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giovedì 1 luglio 2021

TORTA DI SANTIAGO...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme la TORTA DI SANTIAGO, una torta semplice a base di mandorle della regione spagnola della Galizia, preparata principalmente nel mese di luglio fino alla prima settimana di agosto nei panifici che si trovano nelle zone percorse dal Cammino di Santiago.
 




Per questo mese dalle nostre compagne di viaggio troverete da Miria un dolce a base di mandorle : il Serpentone alle mandorle di Sant’Anatolia; mentre da Simona lo Sfincione palermitano una focaccia condita alta e soffice tipica di Palermo.
 

Possiamo definire il Cammino di Santiago de Compostela come un insieme di percorsi che già dal lontano Medioevo i pellegrini percorrevano attraversando l’Europa per raggiungere la Cattedrale di Santiago di Compostela dove riposano le reliquie dell’Apostolo San Giacomo il Maggiore.

San Giacomo Apostolo venne decapitato in Palestina nel 44 d.C. da re Erode Agrippa I, e secondo quello che venne tramandato negli scritti dell’epoca, i suoi discepoli con una barca guidata da un angelo riportarono il suo corpo in Galizia, dove Giacomo aveva passato un lungo periodo ad evangelizzare le popolazioni celtiche, e lì lo seppellirono in un bosco vicino ad un importante porto romano della zona. La tomba in seguito venne poi scoperta, grazie ad una rivelazione, da un eremita e da quel momento iniziarono i primi pellegrinaggi che via via coinvolsero popolazioni sempre più lontane tanto da creare una fitta rete di itinerari che portavano i pellegrini a Compostela.

Le principali vie che portano verso Santiago sono cinque e sono descritte in uno dei libri del Codex calixtinus (o Libro di san Giacomo), tra queste la più antica è il Camino primitivo che fu utilizzato per la prima volta nel IX secolo partendo dalle Asturie per un totale di 319 km, mentre ad oggi il percorso più famoso e frequentato è il Camino Francés circa 800 km che vengono percorsi in circa un mese.

Per ricevere la Compostela, il certificato che alla fine del cammino viene conferito ai pellegrini che completano il Cammino, è necessario che il pellegrino si munisca della Credencial, uno speciale passaporto che permette di accedere agli ostelli e che viene timbrato con i timbri di san Giacomo in tutti i luoghi dove il pellegrino dorme o mangia in modo da avere una prova di aver compiuto il Cammino lungo un percorso ufficiale.
 


Forse il più famoso simbolo del cammino di Santiago è una conchiglia (concha) di capasanta. Secondo la leggenda, la barca con le reliquie del Santo venne colpita da una tempesta , sulla spiaggia si stava celebrando un matrimonio, lo sposo vedendo la barca in difficoltà si lanciò in mare col suo cavallo per portare aiuto. La tempesta travolse anche lui e il suo cavallo e solo le sue preghiere lo salvarono infatti sentì una forza che lo riportò a riva insieme al suo cavallo proprio mentre la barca raggiungeva a riva. Sia lo sposo che il suo cavallo erano coperti di conchiglie, tutti pensano da allora che fu il santo a salvare lo sposo e il suo cavallo e così Santiago fu per sempre legato alla conchiglia.
  


Sempre quando si arriva a Santiago de Compostela, sia nei forni della cittadina ma anche nei vari ristoranti, è facile che venga offerta la famosa TORTA DI SANTIAGO, una semplice torta a base di mandorle, uova e zucchero. Sembra che la sua origine sia da ricercare in una torta preparata nel Medioevo per i nobili che potevano permettersi le costose mandorle, detta Tarta Reale. L’origine invece della croce di Santiago che caratterizza questa torta è relativamente recente, risale al 1924 quando in una pasticceria della zona si iniziò a decorare la torta con la croce come per garantirne l'origine.
 


Proviamo ora a preparare insieme al nostra Tarta de Santiago...


TORTA DI SANTIAGO
Ricetta liberamente tratta dal testo “Santa Pietanza”,p.217, L.Capasso, G.Esposito, Guido Tommaso Editore


INGREDIENTI (per una teglia da 26 cm diametro, oppure due teglie da 20 cm diametro):
  • 125 g farina di mandorle
  • 125 g mandorle
  • 200 g zucchero
  • 5 uova medie
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • scorza grattugiata di un limone
  • pizzico di sale
per finire:
  • zucchero a velo

PROCEDIMENTO

Tritate finemente le mandorle senza ridurle a farina.

Mescolate la granella di mandorle con la farina quindi trasferite il tutto su una placca ricoperta di carta forno. Fatele tostare in forno per 10 minuti a 120°C. Lasciate raffreddare.


Sbattete le uova con lo zucchero ed un pizzico di sale fino a renderle chiare, gonfie e spumose.

Aggiungete la cannella e la scorza grattugiata di limone.

Aggiungete le mandorle ormai raffreddate ed amalgamate con cura con una spatola. 

Imburrate una teglia da 26 cm di diametro oppure coprite con carta forno, versatevi il composto ottenuto ed infornate per circa 30 minuti in forno già caldo statico a 180°C. Se utilizzate due tortiere da 20 cm saranno sufficienti 25 minuti di cottura.

Se la superficie della torta scurisce troppo durante la cottura, copritela con un foglio di alluminio nei ultimi 10 minuti.

Lasciate raffreddare completamente prima di estrarre dalla teglia.

Trasferitela su un piatto di portata e decoratela con la caratteristica croce di Santiago cospargendola di zucchero a velo.



Buon appetito!


Fonti:
- Tarta de Santiago 
- Cammino di Santiago 
- Il Cammino di Santiago - MERIDIANI – le Grandi vie –



Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di agosto.

Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle. 


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martedì 1 giugno 2021

BOLO DE FUBÀ, torta di farina di mais...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme il BOLO DE FUBÀ, una torta semplice a base di farina di mais preparata, insieme ad altre specialità a base di mais, in occasione della Festa Junina dedicata a Sant’Antonio, San Giovanni Battista e San Pietro in Brasile.




Dalle nostre compagne di viaggio troverete il Formaggio lettone di San Giovanni, preparato da Miria; e un primo piatto, la pasta di San Giuannin da Simona. Mentre qui da noi, come vi ho già raccontato, troverete un dolce.
 

Potrete trovare tutte le nostre proposte de “Alla mensa coi Santi” pubblicate fino ad ora in una comoda CARTINA creata dalla nostra Miria, che renderà ancora più facile e divertente la vostra ricerca.
 


La Festa junina, da juno che significa giugno in portoghese, è una festa organizzata in Brasile in coincidenza con la raccolta del mais per festeggiare Sant’Antonio, San Pietro e San Giovanni. È una festa di origine pagana, che deriva dalle feste europee portoghesi che celebravano l’arrivo dell’estate in Europa, ma oggi ha anche una forte impronta religiosa. In Brasile segna invece l’arrivo dell’inverno e il periodo di raccolta del mais, ingrediente protagonista assoluto di questa festa.

Nel mese di giugno si rende omaggio a tre importanti santi: il 13 si ricorda la morte di Sant’Antonio da Padova, il 24 si celebra la nascita di San Giovanni Battista ed infine il 29 è il giorno della morte di San Pietro, primo apostolo di Gesù. Durante la festa junina, è consuetudine innalzare un grande tronco alto anche 6 metri con l’immagine di uno dei Santi, la tradizione vuole che lungo questo tronco i fedeli allaccino dalle fasce colorate, fiori e frutta. Il tronco è simbolo della prosperità del raccolto e ai santi i fedeli dedicano canti di ringraziamento o richiesta.

I cibi e le bevande che vengono consumati durante questi giorni di festa sono moltissimi e in molti di essi il protagonista è il mais proprio come nella nostra proposta di oggi.

La ricetta del Bolo de fubà che troverete qui da noi, è la versione più semplice di questo dolce. In ogni versione protagonista di questa torta è sempre la farina di mais macinata molto fine, in alcune versioni particolari accompagnata dal formaggio grattugiato tipo Parmigiano e semi di finocchio, in altre anche dalla frutta e varie spezie, in altre ancora il latte condensato.
 


Vediamo insieme cosa ci serve...


BOLO DE FUBÀ
Ricetta originale da qui


INGREDIENTI (per una teglia diametro 24 cm oppure stampo a ciambella diametro 26 cm):
200 g farina di mais fioretto
150 g zucchero
100 g farina 00 (*)
100 ml olio di mais
40 g miele millefiori
3 uova
1 bustina di lievito per dolci
latte se necessario (**)

(*) per una versione senza glutine potete sostituire la farina 00 con pari quantità di amido di mais
(**) io ho utilizzato latte di riso


PROCEDIMENTO:

Potrete utilizzare sia uno stampo tondo diametro 24 cm che uno stampo a ciambella diametro 26 cm.

Imburrate ed infarinate lo stampo e tenete da parte.

Accendete il forno a 180°C.

Montate le uova con lo zucchero fino a che diventino chiare e spumose. Aggiungete ora l’olio a filo sempre montando con le fruste. Mescolate le farine con il lievito quindi aggiungetele a piccole dosi alle uova montate.

Aggiungete il miele sempre mescolando.

Se il composto risulterà troppo duro potrete aggiungere poco latte fino ad un massimo di un bicchiere, il composto deve essere fluido ma non liquido. Avrà una giusta consistenza quando prendendone un cucchiaio vi sembrerà di poter “scrivere” facendolo ricadere sull’impasto.

Trasferite il composto nello stampo, livellatelo.

Cuocete in forno già caldo a 180°C per 30-35 minuti, fate la prova stecchino.

Quando sarà cotto fatelo raffreddare nello stampo prima di estrarlo, quindi servitelo spolverato di zucchero a velo.

Perfetto per colazione o merenda.



Buon appetito!



Fonti:
- Sabor Brasil 
- Festa Junina
- Na boca do povo



Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di luglio.



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giovedì 19 settembre 2019

TORTA PARADISO....per il granaio!

Ciao a tutti!
 


Iniziata la scuola sono alla ricerca di merende e colazioni per i miei nanetti. Era da tempo che volevo provare la Torta Paradiso ligure e quale miglior occasione, se non l’appuntamento col Il Granaio, per proporvela!!??
 


Quando parliamo di torta paradiso la versione più conosciuta è senz’altro quella nata a Pavia; una torta ricca di burro e aromatizzata al limone e dalla consistenza soffice ma nella quale è presente anche il lievito.
 


La nostra torta paradiso è senza burro, anche se in qualche variante qualche grammo di burro oppure olio extravergine di oliva vengono aggiunti, preparata esclusivamente con fecola di patate, zucchero, succo di limone e uova. È anche una torta senza glutine, essendone la fecola di patate naturalmente priva.
 


È una torta molto soffice perfetta da utilizzare come base, può essere anche consumata da sola, generosamente spolverata di zucchero a velo, perché molto soffice e leggera, ma diventa deliziosa se accompagnata da zabaione o frutta cotta.


TORTA PARADISO ligure - “Pâte Génoise”


Ricetta n° 286 del “Codice della cucina ligure


INGREDIENTI (per una teglia da 24 cm diametro):

  • 100 g fecola di patate (a volte faccio 120 g)
  • 150 g zucchero
  • 5 uova (a volte faccio anche 4 uova intere e 1 tuorlo)
  • succo di 1 limone
  • semi ½ bacca vaniglia (mia aggiunta)
per finire:
  • zucchero a velo


PROCEDIMENTO:

Separate i tuorli dagli albumi. Montate a neve ben ferma gli albumi con 2 cucchiai di zucchero (presi dal totale indicato nella ricetta) e poche gocce di limone. Tenete da parte.

Montate con l’aiuto della frusta elettrica i tuorli con lo zucchero in un recipiente a leggero bagnomaria (utilizzate anche uova a temperatura ambiente) fino ad ottenere un composto ben montato e spumoso. Aggiungete il succo di limone, la vaniglia e la fecola setacciata. Mescolate ora a mano con l’aiuto di una spatola e facendo movimenti dal basso verso l’alto, in questo modo non smonterete il composto. È molto importante che mescoliate delicatamente, in questo modo avrete un buon sviluppo del dolce durante la cottura.

Unite, sempre mescolando dal basso verso l’alto, gli albumi, poco per volta.

Imburrate ed infarinate la teglia, quindi versate il composto appena preparato. Sul fondo della teglia ho messo un disco di carta forno, per maggiore sicurezza.

Cuocete in forno caldo a 180°C per 35 - 40 minuti. Fate sempre la prova stecchino per capire il momento giusto di sfornare la torta.

Fate raffreddare quindi sformate e decorate con abbondante zucchero a velo la superficie.

Servite da sola a colazione o merenda, o accompagnata con zabaione o frutta cotta. Perfetta anche come base per torte più importanti, il suo delicato sapore ben si sposa con qualunque farcia.


Buon appetito!




Ed infine ecco il paniere completo di questo appuntamento:






  • Qui da noi: Torta Paradiso





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giovedì 25 aprile 2019

CIAMBELLA ALL'OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA....per Al Km 0!

Ciao a tutti!

Oggi per il secondo appuntamento con la rubrica de Al Km 0 vi proponiamo un “menù senza” perfetto per chi ha problemi di intolleranza.
 


Qui da noi troverete una ciambella senza glutine e senza lattosio, ricca di fibre, sali minerali e vitamine per la presenza di mandorle, olio extravergine di oliva e carote quindi perfetta per iniziare con energia la nostra giornata di lavoro.
 


Un tempo quando si scopriva di soffrire di una qualche intolleranza, si aveva molta difficoltà a gestire la situazione, il problema era poco conosciuto e non esistevano prodotti che potessero aiutare in queste situazioni.
 

Oggi tutto è molto diverso, esistono molti prodotti che possono essere utilizzati e che sono adatti ad ogni tipo di problema e che quindi aiutano a condurre una vita il più possibile normale.

Sono intollerante al lattosio ormai da 19 anni, appena conosciuto il fotografo ho subito un’operazione di appendicite in cui tutto è andato storto, e la sofferenza dovuta all’operazione mi ha regalato una brutta intolleranza al lattosio.
 


Ormai ho perso il conto degli esperimenti fatti per sostituire ciò che mi fa male in ogni pasto, all’inizio la sensazione era stata di totale smarrimento poi col passare del tempo ci si abitua, si impara cucinare, si impara ad evitare tutto ciò che fa male.

Nonostante però tutti questi progressi, io non riesco ad ottenere gli stessi risultati in ciò che preparo “senza latte e derivati” rispetto ai prodotti che non ne sono privi. È inutile il risultato è diverso e bisogna accontentarsi, soprattutto per chi come me conosce bene il gusto e la friabilità ad esempio di una frolla ricca di burro. 😢



CIAMBELLA ALL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA (senza lattosio e senza glutine)


INGREDIENTI (per una teglia diametro 18 cm):

  • 130 g carote grattugiate al netto degli scarti
  • 110 g zucchero semolato
  • 100 g farina di cocco
  • 100 g olio extravergine di oliva
  • 50 g fecola di patate
  • 30 g mandorle intere
  • 2 uova intere
  • ½ bustina di lievito per dolci

PROCEDIMENTO:

In una ciotola montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere una massa chiara e spumosa, aggiungete l’olio extravergine di oliva a filo.

Mescolate in un’altra ciotola la farina di cocco, la fecola di patate e il lievito quindi unitele poco alla volta alla massa di uova e zucchero. Continuate a mescolare con una spatola senza smontare il composto.

Unite infine le carote grattugiate e le mandorle tritate grossolanamente continuando a mescolare con una spatola.

Cuocete in forno già caldo a 180°C per 35-40 minuti.

Lasciate raffreddare su una gratella da dolci prima di servire.


Buon appetito!




Scopriamo ora insieme tutte le proposte de Al km 0 per il tema “Libertà da zuccheri, grassi, lieviti... a scelta, praticamente un menù senza”:




  • Colazione qui da noi: Ciambella con olio extravergine di oliva (senza lattosio e senza glutine)



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sabato 21 settembre 2013

BACI DI ALASSIO

Ciao a tutti!

Oggi vi lascio la ricetta di un dolcetto...ma guarda un po’ che strano! Sono i baci di Alassio, non li avevo mai fatti e mi sono piaciuti moltissimo. Amo le nocciole, amo il cioccolato e quindi non potevo non amare questo pasticcino.


BACI DI ALASSIO

INGREDIENTI (con queste quantità ho ottenuto circa 30 baci finiti)
  • 250 gr nocciole
  • 200 gr zucchero
  • 2 albumi
  • 25 gr cacao amaro
  • 25 gr miele
  • un pizzico di sale
  • 70 gr cioccolato fondente
  • 70 gr panna fresca
 
PREPARAZIONE:

Tritare nel mixer le nocciole molto fini insieme allo zucchero. Trasferitele in una ciotola, unite il miele e il cacao setacciato e amalgamate bene il composto. Montate gli albumi con un pizzico di sale e incorporateli al composto di nocciole, poco alla volta, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. A questo punto lasciar riposare l’impasto anche per due ore in luogo fresco.
Trascorso il tempo del riposo, mettete l’impasto ottenuto in una tasca da pasticcere con bocchetta a stella larga, distribuitelo su una placca foderata di carta da forno, formando tante roselline distanziate tra loro. Ora dovete lasciar riposare il tutto per circa 12 ore, ho fatto  i baci alla sera ed infornato la mattina del giorno dopo. Questo garantisce il formarsi di una crosticina sulla superficie dei baci che ne mantiene la forma in cottura.
Passate le 12 ore, cuocere in forno già caldo a 180° per 10-15 minuti (attenzione a non farli cuocere troppo). Toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare completamente prima di staccarli dalla carta. 
Fate fondere il cioccolato con la panna a bagnomaria e lasciate raffreddare per 2 ore circa.  Quando la crema sarà diventata densa,  mettete un cucchiaino di crema su metà biscotto e uniteli, continuate così unendo i biscotti a due a due fino ad esaurimento degli ingredienti.

Si conservano a temperatura ambiente ad esempio in un scatola di latta senza riporli in frigo.


Curiosità:

I Baci di Alassio si inseriscono nella gloriosa tradizione dolciaria italiana che allude alla dolcezza persino nel nome. Successivi di circa una quindicina di anni ai progenitori assoluti del "genere", i Baci di Dama (due semisfere di mandorle, zucchero, burro, farina che abbracciano un dischetto di cioccolato fondente) invenzione della premiata pasticceria Zanotti di Tortona, i Baci di Alassio nascono intorno al 1910 e si differenziano da questi perché più grandi (20 g l'uno anziché 11) e perché composti di nocciole piemontesi, albume, miele, zucchero e perché la crema che unisce le due semisfere è fatta di cioccolata e panna bollita. Creato probabilmente da Rinaldo Balzola, pasticciere della Real Casa Savoia, è conosciuto dai tempi di D'Annunzio e della Duse grazie al Caffè pasticceria Balzola, locale storico d'Italia e membro dell'omonima Associazione che annovera i 212 più antichi e prestigiosi alberghi, ristoranti e bar pasticcerie-confetterie-caffé letterati d'Italia.
La produzione artigianale è stata portata avanti, intorno alla fine degli anni '50, anche dalla pasticceria "La Riviera". Il bacio di Alassio è citato in tutte le pubblicazioni che riguardano la città di Alassio dai tempi del secondo dopo guerra. La produzione si diffonde nelle più importanti pasticcerie di Alassio alla fine degli anni '50 ed è documentata nel materiale fotografico dell'archivio dell'Associazione Vecchia Alassio e dal materiale pubblicitario delle pasticcerie Balzola, Briano, Cacciamani, La Riviera, Sanlorenzo, Oliva. Trattandosi di prodotto fresco di pasticceria il mercato è rimasto strettamente circoscritto ai frequentatori, seppur internazionali, della città di produzione che come è noto è una delle località balneari più famose della Riviera Ligure di Ponente e ha nei Baci di Alassio uno dei suoi brand di riferimento.
Caratteristiche: Il bacio di Alassio, detto anche bacio della Riviera è di forma ovale di colore nocciola/cioccolato; è formato da due gusci semi sferici che vengono uniti da una crema di cioccolato. Il peso varia dai 15 ai ventuno grammi l'uno. Il suo gusto viene esaltato dalla presenza di nocciola e cioccolato non molto dolce.
Viene confezionato in sacchetti alimentari con scadenza al consumo di circa 15-20 giorni e collocati in scatole di cartoncino.
La composizione è: per i gusci, nocciole Piemonte, zucchero, cacao, miele, albume d'uovo, farina, burro, vaniglina, aromi naturali, per la farcitura, panna, latte, cacao magro, zucchero.

Note tratte da www.agriligurianet.it



Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo al contest "I biscotti della tradizione" del blog "La Cultura del frumento":



venerdì 14 giugno 2013

BISCOTTI AL COCCO CON FARINA DI RISO E RICOTTA

Ciao a tutti!!!


Quando mi sono ritrovata in questa avventura del blog, non pensavo che potesse essere un qualcosa di tanto travolgente...e non uso a caso questo termine....sì perché appena si inizia quest’avventura, bhe’ un sacco di cose nella tua testa cambiano... il blog diventa una parte integrante della famiglia, come se ne fosse un membro attivo, quindi sempre presente nelle tue giornate....ad esempio due sere fa ho fatto degli gnocchi all’acqua, è vero non li avevo mai provati, ma li stavo preparando per la cena senza altro scopo...arriva il fotografo e

“Aspetta! Aspetta! Fotografiamo i passaggi sono bellissimi con quel colore!”

ed io.....”No niente foto sto preparando la cena e basta...”
“Ma no no aspetta....”

Insomma si finisce per scegliere il menù sempre in base a quello che serve da postare....anche i dolci che ho fatto per la recita....eh eh eh...ho scelto tutti dolcini che potessero poi essere postati...tutte ricette mai fatte!!!!!


Oppure vai in casa degli amici o a comprare o dai parenti e quello che pensi è sempre.....”Uhuuu che belle foto che potrei fare con quello!” Ma si può!!!??

Poi però succede come ieri che passi da un’amica e trovi un post dedicato a te, in cui è stata ripetuta una tua ricetta, in cui ti sono stati fatti un sacco di complimenti e non solo per la ricetta....e allora ti senti emozionata e lusingata e sparisce tutto.... Sei così elettrizzata e felicissima di aver iniziato quest’avventura...di far salti mortali per riuscire a preparare per bene tutti i post, nonostante tre nanetti impazziti e poco collaborativi e un quadrupede abbaiante....di far qualche sacrificio, perché ti sei creato un secondo lavoro...e ancor più felice di avervi conosciuto (certo lo so solo virtualmente) tutti quanti voi, uno per uno....

Vi auguro un felice fine settimana e vi lascio un dolcino molto semplice ma davvero goloso se, come me, siete dei patiti del cocco. Sono biscottini velocissimi e semplicissimi da fare privi di glutine, senza uova e senza burro...che ho scovato da Alice.


BISCOTTI AL COCCO CON FARINA DI RISO E RICOTTA





INGREDIENTI per circa 40 biscotti:
  • 220 g farina di riso
  • 220 g farina di cocco
  • 250 g ricotta vaccina
  • 140 g zucchero semolato fine
  • 100 g olio extravergine di oliva
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • un pizzico di sale

PROCEDIMENTO:

Mescolate la ricotta con lo zucchero e l’olio; versate la farina di cocco, la farina di riso, il sale e il lievito setacciato, impastate in modo omogeneo. Ricavate dall’impasto tante palline (da 20-22 g l’una) che posizionerete, leggermente distanziate, su una teglia rivestita di carta forno e infornate a 170°C per 15 minuti a forno statico. Trascorso il tempo necessario, estraeteli dal forno e lasciateli raffreddare sulla teglia (sono molto delicati quando ancora caldi). Si conservano in una scatola di latta per 4/5 giorni.


Buon appetito!


Vorrei ringraziare tanto Rosy del blog "Non solo cucine isolane" per aver pensato a noi per questo premio:




Con questa ricetta partecipo al contest Mani in pasta – La Farina di riso - del blog “La cultura del frumento”: 


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