giovedì 27 giugno 2013

PANE “A CAMME” AL GRANO SARACENO E TIMO FRESCO con lievito madre secco

Ciao a tutti!!!

Per prima cosa volevo ringraziare tutti voi per le bellissime parole con cui mi avete “travolto” nello scorso post...

Proprio oggi con Roby si parlava del blog, del come sembri impossibile che qualcuno abbia voglia di leggere quello che giorno per giorno scriviamo in questi nostri diari, diari di cucina che a volte si trasformano in veri spaccati della nostra vita...io come ormai avrete capito tendo ad essere un po’ logorroica e a volte esagero...vado un po’ oltre quello che dovrebbe essere una semplice introduzione alla ricetta che si sta per presentare, e per questo vengo spesso redarguita dal mio fotografo...sì perché, non so se ve l’ho mai detto, ma il fotografo ha anche un altro ruolo attivo all’interno del blog e cioè quello di correttore bozze e a volte applica una vera e propria censura!!! Sì...Sì...capita anche questo!!! E per fortuna, aggiungerei io...altrimenti vi annoierei ancora di più!!!


Vedete lo sto facendo ancora...parto da una cosa e finisco per parlare di tutt’altro...ed ora come faccio a collegare tutto questo con la ricetta di oggi!?!?!?! Basta chiacchere passiamo alla ricetta.

Ormai avrete capito che ho una grande passione per i dolci e per i lievitati e negli ultimi tempi se controllate negli ultimi post troverete principalmente questo. Ed oggi??? Non sarà diverso...anche oggi la ricetta appartiene alla categoria lievitati, è un pane al grano saraceno aromatizzato col timo fresco. La sua particolarità è senz’altro la presentazione, infatti si presenta come una spiga o meglio dovrebbe sembrare una spiga, in realtà il fotografo appena lo ha visto mi ha detto che sembrava un albero a camme (ecco da dove viene il titolo!)...cioè l’albero responsabile della distribuzione nei motori delle nostre auto...e così è stato...

La ricetta è arriva dal libro di Sara Papa....l’unica modifica fatta è stata quella di aggiungere un liquido (nel mio caso l’acqua e poco olio extravergine di oliva) per impastare...visto che nella ricetta non era indicato!!!

Ho utilizzato per questo pane una farina di tipo “1” e ne sono rimasta entusiasta...infatti è una farina ottenuta dalla macinazione di grani teneri selezionati. Rispetto alle farine di tipo “0” e “00”, questa farina ha un colore più scuro, assorbe l’acqua in maniera diversa, un intenso profumo e una maggiore percentuale di fibre e sali minerali. Tutte queste caratteristiche si ritrovano poi nel pane che avrà un colore scuro, aspetto compatto e la crosta rugosa e croccante....quest’ultima la caratteristica che preferisco...


PANE “A CAMME” AL GRANO SARACENO E TIMO FRESCO con lievito madre secco


INGREDIENTI:
  • 500 g farina 1 (il Molino Chiavazza)
  • 200 g farina di grano saraceno
  • 2 cucchiai di timo fresco
  • 35 g lievito madre secco (oppure 20 g lievito di birra)
  • 10 g miele
  • 14 g sale
  • 25 g olio extravergine di oliva
  • 350 g acqua tiepida (circa...dipende dalla vostra farina)

PROCEDIMENTO:

Utilizzeremo per fare questo pane il metodo diretto , cioè impasteremo tutti gli ingredienti presenti nella ricetta in un’unica fase e il tempo di lievitazione sarà abbastanza breve.

Pulite il timo e tritatelo finemente, quindi aggiungetelo alle farine. Ora aggiungete tutti gli altri ingredienti tranne il sale, che andrà aggiunto alla fine, ed impastate. Ponete l’impasto in una ciotola, copritela con un telo di cotone umido e lasciate lievitare per 2 ore circa all’interno del forno (se fosse inverno ricordate di accendere la luce o scaldare leggermente il forno prima di inserire la ciotola con l’impasto).

Trascorso il tempo di lievitazione, rovesciate l’impasto sulla spianatoia, dividetelo in 4 parti uguali (in realtà io l’ho diviso in 3, ma se volete avere l’effetto a spiga e non a camme come il mio, è meglio dividere in 4 in modo da avere un pane più snello!) e formate dei filoncini. Appena formati i filoncini con le forbici fate dei tagli paralleli (non tagliare del tutto la pasta, la dovete incidere profondamente ma non dividere) a distanza di 1,5-2 cm lungo tutto il filoncino, quindi ruotate ogni pezzettino che avrete così creato alternativamente verso sinistra e verso destra.

Fate lievitare ancora per 30 minuti su una teglia coperto da un canovaccio. Cuocete nel forno già caldo a 200° per 10 minuti, quindi riducete la temperatura a 180° e cuocete ancora per 30 minuti.

Volendo potete sostituire il timo con altre erbe aromatiche o anche semi.


Buon appetito!



Ed infine...vi lascio con un'immagine di una tenerezza unica...sono tre ochette bellissime, le ultime arrivate, quando sono spaventate da qualcosa si fermano e si siedono tutte insieme vicine vicine...traendo coraggio dalla vicinanza dei fratelli!!!


Buon fine settimana!





Con questa ricetta partecipo alla raccolta mensile Panissimo del blog di Barbara, Bread & Companatico, e di quello di Sandra of Indovina chi viene a cena? ospitato questo mese da Barbara




lunedì 24 giugno 2013

TORTA DELLA NONNA di Maurizio Santin....e Buon anniversario!

Ciao a tutti!!!

Oggi è il 40° anniversario di matrimonio dei miei genitori...
Buon anniversario mamma e papà!!!


Ma ci pensate...40 anni insieme escludendo gli anni di fidanzamento...provate a moltiplicarli per 365 giorni...diventano 14600 giorni insieme...14600 colazioni condivise...29200 tra pranzi e cene...va bene basta avete capito!!! Insomma grandi numeri, un grande amore, due persone molto diverse che proprio per questo forse sono riuscite a stare insieme tanti anni...lui molto esigente e sicuro di sé...lei una persona molto più tranquilla, a volte remissiva, ma se si guarda bene forse quella dei due più forte...il cuore e l’anima della nostra famiglia perché in un modo o nell’altro tutto quello che succedeva e succede nella mia famiglia passa sulle sue spalle ed è lei, con la sua dolcezza, che cerca di tenere le fila di tutto...a volte sbagliando anche lei, per carità, ma sempre con tanto amore. Devo tutto a loro...come ogni figlio per i suoi genitori...e vorrei poterli rendere felici, anche se so che negli anni non sempre l’ho fatto e me ne rammarico non sapete quanto... sono stata una bimba fortunata...e i miei figli sono fortunati ad avere dei nonni come loro...


Per festeggiare il loro anniversario ho preparato la torta della nonna di Maurizio Santin....la preparazione è abbastanza lunga...ma visto il risultato (è buonissima!!!) ne è valsa la pena!!!

Ho preso le ricette delle varie preparazioni necessarie per questa torta dal libro “Pasticceria: le mie ricette di base” di Maurizio Santin.





TORTA DELLA NONNA di Maurizio Santin


Ho utilizzato uno stampo quadrato 22x22 cm per il guscio di frolla classica, mentre per il disco di cremoso alla vaniglia ho utilizzato uno stampo quadrato 20x20 cm ed infine ho steso la frolla bretone con uno spessore di qualche mm e ne ho tagliato un quadrato 20x20 cm.



Pasta frolla classica:
  • 500 g farina 00
  • 285 g burro morbido
  • 140 g zucchero a velo
  • 50 g farina di mandorle
  • 2 uova
  • ½ baccello di vaniglia
  • ½ cucchiaino di fior di sale o sale di Maldon
Setacciate la farina per 2 volte. Mettetene metà in una ciotola e aggiungete la farina di mandorle, lo zucchero, il burro a cubetti, le uova intere, la vaniglia e il sale. Amalgamate per bene e poi aggiungete la seconda metà di farina tenuta da parte. Preparate così un panetto basso (è importante dare una forma quanto più possibile bassa, in questo modo il raffreddamento del composto sarà più veloce; analogamente al momento del riutilizzo si eviterà il rischio che si ammorbidisca troppo all’esterno, rimanendo dura e non lavorabile all’interno), avvolgetelo in carta forno e lasciatelo riposare in frigo almeno 12 ore.

Dopo il tempo di riposo, stendete la pasta frolla classica ad un'altezza di mezzo cm. Rivestite la teglia (io ho utilizzato uno stampo quadrato 22x22 cm) precedentemente imburrata ed infarinata. Fate cuocere (con una cottura in bianco) a 180°C fino a colorazione.


Pasta frolla Bretone (qui):
  • 233 g burro
  • 225 g farina 00
  • 43 g fecola
  • 75 g zucchero a velo
  • 1 tuorlo d’uovo sodo
  • scorza di lime
  • pochi granuli di sale Maldon
Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente; una volta morbido prendetene un piccola quantità e lavoratelo in una terrina con una forchetta fino a quando non raggiunge la consistenza di una pomata. Sbriciolateci all’interno il tuorlo, precedentemente rassodato, e incorporatelo al burro. Setacciate nel bicchiere di un’impastatrice metà farina, la fecola e lo zucchero a velo. Aggiungete il burro morbido, il sale e il composto di burro e tuorlo sodo. All’inizio lavorate lentamente; quando l’impasto comincerà a diventare omogeneo aggiungete il resto della farina setacciata e ultimate la lavorazione. Formate un panetto e avvolgetelo nella pellicola alimentare; fate riposare la pasta frolla in frigorifero 24 ore prima di utilizzarla.
Il giorno successivo, stendete la frolla bretone con uno spessore di circa mezzo cm, tagliate un quadrato 20x20 cm. Cuocete a 160°C con forno statico già caldo fino a colorazione.


Pan di spagna (dose con 4 uova):
  • 100 g zucchero semolato
  • 90 g farina 00 setacciata
  • 4 uova intere
  • ¼ baccello di vaniglia
Versate le uova in una ciotola. Iniziate a montarle versando lo zucchero. Aggiungete i semini della vaniglia e continuate la lavorazione finché la massa si presenterà bianca e spumosa. Setacciate la farina e unitela lentamente all'impasto, lavorando a mano con una spatola con movimenti dal basso verso l’alto. Imburrate ed infarinate uno stampo (ho utilizzato due teglie basse in modo da non dover tagliare il pan di spagna a metà orizzontalmente, in questo modo avevo già gli strati pronti). Versate l'impasto e infornate a 180°C (forno statico) verificando la cottura mediante uno stecchino di legno. Sfornatelo e lasciatelo raffreddare su una griglia prima di utilizzarlo.


Cremoso soffice alla vaniglia (qui):
  • 500 g panna fresca
  • 100 g zucchero semolato
  • 100 g tuorli
  • 7,5 g gelatina
  • 100 g panna montata
  • bacca di vaniglia
Con la panna, i tuorli e lo zucchero preparate una crema inglese. Profumate la crema inserendo sui tuorli amalgamati con lo zucchero la polpa di una bacca di vaniglia. Portate la cottura a 84°C, se non avete il termometro da cucina il raggiungimento della temperatura si può verificare con la spatola: durante la cottura provate a estrarre la spatola dalla crema e a tracciare una riga sul dorso: se la crema non si richiude la temperatura è stata raggiunta (cottura alla nappa). Intanto, idratate la gelatina con 75 g d'acqua e versatela sulla crema calda. Passate tutto al setaccio e fatela raffreddare in acqua e ghiaccio. Unite la panna montata e versate il cremoso nello stampo scelto, ho utilizzato uno stampo quadrato 20x20 cm. Far congelare.


Sciroppo di zucchero

Si può usare benissimo uno sciroppo semplice 1:1, cioè 100 di zucchero e 100 d'acqua. La tecnica preferita del Maestro Santin è quella di velare con poco liquore (io ho utilizzato del rum) puro la pasta da bagnare e poi velare con sciroppo di zucchero.


Come preparare il dolce:

Prendete il pan di spagna (con uno spessore di 1 – 1,5 cm) e adagiatelo sul fondo cotto di frolla. Bagnate con un velo di rum e poi con poco sciroppo. Adagiate sopra il disco congelato di cremoso. Sovrapponete il disco di frolla bretone e velate con abbondante zucchero al velo.




Buon appetito!



Con questa ricetta partecipo al contest "Dolcemente con la straordinaria partecipazione del maestro Maurizio Santin" di Valentina del blog La ricetta che vale e di Monica del blog Dolci gusti:


in collaborazione con il negozio di arte pasticcera Peroni snc









Con questa ricetta dolce partecipo a Get an Aid in the Kitchen del blog Cucina di Barbara:






 



Vorrei ringraziare moltissimo la cara Consu del blog I biscotti della zia per il premio super sweet blog award:



Ed infine sono strafelice ed emozionata per il premio della gentilissima Valeria dell'agriturismo Ca'Versa: Valeria ha provato il nostro Pane a fisarmonica  trasformandolo in spettacolari Croissant salati e ci ha donato questo favoloso premio:


Grazie mille Valeria sono lusingata per questo riconoscimento!

PANE A FISARMONICA con lievito madre secco

Ciao a tutti!!!


Finalmente venerdì...IUPPI IUPPI...IEA IEA...sono felice, sì sono proprio felice....perché!!?? Per nulla in particolare e per tutto in particolare...non c’è un vero motivo, sono felice e basta!!!
Il prossimo fine settimana saremo molto impegnati e quasi sempre fuori casa e il tempo??!! Ma avete visto le previsioni per i prossimi giorni!!?? Io sì ed era meglio che non le guardassi.....fa lo stesso...va benissimo così... neppure la pioggia mi cambierà l’umore....
Sapete cosa sto facendo?
Dai indovinate?
Bravi...indovinato...sto impastando dei biscotti e del pane...
che bello il profumo dell’impasto...
ora sto aspettando che tutto lieviti....
cresca cresca e finalmente si possa passare alla cottura....
in realtà tra molte ore!!!


Non mi resta che augurarvi un buon fine settimana lasciandovi la ricetta del pane a fisarmonica, un pane che sicuramente avrete visto anche voi visto in giro per il web... io ho preso la ricetta da Ramona, ho modificato solo il tipo di lievito utilizzato ed ho usato latte di riso invece che latte normale che dona una notevole morbidezza all’impasto, inoltre l’ho trasformato in monoporzione quindi è perfetto da posizionare sulla tavola vicino ad ogni commensale che così potrà servirsi da solo semplicemente “sfogliando” il suo pane!!!


PANE A FISARMONICA con lievito madre secco


INGREDIENTI per 4 stampi da mini plumcake (6x11 cm) oppure per uno stampo da plumcake 11x20 cm:

primo impasto:
  • 20 g lievito madre secco (oppure 12 g lievito di birra fresco o 4 g lievito di birra secco)
  • 100 g acqua
  • 100 g farina 0
  • 1 cucchiaino di zucchero
secondo impasto:
  • primo impasto
  • 50 g burro morbido
  • 150 g Latte di riso
  • 360 g farina 0
  • 1 cucchiaino di sale
per l’emulsione:
  • olio extravergine di oliva
  • timo, rosmarino e salvia

PROCEDIMENTO:

Sciogliete il lievito madre secco nell'acqua con lo zucchero, aggiungere la farina e amalgamate il tutto, otterremo un impasto piuttosto liquido. Coprite per 30 minuti e lasciate lievitare.
Trascorso il tempo della prima lievitazione aggiungete al primo impasto, il latte di riso, il burro e amalgamare gli ingredienti. Successivamente aggiungete la farina e il sale ed impastate energicamente. L'impasto dovrà risultare omogeneo ed elastico. Lasciate lievitare fino al raddoppio nel forno chiuso ma con la luce accesa (per me circa 2 ore). Stendete l'impasto e ricavate dei quadrati 8x8 se utilizzate lo stampo grande altrimenti ricavate dei quadratini 6x3. Spennellateli con un’emulsione fatta frullando l’olio con le spezie e sistemarli uno vicino all'altro in uno stampo da plumcake o divideteli negli stampi monoporzione.


Ripetete l'operazione fin quando non avete terminato l’impasto. Lasciate lievitare nuovamente per altri 30/40 minuti sempre nel forno chiuso con la luce accesa. Una volta lievitato, infornare in forno caldo a 180° per circa 15-20min controllate la cottura. Successivamente lasciate raffreddare su una gratella per dolci.


Buon appetito!!!



Valeria del blog Agriturismo Ca'Versa ha provato il nostro pane a fisarmonica trasformandolo in spettacolari Croissant salati e ci ha donato questo favoloso premio:

 Grazie mille Valeria!!!

mercoledì 19 giugno 2013

TORTA CILIEGIA

Ciao a tutti!!!

Che bel sole...e che caldo!!! Non mi posso lamentare con tutte le lamentele fatte per il brutto tempo degli ultimi tempi, però passare dalle coperte alla finestra aperta di notte nel giro di pochi giorni...direi che mi ha non poco provato!!! D’altro canto sono felice perché finalmente posso lavare tutta la montagna di coperte, maglioni e giacche pesanti di tutta la famiglia che erano accumulate in ogni angolo di casa!!!


Oggi vi lascio un’altra ricettina con le mie amate ciliegie, dopo la confettura corretta e la cheesecake rovesciata, oggi arriva una torta molto ricca di ciliegie e molto golosa per la presenza delle mandorle nell’impasto e senza burro che ho sostituito con l’olio.
Come vi ho già raccontato in passato (qui), il burro può essere sostituito in pasticceria con l’olio utilizzando un semplice trucchetto creando cioè una maionese. Attraverso l’emulsione con i tuorli d’uovo presenti nella ricetta si rende semi-solido l’olio e poi si può procedere nella ricetta come se si aggiungesse burro.

TORTA CILIEGIA


INGREDIENTI per una teglia da 30 cm:
  • 500 g ciliegie (col nocciolo)
  • 220 g farina 00
  • 160 g farina di mandorle
  • 130 g zucchero
  • 100 g olio extravergine di oliva
  • 20 g acqua
  • 3 uova
  • 2 cucchiai Cointreau
  • 1 bustina di lievito
  • 1 pizzico di sale


PROCEDIMENTO:

La prima cosa da fare è denocciolare le ciliegie, quindi tenetele da parte. Nel bicchiere del mixer ad immersione preparate la “maionese”: mettete i tuorli e l’acqua, iniziate a frullare aggiungendo l’olio extravergine a filo, continuate a frullare fino ad ottenere un composto abbastanza consistente ma ancora cremoso. A questo punto mettete la “maionese” in una ciotola insieme allo zucchero e con l’aiuto delle fruste montatela fino a renderla spumosa. Aggiungete un pizzico di sale, unite la farina di mandorle continuando a mescolare, quindi il cointreau e la farina setacciata col lievito. Montate gli albumi a neve. Aggiungete un cucchiaio di albume nel composto ed incorporatelo velocemente con una spatola, quindi aggiungete il resto, questa volta con estrema delicatezza, per non farlo smontare.
Avrete un impasto denso, versatelo nella teglia livellandolo bene quindi sistemate sulla torta le ciliegie disegnando dei cerchi concentrici facendole affondare poco nell’impasto.
Scaldate il forno a 180°C e infornate per 35-40 minuti.


Buon appetito!





Con questa ricetta partecipo al contest "I Love Red Fruit" del blog L'alveare delle delizie:






Con questa ricetta dolce partecipo a Get an Aid in the Kitchen del blog Cucina di Barbara:

 


domenica 16 giugno 2013

BUDINI DI RISO.....e ancora ricordi!

Ciao a tutti!!!

Anche oggi si va di ricordi!!! E voi direte...ancora!!! Abbiate pazienza ma questa settimana ogni ricetta che preparo, mi ricorda qualcosa del mio passato anzi del nostro passato... Questa volta il nostro viaggio di nozze!!!

Non so se ve l’ho già raccontato in qualche altro post....bhe’ insomma io ed il fotografo, per farvela breve, dopo mille idee (tra cui una crociera con il postale nei fiordi.....ma ad aprile faceva ancora un po’ troppo freddo lassù!) abbiamo deciso di fare un viaggio in Toscana, una regione che amo molto e conosco molto bene visti i tanti anni di vacanza da ragazzina trascorsi a Follonica (a Torre Mozza per l’esattezza), ma non un viaggio qualsiasi....no... no...un viaggio enogastronomico quindi scegliendo la meta in base a cosa offriva di meglio da questo punto di vista...quindi la zona del Brunello (che cantine meravigliose!!!), la fiorentina, il Chianti...etc...etc...insomma in Toscana, come nel resto dell’Italia, avevamo decisamente l’imbarazzo della scelta...

Ed è proprio in questi giretti che ho scoperto i budini di riso....in realtà non li ho mai assaggiati, perché ai tempi i miei problemi col lattosio erano piuttosto importanti e quindi era difficile potermi fermare in una pasticceria o in una gelateria e fare incetta... Ricordo di averli notati a San Gimignano in una pasticceria o forse in un bar e poi i giorni scorsi li ho rivisti girovagando sul web....infatti sono passata da Giulia e lei, essendo toscana, parlava in un suo vecchio post proprio di questi meravigliosi dolcini e di quando da ragazzina li comprava proprio a San Gimignano.... e così potete ben capire che non ho potuto resistere e li ho dovuti provare....


Non aspettatevi di trovare un classico budino, infatti i budini di riso del budino non hanno proprio nulla, sono formati da un guscio di friabile frolla, che avvolge un ripieno di riso morbido, profumato di vaniglia e limone. La loro forma caratteristica è quella di cilindretti con la base ellissoidale...ma io non avendo gli stampi adatti, li ho fatti nello stampo dei muffin. Non so il perché del nome (non sono riuscita a capire da dove deriva!) ma vi assicuro che sono buonissimi!!!


BUDINI DI RISO


INGREDIENTI con queste quantità ho ottenuto 12 budini di riso (ho utilizzato uno stampo da muffin da 7 cm di diametro):

per il ripieno:
  • ½ l latte
  • 150 g riso originario
  • ½ stecca di vaniglia
  • scorza di ½ limone non trattato
  • 3 cucchiai zucchero di canna integrale
  • 4 g lievito (1/4 bustina)
  • 1 uovo
per la frolla:
  • 150 g farina 00
  • 150 g farina riso
  • 150 g zucchero di canna integrale
  • 150 g burro
  • 1 uovo
  • 8 g lievito (1/2 bustina)
  • 1 pizzico di sale


PROCEDIMENTO:

Per prima cosa preparate la pastafrolla: setacciate le due farine e mescolatele con lo zucchero di canna integrale, il lievito, il sale e il burro a pezzettini. Impastate velocemente con le mani la farina con il burro e gli altri ingredienti, formando delle briciole che assomiglieranno a pangrattato.

Sbattete l’uovo per qualche secondo con una forchetta in un piatto, versatelo sulle briciole e con le mani uniti il tutto, formando una palla omogenea di pasta. Se avrete ben amalgamato burro e farina ci vorranno solo pochi minuti, e così non correrete il rischio di surriscaldare la frolla, che alla fine sarà friabile e leggera.

Appiattite la palla di pastafrolla con le mani, avvolgetela con la pellicola e lasciatela riposare in frigo.

Mentre la pastafrolla riposa, versate il latte in una pentola capiente con il fondo spesso e portatelo ad ebollizione con una buccia di limone e il baccello di vaniglia (o l’essenza di vaniglia biologica).

Quando il latte comincia a sobbollire, versate il riso e portatelo a cottura, mescolando spesso con un cucchiaio di legno per evitare che si attacchi sul fondo della pentola (il tempo dipenderà dal tipo di riso che avete scelto, ma deve cominciare a disfarsi quasi, come per le frittelle). Orientativamente ci vorranno circa 20 minuti.

Quando il riso è cotto ed ha assorbito la maggior parte del latte spegnete il fuoco e aggiungete 1 cucchiaio e mezzo di zucchero: mescolate bene e lasciatelo raffreddare.

Una volta freddo, aggiungete 1 tuorlo, il lievito e un altro cucchiaio e mezzo di zucchero, mescolate per amalgamare il tutto. Montate l’albume a neve e aggiungetelo delicatamente al riso.

Stendete la pastafrolla con il mattarello su una superficie infarinata fino a raggiungere uno spessore di circa 3-4 mm e foderate 12 stampini da muffin.

Versate il riso dentro i gusci di pastafrolla ed infornate a forno caldo a 170°C per circa 40 minuti (se il forno è ventilato ne basteranno 25), finché la pastafrolla non sarà dorata e il riso leggermente colorato.

Potete servirli tiepidi o freddi, con una spolverata di zucchero a velo.


Buon appetito!



Con questa ricetta partecipo al contest Mani in pasta – La Farina di riso - del blog “La cultura del frumento”:


venerdì 14 giugno 2013

BISCOTTI AL COCCO CON FARINA DI RISO E RICOTTA

Ciao a tutti!!!


Quando mi sono ritrovata in questa avventura del blog, non pensavo che potesse essere un qualcosa di tanto travolgente...e non uso a caso questo termine....sì perché appena si inizia quest’avventura, bhe’ un sacco di cose nella tua testa cambiano... il blog diventa una parte integrante della famiglia, come se ne fosse un membro attivo, quindi sempre presente nelle tue giornate....ad esempio due sere fa ho fatto degli gnocchi all’acqua, è vero non li avevo mai provati, ma li stavo preparando per la cena senza altro scopo...arriva il fotografo e

“Aspetta! Aspetta! Fotografiamo i passaggi sono bellissimi con quel colore!”

ed io.....”No niente foto sto preparando la cena e basta...”
“Ma no no aspetta....”

Insomma si finisce per scegliere il menù sempre in base a quello che serve da postare....anche i dolci che ho fatto per la recita....eh eh eh...ho scelto tutti dolcini che potessero poi essere postati...tutte ricette mai fatte!!!!!


Oppure vai in casa degli amici o a comprare o dai parenti e quello che pensi è sempre.....”Uhuuu che belle foto che potrei fare con quello!” Ma si può!!!??

Poi però succede come ieri che passi da un’amica e trovi un post dedicato a te, in cui è stata ripetuta una tua ricetta, in cui ti sono stati fatti un sacco di complimenti e non solo per la ricetta....e allora ti senti emozionata e lusingata e sparisce tutto.... Sei così elettrizzata e felicissima di aver iniziato quest’avventura...di far salti mortali per riuscire a preparare per bene tutti i post, nonostante tre nanetti impazziti e poco collaborativi e un quadrupede abbaiante....di far qualche sacrificio, perché ti sei creato un secondo lavoro...e ancor più felice di avervi conosciuto (certo lo so solo virtualmente) tutti quanti voi, uno per uno....

Vi auguro un felice fine settimana e vi lascio un dolcino molto semplice ma davvero goloso se, come me, siete dei patiti del cocco. Sono biscottini velocissimi e semplicissimi da fare privi di glutine, senza uova e senza burro...che ho scovato da Alice.


BISCOTTI AL COCCO CON FARINA DI RISO E RICOTTA





INGREDIENTI per circa 40 biscotti:
  • 220 g farina di riso
  • 220 g farina di cocco
  • 250 g ricotta vaccina
  • 140 g zucchero semolato fine
  • 100 g olio extravergine di oliva
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • un pizzico di sale

PROCEDIMENTO:

Mescolate la ricotta con lo zucchero e l’olio; versate la farina di cocco, la farina di riso, il sale e il lievito setacciato, impastate in modo omogeneo. Ricavate dall’impasto tante palline (da 20-22 g l’una) che posizionerete, leggermente distanziate, su una teglia rivestita di carta forno e infornate a 170°C per 15 minuti a forno statico. Trascorso il tempo necessario, estraeteli dal forno e lasciateli raffreddare sulla teglia (sono molto delicati quando ancora caldi). Si conservano in una scatola di latta per 4/5 giorni.


Buon appetito!


Vorrei ringraziare tanto Rosy del blog "Non solo cucine isolane" per aver pensato a noi per questo premio:




Con questa ricetta partecipo al contest Mani in pasta – La Farina di riso - del blog “La cultura del frumento”: 


mercoledì 12 giugno 2013

FAJITAS DI POLLO....e tanti ricordi!

Ciao a tutti!!!

Il piatto di oggi è per me una sorta di tuffo nel passato, ai primi anni della nostra storia insieme (mia e del fotografo intendo!) o meglio direi proprio ai primi mesi...quindi insomma si parla di circa 12 anni fa... e pensare che a me sembra ieri!


Come vi dicevo erano i primi tempi della nostra storia, quando ancora si è in tempo di sperimentazione, di conoscenza e in cui si parla...parla...parla per ore e ore (io la caratteristica delle grandi chiacchere non l’ho ancora persa, come ormai avrete capito, in realtà!) per raccontarci e presentarci nel miglior modo possibile!!! E in questi tentativi di stupirci a vicenda, c’erano i ristorantini che il fotografo teneva come assi nella manica per qualche serata romantica e in cui mi portava spesso...uno di questi e forse il mio preferito, era un ristorantino messicano (la Taberna Don Ricardo)...veramente mignon e con una lista di attesa per cenare chilometrica...che si trovava in un angolino proprio dietro la famosa piazzetta di uno dei posti più belli della riviera ligure di levante, Camogli...se conoscete un pochino il posto capite quello che potevano essere quelle serate...
E proprio in questo locale dagli sgabelli più alti del mondo, una sorta di trespolo (oggi per salirci dovrei chiamare un’autogrù!!!) con luci soffuse (oserei dire quasi al buio pesto!!!) una giovane coppia trascorreva i primi momenti della loro vita insieme... mangiando messicano...alla faccia del tenersi leggeri!!!

Negli anni ho rifatto spesso questo piatto con qualche modifica qua e là, insomma a modo mio....questa volta ho preparato anche le tortillas, delle specie di piadine, e la salsa che le accompagnano. In realtà avevo provato anche a fare i nachos ma questa ricetta ha bisogno ancora di un po’ di modifiche....e quindi non li vedrete!!!

Le fajitas di pollo sono un piatto molto conosciuto, sono delle tortillas di grano che avvolgono striscioline di pollo (nel mio caso...ma possono essere anche di manzo) marinate nella birra o nella tequila e poi grigliati su una piastra di ghisa insieme a rondelle di cipolle e striscioline di peperoni. Possono essere accompagnate da formaggio edamer grattugiato, lattuga e diverse salse (messicana, guacamole, panna acida e crema di fagioli). Io le ho accompagnate da lattuga e una salsa ai pomodori trovata qui.

FAJITAS DI POLLO

INGREDIENTI per 4 persone:
  • 1 kg petto di pollo
  • 1 bicchierino di tequila
  • 4 cucchiai di olio extravergine oliva
  • 1 lime
  • una spolverata di peperoncino
  • ½ spicchio aglio
  • 1 peperone giallo
  • 1 peperone rosso
  • 1 cipolla rossa

per 8 tortillas:
  • 250 g farina 00
  • 10 g lievito x torte salate
  • 120 ml acqua tiepida
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale

per la salsa al pomodoro:
  • 300 g pomodori maturi
  • 3 peperoncini
  • mezza cipolla rossa
  • uno spicchio d’aglio
  • olio
  • sale

PROCEDIMENTO:

Tagliate il petto di pollo a listarelle e mettetelo in una capiente ciotola con un bicchierino di tequila, l’olio, l’aglio a fettine sottili e il succo del lime. Mescolate bene e lasciate riposare almeno 2 ore o anche per un’intera notte. (Volendo potete saltare questo passaggio ed cuocere direttamente il pollo a listarelle...rendendo il piatto più adatto a dei bimbi).

Preparate ora le tortillas:
Setacciate la farina con il sale e il lievito in una ciotola capiente e fate la fontana al centro. Unite ora l’olio e l’acqua tiepida quindi amalgamate fino a formare un impasto morbido.
Trasferite su un piano di lavoro, non infarinato, e impastate per almeno 10 minuti finché la pasta sarà liscia ed omogenea; formate una palla, ponetela in una ciotola e lasciatela riposare per 1 ora. Trascorso il tempo di riposo, riprendete la pasta e formate 8 palline che avranno un peso di circa 50 g l’una; con il mattarello stendete ogni pallina, aiutandovi con della farina, formando un disco rotondo del diametro di circa 20 centimetri. Riscaldate una padella dal fondo spesso o di ghisa e cuocete ogni tortillas 1 minuto per lato, tenendola premuta se dovesse gonfiare.
Continuate in questo modo fino a quando avrete esaurito tutte le tortillas. Ogni volta che avrete cotto una tortillas ponetela su un
piatto, una sopra l'altra coprendole con un panno, in questo modo le tortillas rimarranno umide e non si seccheranno. Al momento di utilizzarle potranno essere scaldate nel forno a microonde o in padella. Volendo se ne può fare una maggiore quantità e una parte surgelarle.


Per la salsa al pomodoro:
Lavate i pomodori tagliateli a metà e metteteli in una teglia con carta da forno, un giro d'olio, una spolverata di sale. Aggiungete i peperoncini, l'aglio e la cipolla. Infornare il tutto a 180° ventilato per 20 minuti. A questo punto frullate tutto in un mixer e mettere in una ciotola eventualmente regolando di sale.


Ora preparate il le fajitas di pollo:
Pulite i peperoni e tagliateli a listarelle sottili, fate lo stesso con la cipolla facendo delle rondelle sottili. Scaldate una piastra di ghisa, aggiungete i peperoni e la cipolla e un giro d’olio e fate cuocere per 5 minuti (devono ammorbidirsi) quindi aggiungete il pollo a listarelle sgocciolato dalla marinatura. Girare bene per far cuocere il tutto uniformemente poi spegnere e servire direttamente con la piastra.

Scaldate le tortillas e servite. le fajitas si mangiano arrotolando tutti gli ingredienti (il pollo con le verdure, la lattuga a listarelle e la salsa al pomodoro) dentro una tortillas, e poi mangiandole con le mani cercando di non far cadere tutto il contenuto ad ogni boccone!!!


Buon appetito!
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