giovedì 21 dicembre 2023

MERENDA DI NATALE AL PROFUMO DI CLEMENTINA....per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme una MERENDA DI NATALE AL PROFUMO DI CLEMENTINA.
 


Riteniamo molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.

Questo mese abbiamo scelto come protagonista delle nostre ricette un agrume, la CLEMENTINA: Miria ci prepara delle sfiziose TARTELLETTE SALATE CON LENTICCHIE E SALVIA, mentre Simona una goloso RISOTTO ALLE CLEMENTINE, ROSMARINO E PEPE ROSA.


Questo mese non sono riuscita nel mio intento di preparare una ricetta legata alla mia terra. Ho immaginato così di organizzare una merenda o un tè nelle vacanze di Natale, ed ho preparato una serie di dolci da poter servire che abbiano come protagonista le clementine abbinate a chiodi di garofano, vaniglia e mandorle.
 


Le clementine sono agrumi ibridi ottenuti dall’ibridazione tra mandarino e arancio. I suoi frutti si raccolgono tra novembre e gennaio, non hanno semi ed il loro gusto è simile a quello dell’arancia.

Vengono utilizzate principalmente come frutto fresco essendo molto ricche di vitamina C, ma con le clementine si producono anche succhi, marmellate, sorbetti, sciroppi e con la buccia si possono preparare liquori.

Si possono utilizzare facilmente nei dolci ma anche in preparazioni salate: le clementine si sposano bene con i crostacei, con il pesce, con il riso e con i formaggi freschi.

Andiamo in cucina a prepararle insieme...


PANDORINI E STELLINE
Ricetta originale qui 

INGREDIENTI:
  • 6-7 clementine (numero indicativo, servono 150 ml di succo)
  • buccia di 3 clementine (con buccia edibile)
  • 50 gr mandorle
  • 3 uova
  • 180 gr di zucchero
  • 125 gr di yogurt naturale intero
  • 220 gr di farina
  • 1/2 bustina di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 60 ml di olio extravergine di oliva
per finire i mini-pandori:
  • zucchero a velo
per la glassa delle stelline:
  • 150 ml zucchero a velo
  • 2 cucchiai succo clementine
  • mezzo cucchiaino di acqua

PROCEDIMENTO:

Grattugiate la buccia di 3 clementine ben lavate e tenetele da parte.

Ricavate 150 ml. di succo dalle clementine e tenetelo da parte.

Frullate le mandorle per ridurle in farina con un cucchiaio di zucchero preso dal totale e tenete da parte.

Montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto bello spumoso.

Aggiungete lo yogurt mescolando delicatamente.

Setacciate la farina con il lievito e la farina di mandorle, aggiungetela al composto di uova e zucchero alternandola con l'olio.

Aggiungete le bucce degli agrumi grattugiate, il sale e 150 ml di succo di clementine e amalgamate bene tutti gli ingredienti.

Versate metà composto negli stampi a forma di mini-pandoro e l’altra metà in uno stampo a stelline e infornate a 180° per circa 20-25 minuti. Ho usato stampi in silicone che quindi non vanno imburrati.

Estraete i dolci dagli stampi solo quando saranno completamente raffreddati se userete come me stampi in silicone.

Per finire servite i mini-pandorini spolverati con zucchero a velo, mentre per le stelline preparate una glassa.

Per la glassa: con una frusta mescolate lo zucchero a velo con il succo e l’acqua. Dovrete ottenere una glassa non troppo liquida. Versatela sulle stelline completamente fredde. Se volete decorate con zuccherini colorati.

           



MARMELLATA DI CLEMENTINE E CHIODI DI GAROFANO

Ricetta originale qui

INGREDIENTI:
  • 250 g clementine (con buccia edibile)
  • 150 g zucchero
  • 1 limone
  • 1 chiodo di garofano
PROCEDIMENTO:

Ricavate il succo del limone. Sbucciate le clementine e tagliate la buccia a fettine sottili. Sbollentate le bucce per 15 minuti, scolatele e asciugatele su un canovaccio.

Eliminate le pellicine dagli spicchi di clementine, mettetele in una pentola insieme alla bucce, lo zucchero e il succo di limone e lasciate macerare per tutta la notte.

Fate cuocere per 30-45 minuti sino ad ottenere la consistenza giusta (fate prova piattino).

Se non vi piacciono i pezzetti di buccia potete frullarla ma prima eliminate il chiodo di garofano.

Ancora bollente trasferitela in vasetti sterilizzati (ricordate di eliminare il chiodo di garofano). Capovolgeteli e copriteli con un canovaccio e lasciateli raffreddare completamente.




CRINKLE COOKIES ALLE CLEMENTINE

Ricetta originale qui 


INGREDIENTI:
  • 270 g farina 00
  • 80g olio extravergine di oliva (o se preferite 100 g Burro morbido)
  • 90 g zucchero semolato
  • 1 uovo medie
  • scorza di 2 clementine (non trattate)
  • 40 ml succo di clementine
  • 8 g lievito in polvere per dolci
  • 1 pizzico di sale
per la copertura:
  • zucchero a velo q.b.
  • zucchero semolato q.b.

PROCEDIMENTO:

In una ciotola inserite l’olio, lo zucchero, il pizzico di sale, l’uovo, il succo e la buccia delle clementine e lavorate con una frusta.

Aggiungete la farina e il lievito setacciati e mescolate con una spatola.

Otterrete un composto compatto ma morbido, coprite con pellicola e trasferite in frigorifero per 2 ore.

Prendete piccole porzioni di impasto, formate delle palline grandi come una noce, passatele prima nello zucchero semolato e poi nello zucchero a velo (deve essere abbondante).

Trasferite le palline su una teglia coperta di carta forno ben distanziate.

Cuocete in forno già caldo a 180°C per circa 12-14 minuti.

Dovranno rimanere chiari in superficie.

Prima di trasferirli dalla teglia fateli raffreddare completamente, appena usciti dal forno sono molto morbidi.
    




FROLLINI MANDORLE E MARMELLATA CLEMENTINE

stesso impasto dei precedenti ma con diversa finitura

INGREDIENTI:
  • 270 g farina 00
  • 80g olio extravergine di oliva (o se preferite 100 g Burro morbido)
  • 90 g zucchero semolato
  • 1 uovo medie
  • scorza di 2 clementine (non trattate)
  • 40 ml succo di clementine
  • 8 g lievito in polvere per dolci
  • 1 pizzico di sale
per la finitura:
  • granella di mandorle q.b.
  • marmellata di clementine q.b.
PROCEDIMENTO:

In una ciotola inserite l’olio, lo zucchero, il pizzico di sale, l’uovo, il succo e la buccia delle clementine e lavorate con una frusta.

Aggiungete la farina e il lievito setacciati e mescolate con una spatola.

Otterrete un composto compatto ma morbido, coprite con pellicola e trasferite in frigorifero per 2 ore.

Prendete piccole porzioni di impasto, formate delle palline grandi come una noce, passatele nella granella di mandorle.

Trasferite le palline su una teglia coperta di carta forno ben distanziate e fate un piccolo forellino al centro (ho usato il manico di un mestolo di legno) in cui con un cucchiaino metterete poca marmellata di clementine.

Cuocete in forno già caldo a 180°C per circa 12-14 minuti.

Prima di trasferirli dalla teglia fateli raffreddare completamente, appena usciti dal forno sono molto morbidi.
    




GNOCCHI E FIORELLINI CON MANDORLE E MARMELLATA DI CLEMENTINE


INGREDIENTI:
  • 300 g farina per frolle
  • 140 g semola rimacinata di grano duro
  • 120 g zucchero semolato
  • un pizzico di sale
  • 10 g lievito per dolci
  • 60 ml marsala
  • 100 g olio extravergine di oliva
  • 2 uova
per finire:
  • marmellata di clementine ai chiodi di garofano q.b.
  • granella di mandorle q.b.
  • mandorle intere q.b.
PROCEDIMENTO:

In una ciotola aggiungete tutti gli ingredienti e mescolate prima con un cucchiaio poi aiutandovi con le mani.

Dividete l’impasto in due parti.

Una parte stendetela tra due fogli di carta forno e tagliate dei cerchi diametro 8 cm. Utilizzate una teglia da muffin, rivestite di carta forno ogni incavo e mettete il vostro cerchietto di impasto. Aggiungete un cucchiaio di marmellata di clementine e la granella di mandorle. Tenete in frigo.

Dividete l’altra metà in palline da circa 20 g, stendete ogni pallina su un riga-gnocchi cosparso di farina, aggiungete sulla pasta stesa poca marmellata di clementine e una mandorla intera quindi arrotolate e chiudete ai lati in modo che la marmellata non esca. Traferiteli su una teglia coperta di carta forno e fateli riposare in frigo almeno mezz’ora.

Cuocete entrambi i frollini in forno già caldo a 180°C per 15 minuti.

Fate raffreddare completamente.





Buon appetito!


Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 gennaio con un nuovo frutto.



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venerdì 1 dicembre 2023

PANDOLCE GENOVESE BASSO ZUCCA, CASTAGNE E CIOCCOLATO....per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro ultimo appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme il PANDOLCE GENOVESE BASSO CON ZUCCA, CASTAGNE E CIOCCOLATO.
 
 






 
Per questo mese le nostre compagne di viaggio prepareranno due ricette in onore di Santa Lucia: Miria una ricetta marchigiana: la CIAMBELLA ALL’ANICE; mentre Simona una ricetta veronese: i PUOTI.



Avete letto bene, questo sarà l’ultimo appuntamento della rubrica “Alla mensa coi Santi”. Sono stati 4 lunghi anni in cui con le nostre ricette abbiamo vagato in lungo e in largo per l’Italia ma anche all’estero. È stato un viaggio molto interessante, che ci ha permesso di provare ottime ricette della tradizione ma al tempo stesso abbiamo avuto l’opportunità di imparare moltissimo.

Un viaggio che ha richiesto un grande lavoro di ricerca su moltissimi testi (la nostra biblioteca sull’argomento in questi anni si è notevolmente arricchita), su siti internet ma anche sfruttando “il sentito dire”.

Un viaggio che ha consolidato la nostra amicizia, con Miria e Simona ci conosciamo da molti anni ormai, e in questi anni siamo diventate il quotidiano l’una delle altre. È stato un piacere lavorare al loro fianco, ho imparato molto da ognuna di loro.
  
Come regalo di fine rubrica, abbiamo preparato per voi due e-book sui pani devozionali dolci, cliccate sulle copertine qui sotto. Per la preparazione degli e-book un grande grazie va a Miria, il suo impegno e la sua grinta sono coinvolgenti, e a Simona, la correggi bozze più veloce del mondo!!
  

Vi lascio anche il link dei due e-book sui pani devozionali salati che vi avevamo presentato i mesi scorsi:

  
   

La ricetta con cui ho scelto di chiudere la rubrica è in realtà un fuori tema, il pandolce genovese non è dedicato ad un santo in particolare ma è dedicato al periodo Natalizio. A Natale in ogni casa genovese la tradizione vuole che si porti in tavola il pandolce, può essere alto se preparato con lunghe ore di lievitazione, oppure basso di più rapida e facile esecuzione. In entrambi i casi sarà un pane ricco di frutta secca, profumato con un leggero sentore di acqua ai fiori di arancio oppure di marsala, e aromatizzato con semi di finocchio; ogni famiglia ha la sua ricetta ed ogni famiglia è convinta che è la vera ricetta del pandolce.
 
 
La versione che vi lascio oggi è molto al limite, ho preparato una frolla all’olio, ho utilizzato una farina di zucca disidratata, ho aggiunto castagne sciroppate ed infine gocce di cioccolato. Insomma un pandolce molto particolare e fuori dal comune.
 


 
Tra le nostre pagine potrete provare diverse versioni di pandolce:


Prepariamolo insieme...


PANDOLCE BASSO GENOVESE CON ZUCCA, CASTAGNE E CIOCCOLATO
INGREDIENTI (per un pandolce da circa 900 g):

  • 280 g farina 00 (farina per frolla)
  • 100 g semola rimacinata di grano duro
  • 15 g farina di zucca disidratata (*)
  • 80 g zucchero
  • un pizzico di sale
  • 10 g lievito per dolci
  • 80 ml marsala
  • 100 g olio extravergine di oliva
  • 2 uova
  • 60 g gocce cioccolato
  • 150 g castagne sciroppate

PROCEDIMENTO:

In una piccola ciotola mettete il marsala, quindi aggiungete i 15 g di zucca disidrata resa in farina e lasciate reidratare per 10-15 minuti.

In una ciotola grande mettete la farina, la semola, lo zucchero, il sale e il lievito e mescolate con un cucchiaio.

Aggiungete ora tutti gli aromi: zucca + marsala, le castagne sciroppate (intere e scolate dallo sciroppo) e le gocce di cioccolato. Mescolate ancora con un cucchiaio.

Ora in un boccale alto mettete le uova con l’olio e con una frusta montate leggermente fino da ottenere una maionese lenta.

Versate la vostra “maionese” sul resto degli ingredienti e mescolate il tutto prima con un cucchiaio, poi aiutandovi con le mani. Non dovrete impastarlo molto, solo il necessario per tenerlo insieme.

Trasferite il vostro impasto sulla spianatoia e date al vostro pandolce una forma tondeggiante ma schiacciata, trasferitelo su una teglia coperta con carta forno, segnate sulla superficie il classico triangolo con un coltello.

Infornate in forno statico già caldo a 160°C per 50-55 minuti.

Una volta cotto ponetelo a raffreddare su una base di legno in modo che si raffreddi lentamente.


N.B.

(*) 10/15 g di farina di zucca disidratata equivalgono a 250/300 g di zucca fresca. In pane e biscotti calcolate una quantità di farina di zucca dal 2 al 5% rispetto al peso della farina di cereale che prevede la ricetta.

- prima di utilizzare le farine di vegetali in pane, torte o biscotti è necessario reidratarle per circa 10-15 minuti in poco latte o acqua a seconda di quello che prevede la ricetta (io ho utilizzato il marsala). Questo passaggio è importante per aumentare la resa del gusto e del colore.

- la farina di zucca si può facilmente preparare in casa con un essiccatore ma anche con il forno (mantenendo una temperatura non più alto di 50°C). Tagliate a fette sottili la zucca dopo averla pulita, quindi fatela essiccare nell’essiccatore ponendola sui cestelli coperti da carta forno (la zucca macchia). Una volta ben essiccata potrete frullarla e conservarla in una scatola a chiusura ermetica.



Buon appetito!


Ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.


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martedì 21 novembre 2023

CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO...per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme la CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO.
 



 
Riteniamo molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.


Questo mese abbiamo scelto come protagonista delle nostre ricette la CASTAGNA: Miria ci prepara dei golosi CINNAMON ROLLS ALLE CASTAGNE E CIOCCOLATO, mentre Simona una ricca FOCACCIA ALLE CASTAGNE CON ROSMARINO E PANCETTA.


Come vi avevo raccontato nella nostra prima uscita, cercherò, quando possibile, nelle proposte per questa rubrica di scegliere ricette della mia terra, con le CASTAGNE è stato molto semplice, avevo davvero l’imbarazzo della scelta (canestrelli, trofie , pane) essendo questo ingrediente un tempo come oggi molto utilizzato nella mia regione.
 


 
Un tempo l’importanza dell’albero del castagno era davvero grande, ogni sua parte era fondamentale per la vita contandina non solo le sue castagne: con i ricci si accendeva il fuoco, le foglie venivano utilizzate per la lettiera degli animali (le foglie infatti a differenza del fieno tengono caldo), i rami potati venivano bruciati per scaldare le case, con i polloni si intrecciavano i canestri, per non parlare poi dei mobili e degli utensili che venivano fatti col legno.

Le castagne venivano raccolte per poi essere essiccate in piccole casette chiamate, in genovese, seccaessi (si legge sèccaisi). Dentro queste casette si trovava in alto un grande graticcio su cui le castagne, appena raccolte e ancora con la buccia, venivano distribuite e fatte seccare con l’aiuto del calore di un focolaio a legna posto al di sotto. Le castagne così seccate venivano poi conservate anche per tutto l’inverno. Dopo essere state lasciate diversi giorni sul graticcio a seccare, le castagne venivano raccolte in sacchi di juta e sbattute con forza su di una superficie. In questo modo venivano sgusciate e una volta separate dalle bucce si potevano conservare intere o trasformarle in farina.
 


 
La ricetta che abbiamo scelto per questa nuova uscita della rubrica è la CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO. È una ricetta tipica della mia regione e precisamente dello spezzino, queste dolci palline di castagne colorate vengono preparate per tradizione il giorno della Befana.

Non è necessario il forno, si preparano gli ingredienti, si amalgamano tra loro, si passano le palline nelle codette e si possono servire dei deliziosi dolcetti.

Potrete prepararli con le castagne fresche oppure con quelle secche che dovranno però essere ammollate in acqua tiepida per una notte prima di essere cotte.

Le castagne durante la cottura vengono aromatizzate con delle foglie di alloro che col suo sapore deciso è perfetto per enfatizzare il gusto della castagna.

L’alloro è utilizzato fin dall’antichità per le sue tante proprietà terapeutiche, ed oggi è diventata una tra le erbe aromatiche più utilizzata nella nostra cucina mediterranea. Le sue foglie contengono diversi olii essenziali importanti per alleviare i dolori dello stomaco e per ridurre la tosse. Inoltre l’alloro risulta essere un potente antinfiammatorio contri l’artrite e i reumatismi. Infine viene utilizzato fresco o essiccato.

Prepariamo insieme la cioccolatina...

CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO
Ricetta tratta da: G.Molli, R.Paganini, E.Petacco, Dolci spezzini e della Lunigiana storica, Edizioni Cinque Terre, p40


INGREDIENTI (per circa 20 cioccalatine):
  • 250 g castagne
  • 1 foglia di alloro
  • 50 g zucchero (io ho utilizzato zucchero a velo)
  • 25 g cioccolato in polvere (io cacao)
  • 15 g burro
  • 3 cucchiai di Rhum

per finire:
  • codette colorate q.b.

PROCEDIMENTO:

Private le castagne della buccia. Lessatele con un pezzettino di foglia di alloro e passatele al setaccio (o al passaverdura).

Se utilizzate castagne secche, dovrete ammollarle in acqua tiepida sciacquandole spesso per una notte, prima di bollirle. La cottura in questo caso risulterà più lunga.

In una ciotola riunite le castagne passate al setaccio, lo zucchero, il cioccolato in polvere, il burro sciolto e il Rhum.

Mescolate per bene gli ingredienti e se necessario aggiungete qualche cucchiaio di latte per ottenere un composto liscio, leggermente umido e morbido dal quale si possano formare delle palline.

Dividete l’impasto in piccole porzioni di circa 15 g e formate delle palline (ne otterrete circa 20), passate ogni pallina nelle codette colorate e mettetela in un pirottino di carta oppure direttamente sul piatto da portata.

Buon appetito!


Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 dicembre con un nuovo frutto.


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mercoledì 1 novembre 2023

TORTA DI SANT'ANDREA...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme la TORTA DI SANT’ANDREA, un guscio di pasta sfoglia che racchiude un impasto con farina di mandorle, canditi, succo di arancia e pinoli preparato in occasione della tradizionale fiera di Sant’Andrea a Portogruaro.
 



Per questo mese le nostre compagne di viaggio prepareranno: Miria il TANTAWAWAS un pandolce boliviano preparato per il giorno dei morti; mentre Simona le FAVE DEI MORTI per Ognissanti.



Sant’Andrea fu uno degli apostoli di Gesù. Portò la Parola di Dio in terre lontane e morì martire a Patrasso. Oggi è venerato e amato in tutto il mondo il 30 novembre e viene considerato un santo miroblita, uno dei santi il cui corpo emana fragranze gradevoli, come Padre Pio di Pietralcina.

Nacque a Betsaida, in Galilea, fu discepolo di Giovanni il Battista, prima di seguire Gesù. Era fratello di Simon Pietro, entrambi pescatori, insieme divennero pescatori di uomini dopo la chiamata di Gesù. Andrea fu presente in molte importanti occasioni dell’esperienza terrena di Gesù, essendo uno dei discepoli a lui più vicini.

Sant’Andrea è venerato in molte parti del mondo come la Grecia, la Russia e la Scozia, in entrambe è patrono nazionale. Secondo la tradizione è considerato il fondatore della sede episcopale di Bisanzio, dove fu anche vescovo.

Sant’Andrea morì crocifisso a Patrasso in Grecia, durante il regno di Nerone. Per sua stessa scelta venne crocifisso su di una croce a forma di X, per sua grande umiltà non poteva essere crocifisso su di una croce uguale a quella di Cristo. Da allora questa particolare croce viene detta Croce di Sant’Andrea. Nella città di Patrasso vengono ancora oggi custodite alcune sue relique e Sant’Andrea ne è anche il santo Patrono.

Fonti:

- Sant’Andrea apostolo 
- Sant’Andrea apostolo 
- Sant’Andrea 
 


La torta di Sant’Andrea viene preparata a Portogruaro, provincia di Venezia, in occasione della Fiera di Sant’Andrea che si tiene ogni anno nell’ultimo fine settimana di novembre.
 


Prepariamola insieme...


TORTA DI SANT’ANDREA
Ricetta tratta da QUI 


INGREDIENTI (per una teglia 22 cm di diametro a bordi alti):

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rotondo
50 gr burro
1 uovo
140 gr zucchero
100 ml panna fresca
200 gr mandorle (oppure farina di mandorle)
6 noci
150 gr farina 00
½ bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

per la confettura:
½ arancia biologica
2 cucchiai di canditi all’arancia
1 cucchiaio di miele d’acacia
4 noci

per finire:
1 cucchiaio di pinoli


PROCEDIMENTO:

Preparate la confettura.
In un pentolino fate sciogliere a fuoco basso il miele con il succo di arancia, aggiungete 4 noci tritate grossolanamente ed infine aggiungete i canditi tritati. Dovrete ottenere una confettura morbida, spegnete il fuoco e tenete da parte.

Preparate il ripieno.
Frullate le noci e le mandorle
In una ciotola montate con una frusta elettrica l’uovo con lo zucchero, la panna e il burro, aggiungete ora le mandorle e le noci frullate, la farina 00, il lievito per dolci ed un pizzico di sale . Amalgamate gli ingredienti con una spatola e lasciate riposare l’impasto per qualche minuto.

Prendete la teglia (da 22 cm di diametro con i bordi alti), foderatela con la carta forno quindi stendete al pasta sfoglia. A questo punto, stendete sul fondo della pasta foglia 3 cucchiai della confettura che avete preparato prima.

Versate nella teglia ora il composto di mandorle e livellatelo per bene.

Ripiegate i bordi della pasta sfoglia delicatamente sul ripieno ed infine cospargete sulla superficie i pinoli.

Cuocete in forno già caldo a 180°C per 40-50 minuti.

Lasciate raffreddare prima di servire.


Buon appetito!


Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di dicembre.


Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.


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sabato 21 ottobre 2023

FRISCEU DOLCI MELE E UVETTA....per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro secondo appuntamento con la rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme i FRISCEU DOLCI CON MELE ED UVETTA.
 


 
Riteniamo molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.
 

Questo mese abbiamo scelto di cucinare tre dolci con le mele: Miria ci prepara una golosa CREMA PASTICCERA ALLE MELE E CANNELLA SENZA LATTE, mentre Simona delle deliziose MINI TARTE TATIN ALLE MELE CON MANDORLE E NOCE MOSCATA.

 

Come vi avevo raccontato nella nostra prima uscita, cercherò, quando possibile, nelle proposte per questa rubrica di scegliere ricette della mia terra, con le mele è stato semplice. Potevo preparare una focaccia dolce di mele, oppure le frittelle di mele rotonde o ancora i frisceu di mele e uvetta, e questi ultimi sono stati la mia scelta.
 




 
I frisceu sono palline di pasta lievitata fritte arricchite con pezzettini di mele e uvetta passati nello zucchero e cannella, tanto semplici quanto buone.
 


 
Preparare i frisceu mi fa tornare bambina, erano la merenda dei giorni di festa della mia nonna paterna. Da lei non esistevano le merendine che a quei tempi erano una vera novità, a merenda ci preparava sempre pane con burro e zucchero oppure pane col olio e sale o ancora con la formaggetta ma nei giorni di festa o alla domenica c’erano i frisceu di mele.

Nel suo caso le mele utilizzate erano “quelle dell’orto” di solito delle piccole meline di colore giallo-verde chiaro striate di rosso molto succose e croccanti chiamate Roncallina. Hanno un sapore leggermente acidulo e vengono raccolte alla fine di settembre. Sono un’antica varietà ligure.

Io non ho potuto scegliere la mela Roncallina come mia nonna. Ho scelto comunque una mela rossa succosa e croccante, ma potrebbero andar bene anche le mele renette.

Prepariamoli insieme...


FRISCEU DOLCI CON MELE ED UVETTA
INGREDIENTI:
  • 180 ml latte
  • 2 uova
  • 50 g zucchero
  • 2 g lievito di birra disidratato (circa 7 g se fresco)
  • 250 g farina
  • un pizzico di sale
  • la buccia grattugiata di un limone
  • 40 g uvetta
  • 1 mela grande (o 2 piccole)
  • marsala q.b.

per finire:
  • olio di semi di arachide q.b.
  • zucchero semolato q.b.
  • cannella q.b.

PROCEDIMENTO:

Sbucciate e tagliate a piccoli tocchetti la mela e mescolatela all’uvetta e mettetela in ammollo nel marsala almeno mezz’oretta.

Preparate la pastella, in una ciotola aggiungete le uova, il latte e lo zucchero e mescolate energicamente con una frusta a mano. Aggiungete quindi il lievito (se usate quello fresco scioglietelo in poco latte tiepido).

Sempre mescolando, fate cadere a pioggia per evitare grumi, la farina, aggiungete il sale e la buccia grattugiata del limone.

Dovrete ottenere una pastella liscia e morbida.

Scolate la mela e l’uvetta e aggiungetela alla vostra pastella. Mescolate bene, in modo da distribuire i tocchetti di mele e l’uvetta, e lasciate lievitare coperto per 1 ora e mezza o anche due al caldo.

Siete ora pronti per la frittura. Per friggere, utilizzo una pentolina piccola con abbondante olio di semi di arachide (sarebbe più corretto l’olio extravergine di oliva, ma io uso quello di semi solo per una questione di gusto), in cui lasciar cadere con l’aiuto di due cucchiaini piccole porzioni di impasto e non più di tre o quattro frittelline alla volta.

Attenzione alla temperatura dell’olio, non fatela mai salire oltre il punto di fumo, portate l'olio in temperatura e poi abbassate il fuoco in modo da non scaldarlo troppo, finireste per cuocere i frisceu solo fuori. Scolate i frisceu non appena diventano gonfi e dorati. Scolateli con una schiumarola, rotolateli nello zucchero e cannella (la quantità a vostro gusto) e trasferiteli su un piatto da portata.

Serviteli caldi...ma anche freddi sono ottimi!!!


Buon appetito!



Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 novembre con un nuovo frutto.


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domenica 1 ottobre 2023

I PIEROGI DI SANTA FAUSTINA...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme i PIEROGI per Santa Faustina, un piatto tipico della cucina polacca, sono simili ai nostri ravioli e possono essere sia dolci che salati.



Per questo mese le nostre compagne di viaggio prepareranno: Miria i MARITOZZI AL MOSTO DI CAPENA in onore di San Luca; mentre Simona la TORTA DI ARIGNANO in onore di San Remigio di Reims.


Anche questo mese abbiamo pensato di lasciarvi un piccolo regalo, 
cliccando sulla foto qui di seguito troverete la seconda parte della raccolta sui "Pani devozionali" di cui vi avevo parlato qui
 

 
Suor Maria Faustina Kowalska nacque il 25 agosto 1905 in un piccolo villaggio polacco da una famiglia molto religiosa. Fin da piccola manifestò la volontà di seguire la sua vocazione religiosa ma dovette rinunciarvi perché contrastata dai genitori, poté entrare in convento solo all’età di vent’anni quando venne accolta dalle suore della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia che si trova a Varsavia. Morì a soli 33 anni, il 5 ottobre 1938 e le sue spoglie riposano nel santuario della Divina Misericordia a Cracovia.

Visse sempre nell’obbedienza e nella preghiera in ogni servizio che le veniva affidato, in totale abbandono a Dio. Durante la sua vita fu confortata da varie apparizioni di Cristo, durante le quali le indicava cosa dovesse fare e come trovare la serenità interiore e la piena comunione con Lui.

Fu proprio in una di queste apparizioni che Gesù le chiese di dipingere un quadro secondo ciò che lui le stava mostrando (il quadro della Divina Misericordia): Gesù in piedi, vestito con una tunica bianca, la mano destra benedicente, la sinistra che apre la tunica dalla parte del cuore da dove scaturiscono due raggi, uno bianco e uno rosso. Le chiese di venerare il quadro e poi diffonderlo nel mondo. Qualche anno dopo il Signore insegno a Suor Faustina una particolare forma di preghiera: la Coroncina della Divina Misericordia: “La mia misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell’ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina”.

Suor Faustina divenne Apostola della Divina Misericordia e fino alla morte si prodigò per far conoscere al mondo la grande misericordia del Signore. Fu proclama Santa dal Santo Padre Giovanni Paolo II nel 2000, e in quell’occasione venne anche stabilito che ogni anno la prima domenica dopo Pasqua si sarebbe festeggiata la Festa della Divina Misericordia.

Fonti:

- Diario di Suor Maria Faustina kowalska 
- Santa Faustina Kowalska 
- Chi è Santa Faustina 
- Biografia 
- Suor Faustina 


I pierogi sono una delle specialità polacche più famose, si tratta di una ricetta tradizionale di cui esistono moltissime varianti, sia salate che dolci. Si sono probabilmente diffusi a partire dal continente asiatico verso la Russia, l’Ucraina, la Bielorussia e la Polonia. Tradizionalmente venivano serviti nelle grandi occasioni, come a Natale, anche se oggi vengono consumati come primo piatto o anche come street food nelle caratteristiche pierogerie.
 


Sono caratterizzati dalla tipica forma a mezzaluna, possono essere fritti oppure bolliti a seconda del ripieno o cotti al vapore. Di solito dopo la bollitura vengono rosolati in padella con il burro e aromatizzati con erba cipollina o prezzemolo.
 


Quelli salati ripieni di verdure o carne sono spesso accompagnati da cipolla o pancetta rosolati, burro sciolto o panna acida. I pierogi dolci sono invece ripieni di frutta fresca di stagione e si servono con le salse di frutta frullata, zucchero oppure pangrattato con il burro sciolto.
 

 
Noi abbiamo scelto la versione con la carne nel ripieno...

PIEROGI
Ricetta tratta da A.De Lorenzi, Il ricettario dei Santi, Mimep-Docete, p116 


INGREDIENTI (per 6 persone):

per la pasta:
  • 500 g farina
  • 2 uova
  • acqua q.b.
  • sale q.b.
per il ripieno:
  • 200 g patate
  • 200 g macinato manzo
  • 200 g ricotta
  • 1 cipolla
  • sale q.b.
per condire:
  • panna acida q.b.
  • prezzemolo q.b.
  • pepe q.b.
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • burro q.b.

PROCEDIMENTO:

Preparate la pasta.

Versate la farina a fontana sulla spianatoia, aggiungete le uova ed impastate con una forchetta. Aggiungete un pizzico di sale e l’acqua necessaria ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Coprite con un panno e lasciate riposare 30 minuti in frigo.

Preparate il ripieno.

Cuocete le patate con la buccia in abbondante acqua salata quindi schiacciatele con il passapatate.

Fate raffreddare quindi aggiungete la ricotta ed aggiustate di sale.

In un tegame fate soffriggere la cipolla tagliate a fettine sottili con qualche cucchiaio di olio. Una volta trasparente aggiungete la carne macinata e cuocete per circa 20 minuti, aggiungendo poca acqua.

Aggiungete sale e pepe.

Riprendete l‘impasto. Stendete la pasta col mattarello, quindi ricavate dei dischi di circa 10 cm di diametro, mettete al centro un cucchiaino d’impasto e chiudete a mezzaluna, sigillate bene i bordi, per non far uscire il ripieno, aiutandovi con i rebbi di una forchetta.
 

Cuocete i pierogi circa 4 minuti in 
abbondante acqua salata, quindi trasferiteli in una padella dove avrete fatto appassire in qualche noce di burro della cipolla tagliata fine.

Servite con panna acida e prezzemolo oppure erba cipollina.



Buon appetito!


Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di novembre.


Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.


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giovedì 21 settembre 2023

FOCACCIA CON UVA FRAGOLA E SEMI FINOCCHIO...per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro primo appuntamento con una nuova rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme una FOCACCIA CON UVA FRAGOLA E SEMI DI FINOCCHIO.
 


Tutto ebbe inizio in un caldo e assolato pomeriggio estivo durante le chiacchiere di tre vecchie amiche: io, Simona di Pensieri&pasticci e Miria di Dueamicheincucina
Stavamo parlando di cucina, di figli, di noi, insomma di tutto un po’ e tra una chiacchiera e l’altra, la brillante mente di Miria coadiuvata dall’altra brillante mente della Simo hanno pensato ad una nuova rubrica.
 

L’idea iniziale era la cucina legata alle stagioni, argomento che ad ognuna di noi sta molto a cuore, ma limitandoci a quello rischiavamo di fare un qualcosa di già visto e così ecco l’idea: cuciniamo con la frutta di stagione ed abbiniamola ad un’erba spontanea oppure una spezia.
 

Ed eccoci qui. Il 21 di ogni mese usciremo con tre ricette nelle quali la frutta sarà protagonista, ogni mese sceglieremo un frutto che lo caratterizza e da lì potremo dare libero sfogo alla nostra fantasia.
 


Così questo mese da Miria troverete degli INVOLTINI DI MAIALE E SALSICCIA ALL'UVA E ROSMARINO,  mentre Simona ci preparerà uno SPEZZATINO DI VITELLO CREMOSO CON UVA E ANICE STELLATO.

Appena l’idea della rubrica ha preso forma, ho pensato che mi sarebbe piaciuto ritornare a pubblicare più ricette legate alla mia regione. Ma non sarà facile! La frutta è un ingrediente difficile dalle nostre parti perché poco utilizzato in cucina. Per questo primo mese ho subito pensato alla focaccia, ad una versione di focaccia che in realtà dalle nostre parti non esiste (è tipica della vicina Toscana, là è la schiacciata qui è la focaccia) ma che mi incuriosiva parecchio.

La scelta del tipo di uva è stato facile, l’uva fragola o come si chiama in dialetto genovese “ûga merélla”, la preferita di mia nonna e quella che più odiavo io da bambina. Mia nonna aveva un piccolo filare che curava e custodiva gelosamente ed oggi quello stesso filare viene curato dai miei genitori. Così in compagnia di una delle mie figlie qualche giorno fa siamo andati dai nonni a raccogliere l’uva per la mia focaccia.

Il risultato mi ha sorpresa. Il caratteristico gusto dell’uva fragola una volta cotta la focaccia, in realtà un po’ svanisce e rimane solo il dolce, forse per questo mi è piaciuta molto, l’unica cosa che non mi convince del tutto sono i semini. L’uva fragola ha semini molto grandi rispetto all’acino e quindi sarebbe stato impossibile eliminarli, ma mangiare la focaccia con tutti quei “crunch” insomma non mi è piaciuto molto.

Ottimo invece l’abbinamento con i semi di finocchio, avrei voluto utilizzare il finocchietto selvatico, ma ho dimenticato di raccoglierlo quando sono andata a prendere l’uva così ho ripiegato sui semi di finocchio, ma il gusto è risultato perfetto.


FOCACCIA CON UVA FRAGOLA E SEMI DI FINOCCHIO
INGREDIENTI (per una teglia 27cm X 35cm):
  • 680 g farina (per pizza)
  • 380 ml acqua tiepida
  • 18 g sale fino
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 2 g lievito di birra liofilizzato (o 7 g lievito birra fresco)
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
ed inoltre:
  • 350 g uva fragola (chicchi)
  • semi di finocchio q.b.
  • zucchero semolato q.b.


PROCEDIMENTO:

Nella ciotola dell’impastatrice aggiungete la farina, il lievito e un cucchiaino di zucchero. Azionate l’impastatrice ed aggiungete l’acqua poco alla volta.

Quando l’impasto inizia a formarsi aggiungete il sale, aumentate la velocità dell’impastatrice ed continuate ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Trasferite sulla spianatoia, fate un giro di pieghe, date forma tonda e riponetelo a lievitare per 2 ore (ad una temperatura di circa 25°C).

Trascorso il tempo di lievitazione, riprendete l’impasto e dividetelo in due parti e formate due panetti. Trasferite in una teglia spolverata di abbondante farina, copriteli con un canovaccio e lasciate ancora lievitare per 4-6 ore (temperatura 25°C).

Prendete ora una teglia (27cm x 37cm), coprite il fondo di carta forno. Ungete la carta forno con un cucchiaio di olio quindi stendete con le mani il primo panetto di impasto.

Prendete 200 g di acini di uva fragola e distribuiteli su tutta la superficie dell’impasto appena steso, spolverate con due cucchiaio di zucchero semolato e con una manciata di semi di finocchio.

Stendete sulla spianatoia il secondo panetto di impasto sempre utilizzando solo le mani e quando avrà la dimensione giusta della teglia, coprite l’uva, schiacciando bene sui bordi per fare aderire i due livelli di impasto.

Distribuite i rimanenti chicchi di uva sulla superficie e schiacciateli delicatamente senza romperli sulla pasta. Cospargete la superficie con due cucchiai di zucchero e un filo di olio extravergine.

Lasciate riposare per il tempo che il forno raggiungerà la temperatura corretta di 190°C (circa 30 minuti).

Cuocete in forno già caldo a 190°C per 40-45 minuti.

Servite tiepida...ma anche fredda è buonissima!


Buon appetito!



Con la rubrica “Fruttando” ci rivedremo il 21 ottobre.



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