giovedì 29 agosto 2013

FINTA SFOGLIA CON ZUCCHINE ALLA CRESCENZA

(English translation of the recipe at the end of the post)


Ciao a tutti!

In questo ultimo periodo mi sono un po’ coccolata ed ho riscoperto un passatempo che amavo moltissimo...la lettura.

Da quando è nato il nostro primo nanetto, il tempo libero a disposizione si è notevolmente ridotto, dopo il secondo ancora di più e dopo il terzo...bhe’ inutile che ve lo dica...è praticamente esaurito!

Ora i nanetti iniziano a crescere e a richiedere meno attenzioni, così posso poco per volta riscoprire cosa vuol dire avere del tempo per me.

Non fraintendetemi, non sono 5 anni che non leggo un libro anzi, ma diciamo che il mio interesse era più rivolto alla manualistica... ho perso il conto di quanti libri ho letto su come occuparsi di un bimbo, su come farlo addormentare, su cosa vuol dire il linguaggio del suo corpo, su come comportarsi se fa i capricci, se è troppo attivo o troppo passivo...insomma per qualunque dubbio vi possa venire in mente, state sicuri che ne troverete una letteratura ben fornita...ma alla fine sapete che vi dico...forse è meglio seguire il proprio istinto piuttosto che troppi consigli...

Così, per disintossicarmi da tutto questo sapere (!!!), mi sono dedicata, appena ne ho avuto l’occasione, alla lettura “leggera”... quelle letture che ti portano in un mondo da favola, un giorno sei una contessa russa alle prese con un nugolo di corteggiatori, un altro diventi un’impavida stylist indecisa tra il suo amore per un serioso manager o per il folle fotografo, oppure una ricca signora eternamente indecisa tra la vita eccitante della città e la tranquilla routine della campagna...

Bhe’! Insomma avete capito! Letture tipicamente estive, che non devono impegnare, ma solo rilassare totalmente...insomma un po’ di dolce far niente!!!

Ma ora torniamo alle cose serie...


Come anticipato qui, il giorno di Ferragosto ho preparato questa sfoglia con zucchine e crescenza. La ricetta l’ho trovata su un libretto allegato a Sale&Pepe “Verdure mediterranee le più buone del mondo”. Ho lasciato la ricetta praticamente invariata, o meglio, ho fatto poche modifiche. Ho sostituito la menta con le erbe di Provenza, ho sostituito un rotolo di pasta sfoglia fresca con la finta sfoglia (questa), ma potete utilizzare benissimo la sfoglia già fatta, ed infine ho aumentato leggermente la quantità degli ingredienti per adattarli alla mia teglia da 28 cm di diametro. Ho utilizzato una teglia da crostata con bordo asportabile diametro 28 cm per poterla estrarre facilmente una volta pronta.

Le erbe di Provenza sono una miscela di erbe aromatiche essiccate, inventata in Provenza negli anni '70, e diffusa ora in tutta la regione mediterranea. Le erbe usate, le cui proporzioni (e la presenza) possono variare a seconda del produttore, sono di solito timo, rosmarino, basilico, finocchio, salvia, maggiorana, menta, origano, e santoreggia.


FINTA SFOGLIA CON ZUCCHINE ALLA CRESCENZA


INGREDIENTI (teglia diametro 28 cm):
  • ½ dose di finta sfoglia (qui) OPPURE un rotolo di pasta sfoglia
  • 4 zucchine di medie dimensioni
  • 250 g crescenza
  • 250 g ricotta vaccina
  • 2 uova
  • ½ cucchiaio di erbe di Provenza
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale, pepe 


PROCEDIMENTO:

Sbucciate l’aglio e tritatelo finemente con mezzo cucchiaio di erbe di Provenza. Spuntate le zucchine, tagliatele a “becco di flauto” facendo fette sottili, sistematele in un piatto, conditele con olio extravergine di oliva e il trito di aglio e lasciate marinare al fresco per 2 ore.

Scolate quindi le fettine di zucchine, conservando la marinata, trasferitele su una teglia foderata con carta forno, conditele con la marinata (io ho aggiunto un filo d’olio ancora), salatele e cuocetele in forno caldo a 180° per 15-20 minuti. Stendete la pasta e utilizzatela per foderare uno stampo da 28 cm di diametro rivestito di carta da forno.

Rompete le uova in una ciotola, quindi unite la ricotta, la crescenza a pezzettini, una presa di sale, una macinata di pepe sbattete energicamente con una forchetta per amalgamare il tutto.

Versate il composto nel guscio di pasta, sistemate sopra le zucchine e cuocete il forno caldo a 180° per 30 minuti.

Servite la sfoglia tiepida e fredda.

Perfetta per un pic nic o un pranzo all’aperto sia come secondo che come antipasto tagliata a piccoli pezzetti.


Buon appetito!




ENGLISH VERSION OF THE RECIPE: 

PUFF PASTRY CAKE WITH ZUCCHINI AND CRESCENZA 

INGREDIENTS (round baking pan diameter 28 cm):
  • 1 roll of puff pastry (round)
  • 4 zucchini
  • 250 g crescenza cheese
  • 250 g ricotta cheese
  • 2 eggs
  • ½ tablespoon of herbs of Provence*
  • 1 clove of garlic
  • extra virgin olive oil
  • salt and pepper
(*Provence is a region of France. Herbs of Provence is a mixture of dried herbs. The herbs used are usually thyme, rosemary, basil, fennel, sage, marjoram, mint, oregano, and savory.)

PREPARATION:

Peel the garlic and chop finely with half a tablespoon of herbs of Provence. Cut the end of the zucchini, cut into thin slices, put them in a dish, drizzle with extra virgin olive oil and the chopped garlic and let marinate in the fridge for 2 hours.

Transfer the zucchini on a baking sheet lined with parchment paper, add oil if needed, season with salt and bake at 180° for 15-20 minutes. Cover a round baking pan (covered with baking paper) with puff pastry.

Beat the eggs, add salt, pepper, the ricotta, the crescenza in small pieces and mix well.

Pour the mixture into the pastry shell, place on top of the zucchini and bake at 180° for 30 minutes.

Serve warm or cold.




domenica 25 agosto 2013

UN GIORNO SPECIALE...per il fotografo!


...

"Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe. Ma la volpe ritornò alla sua idea:
"La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..."

...

"Che cosa bisogna fare?" domandò il piccolo principe.

"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino..."

Il piccolo principe ritornò l'indomani.

"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".

"Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".

......

"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".

Poi soggiunse:
"Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto".

Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.

"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora è per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.

"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa".

.....
                (“Piccolo Principe” cap.21 Antoine de Saint-Exupery)




Mi hai insegnato tanto...

Mi hai dato tanto...

Sei la mia vita...la nostra vita



Buon compleanno amore mio...

Mo

domenica 18 agosto 2013

POMODORI RIPIENI...e quanto tempo è passato!


Ciao a tutti!
Come avete trascorso il ferragosto?
Il nostro è stato una tranquilla giornata di riposo...era una bellissima giornata calda ma ben ventilata e quindi un invito a leggere un bel libro all’ombra del melograno...meraviglioso!!!

Da ragazzina, con la mia famiglia, andavamo in ferie in campeggio, sempre lo stesso per tantissimi anni (Torre Mozza a Follonica), sempre lo stesso bungalow, sempre lo stesso periodo e, alla fine, anche le persone che ritrovavamo erano sempre le stesse, anno dopo anno...

Ricordo le prime “cotte” di una bimba che cominciava ad essere una ragazzine, i primi sorrisi, i primi sguardi rubati, il falò in spiaggia con la chitarra, le stelle, il mare, gli squadroni di ragazzi armati di ogni tipo di contenitore per l’acqua che, proprio il giorno di ferragosto, lanciavano acqua a qualunque malcapitato trovassero sulla loro strada...quanti anni sono trascorsi da quelle giornate e come è cambiata quella ragazzina pronta ad ingaggiare una vera guerra, per avere lo zainetto di moda in quel momento...che vergogna, ancora oggi, se ci ripenso...quante cose sono cambiate...

Il ferragosto mi riporta sempre indietro negli anni a ripensare a quei primi passi di una giovane donna, nessun ripianto, nessun desiderio di tornare indietro...mamma mia...non vorrei mai... ma tanta tenerezza per quei momenti spensierati e felici e a volte anche molto tormentati come è la vita di ogni adolescente...chi più chi meno...

A volte mi capita di pensare a tutte quelle persone e chiedermi... cosa faranno oggi...chissà se il camping Torre Mozza esiste ancora... eravamo molto affezionati a quel posto...è stato cornice di tante estati felici...

Torniamo al presente...


Oggi vi lascio la ricettina del primo con cui abbiamo iniziato il nostro pranzo di ferragosto e cioè i pomodori ripieni, l’idea l’ho presa da un libro allegato a Sale&Pepe ma alla fine ho realizzato tutt’altro!!! Il pranzo è poi continuato con una sfoglia con zucchine alla crescenza e un clafoutis di ciliegini con olive al timo per terminare con caffè, gelato e tanta frutta!!!


POMODORI RIPIENI


INGREDIENTI per 6 persone:
  • 6 pomodori tondi grossi
  • 150 g riso
  • 1 mozzarella
  • 30 olive taggiasche
  • un mazzetto piccolo di basilico
  • 30 g parmigiano reggiano grattugiato
  • un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato
  • un cucchiaio di pangrattato
  • olio extravergine di oliva
  • sale


PROCEDIMENTO:

Lessate il riso per 12-14 minuti in una casseruola con abbondante acqua salata portata ad ebollizione con un cucchiaio di olio.

Raccogliete le foglie di basilico e tritatele finemente a coltello. Riducete a cubetti piccoli la mozzarella. Tritate finemente le olive taggiasche a coltello.

Private i pomodori della calotta superiore e svuotateli delicatamente della polpa con un cucchiaino, quindi tagliate la polpa in piccoli cubetti. Raccogliete la polpa a cubetti in una ciotola, unite il riso scolato, il basilico, le olive, la mozzarella, il parmigiano reggiano grattugiato, aggiungete un filo d’olio, aggiustate di sale e mescolate bene.

Farcite i pomodori con il riso così preparato, sistemateli in una teglia oliata, cospargete ogni pomodoro con un mix di parmigiano e pangrattato e conditeli con un filo d’olio. Cuocete i pomodori così farciti in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.

Serviteli tiepidi oppure freddi.





Buon appetito!



Un’ultima cosa...vorrei ringraziare tanto Alessia e Maria del blog “Un cestino di ciliegie” per averci assegnato il premio 100% affidabile...un premio quindi al nostro impegno e al lavoro che si nasconde dietro alle pagine del blog...grazie mille ragazze per aver pensato a “Fotocobiamo”!!!



venerdì 9 agosto 2013

CIPOLLE ROSSE RIPIENE...e sogni ad occhi aperti!

Ciao a tutti!

Vi capita mai di sognare ad occhi aperti??!!! Nooo...
Oh a me molto spesso...mi ritrovo a fantasticare sulla mia casa ideale, sul suo arredamento, su come sarà la mia vita quando i miei nanetti saranno ormai grandi e non avranno più molto bisogno di me....insomma su mille e ancora mille progetti, tutti diversi e ugualmente appassionanti....

 
Ad esempio, nell’ultimo periodo mi ritrovo spesso a pensare come sarebbe se avessi un ristorante tutto mio, anzi tutto nostro...bhe’ sicuramente sarebbe un ristorante di piccole dimensioni, una bella locanda con pochi coperti...in campagna...con soffitti a volta e mattoni a vista...tutto arredato con mobili antichi recuperati qua e là nei mercatini di antiquariato della zona...con pochi fronzoli, un po’ spartana...con un bel giardino ricco di fiori ed essenze, un piccolo angolo dedicato alle erbe aromatiche e laggiù in fondo vicino al pozzo, al barbecue e al forno a legna un fornitissimo orto molto curato e ricco di verdure di stagione...ah dimenticavo... vicino all’orto, un piccolo frutteto...se no le conserve con cosa le preparo!!??

E poi, tornando all’interno, al cuore del locale...la cucina, che, a differenza del resto, dovrà essere molto moderna, tecnologica, spaziosa con una zona dedicata esclusivamente alle preparazioni dolci ed alla panificazione...e qui già vedo lo chef...
nella sua divisa nera con bordino bianco affaccendato nella preparazione della cena...ve lo immaginate!!??

Ah non vi ho detto chi sarà lo chef...ma come non lo avete capito...ma il fotografo naturalmente...ve lo immaginate!!??

Io sì, perfettamente...e sarebbe un grande chef ne sono certa...vi state domandando che ruolo avrei io!? AhAh..io mi occuperei dei dolci e dei lievitati...ecco perché in cucina voglio l’angolo dedicato...se dovessi dividere la cucina...altro che dolci...finirei col fare la sguattera dello chef!!!


Sì...Sì...la cantina e sicuramente la cucina le lascerei senz’altro a lui...pensate che sbaglio...no..no tranquilli...guardate cosa ha sfornato questa volta per la famiglia Fotocibiamo e poi ditemi se non sarebbe la scelta giusta!

La ricetta è una rivisitazione delle cipolle ripiene alla piemontese...lo so...lo so...non sono un piatto leggerissimo...ma davvero golosissimo...perfetto per quando farà un po’ più fresco...


CIPOLLE ROSSE RIPIENE



INGREDIENTI per 4 persone:
  • 4 cipolle di Tropea (1 kg circa)
  • 30 g burro
  • 2 amaretti secchi (6 g circa)
  • 5 cucchiai parmigiano reggiano (35 g circa)
  • 2 uova
  • un pizzico noce moscata
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 2 cracker salati
  • 200 g fegatini di pollo (tra fegatini e cuori)
  • 20 g burro
  • ½ bicchiere di grappa
  • sale qb
  • pepe qb

PROCEDIMENTO:

Pulite i fegatini e fateli soffriggere in un tegame con 20 g di burro, rigirate accuratamente e lasciate rosolare leggermente, sfumate con la grappa e aggiustate di sale e pepe. A questo punto, quando la grappa sarà del tutto evaporata lasciando solo il suo aroma, togliete il tegame dal fuoco e tenete da parte.



Sbucciate le cipolle eliminando le prime “foglie”, quindi fatele cuocere per 15 minuti in acqua bollente leggermente salata lasciandole intere.


Scolatele con cura, mettetele sopra ad un canovaccio e tagliatele orizzontalmente. Quindi con molta delicatezza, aiutandovi con un cucchiaio togliete la parte centrale della polpa e tritatela finemente. 




Unite la polpa tritata delle cipolle ai fegatini anch’essi tritati, aggiungo quindi le uova, la noce moscata, il formaggio, gli amaretti, un cucchiaino di zucchero, aggiustate di sale e pepe ed infine amalgamate per bene.


Riempite le mezze cipolle e ponetele in una pirofila imburrata, spolverizzatele con i cracker finemente frullati e miscelati con un cucchiaio di parmigiano. Disponete sopra ad ogni cipolla un fiocco di burro, quindi passate in forno caldo 200°C e lasciate cuocere per 45 minuti, sino a che si sarà formata sulla superficie una crosticina dorata.




Buon appetito!!!


Non mi resta che augurarvi un felice fine settimana e un felice ferragosto...
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