognava trovare una brioches con pochi sensi di colpa... subito ho pensato di modificare una delle ricette che faccio di solito ma poi, dopo un giretto sul web, ho trovato questa, uno spettacolare panbrioches senza burro e senza uova ma che è lo stesso morbidissimo anche il giorno successivo (non sono andata oltre nella sperimentazione!).

Le uniche modifiche che ho fatto sono state quelle di farcirlo con la mia marmellata di kumquat e delle scagliette di cioccolato al posto dello zucchero e cannella della ricetta originale, e poi di utilizzare la buccia dei kumquat per aromatizzare la pasta stessa.

Noi ne siamo rimasti entusiasti, è piaciuto moltissimo a grandi e piccini, in realtà solo ad un nanetto le altre non hanno voluto neppure assaggiare, ma vi assicuro che dalle mie parti non sempre questa cosa è così scontata neppure con i grandi!


PANBRIOCHE SENZA BURRO NE' UOVA AI KUMQUAT


INGREDIENTI per uno stampo da plumcake 12x30:

  • 185 ml latte
  • 50 g zucchero semolato
  • 7 g malto di riso miele
  • scorza grattugiata 2 mandaranci 10 Kumquat
  • 150 g farina 00
  • 150 g farina manitoba
  • 5 g lievito birra secco
  • 25 g olio di semi
  • latte per spennellare
  • tuorlo per spennellare (si può omettere e spennellare solo con latte) 
  • granella di zucchero

PROCEDIMENTO:

Cominciate preparando un infuso ben caldo con il latte, lo zucchero semolato e il malto di riso (io ho usato del miele) e la scorza grattugiata di 10 kumquat. In questo modo tutti i profumi si mescoleranno e gli oli essenziali delle scorze rilasceranno tutto il loro aroma. Tenetelo da parte.

Quando questo infuso si è intiepidito, mettete nella ciotola della planetaria le farina 00, il lievito di birra secco e mescolate brevemente per miscelare questi ingredienti. Cominciate a far lavorare il gancio a bassa velocità e versate l'infuso sulle farine. Aggiungete anche l’olio di semi e quando i liquidi sono stati assorbiti dalle farine aumentate la velocità e lasciate impastare per 15 minuti.Trascorso questo tempo, l'impasto si staccherà da solo dai bordi della ciotola ecomincerà ad "arrampicarsi" su per il gancio.

Spegnete l'impastatrice, lavorate brevemente l'impasto a mano per dargli la forma di un panetto e mettetelo a lievitare in una ciotola coperta con la pellicola ben stretta per favorire la formazione di un ambiente ricco di umidità all'interno.



Dopo un'ora, infarinate pochissimo il piano di lavoro e lavorate nuovamente l'impasto stendendolo per dargli la forma di un rettangolo alto 1/2 cm e col lato minore pari alla lunghezza dello stampo in cui intendete cuocere il panbrioche.

Quindi cospargete con la marmellata di kumquat e le scaglie di cioccolato in maniera uniforme tutto il rettangolo lasciando libera solo una striscia finale di 1 cm che servirà da "chiusura" al rotolo.
Arrotolate la pasta su se stessa fino a ottenere un rotolo che trasferirete nello stampo foderato di carta forno posizionando la giuntura verso il basso.
Lasciate lievitare il rotolo all'interno dello stampo, coperto con la pellicola appoggiata sopra, lasciandolo in un luogo tiepido. Non abbiate fretta e non infornate il pan brioche se prima non si è gonfiato parecchio arrivando quasi ai bordi dello stampo. Il tempo necessario varia a seconda della temperatura dell'ambiente, ma anche da questa attesa dipende la sofficità del risultato finale e vale la pena di essere pazienti.


Spennellate la superficie con un composto di un tuorlo e un cucchiaio di latte intero (potete spennellare anche solo con latte) formando un velo uniforme, cospargete con granella di zucchero e infornate a 180° per 30 minuti. 





Buon appetito!


mercoledì 21 maggio 2014

MARMELLATA DI KUMQUAT...


Ciao a tutti!

Dico sempre che una delle regole che seguo con più attenzione, quando si tratta di cibo, è quella della stagionalità degli ingredienti...ne sono sempre stata convinta ed è sempre più una certezza...  


Bene ora i più attenti mi diranno: 
- Ma allora oggi cosa ci proponi? -

Avete ragione...ma...c’è un “ma”...
in questo caso abbiamo ragione sia io che voi... ”e ti pareva che lei non avesse ragione” direbbe il fotografo...


Infatti sì, il kumquat è un frutto invernale ma da noi ha iniziato a maturare circa un mese e mezzo fa e sulla pianta ancora oggi troviamo gli ultimi kumquat maturi...infatti questa alberello è caratterizzato da una raccolta scalare in quanto i frutti maturano poco per volta.


Quindi oggi vi posso presentare la mia prima marmellata (la prima che posso chiamare marmellata e non confettura!) di kumquat a km zero, infatti l’alberello da cui ho raccolto i kumquat arriva dal giardino di mia cognata...circa 20 metri da noi!!! Più km zero di così!!


Il kumquat è originario della Cina (in letteratura le prime descrizioni risalgono al XII secolo), ed è stato a lungo coltivato in Giappone. Fu introdotto in Europa nel 1846 da Robert Fortune, collezionista della London Horticultural Society. Originariamente fu classificato sotto il genere Citrus, e venne poi spostato nel genere Fortunella nel 1915. Il kumquat è attualmente coltivato in Cina, Giappone, Europa (Corfù e Grecia) e nel sud degli Stati Uniti (Florida). In Italia, cresce e fruttifica in Liguria.

I frutti del kumquat sono ricchi di potassio, vitamina C ed A, acido folico e minerali come il potassio, il magnesio ed il calcio e sono ottimi digestivi se consumati a fine pasto. Egualmente, sono ricchi di carotenoidi, responsabili del colore caratteristico e conosciuti per le loro proprietà. La particolarità dei kumquat sta nella polpa e nella buccia dei frutti, nonostante ricordino in tutto e per tutto un’arancia in miniatura, questi piccoli agrumi hanno una buccia molto dolce, ed una polpa molto aspra; per questo motivo, si mangiano interi, in modo che lo zucchero contenuto nelle buccia sottile, allevi la sensazione aspra causata dal succo della polpa, agro come quello di un limone o del lime. (Ulteriori informazioni qui LInK e qui).


La ricetta della marmellata che vi propongo oggi (già utilizzata qui) è tratta dal libro "Al mercato locale" di Leanne Kitchen...un libro molto interessante nel quale si parte dal prodotto per arrivare alla ricetta, con l'obiettivo di insegnare a chi legge a recuperare il valore dei sapori genuini di una volta. Ho fatto una sola piccola modifica alla ricetta riducendo della metà la quantità di zucchero utilizzata.


Nelle foto vedrete insieme alla marmellata un’interessante panbrioches senza uova ne burro...ma di questo parleremo la prossima volta!!!


MARMELLATA DI KUMQUAT

INGREDIENTI (circa 7 vasetti piccoli da 150ml):
  • 1 Kg kumquat maturi
  • 1,25 l acqua
  • 60 ml succo di limone
  • 1,25 kg zucchero scaldato 600 g zucchero scaldato
  • 1 quadrato di garza (10cm X 10 cm)

PROCEDIMENTO:

Lavate i kumquat sotto l’acqua corrente per eliminare le tracce di cera. Tagliateli a metà, prelevate i semi tenendoli da parte e quindi tagliate sottilmente i frutti mettendoli in una terrina non metallica con l’acqua. Chiudete i semi nella garza, legatela per chiuderla bene e mettetela nella terrina con i kumquat. Coprite e lasciate riposare per una notte.

Mettere due piattini nel congelatore, che serviranno per fare la prova della cottura della marmellata.

Il giorno seguente mettete la frutta con la sua acqua, la garza con i semi e il succo di limone in una pentola. Portate lentamente ad ebollizione e cuocete a fuoco basso per 30-45 minuti.

Per riscaldare lo zucchero:
Accendete il forno a 150°. Distribuite lo zucchero in modo uniforme in una pirofila scaldatelo in forno per 10-15 minuti. Per risparmiare tempo si può scaldare lo zucchero quando la frutta è già in cottura. Non aggiungete mai lo zucchero prima che la frutta sia ammorbidita perché rimarrebbe dura.

Aggiungete lo zucchero così scaldato, mescolate per 5 minuti sempre a fuoco basso, lasciate così sciogliere lo zucchero. Se necessario schiumate il compost durante la cottura.
A questo punto sul cucchiaio dovrebbe formarsi un velo spesso, quindi fate la prova con il piattino per verificare se la marmellata si è addensata. Togliete la pentola dal fuoco e prendete il piatto dal congelatore, fate cadere una goccia di marmellata sul piatto mettete in congelatore per pochi secondi, la goccia dovrebbe formare una pellicina e toccandola con un dito dovrebbe raggrinzirsi. Altrimenti lasciate cuocere ancora qualche minuto e fate poi un’altra prova con il secondo piattino.

Eliminate la garza. Trasferite la marmellata in barattolini sterilizzati e sigillateli. Capovolgete i barattolini e avvolgeteli in un canovaccio, lasciate così i barattolini fino al completo raffreddamento (io li lascio fino al giorno successivo) quindi potete etichettarli e riporli in un posto fresco e buio.

La marmellata si conserva per 12 mesi nei vasetti chiusi, una volta aperta conservatela in frigorifero per un massimo di 6 settimane.




Buon appetito!





martedì 13 maggio 2014

WHITE ROSE CAKE PER RE-CAKE 8...e per il mio compleanno!


Ciao a tutti!

Sabato scorso (il 10 maggio) sono entrata anch’io negli ANTA!!!
Ebbene sì! Ho compiuto 40 anni...quindi questo momento dovrebbe essere dedicato ad un bilancio di quello che è stata la mia vita fino ad ora...ma non credo che leggerete nulla di tutto ciò...


Non voglio fare un vero e proprio bilancio... ma solo quattro chiacchere...ricordo da bambina quando sentivo dire a mia mamma che non si sentiva gli anni che aveva, sinceramente mi suonava alquanto strano, non riuscivo a capire come non si potesse essere consapevoli del tempo passato anche perché ricco di ricordi, di momenti vissuti e quindi, come poterli dimenticare...ora credo di averlo capito...


Io mi sento sempre la stessa...la stessa diciotenne...la stessa ventenne...la stessa trentenne di qualche anno fa...fino a quando non mi guardo allo specchio naturalmente (...ma questa è un’altra storia...si parla di chili di troppo, qualche ruga fiorita qua e là, qualche capello bianco, quindi lasciamo stare...)...certo che poi però pensandoci bene anche lì, dentro di me intendo, qualcosa è cambiato...ma solo nella consapevolezza di conoscere i propri limiti e le proprie capacità...fosse poco, direte voi...infatti se avessi avuto la consapevolezza di ora, da ragazza, mi sarei evitata un sacco di facciate e sicuramente mi sarei goduta con più leggerezza i miei anni...


Vorrei scrivere tante cose ma forse, essendo troppe, si aggrovigliano nella mia mente, creano una gran confusione e mi lasciano senza parole di fronte a questa tastiera, tanto amata quanto odiata in certi momenti...posso dirvi che se proprio un bilancio lo devo fare...è senz’altro un bilancio positivo perché dalla vita, grazie a Dio, ho avuto tanto...sono felice, ho una meravigliosa famiglia, tre birbanti nanetti e un favoloso marito...che fa pure belle foto...il che non guasta, giusto??!!
 
Quindi che dire se non che sono felice e grata a Dio...


Vista l’occasione ghiotta, non potevo farmi scappare l’opportunità di preparare una torta. Ho pensato a che tipo di torta fare per un sacco di tempo e avevo le idee parecchio confuse fino a quando le ragazze del re-cake non hanno presentato la re-cake di questo mese e così che torte alle rose sia... 


Non sono sicura di aver rispettato del tutto le regole (saranno loro a dirmelo!) infatti il mio risultato è una torta bianca e rosa ma ho utilizzato come copertura la pasta di zucchero. Inoltre ho sostituito l’acqua di rose col mio sciroppo di rose fatto in casa e non ho messo i petali di rosa, non per mancanza di materia prima, ma per paura che il gusto fosse troppo intenso (la prossima volta li metterò...statene pur certi!). Ho aggiunto fragole a pezzetti alla farcia ed infine ho usato per la base uno stampo da 24 cm di diametro per poi tagliare la torta in tre strati da farcire...la prossima volta mi procurerò tre stampi dello stesso diametro o comunque farò tre torte divise per avere degli strati più precisi.


Bene...Miria, Sissi, Silvia, Elisa e Sara non mi resta che ringraziarvi tantissimo...io non avrei mai scelto una torta così per la presenza delle rose ed invece questa è stata la torta per cui ho ricevuto più complimenti...persino mio papà e il fotografo (due davvero difficili in fatto di dolci!!!) l’hanno adorata...il fotografo ne ha mangiata quasi la metà!!! Quindi GRAZIE... GRAZIE... GRAZIE!!!!!!



WHITE ROSE CAKE


Ingredienti:
  • 225 gr farina 00
  • 10 gr lievito per dolci
  • 1 cucchiaino sale fino
  • 6 albumi
  • 225 gr burro morbido
  • 225 gr 200 gr + 170 gr zucchero semolato
  • 60 ml yogurt greco
  • 60 ml latte
  • 1 cucchiaio estratto di vaniglia
  • 2 cucchiai acqua di rose 3 cucchiai sciroppo rose homemade
  • 1 tazza e 1/2 petali eduli di rosa
  • 350 gr formaggio cremoso
  • 360 ml panna da montare
  • 14 grosse fragole fresche
  • 40 ml panna da montare
  • petali eduli di rosa (per decorazione)

per la pasta di zucchero:
  • 6 g gelatina
  • 30 ml acqua fredda
  • 70 g miele
  • 16 g burro a t ambiente
  • 450 g zucchero a velo (comprato)

Ho preparato due volte questa quantità di pasta di zucchero: con una parte ho coperto la torta, della seconda parte un po’ l’ho colorata di rosa ed un po’ l’ho lasciata bianca per le decorazioni.

PROCEDIMENTO:

1. In una ciotola unite la farina setacciata con il lievito e il sale. A parte in un'altra ciotola montate leggermente gli albumi.

2. Nel mixer o nell'impastatore con il gancio a K, montate il burro morbido con lo zucchero (ne metto 200 gr perché utilizzo lo sciroppo che è già molto dolce). Dovete ottenere una massa bianca e morbida. Unitevi ora lo yogurt greco, il latte, l'acqua di rose lo sciroppo di rose (1 cucchiaio e mezzo) e la vaniglia. Mescolate con cura.

3. Alternandoli, unite ora al composto ottenuto (punto 2) la farina e le chiare montate. Se avete i petali di rosa questo è momento di inserirli nell'impasto.

4. Il composto è pronto per essere versato in uno stampo, come sempre precedentemente imburrato e infarinata (inoltre ho coperto il fondo con un cerchio di carta forno). La ricetta prevede di usare 3 tortiere di diametro 15. Io invece ho usato una tortiera diametro 24. Cuocete a 180° per 40-45 minuti. Fate sempre la prova dello stecchino per verificare la cottura.

5. Una volta cotto e raffreddato, se come me avete cotto in uno stampo unico, si procede con il taglio della torta in 3.

6. Preparazione del frosting. In una ciotola mescolate bene il formaggio cremoso con lo zucchero semolato (170gr) e 1 cucchiaio e mezzo di acqua di rose sciroppo di rose. A parte montate la panna (zuccherata). Versate ¼ della panna (zuccherata) nel primo composto, quando si sarà assorbito aggiungere anche il resto della panna.

7. Tagliate la torta in tre strati e farcite col frosting e i pezzetti di fragole fresche.

8. Montate 40 ml di panna e risoprite con un sottile strato tutta la superficie della torta. Quindi riponete in frigo per qualche ora.

9. Ricoprite di pasta di zucchero e decorate a piacere. Tenete in frigo prima di servire.


Per la pasta di zucchero:

Ho preparato due dosi di pasta di zucchero.
Ho fatto la pasta di zucchero col miele al posto del glucosio(qui la versione con glucosio).  Mettere la gelatina in un pentolino con l’acqua fredda fino a che si ammorbidisca. Poi mettere il pentolino sul fuoco a bagnomaria in modo che la gelatina si sciolga, quindi aggiungere il miele e il burro e sempre a bagnomaria mescolare finché non è tutto ben amalgamato.
Fare attenzione a non far bollire il composto, per questo il bagnomaria deve essere caldo ma non bollente. Mettere lo zucchero nel robot e azionarlo un po’ col solo zucchero in modo da togliere eventuali grumi, quindi versare a filo il liquido e continuare a farlo funzionare finché lo zucchero ha assorbito il liquido.
A questo punto (non preoccuparsi se si presenta ridotto in briciole) toglierlo dalla ciotola, metterlo sul piano di lavoro ed impastarlo con le mani come per la pasta fatta in casa finché non diventa liscio (eventualmente aggiungendo altro zucchero a velo). Se non si ha il robot tutto può essere fatto versando il liquido in una ciotola con lo zucchero e mescolare con un cucchiaio; poi impastare a mano.
Nota: consiglio se occorre una dose maggiore di pasta di zucchero di non raddoppiare le dosi, ma di replicare la ricetta.

Vi lascio un piccolo calendario dei tempi che ho impiegato io a preparare la torta:

il giovedì ho preparato la base e l’ho lasciata raffreddare, il venerdì mattina ho preparato il frosting e farcito la torta infine venerdì pomeriggio ho decorato la torta. L’ho poi trasferita in frigo fino a sabato a pranzo quando l’abbiamo mangiata!




Buon appetito!



Con questa ricetta partecipiamo a re-cake 8:

http://amichecucina.blogspot.it/2014/05/white-rose-cake-per-re-cake.html



martedì 6 maggio 2014

TAZZINE GOLOSE...


Ciao a tutti!

Vi capita mai di non avere idea di che nome dare ad una ricetta...a me in realtà non era mai capitato...ma oggi ho avuto parecchia difficoltà tanto che alla fine ho chiesto consiglio al fotografo...ma la sua idea è stata cioccolatini ripieni...che originalità...così ho ignorato il suggerimento...


Questa ricetta ha una lunga storia...spesso mi sento dire che è bello il modo in cui portiamo avanti il blog dividendoci i compiti...e in realtà sono d’accordo anch’io sempre...anzi, mi correggo, quasi sempre...come in tutte le cose ci sono i pro e i contro...non avete idea delle discussioni sul cosa postare e sul cosa non postare...e questa ricetta di oggi ne è l’esempio...ha avuto un tempo di incubazione lunghissimo, perché per un motivo o l’altro, io o lui non eravamo soddisfatti del risultato...e se proprio devo essere sincera, io ancora del tutto soddisfatta non lo sono neppure ora!


Così capita che un dolcetto che doveva essere creato solo per far da vetrina alla marmellata di kumquat, alla fine diventi il solo protagonista di un post tutto suo...sì perché al fotografo presentare una semplice marmellata non piaceva (tranquilli poi arriverà anche la marmellata!), dice che ne abbiamo già fatte altre e non può fotografarle tutte uguali, devono avere una caratteristica che le faccia ricordare e così mi dice “Facciamo (notate il plurale...ma solo nell’ideazione!) un bicchierino di cioccolato, dentro metti una crema bianca e sopra una gelatina di kumquat”...


Ecco...questo era il suo progetto...ma visto che (1) io non sono una maga del cioccolato, (2) mi mancano gli stampi adatti (ancora??? E già ancora...), (3) tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare...insomma il primo tentativo, diverso tempo fa, è fallito miseramente perché non sono stata in grado di creare un bicchierino decente, poi la mia pazienza è improvvisamente scemata e complice l’ora tarda e la presenza del fotografo con i suoi commenti, io ho gettato la spugna e gettato al vento l’intero progetto...


Poi però lo scorso fine settimana non ho resistito, non potevo dargli ragione sul fatto di non essere capace a far qualcosa e così...aspettando un momento in cui lui fosse impegnato fuori della cucina (faceva le foto della marmellata!) ho cercare di ricreare quello che lui voleva.


Il risultato non è perfetto, per i motivi di cui sopra, ma vi assicuro che l’insieme era davvero perfetto...un insieme di sapori in contrasto tra il dolce della crema al cioccolato bianco e l’amaro del cioccolato fondente ed ancora la punta di acido data dalla marmellata di kumquat...insomma un contrasto di sapori e di consistenze che hanno conquistato l’esigente fotografo...che comunque si è lamentato del fatto che i bicchierini si sono trasformati in “una semisfera con uno strano disco sotto” (come li ha descritti lui)...nella mia idea dovevano essere tazzine...ok mancano i manici...ma un po’ di fantasia!!!


Per fare la crema al cioccolato bianco ho utilizzato la crema “pasticcera” senza uova di Martina che già avevo utilizzato qui.



TAZZINE GOLOSE


INGREDIENTI per circa 12 cioccolatini: 

  • 300 g cioccolato fondente 

per la crema al cioccolato: 

  • 100 ml latte intero
  • 50 g zucchero
  • 15 g farina
  • 5 g amido di mais
  • buccia grattugiata di 6 kumquat
  • un pizzico di sale
  • 6 cubetti di cioccolato bianco

per la finitura: 


inoltre: 

  • 4-5 kumquat
  • 2 cucchiai di zucchero
  • poche gocce d’acqua 

PROCEDIMENTO:

Per le tazzine. Temperiamo il cioccolato utilizzando il metodo per coltivazione. Sminuzzare tutto il cioccolato e raccoglietene 2/3 in un contenitore di vetro o in acciaio. Fate sciogliere molto lentamente i 2/3 del cioccolato a bagnomaria. L’ideale sarebbe mantenerlo alla temperatura di 55°C, cioè la sua temperatura di fusione. Se non avete il termometro è sufficiente che non facciate bollire l’acqua del bagnomaria tenendola però sempre calda.
Quando il cioccolato sarà completamente sciolto, togliete il contenitore dal bagnomaria e appoggiatelo su un panno. Ora, mescolando vigorosamente, aggiungete il resto del cioccolato (il terzo tenuto da parte, nel nostro caso circa 100 g), tutto in una volta. Continuate a mescolare fino a quando sarà completamente sciolto e raggiungerà una temperatura di 27-28°C: il cioccolato comincerà ad indurire. Se non avete un termometro digitale, potete controllare la temperatura del cioccolato ponendone un goccio su di un labbro utilizzando la punta della spatola, se non avvertite né caldo né freddo la temperatura è perfetta.
Ora riscaldate nuovamente il cioccolato, ancora a bagnomaria, fino a che raggiunga i 31-32°C, cioè la temperatura di lavoro: il cioccolato è così temperato e pronto all’uso. Per verificare immergete la punta di una spatola o di un coltello nel cioccolato, se solidificandosi, appare liscio e lucido allora è ben temperato (più o meno quello che insegna sul suo libro sul cioccolato Paul Young).

Col cioccolato così temperato con un pennellino ricoprite lo stampo (io ho utilizzato delle semisfere di 4 cm di diametro)che avete scelto e riponete in frigo. Questo passaggio va ripetuto almeno 3 volte riponendo in frigo tra una e l’altra per avere un buon spessore della tazzina. Sempre col cioccolato temperato su un foglio di carta forno create dei tondi che serviranno poi come piattini e riponete in frigo. (Avevo provato a fare anche i manici delle tazzine...ma li ho fatti troppo grandi e non ho potuto utilizzarli). Quando tutto sarà solidificato, con poco cioccolato unite i piattini alle tazzine e lasciate asciugare.



Per crema al cioccolato bianco. In un pentolino setacciate la farina con la maizena e aggiungete lo zucchero. Versate poi una parte di latte e mescolate bene con una frusta in modo da sciogliere tutti gli eventuali grumi, dopodiché versate il restante latte. Aggiungete il sale e la buccia dei kumquat e mettete su fuoco medio mescolando continuamente con la frusta fino a che il composto comincerà ad addensarsi. Raffreddandosi la crema tenderà a rassodarsi ulteriormente. Quando ancora calda unite il cioccolato bianco e mescolate velocemente fino a quando sarà completamente sciolto e la crema omogenea. Fate raffreddare.

Quando la crema sarà tiepida potrete metterne un cucchiaino in ogni tazzina cercando di livellarla per bene. Riponete ancora in frigorifero.

Per la finitura. Scaldate la marmellata con poca acqua ed aggiungete mezzo foglio di gelatina precedentemente ammollato in acqua. Lasciate un po’ raffreddare quindi mettetene mezzo cucchiaino su ogni tazzina arrivando fino all’orlo. Riponete ancora in frigorifero.

Infine tagliate delle fettine regolari dai kumquat, una per ogni tazzina. Fate sciogliere lo zucchero con poche gocce d’acqua, quindi aggiungete le fettine di kumquat e fatele caramellare per pochi minuti. Riponete ogni fettina su carta forno, quindi decorate ogni cioccolatino con una fettina di kumquat.




Buon appetito!