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domenica 21 luglio 2024

PAN DI PESCHE ALLA VANIGLIA SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI...per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica “Fruttando”. Oggi prepareremo insieme delle monoporzioni di PAN DI PESCHE ALLA VANIGLIA SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI.





Riteniamo sia molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.

Questo mese abbiamo scelto come protagonista delle nostre ricette, la PESCA: Miria ci prepara una TORTA ALLE PESCHE E TIMO , mentre Simona ci propone un MUFFINS ALLE PESCHE CON PINOLI E CANNELLA.
   


Come vi dicevo nello scorso post un po’ per necessità e un po’ per curiosità, ho fatto diversi esperimenti su come poter sostituire lo zucchero aggiunto negli alimenti e l’utilizzo della polpa dei frutti maturi oppure essiccata è quello che mi ha maggiormente soddisfatto nella preparazione di un dolce soprattutto con le pesche mature di questo periodo.  




Il risultato, come vi dicevo, non è lo stesso, non si ha la stessa dolcezza a cui siamo abituati, ma è un buon compromesso se si ha l’esigenza di cambiare il proprio stile di vita inoltre la frutta dona morbidezza agli impasti. 




Questo mese quindi, avendo scelto le pesche per l’appuntamento con Fruttando, non potevo che proporvi un delizioso PAN DI PESCHE in versione monoporzione aromatizzato con la vaniglia ed arricchito da abbondanti noci appena tritate. È un ottimo modo per iniziare la giornata ma anche una buona merenda, per il momento il resto della famiglia non apprezza questi miei esperimenti, ma chissà forse un giorno riuscirò a convertire anche loro!

Sicuramente le pesche sono uno dei frutti estivi più apprezzati ed utilizzati, caratterizzati da una polpa dolce e succosa per la sua alta percentuale di liquidi, sono ricche di vitamine, di sali minerali e di antiossidanti che riducono l’invecchiamento della pelle, inoltre svolgono un’azione drenante e depurativa e di regolazione della pressione.

Andiamo in cucina e vediamo cosa serve…

PAN DI PESCHE ALLA VANIGLIA SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI
ricetta originale del blog Senza è buono


INGREDIENTI (per stampo tondo 22 cm di diametro o monoporzione):

  • 200 g pesche ben mature (peso al netto degli scarti)
  • 50 g olio extravergine di oliva
  • 3 uova grandi
  • 150 g farina di avena
  • 20 g latte di soia (o vaccino se preferite)
  • un pizzico di sale
  • ½ bustina di lievito per dolci
  • semi di ½ bacca di vaniglia

per finire:
  • 100 g noci tritate grossolanamente


PROCEDIMENTO:

Pulite le pesche, se possibile senza eliminare la buccia ricca di fibra, tagliatele a tocchetti e inseritele in un frullatore.

Aggiungete ora tutti gli altri ingredienti e frullate tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Ho utilizzato uno stampo monoporzione ma potrete anche utilizzare uno stampo tondo da torta di 22 cm di diametro.

In ogni caso coprite la teglia con carta forno quindi versate al suo interno il composto preparato.

Cuocete in forno già caldo a 180°C per 15-20 minuti se fate come me le monoporzioni, oppure 180°C per 25-30 minuti se fate una torta unica.

Lasciate raffreddare completamente prima di servire.


N.B.

Se preferite un dolce "più dolce", potrete aggiungere 50 g di zucchero di canna all’impasto.
 



Buon appetito!




Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 agosto con un nuovo frutto.



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giovedì 25 luglio 2019

BICCHIERINI PESCHE E AMARETTI...per Al Km 0!

Ciao a tutti! 


Il caldo di questi giorni altro non fa desiderare che piatti veloci e freschi. Oggi, con le amiche de “Al km 0” per il tema “dall’orto e il frutteto alla tavola”, vi proponiamo una merenda, i bicchierini con pesche ed amaretti. Un semplice dolce ricco di frutta, le pesche dell’orto, e impreziosito da due prodotti tipici della nostra meravigliosa regione, la prescinseua e gli amaretti morbidi di Sassello.
 

La prescinseua, o cagliata genovese, è un prodotto caseario tipicamente ligure simile ad una cagliata acida, che viene utilizzato nella torta Pasqualina e in molte altre torte salate (ad esempio ). Il suo nome deriva dal genovese “presû”, in italiano caglio. È molto leggera ed ha un tipico gusto leggermente acidulo, non avendo sale si può consumare anche con lo zucchero e quindi nei dolci.
 






Prepariamo insieme i nostri bicchierini... 





BICCHIERINI CON PESCHE E AMARETTI



INGREDIENTI per 4 bicchierini:


per la crema:

  • 250 gr prescinseua
  • 210 g yogurt alla vaniglia
  • 5 g gelatina
  • 1 cucchiaio (circa 30 g) miele di acacia

per finire:

  • 2 pesche noci
  • 2 cucchiai zucchero
  • succo limone q.b.
  • 8 amaretti morbidi (da 15 g ciascuno)
  • liquore Amaretto q.b.
  • lamelle di mandorle

PROCEDIMENTO:

In ogni bicchiere sbriciolate due amaretti morbidi ed inumiditeli con 2 cucchiai di liquore amaretto.

Preparate le pesche, senza eliminare la buccia tagliatele a tocchettini piccoli, raccoglieteli tutti in una ciotola, aggiungete 2 cucchiai di zucchero e poco succo di limone, mescolate e riponete in frigo fino all’utilizzo.

Preparate la crema. In una ciotola mettete la prescinseua e lo yogurt, mescolate con una frusta. Mettete in ammollo la gelatina in acqua fredda. Scaldate un cucchiaio di miele in un pentolino quindi scioglietevi all’interno la gelatina quindi unite il tutto alla crema di formaggio. Mescolate.

Scegliete un miele dal gusto molto delicato, ne ho utilizzato solo un cucchiaio per non coprire l’acidulo della prescinseua, che ben si sposa con il dolce delle pesche.

Dividete la crema preparata nei 4 bicchieri o in 4 vasetti da conserve col coperchio (in questo modo diventa un dolce perfetto anche per un pranzo al sacco!). Trasferite in frigo i vostri bicchierini per almeno un’ora.

Quando la crema avrà la giusta consistenza terminate il dolce con le pesche a tocchetti e le lamelle di mandorle.

Servite fresco.



Buon appetito!



Scopriamo ora insieme tutte le proposte de “Al Km 0 per il tema “dall’orto e il frutteto alla tavola” :




Colazione da Sabrina: Pesche grigliate con mandorle, miele e cocco

Pranzo da Carla: Polpette di piselli e basilico

Merenda qui da noi: Bicchierini pesche e amaretti 

Cena da Simona: Verdure ripiene di riso al forno





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Vi auguriamo infine buone vacanze 
sia le nostre rubriche che il blog vanno in vacanza....
ci rivediamo a settembre!!!







venerdì 12 settembre 2014

CRUMBLE DI PESCHE...e il tempo vola!!!


Ciao a tutti!

Finalmente venerdì...finalmente questa strana e lunga settimana è finita...finalmente i piccoli grandi pensieri che ci hanno fatto compagnia in questi giorni sono volati via...finalmente possiamo trascorrere qualche ora insieme prendendoci il lusso di non guardare l’orologio...ma tutto questo durerà poco forse fino a sabato sera...perché da domenica si ricomincerà a pensare a quello che sarà la prossima settimana...un’altra settimana impegnativa...



Sì, sarà una settimana importante per i nanetti...i piccoli inizieranno l’asilo e per Adriano sarà il primo anno, mentre Alice...inizierà la scuola...per lei lunedì sarà il primo giorno di scuola...quante emozioni...quante aspettative per lei...e come vola il tempo...

Guardo i miei cuccioli crescere e a volte, vorrei bloccare il tempo per qualche attimo per avere la possibilità di fissare nella mia mente quanti più particolari di ogni momento...ahimè questo non è possibile...e probabilmente è meglio così, finirei con l’abusarne... 




Spesso, penso che il tempo mi scivoli tra le dita troppo impegnata fare questa o quella cosa, a volte mi perdo attimi importanti della loro vita...

Sicuramente i primi giorni, quando tutti saranno via, per me sarà strano...abituata ad avere una casa sempre molto chiassosa e caotica...mi ritroverò in una calma irreale...io e Molly come all’inizio di questa nostra vita insieme... Spero che i miei cuccioli riescano a vivere felice in questo strano mondo che ci circonda...



Basta ora annoiarvi con i miei pensieri sconnessi...veniamo alla ricetta...un crumble...un dolce semplice: un cuore di frutta ricoperto da briciole (da cui il nome) di frolla...un dolce di origine inglese nato in un periodo di ristrettezze, sembra essere nato durante la seconda guerra mondiale, perfetto per utilizzare quella frutta troppo matura e quindi difficile da essere conservata. E visto che non si butta via nulla...oggi si va di crumble!!!

Nel mio caso, la frutta in questione erano un cesto di pesche troppo mature...avevo fatto il succo, le pesche sciroppate, una confettura (che non riesco a far fotografare al fotografo...) e con le ultime pesche questo delizioso crumble reso rustico dalla presenza della farina di grano saraceno... Nel blog trovate altri due crumble: uno di ciliegie e uno con mele e cioccolato.


CRUMBLE DI PESCHE


 

INGREDIENTI per 6 persone:
  • 500 g pesche a pasta bianca
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 2 cucchiai di liquore nespolino o amaretto
  • 60 g farina grano saraceno
  • 80 g mandorle
  • 70 g zucchero di canna
  • 70g burro freddo
  • zucchero di canna per spolverare

PROCEDIMENTO:

Tagliate a tocchetti le pesche, raccoglietele in una ciotola e conditele con 2 cucchiai di zucchero di canna e 2 di nespolino (il mio fatto in casa...) o amaretto. Mescolate bene e dividete in pirofile da forno monoporzione precedentemente imburrate.

Preparate il crumble di copertura: frullate le mandorle con lo zucchero fino a renderle farina. Con la punta delle dita impastate velocemente le farine di mandorle e di grano saraceno, lo zucchero e il burro freddo in modo da ottenere un composto sabbioso. Dividete il composto appena preparato equamente nelle sei pirofile coprendo le pesche. Spolverate infine ogni pirofila con altro zucchero di canna.

Preriscaldate il forno a 180°C e cuocete i crumble fino a che la superficie sarà ben dorata e croccante (circa 15-20 minuti).

Servite tiepido.




Buon appetito! 


Non ci resta che augurarvi un felice fine settimana...con le ochette dello zio che scorazzano libere intorno a casa Fotocibiamo!!!








lunedì 8 settembre 2014

YOGURT FATTO IN CASA CON PESCHE SCIROPPATE...amo l’autoproduzione!!!


Ciao a tutti!

Se vi capita spesso di frequentare le pagine di Fotocibiamo, ormai avrete imparato un pochino a conoscermi...e quindi se vi dico autoproduzione...saprete quanto questa parola mi piaccia e stuzzichi la mia fantasia!!!

Ed è proprio per questo amore verso tutto ciò che è “fatto in casa” che in casa mia gli esperimenti sono all’ordine del giorno...tra queste pagine trovate una ricca raccolta di confetture, qualche composta, molte conserve...mi piace fare la pasta...ci provo col pane, anche se Banderas ancora mi sconfigge col suo panbauletto, ma qui non so se il problema sono io o i nanetti...


Quindi quando qualche tempo fa, capitando da An Lullaby prima e da La Greg dopo, ho letto che era possibile preparare lo yogurt in casa senza yogurtiera...secondo voi cosa poteva capitare nella mia testolina...un gran fermento!!! Da una breve ricerca ho visto che altri, diversi anni prima, avevano fatto lo stesso esperimento e dopo diverse letture non mi è rimasto che attendere paziente l’occasione giusta...

Non ho dovuto attendere molto...l’occasione è arrivata dopo aver preparato le pesche sciroppate e mentre cercavo il modo di presentarle, lì sole solette in un post non mi piacevano molto, mi si è accesa la lampadina ed eccomi qui...


Il risultato...ve lo giuro...paradisiaco... uno yogurt denso e consistente con un favoloso aroma di vaniglia ha esaltato e contrastato il dolce delle pesche sciroppate...insomma esperimento assolutamente riuscito!!!

Poche sono le raccomandazioni per questa preparazione: il latte si deve scegliere fresco, intero e di alta qualità, a questo proposito, sapete che esistono dei distributori di latte crudo (io l’ho scoperto qui) disseminati un po’ in tutte le città? Io non lo sapevo, pensate che ne ho anche uno vicino a casa, qui  trovate una mappa dei vari distributori. Il latte crudo è un latte che non ha subito trattamenti termici: crudo, intero e genuino, saporito, cremoso, vivo, con tante vitamine...qui trovate tutte le informazioni.


Mentre per quanto riguarda lo yogurt, come suggerisce Silvia, è meglio scegliere uno yogurt greco che essendo più consistente, garantisce altrettanta consistenza al nostro yogurt. Inoltre scegliete uno yogurt con una data di scadenza più lontana possibile, sarà più ricco di fermenti lattici vivi.

Infine per quanto riguarda le pesche, l’unica raccomandazione è quella di utilizzare delle pesche molto sode, tipo le pesche noce o ancora meglio le percoche, hanno una consistenza perfetta per questo tipo di preparazione infatti la percoca è una pesca a pasta gialla compatta e non spicca, cioè la polpa si stacca facilmente dal nocciolo.... Io ho utilizzato delle pesche a pasta gialla dell’orto anch'esse con la polpa che si staccava facilmente dal nocciolo, le ho scelte meno mature ma nonostante questo durante il procedimento i pezzi si sono un po’ rovinati...sono buonissime, ma visto che anche l’occhio vuole la sua parte, se scegliete le percoche avrete un risultato, diciamo, più presentabile!!!


YOGURT (SENZA YOGURTIERA)

INGREDIENTI:
  • 1 lt latte fresco intero di alta qualità
  • 125 ml yogurt greco (servirà da starter) a temperatura ambiente
  • una stecca di vaniglia (mia aggiunta)

PROCEDIMENTO:

In una pentola ben pulita portate quasi ad ebollizione il latte con la stecca di vaniglia, deve arrivare a 90°C (stadio che equivale alla formazione di una patina sulla superficie). Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare fino ad una temperatura di 38-40°C (che equivale a potervi immergere il dito senza scottarvi).

Accendete ora il forno alla minima temperatura possibile per pochi minuti e spegnetelo, lasciando solo la luce accesa. Versate lo yogurt in un contenitore di vetro ben pulito, aggiungetevi qualche cucchiaio di latte (ora raffreddatosi) e con un cucchiaio pulito mescolate accuratamente ma con delicatezza. Questo passaggio è fondamentale perché mantenendo vivi i fermenti vi assicura uno yogurt compatto.

Aggiungete a questo punto il restante latte senza mescolare dopodiché dividetelo in barattoli di vetro precedentemente sterilizzati e chiudeteli ermeticamente (se vedete nel latte dei grumi di yogurt significa che il procedimento è stato correttamente eseguito; cercate di distribuire questi grumi, che tenderanno ad andare a fondo, nei diversi vasetti). Ho ottenuto 4 vasetti da 250ml.

Sistemate i vasetti in una pentola capiente e ricopriteli di acqua tiepida appena sotto il loro tappo, chiudete la pentola con un coperchio, quindi trasferite nel forno spento con la luce accesa.

Lasciate riposare lo yogurt al caldo per circa 12-18 ore (maggiore il tempo, maggiore ne risulterà la consistenza), prima di trasferire i vasetti in frigorifero a raffreddare per un paio d’ore.

Lo yogurt si conserva in frigo per circa una settimana. Ricordate di tenerne da parte 3 cucchiai che vi serviranno per realizzare il prossimo yogurt. Dopo 5-6 volte sarà comunque necessario rinnovare lo starter acquistando del nuovo yogurt greco in quanto i fermenti avranno perso la loro forza e lo yogurt diverrà gradualmente meno consistente.

In superficie tenderà a formarsi un siero che se mescolato allo yogurt lo renderà meno denso, per uno yogurt più compatto andrà eliminato prima di consumarlo.


PESCHE SCIROPPATE

INGREDIENTI:
  • 600 g pesche al netto degli scarti (scegliete una pesca soda...sono perfette le percoche)
  • 1300 g acqua
  • 700 g zucchero

PROCEDIMENTO:

Sbucciate le pesche, eliminate il nocciolo e tagliatele a spicchi non troppo piccoli.

Portate ad ebollizione l'acqua, scottate le pesche per 2 minuti dalla ripresa del bollore. Scolatele con una schiumarola e tenetele da parte.

Aggiungete all'acqua lo zucchero e portate nuovamente ad ebollizione. Levate da fuoco, aggiungete le pesche e lasciate riposare, coperto, per 24 ore a temperatura ambiente.

Il giorno seguente scolate le pesche, riportate ad ebollizione lo sciroppo ed unite nuovamente i frutti. Lasciate riposare, coperto, per altre 24 ore.

Ripetete quest'ultimo passaggio (scolare-bollire-riunire-riposo di 24 ore) per altre 6 volte.

Per l'ultima volta (supponendo di iniziare di lunedì questo passaggio è da effettuare il lunedì seguente) scolate le pesche, portate ad ebollizione lo sciroppo, unite le pesche e fate riprendere il bollore. Disponete le pesche e lo sciroppo ancora bollenti in vasetti ben puliti e precedentemente sterilizzati, chiudeteli e lasciateli riposare capovolti e avvolti in un canovaccio finché sono freddi. Quindi riponeteli in un luogo fresco ed asciutto fino all’utilizzo.

Vi avanzerà sicuramente dello sciroppo, ma non buttatelo...è perfetto per aromatizzare i vostri dolci.


Ho utilizzato le pesche per aromatizzare lo yogurt...un matrimonio a dir poco perfetto!!!

Buon appetito!






martedì 2 settembre 2014

SUCCO DI PESCA...ma qualunque frutto viene bene!


Ciao a tutti!

Crescendo...anzi invecchiando si diventa, almeno a me sta succedendo, sempre più nostalgici, mi ritrovo spesso a pensare a quando ero bambina e a fare il paragone con i miei nanetti...e questo succede un po’ per tutto, dagli abiti, al comportamento, al cibo...si al famigerato cibo...



Sì avete capito bene...proprio famigerato...perché con i nanetti, il cibo, non può altro che essere apostrofato così...nulla di quello che si fa è buono, nulla viene apprezzato, e altrove c’è sempre di meglio...spesso mi innervosisco, anzi mi infurio proprio, ma poi pensandoci, forse anch’io non ero proprio tanto diversa... sicuramente mangiavo quello che mi veniva proposto senza troppe lamentele ma, tutto ciò che era comprato e confezionato, anche a me, piaceva di più...


Nulla faceva eccezione, neppure i succhi di frutta che ogni anno mia nonna preparava per noi nipoti, con la frutta dell’orto appena colta e senza che avesse mai visto alcun veleno, oggi, con un termine un po’ abusato, si definirebbe biologica. C’è da dire che la sua ricetta avrebbe avuto bisogno di una qualche ritocco, lei amava il dolce e di zucchero in quel succo ce n’era in abbondanza (la conservazione era garantita per anni!) e poi aveva la consistenza di un buco nero, vista l’enorme densità di ciò che usciva da quelle bottigliette...comunque, ciò non toglie che fosse genuino e aggiungendo un po’ d’acqua anche buono. Eppure noi bimbi non lo amavamo...e spesso lo bevevamo storcendo un po’ il naso, tanto che la nonna ha poi smesso di proporcelo sostituendolo con lo sciroppo di amarena o anche solo dell’acqua, ma continuando a prepararlo invece per se stessa!


Qualche tempo fa avevo delle pesche appena colte, e pensando cosa preparare, mi è tornato alla mente lo sciroppo della nonna...la sua ricetta non la conosco, è andata persa, ma comunque come vi ho già detto, aveva bisogno di essere un po’ aggiustata, però facendo un giretto sul web ho trovato questo vecchio post, e apportando qualche modifica sulla quantità dell’acqua ho voluto provare...


I nanetti...lasciamoli perdere...vi basti sapere che i due piccoli, la grande non se ne parla proprio, lo hanno bevuto solo perché l’ho messo in una bottiglia di un succo comprato...e quindi gli è piaciuto, anche se poi non ne hanno più voluto sapere di berne altro...perchè mi hanno visto mentre facevo i miei magici travasi...e non si son più lasciati ingannare!!!


Vi posso dire che a me è piaciuto molto, il lavoro da fare è poco, e dipende molto dalla bontà delle pesche, se sono poco o molto mature. Io l’ho fatto e consumato entro pochi giorni e l’ho conservato in frigo, mentre se si vuole conservare a lungo per poi consumare in inverno, è sufficiente fare la pastorizzazione delle bottiglie una volta imbottigliato. Io ho rinunciato alle scorte invernali...alla fine lo avrei bevuto tutto io...


SUCCO DI PESCA


INGREDIENTI:

500 g pesche
150 g zucchero
1 l acqua
succo di mezzo limone


PROCEDIMENTO:

Per prima cosa sbucciate e tagliate a tocchetti le pesche, riponetele in una ciotola e tenete da parte. Nel frattempo preparate lo sciroppo, in una pentola mettete l’acqua con lo zucchero e portate a bollore. Raggiunto il bollore, aggiungete le pesche a tocchetti e lasciate cuocere per 5-6 minuti. Aggiungete il succo del limone.

Spegnete il fuoco, e con l’aiuto di un frullino ad immersione, riducete tutto in purea. Travasate quando ancora caldo in bottiglie precedentemente sterilizzate. Tappate e lasciate raffreddare capovolto ed avvolto in un canovaccio.

A questo punto potete, come ho fatto io, una volta freddo trasferire il succo in frigo e consumarlo entro pochi giorni.

Oppure se volete farne una piccola scorta per l’inverno (in questo modo il succo può durare un anno): una volta fredde trasferite le bottiglie, fasciate una per una con un canovaccio per evitare che urtino durante il bollore dell’acqua, in una pentola capiente, riempite d’acqua fredda (l’acqua deve coprire completamente le bottiglie e superarle di una decina di cm), quindi portate a bollore e lasciate bollire per 30-35 minuti. Spegnete il fuoco, coprite la pentola con un coperchio e lasciate raffreddare completamente le bottiglie nell’acqua... io le lascio solitamente fino al giorno successivo. A quel punto potete, una volta asciugate, riporle in un luogo buio, fresco ed asciutto fino all’utilizzo. 





Buon appetito!


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