domenica 10 aprile 2022

KA'IK EL EID, biscotti di Pasqua libanesi....per Biscotti dal mondo!

Ciao a tutti!

Eccoci arrivati al nostro secondo appuntamento con la rubrica “Biscotti dal mondo”, oggi vi racconteremo dei Ka’ik el Eid: biscotti libanesi preparati in occasione della Pasqua.
 


Come ogni mese, l’appuntamento con la rubrica “Biscotti dal mondo” sarà il 10 e vi proporremo un viaggio tra sapori e tradizioni di ogni parte del mondo. Questo mese abbiamo deciso di dedicare l’uscita ai biscotti che si preparano per la Pasqua.


In Libano si realizzano l’incontro e la fusione di culture, religioni, credenze e gruppi etnici più disparati ma che riescono a convivere pacificamente in un ambiente che risulta così essere molto vivace e stimolante. È uno dei paesi più piccoli al mondo ma con radici antiche che gli derivano dalle diverse civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli e che hanno così contribuito a creare l’identità di questa piccola regione.
 


La Pasqua in Libano è una festa molto importante. Dopo le celebrazioni nelle varie chiese e l’astinenza dalla carne per i quaranta giorni precedenti la Pasqua, si festeggia con lauti pasti a base di uova ed agnello e abbondanti dolci. Tradizione particolare è la Shanineh, durante la quale candele decorate con nastri e fiori vengono consegnate ai bambini, i quali formano una processione che li porterà verso la chiesa.
 


Tra i dolci che vengono preparati e consumati nel periodo di Pasqua ci sono i Ka’ik el Eid. Questi biscotti vengono preparati la settimana che precede la Pasqua, come ogni biscotto della tradizione le ricette che portano questo nome sono davvero tante e diverse tra loro, alcune arricchite da un goloso ripieno altre più semplici.

Noi abbiamo scelto di presentarvi una versione molto semplice che viene preparata nelle case, sono biscotti  aromatizzati al cocco molto semplici e veloci da preparare per la settimana che precede la Pasqua.



KA’IK EL EID (biscotti di Pasqua libanesi)
Ricetta di Your Lebanon 


INGREDIENTI (per circa 40 biscotti):
  • 300 g farina 00
  • 150 g zucchero
  • 100 ml latte
  • 50 g farina di cocco
  • 50 ml olio vegetale (per me extravergine di oliva)
  • 3 uova piccole
  • 4 g lievito per dolci
  • semi mezza bacca di vaniglia

PROCEDIMENTO:

In una ciotola inserite tutti gli ingredienti tranne il latte e mescolare.

Aggiungete ora il latte poco alla volta, potrebbe non essere necessario tutto, dovrete ottenere un impasto abbastanza sodo da formare delle palline.

Coprite con carta forno una teglia. Quindi prendete piccole porzioni di impasto (circa 25 g) e arrotolandole con le mani create delle piccole palline.

Disponete sulla teglia distanziate e appiattite leggermente ogni pallina.

Alcune porzioni di impasto lavoratele a formare un piccolo cordoncino e unite le due estremità ad anello.
 


Cuocete in forno già caldo a 180°C per circa 15 minuti, dovranno essere dorate in superficie.


Buona appetito!


LE RICETTE DEL TEAM:

1. Alida: Arrufadas de coco (biscotti portoghesi)
2. Imma: Cornuelles de Paques 
3. Lucia:Koulourakia di Pasqua senza uova (Grecia)
4. Miria: Kwarezimal - biscotti di Malta per la Quaresima
5. Monica: Ka'ik el Eid (biscotti di Pasqua libanesi)
6. Simona: Traditional easter biscuits (Inghilterra)
7. Sisty: Ma’amul libanesi







Con la rubrica “BISCOTTI DAL MONDO” ci rivedremo il 10 maggio.


Inoltre ricordate che tutte le ricette della rubrica "BISCOTTI DAL MONDO" sono raccolte in un’utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.



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venerdì 1 aprile 2022

RICCIARELLI...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme i RICCIARELLI, famosissimi dolci a base di mandorle, zucchero, albume e qualche aroma tipici della tradizione senese e che vengono sempre preparati, oltre che in tutte le feste principali, anche nei tre giorni di festeggiamenti che Siena dedica a Santa Caterina da Siena




Per questo mese dalle nostre compagne di viaggio troverete da Miria una torta tipica di Lucca dedicata a Santa Zita, la TORTA COI BECCHI; mentre Simona ha scelto le POLPETTE DI SAN MARCO, un secondo napoletano dedicato al Santo veneziano.


Anche questo mese, come a marzo, vi abbiamo preparato un pdf in cui troverete il calendario del mese in corso, una ricetta dedicata ad uno dei Santi del mese, le date da ricordare e tanto spazio in cui potrete scrivere le vostre annotazioni

Cliccate sul banner qui sotto e potrete scaricare il calendario di aprile preparato per voi:


Santa Caterina nacque a Siena nella Contrada dell’Oca, il 25 marzo 1347 in una famiglia numerosissima appartenente alla piccola borghesia del tempo, era la venticinquesima figlia. Fin da piccola la sua vita interiore fu molto intensa, a sette anni fece voto di verginità, ma non scelse di diventare suora, sentì che la sua missione era nel mondo. 

Rifiutò con fermezza il matrimonio che i suoi genitori avevano combinato per lei a soli 12 anni, si tagliò i capelli, si coprì la testa con un velo e rimase per tre anni nella solitudine della sua camera. A soli 16 anni entrò a far parte dell’ordine laico delle Mantellate o Terziarie domenicane, giovanissima e senza una dote che potesse aiutare a mantenere l’ordine, grazie alla sua grande determinazione che sarà un carattere distintivo di tutta la sua vita. Le Mantellate erano un gruppo di laiche, la maggior parte delle quali vedove di una certa età, che si dedicavano all’assistenza dei bisognosi, impegno che Caterina assunse per tutta la sua breve vita. 

Ma non solo questo, presto sviluppò la usa più grande dote: cominciò ad inviare lettere di consiglio ed esortazione a sovrani, condottieri tanto da riuscire a risolvere importanti controversie politiche nonostante lei avesse imparato a leggere e scrivere da sola. Ben presto la sua fama di donna di pace, risolse diverse contese tra le famiglie senesi in lotta per il potere, tanto che si recò ad Avignone e riuscì a convincere il pontefice Gregorio XI a riportare dopo 70 anni la sede papale a Roma. Ma non solo questo, il suo forte potere di persuasione risolse molte altre dispute anche tra Firenze e la Chiesa e tra Pisa e Lucca.  

La sua fu una vita molto intensa caratterizzata da un grande impegno, una fortissima fede e da grandi penitenze offerte sempre per il bene del prossimo, le sue notti spesso erano accompagnate da apparizioni e nel 1375 ricevette le stigmate in una chiesetta di Lungarno. Morì il 29 aprile 1380 a soli 33 anni a Roma.

Fonti:

- Santa Caterina da Siena e l’itinerario cateriniano  

- Breve storia di Santa Caterina da Siena 

- Santa Caterina da Siena 


Viene ricordata il 29 aprile, giorno della sua morte, e a Siena si organizzano tre giorni di festa durante i quali si gustano i ricciarelli.



Sicuramente tra tutte le ricette scelte in onore dei Santi, forse questa è quella in cui il collegamento è meno evidente perché i ricciarelli a Siena vengono preparati in ogni festa importante come il Natale e la Pasqua, ma non volevo lasciarmi sfuggire l’occasione per parlarvi di una grande Santa che nel corso della sua breve vita è riuscita a lasciare un grande esempio della sua grande bontà e fede.



La ricetta dei ricciarelli è molto semplice ma bisogna avere qualche piccola attenzione per ottenere un ottimo risultato, ad esempio non frullate le mandorle intere che avete in dispensa da troppo tempo, come ha fatto la sottoscritta, perché non avrete la stessa resa e l’impasto vi creerà problemi. Quindi primo consiglio, acquistate della buona farina di mandorle. 

RICCIARELLI
INGREDIENTI (per circa 15 ricciarelli)
  • 100 g farina di mandorle
  • 1 albume d’uovo (circa 35 g)
  • 100 g zucchero semolato
  • zeste di limone
  • zeste di arancia
  • semini ½ bacca di vaniglia
per finire:
  • zucchero a velo abbondante

PROCEDIMENTO:

In una ciotola mettete la farina di mandorle, lo zucchero, le zeste di agrume e i semi di vaniglia. Aggiungete l’albume leggermente sbattuto quindi mescolate il tutto con un cucchiaio.

Otterrete un impasto compatto leggermente appiccicoso.

Coprite con pellicola e riponete in frigo per un minimo di una notte ma anche fino a due giorni, riposo importante perché i sapori si amalgamino tra loro e per avere una maggiore tenuta in cottura.

Riprendete il vostro impasto e rovesciatelo sulla spianatoia che avrete cosparso di abbondante zucchero a velo. Arrotolate l’impasto nello zucchero a formare un lungo cilindro di 3-4 cm di diametro, quindi dividetelo in parti uguali (io l’ho diviso in 15 parti) e a ciascun pezzetto con le mani date la classica forma a chicco dei ricciarelli aiutandovi sempre con lo zucchero a velo.

Trasferite i vostri ricciarelli su una teglia coperta di carta forno distanziati tra loro e cuocete a 180°C per 15 minuti. Saranno pronti quando dopo essersi gonfiati si saranno formate le crepe in superficie. Dovranno comunque rimanere pallidi, non dovranno colorire (i miei hanno una colorazione marroncina perché ho tritato mandorle con la buccia).

Fate raffreddare completamente prima di servire.


Buon appetito!


Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di maggio.


Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle. 

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