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lunedì 10 aprile 2023

CAPORALI GENOVESI...per Biscotti dal mondo!

Ciao a tutti!

Eccoci all’ultimo appuntamento mensile con la rubrica “Biscotti dal mondo”, oggi il nostro viaggio ci riporterà in Italia nella mia città Genova, per raccontarvi dei CAPORALI, parenti stretti dei savoiardi ma con una consistenza diversa, i caporali rimangono molto morbidi e leggeri.
 


Ebbene sì, tutto inizia e prima o poi finisce, e così anche la nostra bella rubrica è giunta al termine, è stato un viaggio molto interessante tra i biscotti di tutto il mondo in cui abbiamo scoperto mille sapori, forme e storie. Ringrazio le mie compagne di viaggio per questa bella opportunità.

  

Idealmente dopo tante peregrinazioni nel mondo, volevo concludere il nostro lungo viaggio con un rientro a casa, per questo motivo ho deciso di preparare i CAPORALI biscotti tipici della mia città Genova, ma che in forme e preparazioni molto simili e con altri nomi ritroviamo anche in altre regioni italiane.
 


Difficile trovare l’origine dei caporali, e anche una vera ricetta precisa. Ogni pasticceria genovese li prepara da sempre e con una sua ricetta custodita gelosamente.

Sono preparati con ingredienti molto semplici: uova, zucchero, e farina e aromatizzati con poca buccia di limone, vaniglia o ancor meglio acqua di fiori d’arancio. Servono come base di dolci molto golosi come la zuppa inglese o il tiramisù, ma sono principalmente consumati in purezza accompagnati da un caffè o da un tè fumanti.
 


Come gli anicini vengono spesso portati in dono durante le visite a parenti ed amici o a persone convalescenti, ricordo benissimo le grandi scorpacciate che ne facevamo da bambini a casa della nonna.
 


La loro realizzazione non è difficile, dovremo solo essere molto veloci...

CAPORALI GENOVESI
Ricetta tratta da qui


INGREDIENTI:
  • 6 uova
  • 200 g farina
  • 200 g zucchero
  • 25 g acqua
  • scorza grattugiata di limone (o acqua fiori d’arancio)
  • pizzico di sale
per finire:
  • zucchero a velo
  • zucchero semolato

PROCEDIMENTO:

Dividete i tuorli dagli albumi.

Montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale e 60 g di zucchero preso dal totale della ricetta (aggiungete lo zucchero mentre montate gli albumi continuando a lavorare). Tenete da parte.

Montate ora i tuorli con i restanti 140 g di zucchero, 25 g acqua (circa 2 cucchiai) e la scorza di limone (oppure acqua fiori d’arancio o anche vaniglia). Dovrete ottenere un composto chiaro e spumoso, non abbiate fretta e lavorateli a lungo.

Setacciate la farina ed aggiungetela poco alla volta ai tuorli montati, lavorate con una spatola facendo movimenti dal basso verso l’alto per incorporare aria.

Ora unite gli albumi al composto con tuorli e farina, aggiungeteli poco alla volta aiutandovi con una spatola e sempre con movimenti dal basso verso l’alto, attenzione a non smontare l’impasto.

Dovrete usare l’impasto subito col tempo tende a smontarsi e i caporali risulteranno più sottili.

Trasferite il composto in una sacca da pasticcere con bocca liscia (la mia 13 mm) e, su una teglia coperta di carta forno, create dei bastoncini lunghi 6-7 cm ben distanziati tra loro.

Spolverizzate ogni bastoncino con zucchero semolato e abbondante zucchero a velo, quindi infornate in forno già caldo a 160°C per 20 minuti circa. Non dovranno colorarsi, devono rimanere abbastanza pallidi.

Lasciateli raffreddare completamente prima di staccarli dalla carta forno e riporli su un vassoio tutti ben ordinati ed allineati tra loro.


Buon appetito!


LE RICETTE DEL TEAM:

1 Lucia: Ciambelle strozzose marchigiane di Pasqua 

2 Monica: Caporali genovesi 

3 Miria: Cavacas o bolos de gema, biscotti portoghesi al tuorlo 

4 Simona: Ginger fingers biscotti canadesi allo zenzero 


  





Ricordate che tutte le ricette della rubrica "BISCOTTI DAL MONDO" sono raccolte in un’utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.


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sabato 1 aprile 2023

CANESTRELLI DELLA DOMENICA DELLE PALME...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme una ricetta ligure, i CANESTRELLI DELLA DOMENICA DELLE PALME, sono ciambelle di pasta lievitata con pochi grassi, aromatizzate all’anice e decorate con tanti zuccherini colorati.




Per questo mese le nostre compagne di viaggio ci porteranno: Miria a Malta per scoprire i RESURRECTION COOKIES  in cui ogni passaggio e ingrediente ha un significato simbolico; mentre Simona preparerà la TORTA DI SAN ZENO, una torta semplice e golosa dedicata al santo patrono di Verona.


La Domenica delle Palme si ricorda e festeggia l’ingresso di Gesù nella città di Gerusalemme. Gesù prima del suo ingresso in città, invia due dei suoi discepoli a prendere in prestito un asinello (secondo Matteo, Marco e Giovanni; un puledro secondo Luca) legato ad una porta nel villaggio di fronte a loro. Sull’asinello, Gesù, salirà per entrare in città dove verrà poi accolto dalla gente festante, mentre agita fronde di palme e stende mantelli sul suo cammino gridando a gran voce: “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli! (Mt 21,5)”.

A memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme per portare a compimento il suo mistero pasquale, nelle nostre chiese viene fatto un ingresso solenne con una processione di fedeli con rami di ulivo e palme guidata dal sacerdote con indosso le vesti liturgiche di colore rosso.
 


In molte zone della mia regione, la Liguria, sia a Ponente che a Levante, è tradizione preparare il CANESTRELLO DELLA DOMENICA DELLE PALME. La mattina delle Palme si usa portare in chiesa insieme al rametto di ulivo e la palma un canestrello preparato o comprato nei forni del paese per farlo benedire durante la Santa Messa.


Fonti:

- I.Fioravanti, V.Venuti, “Lievitati di Liguria”, SAGEP 
- Intervista a Sergio Rossi 
- S.Rossi, “La cucina dei Tabarchini”, SAGEP 


La ricetta che vi propongo è tratta dal libro “Lievitati di Liguria” edito di SAGEP di due amiche mie conterranee Ilaria e Valentina”. Rispetto alla ricetta originale ho solo raddoppiato le dosi.



CANESTRELLI DELLA DOMENICA DELLE PALME
Ricetta tratta dal libro “Lievitati di Liguria”, I.Fioravanti, V.Venuti, SAGEP,p101

INGREDIENTI (per 10 canestrelli):
  • 500 g farina (di media forza)
  • 3 g lievito di birra disidratato (o 10 g lievito birra fresco)
  • 4 tuorli
  • 80 g zucchero
  • 200 g latte tiepido
  • 70 g burro a temperatura ambiente
  • 2 cucchiai di liquore all’anice
  • 7 g sale

Inoltre:
  • acqua q.b.
  • 2 cucchiai di zucchero
  • mompariglia colorata

PROCEDIMENTO:


In una ciotola o nell’impastatrice, aggiungete la farina col lievito e il latte tiepido ed iniziate ad impastare. Continuando ad impastare, aggiungete poco alla volta lo zucchero, i tuorli e il liquore all’anice. Quando l’impasto inizia a formarsi, iniziate ad aggiungete il burro a tocchetti poco alla volta, facendolo amalgamare ogni volta. Infine aggiungete il sale. Fate incordare per bene, formate una palla con l’impasto, quindi trasferitelo in una ciotola leggermente unta. Lasciatelo riposare coperto per un’ora in un luogo tiepido.

Riprendete l’impasto, dividetelo in 10 palline (circa 100 g l’una), disponetele sulla spianatoia copritele con un canovaccio e lasciatele riposare per 15 minuti.

Da ogni pallina formate un filoncino lungo 20-25 cm, unite le estremità a formare un anello, lasciate il foro centrale molto ampio altrimenti lievitando si chiuderà.

Trasferite i canestrelli su due teglie coperte con carta forno ben distanziati tra loro. Copriteli e lasciateli lievitare fino al raddoppio (dipende dalla temperatura, in questo periodo ci sono volute due ore).

Cuocete in forno già caldo a 180°C per circa 20 muniti o fino a doratura.

Con lo zucchero e poca acqua, preparate uno sciroppo scaldando su fuoco medio per pochi minuti. Spennellate ogni canestrello ancora caldo con lo sciroppo e decorate con abbondante mompariglia colorata.
 

Buon appetito!



Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di maggio.


Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.



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venerdì 10 febbraio 2023

STARINSKE GURABIJE serbi...per Biscotti dal mondo!

Ciao a tutti!

Eccoci ad un nuovo appuntamento mensile con la rubrica “Biscotti dal mondo”, oggi il nostro viaggio ci porterà in Serbia, per raccontarvi dei STARINSKE GURABIJE, un semplice frollino presente in ogni casa.
 


Come ogni mese, l’appuntamento con la rubrica “Biscotti dal mondo” è fissato per il 10. Seguiteci e faremo insieme un viaggio tra sapori e tradizioni di ogni parte del mondo.
 


I Starinske gurabije sono biscotti semplici che sanno di casa, di famiglia. Vengono preparati per le feste ma anche nella vita di ogni giorno per accompagnare un caffè o per fare merenda.

Come molte ricette di queste zone, utilizzano per fare la frolla, che è alla base di questo biscotto, lo strutto, ottenendo così una friabilità molto particolare tipica di questo grasso ma diversa da quella che si ottiene col semplice burro.

Come vi dicevo, alla base abbiamo una frolla di strutto aromatizzata con abbondante scorza di limone, e sulla superficie un abbondante granella di noci e zucchero. Non ho la certezza che abbiano una forma particolare, ma in tutte e tre le ricette che ho trovato avevano la forma di tre semi delle carte da gioco: cuori, fiori e picche.
 




 
Vediamo insieme come fare...

STARINSKE GURABIJE
Ricetta tratta da qui.


INGREDIENTI:

  • 500 g farina debole
  • 200 g strutto
  • 100 g zucchero
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo d’uovo
  • semi di ½ bacca di vaniglia
  • scorza di un limone
  • pizzico di sale
per finire
  • 1 albume d’uovo
  • 80 g gherigli di noci
  • 50 g zucchero

PROCEDIMENTO:

In una ciotola mescolate la farina con lo strutto fino ad avere un composto a briciole, aggiungete lo zucchero, gli aromi (semi vaniglia e scorza limone) e il sale. Continuate ad impastare, aggiungete l’uovo e il tuorlo. Continuate ad impastare fino ad avere un composto liscio ed omogeneo, se necessario aggiungete qualche cucchiaio di acqua o poca farina a seconda che l’impasto sia troppo asciutto o troppo umido.

Formate con l’impasto una palla, avvolgetela in pellicola da alimenti e trasferitela in frigo a riposare per mezz’ora.

Tritate grossolanamente le noci e mescolatele con lo zucchero. Sbattete leggermente l’albume con una forchetta.

Riprendete l’impasto, stendetelo su un paino di lavoro leggermente infarinato ad uno spessore di 6 mm. Con un tagliapasta formate i vostri biscotti e disponeteli su una teglia coperta di carta forno.

Spennellate ciascun biscotto con l’albume leggermente montato e aggiungete un’abbondante spolverata di noci e zucchero, premete leggermente per farle aderire alla frolla.

Cuocete in forno già caldo a 180°C per 15-20 minuti, dovranno risultare ben dorati.

Potrete conservarli chiusi in una scatola con chiusura ermetica.



Buon appetito!



LE RICETTE DEL TEAM:

1. Alida: Spritzgeback biscotti tirolesi (tirolo austriaco) 
2. Imma: Biscotti Digestive (Inghilterra) 
3. Lucia:  Ravioli dolci curdi iracheni: kuliche 
4. Maria:  Sochniki (Ucraina) 
5. Miria: Biscotti indiani alla frutta - Karachi biscuit
6. Monica: Starinske gurabije
7. Simona: Swiback tedeschi (Germania) 





Con la rubrica “BISCOTTI DAL MONDO” ci rivedremo il 10 marzo.


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giovedì 10 novembre 2022

HALFMANAR, mezzelune islandesi ripiene...per Biscotti dal mondo!

Ciao a tutti!

Eccoci ad un nuovo appuntamento mensile con la rubrica “Biscotti dal mondo”, oggi vi portiamo in Islanda per gustare insieme un pasticcino speziato ripieno di confettura di rabarbaro le HÁLFMANAR.
 


Come ogni mese, l’appuntamento con la rubrica “Biscotti dal mondo” è fissata per il 10. Seguiteci e faremo insieme un viaggio tra sapori e tradizioni di ogni parte del mondo.
 

Noi vi portiamo in Islanda. L’Islanda è un’isola dell’Oceano Atlantico settentrionale, situata poco al di sotto del Circolo polare artico. Il clima è di tipo oceanico, freddo per gran parte dell’anno con una breve pausa durante l’estate, periodo in cui è più piacevole visitare l’isola.

La cucina islandese è molto legata ai sapori di una terra aspra e difficile da coltivare, la colazione è il pasto fondamentale e per questo è molto ricco e abbondante a scapito del pranzo che spesso si riduce ad un sandwich; nel pomeriggio tè con pasticcini e per finire con la cena che di solito si apre con una zuppa. Tra i dolci tipici dell’isola troviamo la torta di mele, i dolci con salsa di whiskey o di frutti di bosco, Plum Padding nel periodo natalizio e poi diversi biscotti tra cui le Halfmanar.

Halfmanar, in islandese, significa semplicemente mezzaluna, ed è semplice capirne il motivo guardando questi dolci, che vengono di norma preparati nel periodo che precede il Natale.
 


Come ogni ricetta della tradizione si trovano mille e mille versioni che hanno in comune però la pasta con cui vengono confezionati: una frolla aromatizzata al cardamomo a cui aumentano la friabilità con una punta di ammoniaca nell’impasto.

Per quanto riguarda il ripieno, solitamente vengono preparati con confetture fatte durante la breve estate islandese; li ho visti preparati con confettura di prugne semplice o aromatizzata al brandy, oppure con prugne secche o ancora con confettura di rabarbaro, quest’ultima sicuramente è la versione più tradizionale.


HALMANAR (MEZZE LUNE RIPIENE)
Ricetta tratta da qui 


INGREDIENTI (per circa 20 dolcetti):

per la frolla:
  • 170 g farina
  • 80 g zucchero
  • 80 g burro
  • ½ cucchiaino di cardamomo in polvere
  • 1 uovo medio
  • ½ cucchiaino di ammoniaca per dolci
  • ½ cucchiaino di estratto di vaniglia
  • un pizzico di sale
per il ripieno:
  • confettura di rabarbaro
per finire:
  • 1 uovo intero, per glassare

PROCEDIMENTO:

Preparate la frolla. 

In una ciotola unite il burro a pezzetti e la farina. Impastate con le mani ottenendo un composto a briciole. Unite lo zucchero, il cardamomo, l’ammoniaca per dolci e il pizzico di sale. Unite ora l’uovo ed impastate, otterrete un impasto morbido che diventerà della consistenza giusta dopo il lungo riposo in frigorifero. Avvolgete l’impasto in pellicola per alimenti e riponete il frigo per tutta la notte.

Il mattino successivo riprendete la pasta, stendetela dello spessore di pochi millimetri, tagliate con un coppapasta dei dischi di 8 cm di diametro. Su ogni disco mettete meno di mezzo cucchiaino di confettura di rabarbaro al centro (se scegliete altre confetture dovranno essere molto consistenti e non liquide) e richiudete a formare una mezzaluna sigillando bene i bordi, se preferite aiutandovi con una forchetta.

Disponete i vostri biscotti distanziati su una teglia coperta di carta forno e trasferite in frigo per almeno mezz’ora.

Spennellate con uovo sbattuto e cuocete in forno già caldo a 180°C per 12-15 minuti.

Una volta cotti trasferiteli con attenzione su una gratella da dolci e fate raffreddare.

Durante la cottura si sentirà un forte odore di ammoniaca che poi sparirà una volta freddi.

N.B.
Rispettate i tempi di riposo quanto più possibile ed avrete dolcetti perfetti ;) io ero di corsa ed i miei dolci hanno una superficie molto rovinata. :)


Buon appetito!


LE RICETTE DEL TEAM:
 



Con la rubrica “BISCOTTI DAL MONDO” ci rivedremo il 10 dicembre.

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domenica 10 aprile 2022

KA'IK EL EID, biscotti di Pasqua libanesi....per Biscotti dal mondo!

Ciao a tutti!

Eccoci arrivati al nostro secondo appuntamento con la rubrica “Biscotti dal mondo”, oggi vi racconteremo dei Ka’ik el Eid: biscotti libanesi preparati in occasione della Pasqua.
 


Come ogni mese, l’appuntamento con la rubrica “Biscotti dal mondo” sarà il 10 e vi proporremo un viaggio tra sapori e tradizioni di ogni parte del mondo. Questo mese abbiamo deciso di dedicare l’uscita ai biscotti che si preparano per la Pasqua.


In Libano si realizzano l’incontro e la fusione di culture, religioni, credenze e gruppi etnici più disparati ma che riescono a convivere pacificamente in un ambiente che risulta così essere molto vivace e stimolante. È uno dei paesi più piccoli al mondo ma con radici antiche che gli derivano dalle diverse civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli e che hanno così contribuito a creare l’identità di questa piccola regione.
 


La Pasqua in Libano è una festa molto importante. Dopo le celebrazioni nelle varie chiese e l’astinenza dalla carne per i quaranta giorni precedenti la Pasqua, si festeggia con lauti pasti a base di uova ed agnello e abbondanti dolci. Tradizione particolare è la Shanineh, durante la quale candele decorate con nastri e fiori vengono consegnate ai bambini, i quali formano una processione che li porterà verso la chiesa.
 


Tra i dolci che vengono preparati e consumati nel periodo di Pasqua ci sono i Ka’ik el Eid. Questi biscotti vengono preparati la settimana che precede la Pasqua, come ogni biscotto della tradizione le ricette che portano questo nome sono davvero tante e diverse tra loro, alcune arricchite da un goloso ripieno altre più semplici.

Noi abbiamo scelto di presentarvi una versione molto semplice che viene preparata nelle case, sono biscotti  aromatizzati al cocco molto semplici e veloci da preparare per la settimana che precede la Pasqua.



KA’IK EL EID (biscotti di Pasqua libanesi)
Ricetta di Your Lebanon 


INGREDIENTI (per circa 40 biscotti):
  • 300 g farina 00
  • 150 g zucchero
  • 100 ml latte
  • 50 g farina di cocco
  • 50 ml olio vegetale (per me extravergine di oliva)
  • 3 uova piccole
  • 4 g lievito per dolci
  • semi mezza bacca di vaniglia

PROCEDIMENTO:

In una ciotola inserite tutti gli ingredienti tranne il latte e mescolare.

Aggiungete ora il latte poco alla volta, potrebbe non essere necessario tutto, dovrete ottenere un impasto abbastanza sodo da formare delle palline.

Coprite con carta forno una teglia. Quindi prendete piccole porzioni di impasto (circa 25 g) e arrotolandole con le mani create delle piccole palline.

Disponete sulla teglia distanziate e appiattite leggermente ogni pallina.

Alcune porzioni di impasto lavoratele a formare un piccolo cordoncino e unite le due estremità ad anello.
 


Cuocete in forno già caldo a 180°C per circa 15 minuti, dovranno essere dorate in superficie.


Buona appetito!


LE RICETTE DEL TEAM:

1. Alida: Arrufadas de coco (biscotti portoghesi)
2. Imma: Cornuelles de Paques 
3. Lucia:Koulourakia di Pasqua senza uova (Grecia)
4. Miria: Kwarezimal - biscotti di Malta per la Quaresima
5. Monica: Ka'ik el Eid (biscotti di Pasqua libanesi)
6. Simona: Traditional easter biscuits (Inghilterra)
7. Sisty: Ma’amul libanesi







Con la rubrica “BISCOTTI DAL MONDO” ci rivedremo il 10 maggio.


Inoltre ricordate che tutte le ricette della rubrica "BISCOTTI DAL MONDO" sono raccolte in un’utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.



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lunedì 1 novembre 2021

PITTE DI SAN MARTINO...per Alla Mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme le Pitte di San Martino, biscotti a base di miele e uva passa tipici della provincia di Reggio Calabria, che per tradizione si preparano il giorno di San Martino (11 novembre) e si gustano insieme ad un bicchiere di vino nuovo.
 


Per questo mese dalle nostre compagne di viaggio troverete: da Miria il Pan de muerto, un pane messicano preparato nelle settimane prima della festività dei morti; mentre da Simona, il Pan co’ Santi un tipico dolce senese preparato nel periodo della festa di Ognissanti.
 

Martino nacque in Ungheria nel 316 d.C. e da bambino si trasferì a Pavia.
Seguì la carriera militare del padre (un ufficiale romano), nell’inverno del 335 durante una ronda notturna, divise il suo mantello a metà con un mendicante che soffriva il freddo. Durante il sonno, la notte successiva, sognò Gesù coperto dal suo mantello che raccontava agli angeli che era stato lui a vestirlo. Al risveglio il suo mantello era integro. Da qui la vita di Martino cambiò radicalmente, si convertì al cristianesimo.
Dopo 4 anni trascorsi come eremita sull’isola Gallinara tornò in Francia e divenne monaco. Nel 371 divenne vescovo di Tour, ma questo non modificò la sua semplice vita di monaco.
Quello del mantello fu solo un episodio molto significativo della sua vita, non l’unico, la sua storia infatti fu molto complessa e lunga; fu un formidabile lottatore, un instancabile missionario e un grandissimo vescovo sempre vicino ai bisognosi.
Martino morì nel 397 a Candes-Saint-Martin, la sua vita si può così sintetizzare “Soldato per forza, vescovo per dovere, monaco per scelta”. Viene festeggiato l’11 novembre giorno in cui fu celebrato il suo funerale.

Fonti:
- Martino di Tours 
- San Martino di Tours


 


Il culto di San Martino è molto legato alla vita contadina, lo provano i diversi detti che lo vedono come protagonista. Le Pitte di San Martino sono proprio legate ad uno di questi detti: A San Martino ogni mosto diventa vino, infatti l’11 novembre si può assaggiare il vino novello, rito che a Reggio Calabria viene accompagnato dalla preparazione delle Pitte insieme ad altre ricche pietanza.
 


Tradizionalmente le Pitte di San Martino si preparano l’11 novembre, ma si possono trovare anche fino a Natale, e si gustano insieme al vino novello prodotto nell’ultima vendemmia.

PITTE DI SAN MARTINO
Ricetta originale pubblicata da Rosalba sul suo blog e da lei avuta in dono dal maestro pasticcere Francesco Libro della pasticceria “Dolce passione”, Bagnara Calabra (RC)


INGREDIENTI
  • 150 ml acqua
  • 150 g zucchero
  • 125 g miele millefiori
  • 1 baccello vaniglia
  • scorza grattugiata di un limone
  • 50 g burro
  • 500 g farina 00 (+ altra se necessaria)
  • 10 g ammoniaca per dolci
  • 125 g uva passa

per la glassa di zucchero (detta Naspro):
  • 100 g zucchero
  • 25 ml acqua
  • 1 cucchiaino succo limone

PROCEDIMENTO:

In una ciotola mettete l’acqua tiepida, lo zucchero e il miele, mescolate bene con un cucchiaio. Aggiungete i semi della bacca di vaniglia, la scorza grattugiata del limone, il burro morbido a temperatura ambiente, la farina setacciata e l’ammoniaca per dolci. Mescolate quindi aggiungete l’uva passa. Amalgamate bene tutti gli ingredienti fino ad avere un impasto compatto e non troppo appiccicoso (come una frolla morbida), se necessario aggiungete altra farina. Lavorate velocemente l’impasto fino a quando l’uvetta sarà ben incorporata e distribuita.

Trasferite il panetto sulla spianatoia infarinata, prelevate piccole porzioni di impasto, con ognuna formate una pallina grande quanto una noce quindi appiattitele con le mani fino a formare un biscotto dalla forma più o meno ovale, con altezza di circa 1 cm.

Trasferite le Pitte di San Martino su una o più teglie foderate con carta forno, distanziate tra loro. Cuocete in forno statico già caldo a 190° per 10-15 minuti, dovranno avere un colore leggermente brunito (potrebbe volerci anche meno nel vostro forno). Una volta cotte sfornate le Pitte di San Martino e fatele raffreddare su una gratella per dolci.

A questo punto preparate il Naspro, la glassa di zucchero per decorare le Pitte. In un pentolino antiaderente sciogliete lo zucchero con l’acqua e il succo di limone, portate ad ebollizione (fino a 112°C) e cuocere per 2 minuti. Far intiepidire mescolando velocemente con un cucchiaio, vedrete che man mano diventerà sempre più bianca da trasparente, quindi procedete alla glassatura di ogni biscotto. La glassa diventerà bianca man mano che si raffredda.
 


Lasciate asciugare a temperatura ambiente e gustate le Pitte di San Martino accompagnate con vino novello o vino passito.






Buon appetito!


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domenica 1 novembre 2020

OSS DE MORT...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!
 


Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme le Oss de mort, biscotti tipici lombardi che vengono preparati nelle festività dei Santi e dei Morti, il cui nome non si sa con precisione da cosa derivi.

Questo mese vi proporremo un menù ridotto composto da un piatto unico, un ricco pane e un dolce. Troverete qui da noi il dolce con le Oss de mort, un croccante dolce senza burro e lievito tipico di questo periodo. Da Miria troverete l’Oca con la verza, un ricco ed importante piatto di origine lombarda preparato in occasione di San Martino. Infine da Simona troverete il Pan caciato, un ricco pane tipico umbro preparato in occasione della festa di San Martino.


Come dicevo le Oss de mort sono croccanti biscotti a base di mandorle tipici di diverse regioni italiane, a seconda della regione cambiano gli aromi che vengono aggiunti al composto di mandorle: possono essere chiodi di garofano e cannella come in Lombardia, oppure limone e rum come in Piemonte, talvolta vengono usate solo le mandorle, altre volte si aggiungono alle mandorle nocciole e noci, insomma ne troverete per tutti i gusti.
 


Questi dolci si preparano per la festa di Ognissanti e per i Defunti, rispettivamente 1 e 2 novembre. Il giorno di Ognissanti è la festa che celebra tutti i santi della tradizione religiosa cristiana anche quelli non canonizzati. Fu papa Gregorio IV, nel 835, a fissare al 1°novembre la festa di tutti i santi. Nel 1480 Sisto IV allargò il significato della ricorrenza e la rese obbligatoria per tutta la cristianità.
 


Ma torniamo ai nostri dolci...


OSS DE MORT
Ricetta tratta dal sito Il portale della cucina lariana 


INGREDIENTI:
  • 200 g mandorle già sgusciate
  • 150 g zucchero semolato
  • 150 g farina 00
  • un pizzico di cannella in polvere
  • 2 chiodi di garofano
  • 60 ml marsala
  • 2 albumi d’uovo

PROCEDIMENTO:

Tritate le mandorle con lo zucchero e i chiodi di garofano fino a rendere il tutto farina.

Trasferite tutto in una ciotola, aggiungete la cannella, la farina e il marsala. Con l’aiuto di un cucchiaio mescolate il composto.

Montate gli albumi a neve ben ferma.

Aggiungete gli albumi al composto di mandorle quindi sempre con un cucchiaio mescolate con delicatezza in modo da non smontare gli albumi.

Infarinate le mani e, prendendo piccole porzioni d’impasto, formate dei piccoli cilindri spessi come un dito pollice e lunghi circa 7-8 cm. 

Coprite con carta forno una teglia quindi disponetevi i cilindri d’impasto, schiacciateli leggermente ognuno, e infornate in forno già caldo a 170°C per 35-40 minuti.

Fate raffreddare su una gratella.





Buon appetito!




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giovedì 27 febbraio 2020

FRITTELLE DI MELE...per Al Km 0!

Ciao a tutti!

Le frittelle di mele sono un’ottima merenda per i vostri bimbi o per quando avete voglia di un dolce di facile esecuzione, io le preferisco appena fatte ma i miei bimbi le hanno gradite molto anche fredde.
 


Sono un piatto che spesso veniva preparato a casa mia dalle mie nonne, ma che non è esclusivo della mia regione, si ritrova anche in molte altre zone d’Italia. Ve le propongo oggi per il consueto appuntamento con la rubrica “Al Km 0” che in questo secondo appuntamento del mese di febbraio ha per tema “a casa dalla nonna”.
 

Noi abbiamo sempre avuto la fortuna di avere le nostre mele, quindi le mie nonne le preparavano con la qualità che avevano disponibile in quel momento senza troppi pensieri su quale fosse più indicata. Io le preparo con le mele renette, sono la qualità di mele che preferisco per questo tipo di preparazioni.
 

Andiamo a prepararle insieme...




FRITTELLE DI MELE



INGREDIENTI:

per la pastella:

  • 150 g farina
  • 200 ml latte
  • 1 uovo
  • ½ cucchiaino di lievito per dolci
  • scorza grattugiata di un limone
  • pizzico di sale

inoltre:
  • 4 mele renette
  • zucchero semolato
  • 1 limone
  • olio di semi di arachide

PROCEDIMENTO:

Sbucciate le mele lasciandole intere, eliminate quindi il torsolo utilizzando l’apposito attrezzo. Tagliate quindi le mele in fette spesse circa mezzo centimetro, cercate di farle tutte dello stesso spessore.

Trasferitele in una ciotola con il succo di limone per evitare che si ossidino e diventino scure.

Preparate la pastella, in una ciotola unite il latte con l’uovo e sbattete con una frusta. Aggiungete il sale, e per ultimo la farina lentamente sempre mescolando per non far formare grumi. Con l’ultima parte di farina aggiungete anche il lievito.

Siete ora pronti per la frittura. Per friggere, utilizzo una pentolina piccola con abbondante olio di semi, in cui mettere non più di due fettine di mele.

Non appena l’olio sarà caldo, passate una fettina di mele nella pastella, dovrà coprirla completamente, quindi friggetela girandola a metà cottura.

Scolatela e trasferitela in un piatto con carta assorbente, faccio questo passaggio due volte: preparo due piatti con carta assorbente, nel primo pongo le fettine appena scolate e poi le trasferisco nell’altro piatto in questo modo elimino l’unto.

Ancora calde passate le fettine fritte nello zucchero.

Lasciate intiepidire e servite subito.



Buon appetito!




Scopriamo ora insieme tutte le proposte de Al km 0 per il tema “a casa della nonna”:



  • Merenda qui da noi: Frittele di mele




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giovedì 23 gennaio 2020

RAVIOLI DOLCI...per Al Km 0!

Ciao a tutti!

I ravioli dolci erano la merenda che spesso mia nonna paterna preparava per noi bambini tanti anni fa. Una ricetta perfetta per il nostro secondo appuntamento di questo mese con la rubrica “Al km 0”.
 


In realtà non ho mai avuto la ricetta precisa dei ravioli, con mia nonna era tutto un “pittinin” o un “pestumin” quindi ogni volta che ho provato a replicare una qualsiasi delle sue ricetta è sempre stata una vera sperimentazione.
 


Non avevo mai provato a fare i suoi ravioli dolci. Non sono una ricetta difficile da preparare, ma mi ricordano momenti molto felici e in qualche modo non volevo rovinare quei ricordi. Avevo paura di non ritrovare quei sapori e quelle sensazioni.
 

Non preparavamo mai i ravioli insieme a lei. Ce li faceva trovare nascosti nella sua madia nella stanza delle farine, per noi bambini erano un premio, se chiudo gli occhi mi sembra di sentire ancora il profumo di quella stanza.
 

La sua versione di ravioli era preparata con una frolla molto povera con poco burro (o strutto, quando lo aveva) e poco zucchero, aromatizzati con buccia di limone e marsala; erano ripieni con una confettura, di solito di albicocche, anch’essa preparata da mia nonna, di un colore ambrato molto scuro...la faceva cuocere ore e ore fino a caramellare lo zucchero, ma a noi sembrava lo stesso buona, e poi erano cotti nel forno della stufa a legna.
 

Naturalmente ho dovuto fare diverse modifiche, prima tra tutte la cottura non avendo un forno a legna. Il risultato è piaciuto molto ai piccoli di casa, soprattutto nella versione col cioccolato. Anche a me sono piaciuti molto, ma non mi hanno fatto ritornare bambina a quegli anni...



RAVIOLI DOLCI


INGREDIENTI per circa 12-14 ravioli:



  • 200 g farina 0
  • 1 uovo medio
  • 60 g zucchero
  • 30 g strutto (possibile sostituirlo con burro)
  • 3 g lievito per dolci
  • scorza di limone grattugiata
  • 2 – 3 cucchiai di marsala
  • un pizzico di sale

per finire: 

PROCEDIMENTO: 
Preparate la frolla: in una ciotola mescolate tutti gli ingredienti con un cucchiaio, quindi impastate velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo. Trasferitelo sulla spianatoia, schiacciatelo leggermente, date una forma rettangolare quindi fasciatelo nella pellicola e mettetelo in frigo a riposare per almeno un’ora.

Riprendete la pasta, stendetela ad uno spessore di pochi mm (circa 3 mm) quindi con un coppapasta di 8 cm di diametro tagliate diversi tondi , ponete al centro di ogni tondo uno cucchiaino di confettura di albicocche quindi chiudete a formare un raviolo schiacciando bene sui bordi. Sistemate i ravioli su una teglia coperta da carta forno ben distanziati tra loro.

Scaldate il forno a 180°C quindi infornate per 20 – 25 minuti. Fate raffreddare su una gratella da dolci quindi spolverate con zucchero a velo prima di servire.
Nota:
per la versione al cioccolato, ho utilizzato 100 g cioccolato fondente, 20 g zucchero, 3 - 4 cucchiai latte (io utilizzo anche latte di soia), 1 uovo piccolo. 

Fate fondere a bagnomaria il cioccolato con il latte, aggiungete lo zucchero e mescolate bene. Utilizzate questa crema per farcire i vostri ravioli.



Buon appetito!



Scopriamo ora insieme tutte le proposte de Al km 0 per il tema “piatti che scaldano il cuore”:



  • Colazione qui da noi:Ravioli dolci 




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