martedì 21 novembre 2023

CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO...per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme la CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO.
 



 
Riteniamo molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.


Questo mese abbiamo scelto come protagonista delle nostre ricette la CASTAGNA: Miria ci prepara dei golosi CINNAMON ROLLS ALLE CASTAGNE E CIOCCOLATO, mentre Simona una ricca FOCACCIA ALLE CASTAGNE CON ROSMARINO E PANCETTA.


Come vi avevo raccontato nella nostra prima uscita, cercherò, quando possibile, nelle proposte per questa rubrica di scegliere ricette della mia terra, con le CASTAGNE è stato molto semplice, avevo davvero l’imbarazzo della scelta (canestrelli, trofie , pane) essendo questo ingrediente un tempo come oggi molto utilizzato nella mia regione.
 


 
Un tempo l’importanza dell’albero del castagno era davvero grande, ogni sua parte era fondamentale per la vita contandina non solo le sue castagne: con i ricci si accendeva il fuoco, le foglie venivano utilizzate per la lettiera degli animali (le foglie infatti a differenza del fieno tengono caldo), i rami potati venivano bruciati per scaldare le case, con i polloni si intrecciavano i canestri, per non parlare poi dei mobili e degli utensili che venivano fatti col legno.

Le castagne venivano raccolte per poi essere essiccate in piccole casette chiamate, in genovese, seccaessi (si legge sèccaisi). Dentro queste casette si trovava in alto un grande graticcio su cui le castagne, appena raccolte e ancora con la buccia, venivano distribuite e fatte seccare con l’aiuto del calore di un focolaio a legna posto al di sotto. Le castagne così seccate venivano poi conservate anche per tutto l’inverno. Dopo essere state lasciate diversi giorni sul graticcio a seccare, le castagne venivano raccolte in sacchi di juta e sbattute con forza su di una superficie. In questo modo venivano sgusciate e una volta separate dalle bucce si potevano conservare intere o trasformarle in farina.
 


 
La ricetta che abbiamo scelto per questa nuova uscita della rubrica è la CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO. È una ricetta tipica della mia regione e precisamente dello spezzino, queste dolci palline di castagne colorate vengono preparate per tradizione il giorno della Befana.

Non è necessario il forno, si preparano gli ingredienti, si amalgamano tra loro, si passano le palline nelle codette e si possono servire dei deliziosi dolcetti.

Potrete prepararli con le castagne fresche oppure con quelle secche che dovranno però essere ammollate in acqua tiepida per una notte prima di essere cotte.

Le castagne durante la cottura vengono aromatizzate con delle foglie di alloro che col suo sapore deciso è perfetto per enfatizzare il gusto della castagna.

L’alloro è utilizzato fin dall’antichità per le sue tante proprietà terapeutiche, ed oggi è diventata una tra le erbe aromatiche più utilizzata nella nostra cucina mediterranea. Le sue foglie contengono diversi olii essenziali importanti per alleviare i dolori dello stomaco e per ridurre la tosse. Inoltre l’alloro risulta essere un potente antinfiammatorio contri l’artrite e i reumatismi. Infine viene utilizzato fresco o essiccato.

Prepariamo insieme la cioccolatina...

CIOCCOLATINA DI CASTAGNE DEL GOLFO
Ricetta tratta da: G.Molli, R.Paganini, E.Petacco, Dolci spezzini e della Lunigiana storica, Edizioni Cinque Terre, p40


INGREDIENTI (per circa 20 cioccalatine):
  • 250 g castagne
  • 1 foglia di alloro
  • 50 g zucchero (io ho utilizzato zucchero a velo)
  • 25 g cioccolato in polvere (io cacao)
  • 15 g burro
  • 3 cucchiai di Rhum

per finire:
  • codette colorate q.b.

PROCEDIMENTO:

Private le castagne della buccia. Lessatele con un pezzettino di foglia di alloro e passatele al setaccio (o al passaverdura).

Se utilizzate castagne secche, dovrete ammollarle in acqua tiepida sciacquandole spesso per una notte, prima di bollirle. La cottura in questo caso risulterà più lunga.

In una ciotola riunite le castagne passate al setaccio, lo zucchero, il cioccolato in polvere, il burro sciolto e il Rhum.

Mescolate per bene gli ingredienti e se necessario aggiungete qualche cucchiaio di latte per ottenere un composto liscio, leggermente umido e morbido dal quale si possano formare delle palline.

Dividete l’impasto in piccole porzioni di circa 15 g e formate delle palline (ne otterrete circa 20), passate ogni pallina nelle codette colorate e mettetela in un pirottino di carta oppure direttamente sul piatto da portata.

Buon appetito!


Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 dicembre con un nuovo frutto.


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mercoledì 1 novembre 2023

TORTA DI SANT'ANDREA...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme la TORTA DI SANT’ANDREA, un guscio di pasta sfoglia che racchiude un impasto con farina di mandorle, canditi, succo di arancia e pinoli preparato in occasione della tradizionale fiera di Sant’Andrea a Portogruaro.
 



Per questo mese le nostre compagne di viaggio prepareranno: Miria il TANTAWAWAS un pandolce boliviano preparato per il giorno dei morti; mentre Simona le FAVE DEI MORTI per Ognissanti.



Sant’Andrea fu uno degli apostoli di Gesù. Portò la Parola di Dio in terre lontane e morì martire a Patrasso. Oggi è venerato e amato in tutto il mondo il 30 novembre e viene considerato un santo miroblita, uno dei santi il cui corpo emana fragranze gradevoli, come Padre Pio di Pietralcina.

Nacque a Betsaida, in Galilea, fu discepolo di Giovanni il Battista, prima di seguire Gesù. Era fratello di Simon Pietro, entrambi pescatori, insieme divennero pescatori di uomini dopo la chiamata di Gesù. Andrea fu presente in molte importanti occasioni dell’esperienza terrena di Gesù, essendo uno dei discepoli a lui più vicini.

Sant’Andrea è venerato in molte parti del mondo come la Grecia, la Russia e la Scozia, in entrambe è patrono nazionale. Secondo la tradizione è considerato il fondatore della sede episcopale di Bisanzio, dove fu anche vescovo.

Sant’Andrea morì crocifisso a Patrasso in Grecia, durante il regno di Nerone. Per sua stessa scelta venne crocifisso su di una croce a forma di X, per sua grande umiltà non poteva essere crocifisso su di una croce uguale a quella di Cristo. Da allora questa particolare croce viene detta Croce di Sant’Andrea. Nella città di Patrasso vengono ancora oggi custodite alcune sue relique e Sant’Andrea ne è anche il santo Patrono.

Fonti:

- Sant’Andrea apostolo 
- Sant’Andrea apostolo 
- Sant’Andrea 
 


La torta di Sant’Andrea viene preparata a Portogruaro, provincia di Venezia, in occasione della Fiera di Sant’Andrea che si tiene ogni anno nell’ultimo fine settimana di novembre.
 


Prepariamola insieme...


TORTA DI SANT’ANDREA
Ricetta tratta da QUI 


INGREDIENTI (per una teglia 22 cm di diametro a bordi alti):

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rotondo
50 gr burro
1 uovo
140 gr zucchero
100 ml panna fresca
200 gr mandorle (oppure farina di mandorle)
6 noci
150 gr farina 00
½ bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

per la confettura:
½ arancia biologica
2 cucchiai di canditi all’arancia
1 cucchiaio di miele d’acacia
4 noci

per finire:
1 cucchiaio di pinoli


PROCEDIMENTO:

Preparate la confettura.
In un pentolino fate sciogliere a fuoco basso il miele con il succo di arancia, aggiungete 4 noci tritate grossolanamente ed infine aggiungete i canditi tritati. Dovrete ottenere una confettura morbida, spegnete il fuoco e tenete da parte.

Preparate il ripieno.
Frullate le noci e le mandorle
In una ciotola montate con una frusta elettrica l’uovo con lo zucchero, la panna e il burro, aggiungete ora le mandorle e le noci frullate, la farina 00, il lievito per dolci ed un pizzico di sale . Amalgamate gli ingredienti con una spatola e lasciate riposare l’impasto per qualche minuto.

Prendete la teglia (da 22 cm di diametro con i bordi alti), foderatela con la carta forno quindi stendete al pasta sfoglia. A questo punto, stendete sul fondo della pasta foglia 3 cucchiai della confettura che avete preparato prima.

Versate nella teglia ora il composto di mandorle e livellatelo per bene.

Ripiegate i bordi della pasta sfoglia delicatamente sul ripieno ed infine cospargete sulla superficie i pinoli.

Cuocete in forno già caldo a 180°C per 40-50 minuti.

Lasciate raffreddare prima di servire.


Buon appetito!


Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di dicembre.


Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.


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