Visualizzazione post con etichetta cucina ligure. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cucina ligure. Mostra tutti i post

martedì 9 settembre 2025

POLPETTE DI BOLLITO DELLA NONNA...per Polpette Mon amour!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica POLPETTA MON AMOUR, oggi prepareremo insieme le POLPETTE DI BOLLITO DELLA MIA NONNA.
 

 
Come vi dicevo qui , insieme alle amiche Mary, Miria e Simona ogni mese (il giorno 9 alle 9 del mattino) vi presenteremo tantissime polpette, ogni mese con un tema diverso, per SETTEMBRE abbiamo pensato alle POLPETTE CON INGREDIENTI DI RICICLO :
  


Mi sembra di rivederla, mia nonna, mentre preparava queste polpette con le sue mani grandi seduta al tavolo della cucina, il suo regno. Preparare queste polpette mi ha fatto ripensare alla me bambina, alla leggerezza di quei momenti passati in cucina con nonna, vissuti come un gioco ma che in realtà segnavano le basi della donna che un tempo sarei poi diventata.

Mi rammarico sempre di non aver sfruttato ancor di più quei momenti perché sono moltissime le ricette che sono andate perse e non solo, perché quando si è giovani non sempre si ha la furbizia di sfruttare a pieno il momento perché troppo impegnati a correre dietro al futuro.
 


 
Le POLPETTE DI BOLLITO AVANZATO sono un ottimo modo per far gradire la carne bollita anche ai più piccoli e un perfetto esempio di come in cucina nulla vada buttato ma che ci sia sempre il modo per riutilizzare un qualunque ingrediente. Questo è un tema molto attuale al giorno d’oggi ma che per noi liguri non ha nulla di nuovo perché fa parte della nostra tradizione, sono innumerevoli le ricette liguri che prevedono l’utilizzo di un ingrediente avanzato dal riso, alla carne, al pesce per arrivare al minestrone col quale oltre al classico minestrone ripassato in padella prepariamo anche delle particolari frittelle.
 





 
La ricetta delle polpette è davvero semplice, è una ricetta in cui i pesi degli ingredienti finiscono in secondo piano, perché non è necessario seguirli alla lettera, a seconda della quantità di bollito avanzato si aggiungono gli altri ingredienti a seconda del proprio gusto e di quello che si ha in cucina, molto semplicemente ma con la certezza di far felici grandi e piccini! Unica regola: la forma, devono essere polpette a cilindro come le faceva la mia nonna!

Vediamo insieme come preparare le nostre polpette....


POLPETTE DI BOLLITO DELLA MIA NONNA


INGREDIENTI :
  • 300 g bollito di manzo
  • 4 patate medie
  • 1 panino
  • latte q.b.
  • 5 o 6 rametti di maggiorana fresca
  • 80 g parmigiano reggiano grattugiato
  • 2 uova
  • noce moscata q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
per la panatura:
  • 2 uova
  • sale q.b.
  • pangrattato q.b.
  • olio di semi di arachide q.b.


PROCEDIMENTO:

Bollite le patate in abbondante acqua salata. Una volta cotte scolatele e senza sbucciarle passatele nello schiacciapatate (non serve sbucciarle farà tutto lo schiacciapatate!).

Tritate il bollito avanzato, io preferisco farlo con la mezzaluna/a coltello o col tritacarne.

Ammollate il pane spezzettato nel latte. Tritate le foglioline di maggiorana.

In una ciotola unite la polpa di patate, il bollito tritato, il pane ammollato strizzato, il formaggio grattugiato e le 2 uova. Mescolate bene, aggiungete un'abbondante spolverata di noce moscata ed aggiustate di sale e pepe.

Ora siete pronti per preparare le vostre polpette. Inumidite le mani con un cucchiaio prendete porzioni di impasto a cui darete la forma di un piccolo cilindro.

Passate ogni polpetta nell’uovo sbattuto e salato quindi nel pangrattato e friggetele in abbondante olio caldo fino a che diventeranno ben dorate.

Servite ben calde accompagnate da una fresca insalata di stagione.



Buon appetito!



Ci rivediamo il 9 ottobre con POLPETTE MON AMOUR.


Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.


Vi aspettiamo anche sul nostro profilo INSTAGRAM


Ed infine sul nostro profilo Pinterest







giovedì 21 marzo 2024

TORTA AL LIMONE LIGURE....per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme la TORTA AL LIMONE LIGURE tipica della vallata di Bonassola, precisamente di Montaretto, aromatizzata alla vaniglia.



Riteniamo sia molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.
  

Questo mese abbiamo scelto come protagonista delle nostre ricette, il limone: Miria ci prepara un goloso PROFITEROLES AL CIOCCOLATO BIANCO CON CREMA AL LIMONE E VANIGLIA, mentre Simona ci propone dei profumatissimi BISCOTTI AL LIMONE, CARDAMOMO E PISTACCHI.

La TORTA AL LIMONE LIGURE, come vi dicevo, è tipica della vallata di Bonassola, la ricetta fa parte della tradizione di queste zone ed è protagonista di tutte le sagre che vengono organizzate qui. È una torta molto delicata, uno scrigno di frolla che racchiude una crema al limone preparata senza uova, una vera delizia per chi ama questo frutto.





 
Non deve stupire che la torta tipica di questa zona della Liguria sia una torta al limone, infatti tutto il comune di Monterosso all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre (che dista pochi chilometri da Bonassola) è una ricca zona di produzione di limoni.

Il limone di Monterosso è un frutto abbastanza grande, molto profumato e con un gusto molto gradevole dolce-acido che gli permette anche di essere assaporato in purezza come per gli altri agrumi.

Proprio per questa loro caratteristica, i limoni di Monterosso vengono consumati prevalentemente freschi in spremute oltre che in altre preparazioni tipiche della zona (come le acciughe marinate nel succo di limone, il liquore limoncino, la crema di limoni, la marmellata di limoni, la granita, il gelato e le torte al limone). Pensate che in alcune preparazioni vengono utilizzate anche le foglie con le quali si ricoprono le teglie nelle quali poi si cuociono alcuni dolci come ad esempio il castagnaccio.
 

Ogni anno a Monterosso, il terzo fine settimana di maggio, quest’anno sarà sabato 18 maggio, organizzano la Sagra dei limoni, una grande festa dove questo frutto è l’assoluto protagonista tra decorazioni, prodotti tipici, ricette e concorsi del limone più grande.


Fonti:

Festa del limone 

Limoni di Monterosso 

Limoni di Monterosso 



Ma ora andiamo in cucina a preparare insieme la nostra torta…



TORTA AL LIMONE LIGURE
ricette tratta da qui  


INGREDIENTI (per una teglia 26 cm di diametro):

per la frolla:
  • 350 g farina da frolla
  • 150 g zucchero
  • 180 g burro a temperatura ambiente
  • Limone grattugiato (solo parte gialla)
  • ½ bacca vaniglia
  • 3 tuorli d’uovo
  • 8 g lievito per dolci
  • pizzico di sale

per la crema:

  • 2 limoni non trattati
  • 150 g zucchero
  • 50 g burro
  • 25 gr fecola di patate
  • 250 g acqua

PROCEDIMENTO:

Prepariamo la frolla.

In una ciotola aggiungete tutti gli ingredienti tranne la farina ed amalgamateli con un cucchiaio. Sulla spianatoia fate una fontana con la farina ed aggiungete al centro tutti gli ingredienti raccolti nella ciotola.

Impastate velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo quindi stendetelo leggermente in un piccolo rettangolo copritelo con pellicola e riponetelo in frigorifero per almeno mezz’ora e comunque fino a che avrete preparato la crema.

Prepariamo la crema.

In un pentolino in cui avrete messo l’acqua, la fecola, il burro e lo zucchero, grattugiate la scorza dei due limoni facendo attenzione a prendere solo la parte gialla, altrimenti la crema diverrà amara.

Mescolate per bene il composto e ponete su fuoco medio.

Portate a bollore, quindi continuate a mescolare ancora per 2 minuti.

Spegnete e lasciate raffreddare.

Spremete il succo di un limone e mezzo ed aggiungetelo mescolando alla crema ormai fredda.

Per finire.

Riprendete la frolla dal frigo.

Dividete l’impasto in due parti, una poco più grande dell’altra.

Stendete la parte più grande tra due fogli di carta forno fino ad uno spessore di 3 mm.

Prendete una teglia di 26 cm di diametro, coprite il fondo con un disco di carta forno e ungete i bordi con abbondante burro.

Ricoprite la teglia con la frolla appena stesa, pareggiando i bordi.

Stendete la seconda parte di frolla sempre ad uno spessore di 3 mm.

Versate all’interno della teglia la crema al limone preparata in precedenza, quindi coprite con la seconda parte di frolla stesa e sigillate i bordi eliminando eventuali eccedenze di impasto.

Cuocete in forno già caldo a 180°C (forno statico) per circa 40 minuti o fino a quando la torta assumerà un bel color biscotto.

Servite fredda cosparsa di zucchero a velo.



Buon appetito!



Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 aprile con un nuovo frutto.


Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.



Vi aspettiamo anche sul nostro profilo INSTAGRAM



Ed infine sul nostro profilo Pinterest







martedì 21 novembre 2023

CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO...per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme la CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO.
 



 
Riteniamo molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.


Questo mese abbiamo scelto come protagonista delle nostre ricette la CASTAGNA: Miria ci prepara dei golosi CINNAMON ROLLS ALLE CASTAGNE E CIOCCOLATO, mentre Simona una ricca FOCACCIA ALLE CASTAGNE CON ROSMARINO E PANCETTA.


Come vi avevo raccontato nella nostra prima uscita, cercherò, quando possibile, nelle proposte per questa rubrica di scegliere ricette della mia terra, con le CASTAGNE è stato molto semplice, avevo davvero l’imbarazzo della scelta (canestrelli, trofie , pane) essendo questo ingrediente un tempo come oggi molto utilizzato nella mia regione.
 


 
Un tempo l’importanza dell’albero del castagno era davvero grande, ogni sua parte era fondamentale per la vita contandina non solo le sue castagne: con i ricci si accendeva il fuoco, le foglie venivano utilizzate per la lettiera degli animali (le foglie infatti a differenza del fieno tengono caldo), i rami potati venivano bruciati per scaldare le case, con i polloni si intrecciavano i canestri, per non parlare poi dei mobili e degli utensili che venivano fatti col legno.

Le castagne venivano raccolte per poi essere essiccate in piccole casette chiamate, in genovese, seccaessi (si legge sèccaisi). Dentro queste casette si trovava in alto un grande graticcio su cui le castagne, appena raccolte e ancora con la buccia, venivano distribuite e fatte seccare con l’aiuto del calore di un focolaio a legna posto al di sotto. Le castagne così seccate venivano poi conservate anche per tutto l’inverno. Dopo essere state lasciate diversi giorni sul graticcio a seccare, le castagne venivano raccolte in sacchi di juta e sbattute con forza su di una superficie. In questo modo venivano sgusciate e una volta separate dalle bucce si potevano conservare intere o trasformarle in farina.
 


 
La ricetta che abbiamo scelto per questa nuova uscita della rubrica è la CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO. È una ricetta tipica della mia regione e precisamente dello spezzino, queste dolci palline di castagne colorate vengono preparate per tradizione il giorno della Befana.

Non è necessario il forno, si preparano gli ingredienti, si amalgamano tra loro, si passano le palline nelle codette e si possono servire dei deliziosi dolcetti.

Potrete prepararli con le castagne fresche oppure con quelle secche che dovranno però essere ammollate in acqua tiepida per una notte prima di essere cotte.

Le castagne durante la cottura vengono aromatizzate con delle foglie di alloro che col suo sapore deciso è perfetto per enfatizzare il gusto della castagna.

L’alloro è utilizzato fin dall’antichità per le sue tante proprietà terapeutiche, ed oggi è diventata una tra le erbe aromatiche più utilizzata nella nostra cucina mediterranea. Le sue foglie contengono diversi olii essenziali importanti per alleviare i dolori dello stomaco e per ridurre la tosse. Inoltre l’alloro risulta essere un potente antinfiammatorio contri l’artrite e i reumatismi. Infine viene utilizzato fresco o essiccato.

Prepariamo insieme la cioccolatina...

CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO
Ricetta tratta da: G.Molli, R.Paganini, E.Petacco, Dolci spezzini e della Lunigiana storica, Edizioni Cinque Terre, p40


INGREDIENTI (per circa 20 cioccalatine):
  • 250 g castagne
  • 1 foglia di alloro
  • 50 g zucchero (io ho utilizzato zucchero a velo)
  • 25 g cioccolato in polvere (io cacao)
  • 15 g burro
  • 3 cucchiai di Rhum

per finire:
  • codette colorate q.b.

PROCEDIMENTO:

Private le castagne della buccia. Lessatele con un pezzettino di foglia di alloro e passatele al setaccio (o al passaverdura).

Se utilizzate castagne secche, dovrete ammollarle in acqua tiepida sciacquandole spesso per una notte, prima di bollirle. La cottura in questo caso risulterà più lunga.

In una ciotola riunite le castagne passate al setaccio, lo zucchero, il cioccolato in polvere, il burro sciolto e il Rhum.

Mescolate per bene gli ingredienti e se necessario aggiungete qualche cucchiaio di latte per ottenere un composto liscio, leggermente umido e morbido dal quale si possano formare delle palline.

Dividete l’impasto in piccole porzioni di circa 15 g e formate delle palline (ne otterrete circa 20), passate ogni pallina nelle codette colorate e mettetela in un pirottino di carta oppure direttamente sul piatto da portata.

Buon appetito!


Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 dicembre con un nuovo frutto.


Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.


Vi aspettiamo anche sul nostro profilo INSTAGRAM


Ed infine sul nostro profilo Pinterest





 



sabato 21 ottobre 2023

FRISCEU DOLCI MELE E UVETTA....per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro secondo appuntamento con la rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme i FRISCEU DOLCI CON MELE ED UVETTA.
 


 
Riteniamo molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.
 

Questo mese abbiamo scelto di cucinare tre dolci con le mele: Miria ci prepara una golosa CREMA PASTICCERA ALLE MELE E CANNELLA SENZA LATTE, mentre Simona delle deliziose MINI TARTE TATIN ALLE MELE CON MANDORLE E NOCE MOSCATA.

 

Come vi avevo raccontato nella nostra prima uscita, cercherò, quando possibile, nelle proposte per questa rubrica di scegliere ricette della mia terra, con le mele è stato semplice. Potevo preparare una focaccia dolce di mele, oppure le frittelle di mele rotonde o ancora i frisceu di mele e uvetta, e questi ultimi sono stati la mia scelta.
 




 
I frisceu sono palline di pasta lievitata fritte arricchite con pezzettini di mele e uvetta passati nello zucchero e cannella, tanto semplici quanto buone.
 


 
Preparare i frisceu mi fa tornare bambina, erano la merenda dei giorni di festa della mia nonna paterna. Da lei non esistevano le merendine che a quei tempi erano una vera novità, a merenda ci preparava sempre pane con burro e zucchero oppure pane col olio e sale o ancora con la formaggetta ma nei giorni di festa o alla domenica c’erano i frisceu di mele.

Nel suo caso le mele utilizzate erano “quelle dell’orto” di solito delle piccole meline di colore giallo-verde chiaro striate di rosso molto succose e croccanti chiamate Roncallina. Hanno un sapore leggermente acidulo e vengono raccolte alla fine di settembre. Sono un’antica varietà ligure.

Io non ho potuto scegliere la mela Roncallina come mia nonna. Ho scelto comunque una mela rossa succosa e croccante, ma potrebbero andar bene anche le mele renette.

Prepariamoli insieme...


FRISCEU DOLCI CON MELE ED UVETTA
INGREDIENTI:
  • 180 ml latte
  • 2 uova
  • 50 g zucchero
  • 2 g lievito di birra disidratato (circa 7 g se fresco)
  • 250 g farina
  • un pizzico di sale
  • la buccia grattugiata di un limone
  • 40 g uvetta
  • 1 mela grande (o 2 piccole)
  • marsala q.b.

per finire:
  • olio di semi di arachide q.b.
  • zucchero semolato q.b.
  • cannella q.b.

PROCEDIMENTO:

Sbucciate e tagliate a piccoli tocchetti la mela e mescolatela all’uvetta e mettetela in ammollo nel marsala almeno mezz’oretta.

Preparate la pastella, in una ciotola aggiungete le uova, il latte e lo zucchero e mescolate energicamente con una frusta a mano. Aggiungete quindi il lievito (se usate quello fresco scioglietelo in poco latte tiepido).

Sempre mescolando, fate cadere a pioggia per evitare grumi, la farina, aggiungete il sale e la buccia grattugiata del limone.

Dovrete ottenere una pastella liscia e morbida.

Scolate la mela e l’uvetta e aggiungetela alla vostra pastella. Mescolate bene, in modo da distribuire i tocchetti di mele e l’uvetta, e lasciate lievitare coperto per 1 ora e mezza o anche due al caldo.

Siete ora pronti per la frittura. Per friggere, utilizzo una pentolina piccola con abbondante olio di semi di arachide (sarebbe più corretto l’olio extravergine di oliva, ma io uso quello di semi solo per una questione di gusto), in cui lasciar cadere con l’aiuto di due cucchiaini piccole porzioni di impasto e non più di tre o quattro frittelline alla volta.

Attenzione alla temperatura dell’olio, non fatela mai salire oltre il punto di fumo, portate l'olio in temperatura e poi abbassate il fuoco in modo da non scaldarlo troppo, finireste per cuocere i frisceu solo fuori. Scolate i frisceu non appena diventano gonfi e dorati. Scolateli con una schiumarola, rotolateli nello zucchero e cannella (la quantità a vostro gusto) e trasferiteli su un piatto da portata.

Serviteli caldi...ma anche freddi sono ottimi!!!


Buon appetito!



Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 novembre con un nuovo frutto.


Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.




Vi aspettiamo anche sul nostro profilo INSTAGRAM




Ed infine sul nostro profilo Pinterest





sabato 1 aprile 2023

CANESTRELLI DELLA DOMENICA DELLE PALME...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme una ricetta ligure, i CANESTRELLI DELLA DOMENICA DELLE PALME, sono ciambelle di pasta lievitata con pochi grassi, aromatizzate all’anice e decorate con tanti zuccherini colorati.




Per questo mese le nostre compagne di viaggio ci porteranno: Miria a Malta per scoprire i RESURRECTION COOKIES  in cui ogni passaggio e ingrediente ha un significato simbolico; mentre Simona preparerà la TORTA DI SAN ZENO, una torta semplice e golosa dedicata al santo patrono di Verona.


La Domenica delle Palme si ricorda e festeggia l’ingresso di Gesù nella città di Gerusalemme. Gesù prima del suo ingresso in città, invia due dei suoi discepoli a prendere in prestito un asinello (secondo Matteo, Marco e Giovanni; un puledro secondo Luca) legato ad una porta nel villaggio di fronte a loro. Sull’asinello, Gesù, salirà per entrare in città dove verrà poi accolto dalla gente festante, mentre agita fronde di palme e stende mantelli sul suo cammino gridando a gran voce: “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli! (Mt 21,5)”.

A memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme per portare a compimento il suo mistero pasquale, nelle nostre chiese viene fatto un ingresso solenne con una processione di fedeli con rami di ulivo e palme guidata dal sacerdote con indosso le vesti liturgiche di colore rosso.
 


In molte zone della mia regione, la Liguria, sia a Ponente che a Levante, è tradizione preparare il CANESTRELLO DELLA DOMENICA DELLE PALME. La mattina delle Palme si usa portare in chiesa insieme al rametto di ulivo e la palma un canestrello preparato o comprato nei forni del paese per farlo benedire durante la Santa Messa.


Fonti:

- I.Fioravanti, V.Venuti, “Lievitati di Liguria”, SAGEP 
- Intervista a Sergio Rossi 
- S.Rossi, “La cucina dei Tabarchini”, SAGEP 


La ricetta che vi propongo è tratta dal libro “Lievitati di Liguria” edito di SAGEP di due amiche mie conterranee Ilaria e Valentina”. Rispetto alla ricetta originale ho solo raddoppiato le dosi.



CANESTRELLI DELLA DOMENICA DELLE PALME
Ricetta tratta dal libro “Lievitati di Liguria”, I.Fioravanti, V.Venuti, SAGEP,p101

INGREDIENTI (per 10 canestrelli):
  • 500 g farina (di media forza)
  • 3 g lievito di birra disidratato (o 10 g lievito birra fresco)
  • 4 tuorli
  • 80 g zucchero
  • 200 g latte tiepido
  • 70 g burro a temperatura ambiente
  • 2 cucchiai di liquore all’anice
  • 7 g sale

Inoltre:
  • acqua q.b.
  • 2 cucchiai di zucchero
  • mompariglia colorata

PROCEDIMENTO:


In una ciotola o nell’impastatrice, aggiungete la farina col lievito e il latte tiepido ed iniziate ad impastare. Continuando ad impastare, aggiungete poco alla volta lo zucchero, i tuorli e il liquore all’anice. Quando l’impasto inizia a formarsi, iniziate ad aggiungete il burro a tocchetti poco alla volta, facendolo amalgamare ogni volta. Infine aggiungete il sale. Fate incordare per bene, formate una palla con l’impasto, quindi trasferitelo in una ciotola leggermente unta. Lasciatelo riposare coperto per un’ora in un luogo tiepido.

Riprendete l’impasto, dividetelo in 10 palline (circa 100 g l’una), disponetele sulla spianatoia copritele con un canovaccio e lasciatele riposare per 15 minuti.

Da ogni pallina formate un filoncino lungo 20-25 cm, unite le estremità a formare un anello, lasciate il foro centrale molto ampio altrimenti lievitando si chiuderà.

Trasferite i canestrelli su due teglie coperte con carta forno ben distanziati tra loro. Copriteli e lasciateli lievitare fino al raddoppio (dipende dalla temperatura, in questo periodo ci sono volute due ore).

Cuocete in forno già caldo a 180°C per circa 20 muniti o fino a doratura.

Con lo zucchero e poca acqua, preparate uno sciroppo scaldando su fuoco medio per pochi minuti. Spennellate ogni canestrello ancora caldo con lo sciroppo e decorate con abbondante mompariglia colorata.
 

Buon appetito!



Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di maggio.


Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.



Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.



Vi aspettiamo anche sul nostro profilo INSTAGRAM






sabato 10 dicembre 2022

ANICINI liguri...per Biscotti dal mondo!

Ciao a tutti!

Eccoci ad un nuovo appuntamento mensile con la rubrica “Biscotti dal mondo”, oggi il nostro viaggio continuerà in Italia, precisamente nella nostra Liguria, per raccontarvi gli ANICINI LIGURI.
 


Come ogni mese, l’appuntamento con la rubrica “Biscotti dal mondo” è fissato per il 10. Eccezionalmente questo mese abbiamo deciso di proporvi tutti biscotti dedicati al Natale e appartenenti alla tradizione italiana. 
 


Gli ANICINI o FINOCCHETTI o ancora Anexin (in dialetto) sono un tipico biscotto ligure molto semplice caratterizzato dall’inconfondibile aroma dell’anice.
 


Vengono preparati durante le feste natalizie ma anche a Pasqua. Il loro profumo è inconfondibile e mi riporta indietro negli anni quando da ragazzina i parenti venivano a far visita a mia nonna: quei pacchetti infiocchettati ancor prima di essere aperti dichiaravano il loro contenuto semplicemente dal profumo. Tanti biscotti tutti uguali allineati con ordine sopra vassoi di varie dimensione, erano il classico regalo che si portava o si riceveva durante le feste. Vi dico la verità, a quei tempi li odiavo. Appena vedevo il pacchetto speravo in tanti pasticcini ricchi di creme ed invece erano sempre gli anicini, che delusione!
 
Da grande ho imparato ad apprezzarli, ancor più scoprendo le qualità digestive dell’anice che contengono. Chissà forse l’aroma dell’anice è un aroma difficile per un bambino da comprendere: oggi rivedo nei miei figli me bambina, anche loro infatti non li amano per nulla.

Come per tante ricette della tradizione, la loro origine si perde nella notte dei tempi: sia la Liguria che la Sardegna rivendicano la paternità di questi biscotti, e forse la nostra versione deriva da un biscotto che nell’ottocento è stato creato in una pasticceria dell’astigiano con una ricetta molto simile, ma la questione rimane molto confusa.

Oggi gli anicini si trovano in tutte le pasticcerie liguri in ogni momento dell’anno, la loro realizzazione è semplice anche se necessita di piccole attenzioni.

Vediamo insieme come fare...


ANICINI LIGURI
Ricetta n° 296 del “Codice della cucina ligure”, leggermente modificata nel procedimento.

INGREDIENTI:
  • 200 g farina debole
  • 150 g zucchero
  • 3 uova
  • 1 bicchierino di liquore all’anice
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • pizzico di sale

PROCEDIMENTO:

Separate i tuorli dagli albumi.

Montate gli albumi con un pizzico di sale a neve ben ferma. Tenete da parte.

Nella ciotola della planetaria montate per 10 minuti i tuorli con lo zucchero e il bicchierino di liquore all’anice.

Setacciate la farina col lievito quindi aggiungetela poco alla volta ai tuorli montati utilizzando una spatola per non smontarli.

Infine unite al composto gli albumi sempre con una spatola, mescolando dal basso verso l’alto per non smontare il composto.

Scaldate il forno statico a 170°C.

Coprite con carta forno una teglia. Trasferite il composto in una tasca da pasticcere senza beccuccio e tagliate la punta per avere un’apertura di circa 3 centimetri. Utilizzando la tasca, create dei lunghi filoni ben distanziati tra loro perché in cottura si allargheranno molto.

Infornate a 170°C (forno statico) per circa 20 minuti e comunque fino a doratura.

Togliete la teglia dal forno, fate raffreddare completamente quindi tagliate delle strisce di circa 3 cm.

Disponete i vostri anicini sulla teglia allineati, fate tostare in forno a 200°C per biscottarli, cica 10 minuti controllando spesso.

Fate raffreddare quindi conservateli in una scatola di latta.



Buon appetito!




LE RICETTE DEL TEAM:

1. Alida:  scarponi al cioccolato di Sulmona

2. Imma: Mostaccioli morbidi (Napoli) 

3. Lucia:  Pizzicanelli morbidi di Venosa  

4. Maria:  Buccellati siciliani 

5. Miria: Cavallucci - Biscotti di Natale con noci e spezie 

6. Monica: Anicini liguri 

7. Simona: Susamielli napoletani 





Con la rubrica “BISCOTTI DAL MONDO” ci rivedremo il 10 gennaio.

Inoltre ricordate che tutte le ricette della rubrica "BISCOTTI DAL MONDO" sono raccolte in un’utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.


Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.



Vi aspettiamo anche sul nostro profilo INSTAGRAM






giovedì 11 marzo 2021

ERBUN DI DOLCEACQUA....per Al Km 0!

Ciao a tutti!

Oggi prepariamo insieme l’ERBUN di DOLCEACQUA per il nostro appuntamento con la rubrica de “Al km 0” che ha per tema “cucina rustica”.
 


L’Erbun è una torta salata tipica del ponente ligure, precisamente del piccolo borgo di Dolceacqua in provincia di Imperia. È una torta salata a base di zucca e pochi altri ingredienti, molto diversa dalla nostra torta di zucca genovese infatti non viene arricchita con la prescinseua ma la zucca è cotta semplicemente con il porro tritato e il latte.
 


Come tutte le torte salate liguri, la nostra regione è molto ricca di questo tipo di preparazioni nutrienti e appetitose, anche l’Erbun è racchiusa da uno scrigno di croccante pasta matta, un semplice impasto di farina 0, olio extravergine di oliva, acqua e un pizzico di sale.
 


Vediamo come fare insieme...


ERBUN DI DOLCEACQUA
Ricetta originale di Anna di Dolceacqua


INGREDIENTI (per una torta diametro 24 cm):

per la pasta matta:
  • 100 g farina 0
  • 15 g olio extravergine di oliva
  • acqua q.b.
  • un pizzico di sale
per il ripieno:
  • 800 g zucca già pulita
  • 50 g parmigiano reggiano
  • 2 uova medie
  • 1 porro
  • ½ bicchiere di latte
  • farina di polenta q.b.
  • 4 – 5 rametti maggiorana fresca
  • prezzemolo q.b. (io non l’ho messo)
  • olio extravergine di oliva
  • sale q.b.
  • pepe q.b.


PROCEDIMENTO:

Preparate la pasta matta per la sfoglia in anticipo in modo che possa riposare e sia più facile da stendere sottile. Copritela con pellicola e, se preparata con molto anticipo, riponetela in frigo.

Ora preparate il ripieno. Tagliate la zucca a tocchetti piccoli. Tritate il porro finemente. Tritate finemente la maggiorana.

In padella scaldate qualche cucchiaio d’olio extravergine di oliva, aggiungete il porro e fate soffriggere per qualche minuto.

Aggiungete ora la zucca tagliata a tocchetti, aggiustate di sale e pepe, aggiungete la maggiorana quindi lasciate insaporire qualche minuto. Infine aggiungete il latte e portate a cottura, la zucca non deve disfarsi ma diventare morbida.

Lasciate raffreddare. Aggiungete alla zucca le due uova sbattute leggermente sbattute e il parmigiano reggiano grattugiato. Mescolate il tutto e aggiustate eventualmente di sale.

Riprendete la pasta matta e stendetela in una sfoglia molto sottile. Coprite la teglia con carta forno quindi rivestitela con la sfoglia. Versate il composto di zucca, livellatelo e cospargete la superficie di polenta (o pangrattato se non avete la polenta). Ripiegate la pasta in eccesso sul ripieno.

Infornate in forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti.

Servite tiepido.


Buon appetito!



Scopriamo ora insieme tutte le proposte de Al km 0 per il tema “Cucina rustica”:


  • Pranzo qui da noi: Erbun di Dolceacqua 


Seguiteci sulla pagina facebook de Al Km 0  se vorrete essere sempre aggiornati su ogni uscita.



Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.



lunedì 1 marzo 2021

FRISCIEU...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme i FRISCIEU (o frisceu) GENOVESI SALATI, frittelle arricchite con erbe varie che vengono preparate in onore da San Giuseppe ma che sono protagoniste delle nostre tavole anche in altri momenti dell’anno.
 


Per questo mese abbiamo composto quasi un piccolo menù: qui da noi trovate un antipasto con i Frisceu genovesi salati, dalle nostre compagne di viaggio troverete, da Miria: la Minestra di san Giuseppe, un piatto a base di verdure e legumi di stagione tipico della Sicilia. Mentre da Simona troverete un dolce: gli Anelli di Santa Cunegonda, delle ciambelle lievitate tipiche della zona di Bamberga in Germania.


In realtà la nostra scelta di questo mese non è stata molto originale, infatti lo scorso anno vi avevamo proposto i Frisceu dolci di san Giuseppe. Ma in onore di San Giuseppe, 19 marzo, non si preparano solo i frisceu dolci ma anche una loro versione salata, ed oggi sono proprio loro che vi proponiamo, in questo modo completiamo ciò che avevamo iniziato a raccontarvi lo scorso anno.
 


I frisceu salati sono preparati con una pastella lievitata che può o meno contenere anche un tuorlo d’uovo a seconda di ciò che poi andremo ad aggiungere all’impasto. Potrete aggiungere le foglie più tenere della borragine, oppure un cuore di lattuga, della semplice maggiorana come abbiamo fatto noi, oppure ancora il baccalà, il cavolfiore, le cipolline fresche.
 


In onore di san Giuseppe in tutta Italia sono molto diffusi i fritti, ma non solo infatti sono dedicati a questo Santo veri e propri banchetti ricchi di portate. Elemento fondamentale di questi banchetti è che devono essere invitati dei poveri, come gesto di carità ispirato a San Giuseppe
 


Vediamo insieme cosa ci serve...


FRISCIEU (o frisceu) GENOVESI SALATI

Ricetta tratta (con qualche modifica) da “Lievitati di Liguria dolci e salati”, I.Fioravanti, V.Venuti, SAGEP Editore


INGREDIENTI
  • 250 g farina 0
  • 1 g lievito di birra disidratato (o 8 g fresco)
  • 1 tuorlo
  • 180-200 g acqua
  • ½ cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaino di sale
  • maggiorana fresca q.b.

Per friggere:
  • olio di semi di arachidi

PROCEDIMENTO:

In una ciotola aggiungete la farina, il lievito, lo zucchero, il tuorlo e l’acqua. Mescolate con una frusta a mano e quando l’impasto è quasi amalgamato aggiungete infine il sale. Continuate a mescolare con la frusta fino ad avere una pastella liscia.

Coprite la ciotola con pellicola e avvolgetela con un canovaccio. Fate lievitare in luogo caldo per circa 2 ore.

Trascorso questo tempo tritate a coltello abbondante maggiorana ed aggiungetela alla pastella. Mescolate e cuocete in olio bollente piccole porzioni di impasto, aiutatevi con due cucchiaino.

Scolate i frisceu solo quando saranno ben dorati nel tipico scola fritto che troviamo in ogni friggitoria della nostra città oppure su carta assorbente.

Servite ben caldo con una spolverata di sale.





Buon appetito!




Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di aprile.




Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...