Visualizzazione post con etichetta pizza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pizza. Mostra tutti i post

mercoledì 1 luglio 2020

PIZZE FRITTE PER SANT'ANNA...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme le pizze fritte in onore di Sant’Anna, amata e venerata in molte città italiane.



Come ogni mese abbiamo cercato di comporre un piccolo menù con le nostre proposte dedicate ai Santi festeggiati nel mese in corso. Qui da noi troverete un antipasto che può essere anche un aperitivo o una merenda: la pizza fritta dedicata a Sant’Anna, la mamma della Vergine Maria. Miria si è dedicata alla preparazione di un secondo: il Sarchiapone, un piatto dalla cottura lenta e laboriosa che vede protagonista la zucca lunga ripiena di carne e che viene preparato in onore di Santa Maria Maddalena ad Atrani. Infine da Simona troverete un dolce, i Baicoli,  biscotti tipici veneziani che servirono a Sant’Ignazio per pagarsi il viaggio verso la Terra Santa.
    

Il 26 luglio si celebra la festa di Sant’Anna, mamma della Vergine Maria. Insieme a lei, lo stesso giorno, viene venerato anche San Gioacchino suo marito e papà di Maria.

Le poche notizie che abbiamo di questa coppia di Santi ci sono state tramandate dai Vangeli apocrifi che non fanno parte dei libri sacri della Bibbia e quindi non vengono ritenuti autentici. Nonostante questo in essi si trovano alcuni racconti che vanno a colmare alcune lacune dei vangeli canonici, come nel caso dei genitori di Maria.

Sant’Anna apparteneva ad una famiglia di umili origini e sposò molto giovane Gioacchino, molto più anziano di lei. Forse a causa dell’età avanzata del marito, non riuscirono ad avere altri figli al di fuori di Maria che arrivò quando ormai le speranze erano quasi perse, e dopo un lungo esilio nel deserto che Gioacchino si impose dopo essere stato umiliato pubblicamente nel Tempio.

In risposta ad un lungo periodo di preghiera, Anna e Gioacchino ebbero la visita di un Angelo che annunciò ad entrambi che avrebbero avuto una figlia che avrebbe cambiato molto la storia dell’umanità.

Appena la figlia venne al mondo, Anna e Gioacchino non ebbero alcun dubbio e la chiamarono Maria, che in ebraico significa “amata dal signore”.

Per tutto questo Sant’Anna è diventata la protettrice delle donne partorienti ed anche dei parti impossibili avendo avuto una figlia in età molto avanzata, ma anche di sarti e affini perché insegnò a Maria a cucire, cucinare e pulire casa. Essendo una Santa molto venerata ha una vasta iconografia che la riguarda: solitamente viene rappresentata anziana con accanto la figlia Maria, con abiti di colore verde e rosso indicanti speranza e amore o talvolta anche blu a indicarne la santità.

Il culto di Sant’Anna è molto diffuso nel mondo. Sono tantissimi i paesi che hanno Sant’Anna come patrona della città o che la venerano. Tantissime le parrocchie e le chiese a lei titolate e il nome Anna, che deriva dall’ebraico Hannahe e vuol dire grazia, è tra i più diffusi al mondo.

Fonti Ad ognuno il suo Santo.
 

Le pizze fritte con sugo di pomodoro fresco sopra, vengono preparate durante la festa di Sant’Anna che si celebra a Borgo Croci in provincia di Foggia insieme ad altri piatti tipici seguendo un rituale ricco di simbologia.
 

L’impasto della pizza viene fatto lievitare quindi diviso in porzioni e poi fritto solo dopo averlo steso in piccoli dischi di una decina di centimetri, una volta fritto viene condito con un cucchiaio di sugo di pomodoro su cui viene cosparsa una spolverata di parmigiano. Inutile dirvi che qui sono andate a ruba...



PIZZE FRITTE
INGREDIENTI (per circa 17-18 pizze):
  • 500 g farina 0
  • 270 g acqua
  • 2 g lievito di birra disidratato
  • 10 g sale
per il sugo:
  • 4-5 pomodori maturi
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extravergine di oliva
  • poche foglie di basilico
  • sale q.b.

per finire:
  • olio di semi di arachide q.b.
  • parmigiano reggiano q.b.

PROCEDIMENTO:

Nella ciotola dell’impastatrice, si può anche facilmente impastare a mano, aggiungete la farina e il lievito disidratato (il mio lievito non va attivato seguite le indicazioni sul vostro lievito). Azionate l’impastatrice ed aggiungete poco alla volta l’acqua, con l’ultima parte di acqua aggiungete anche il sale. Continuate ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Trasferite l'impasto sulla spianatoia, date forma a palla quindi riponete in una ciotola unta di olio, coprite con un canovaccio umido e fate lievitare fino al raddoppio.

Riprendete l’impasto quindi dividetelo in porzioni da circa 45-50 g ciascuna. Arrotondate ogni pezzetto e pirlatelo. Spolverate la spianatoia con la farina e allineate le palline distanziate tra loro, coperte con un canovaccio asciutto e fate riposare 30 minuti.
 

Nel frattempo preparate il sugo. In una padella scaldate 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, aggiungete lo spicchio d’aglio “in camicia” (senza sbucciarlo), quindi aggiungete la polpa dei pomodori e qualche fogliolina di basilico. Fate insaporire il tutto a fuoco vivace quindi abbassate il fuoco, eliminate l’aglio e fate cuocere per circa 20 minuti. Aggiustate di sale. Se necessario aggiungete un cucchiaino di zucchero, ma con i pomodori freschi dovrebbe essere superfluo.

In una pentolina a bordi alti e stretta, ho fritto una pizza alla volta, scaldate l’olio di semi di arachide.

Stendete ora una pallina partendo dal centro aiutandovi con le dita, tirate la pasta ai bordi fino ad ottenere un disco di circa 10 cm di diametro.

Quando l’olio avrà raggiunto la giusta temperatura, friggete le vostre pizze una alla volta. Immergete la pizza nell’olio, appena ritornerà in superficie con un piccolo mestolo o anche un cucchiaio schiacciatela al centro per una decina di secondi in modo da creare una fossetta che poi potrete farcire con il sugo e il formaggio.
 

Fate dorare la pizza da entrambi i lati, mantenete costante la temperatura dell’olio e cuocete a fuoco basso in modo che la pizza cuocia bene anche all’interno e non solo in superficie.

Scolatela su carta assorbente quindi stendete un’altra pallina e friggetela. Continuate così fino all’esaurimento dell’impasto.

Una volta fritte aggiungete su ogni pizza un cucchiaio di sugo di pomodoro e una generosa spolverata di parmigiano reggiano.

Servite calde, appena fatte.



Buon appetito!




Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di agosto.


Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.









giovedì 16 maggio 2019

PIZZA CON PATATE...per Il Granaio!

Ciao a tutti!

per il secondo appuntamento con la rubrica Il Granaio – Baking Time di questo mese, vi lascio la pizza con patate, una pizza molto semplice, senza formaggio, senza pomodoro ma farcita con semplici fettine di patate aromatizzate con rosmarino e insaporite con sale e pepe.
 


Naturalmente potrete aggiungere cubetti di formaggio o dei cubetti di pancetta o di prosciutto per renderla più golosa, ma vi assicuro che anche nella versione che vi presento qui oggi avrete un risultato che vi sorprenderà e appagherà. Qui trovate altre idee per golose pizze.
 
Una scelta perfetta per una cena tra amici o per una merenda, ma tagliata a cubetti, ottima anche per un aperitivo o un buffet.
 

Basta chiacchiere, ora andiamo insieme a vedere come preparare la nostra pizza con patate.


PIZZA CON PATATE


INGREDIENTI (per 3 pizze da 30 cm):

  • 450 g farina (proteine 11/12.5 %)
  • 250 ml acqua oligominerale o di sorgente a temperatura ambiente
  • 12 g sale
  • 1 g lievito birra disidratato
  • semola rimacinata di grano duro q.b. per lo spolvero del piano di lavoro

INOLTRE:
  • 6 / 7 patate medie
  • rametti rosmarino fresco
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • olio extravergine di oliva


PROCEDIMENTO:

Con una tazzina, prelevate poca acqua, dalla quantità indicata nella ricetta, e scioglietevi il sale previsto per l’impasto.

Nella ciotola dell’impastatrice mettete l’acqua quindi, impastando, aggiungete gradualmente la farina setacciata a parte e il lievito. Dopo aver aggiunto tutta la farina e quando l’impasto inizia a formarsi aggiungete il sale sciolto in acqua.

Continuate a lavorare l’impasto giocando con le velocità dell’impastatrice. Vedrete il vostro impasto formarsi ed incordare. Dovrete ottenere un impasto non appiccicoso, liscio ed omogeneo. Non abbiate fretta.

A questo punto trasferitelo sulla spianatoia, date forma a palla e riponetelo in una ciotola di vetro o porcellana, coprite con pellicola e con un canovaccio e lasciate lievitare per 2 ore (con una temperatura ambientale di 25°C).

Trascorso il tempo di lievitazione (tempo che varierà a seconda delle temperature dell’ambiente) potete procedere allo staglio a mano, cioè dovrete dividere il vostro impasto nelle pezzature che desiderate.

Io ho diviso in tre parti con un peso di circa 250 g ciascuna da cui otterrò poi una pizza di circa 30 cm di diametro (potrete fare anche 4 panetti che poi stenderete in un disco di 22 cm).
 

Riponete ora i vostri panetti su una teglia coperta da carta forno ed infarinata, copriteli con pellicola, e ponete a lievitare per altre 4/6 ore a una temperatura di 25°C in un luogo al riparo da correnti d’aria, il forno spento è perfetto.

Riscaldate il forno alla massima temperatura, per me 280°C, inserendo la vostra pietra refrattaria al suo interno, il mio forno ha quattro livelli di cottura ed io inserisco la refrattaria su quello più in alto e più vicino alla resistenza superiore. Per scaldarla perfettamente ci vuole circa mezz’ora di tempo.
 

Una volta che la lievitazione è completata stendete i panetti uno alla volta su un piano di lavoro spolverato con semola rimacinata di grano duro. Utilizzate per stendere i singoli panetti SOLO le vostre mani, allargate il panetto dal centro verso il bordo delicatamente usando solo i polpastrelli ed aiutandovi con la gravità cioè facendo debordare l’impasto fuori dal piano di lavoro.

Dopo aver steso ogni panetto, trasferitelo su una pala da pizza spolverata di semola o di farina di polenta.

Sbucciate le patate e con una mandolina o un robot da cucina, e tagliatele a fettine sottile. Importante per una cottura uniforme che tutte le fettine abbiano lo stesso spessore.

Distribuite le fettine di patate sulla superficie delle pizze una vicina all’altra senza sovrapporle, quindi spolverate la superficie con aghi di rosmarino tritati e insaporite con pepe e una spolverata di sale grosso. Infine un giro di olio extarvergine di oliva su tutta la superficie.

Infornate direttamente sulla piastra rovente facendo scivolare direttamente dalla pala la vostra pizza. Lasciate cuocere 7/8 minuti. 

NOTE:

  • Farina: importante è la percentuale di proteine, da cui dipenderà poi la formazione della maglia glutina che è responsabile dell’elasticità della pasta. Quindi per la nostra pizza le proteine dovranno essere 11/12.5 % percentuali indicativamente quindi una farina con una forza da 220 a 380 W. Forza necessaria per affrontare una lunga lievitazione che renderà la pizza molto digeribile.
  • Acqua: meglio se oligominerale o di sorgente (il cloro inibisce la formazione dei lieviti essendo un disinfettante).
  • Idratazione: indicativamente si può dire che con più idratazione e meno tempo di impasto si ottiene pasta più croccante. Mentre per una pizza soffice dovrete diminuire l’idratazione e allungare i tempi di impasto.
  • Zuccheri: non sono necessari per la pizza. A differenza che nel pane dove aiutano la colorazione e rendono più croccante il prodotto finito.
  • Sale: importante per il sapore e per l’elasticità dell’impasto. Non deve mai essere aggiunto nell’impasto contemporaneamente al lievito perché ne uccide le cellule provocandone la plasmolisi. Quindi o si aggiunge per ultimo dopo qualche minuto di impasto oppure si può aggiungere per primo ma allora il lievito dovrà essere aggiunto per ultimo.
  • Lievito: nella ricetta io utilizzerò il lievito di birra disidratato 
  • Tempi di lievitazione: i tempi indicati sono da considerarsi per una temperatura ambientale di 25°C ovviamente dovranno essere modificati se questa sarà maggiore od inferiore.


Buon appetito!



Ed infine ecco il paniere completo di questo appuntamento:




Da Carla: Grissini cacio e pepe
Qui da noi: Pizza con patate
Da Natalia: Pan Bauletto con latte di soia
Da Sabrina: Grissini semintegrali con farina di lenticchie rosse, senza lievitazione  ‎
Da Simona: Pane con farine Senatore Cappelli e tipo 1 con lievito madre 
Da Zeudi: Brioches vegane al caffè e cardamomo



Seguiteci sulla nostra pagina FB IL granaio  per non perdere le novità.



Se volete essere sempre informati sui nuovi post di Fotocibiamo, vi ricordiamo che potete trovarci sulla nostra Fanpage di Facebook.




domenica 26 giugno 2016

PIZZA PARTY...per MTC n°58!

Ciao a tutti!

Questo mese all’MTChallenge ci si sfida sulla pizza sotto la guida esperta di Antonietta Golino del blog La Trappola Golosa vincitrice della sfida dello scorso mese.

Antonietta ha scritto un post estremamente preciso nel quale ci indicava tre possibili impasti con diverse metodologie con lievito madre e lievito di birra, noi potevamo dare libero sfogo alla nostra fantasia solo sulle farciture mentre gli impasti dovevano essere quelli di Antonietta.

Non nego che in casa mia alla scoperta della sfida ci sia stato un boato. Ogni settimana in casa nostra la serata dedicata alla pizza non manca mai e con la scusa della sfida, speravano di poter bissare l’evento. Fino ad oggi le ricette usate erano quelle di Cristian Zaghini con cui ho seguito un corso qualche mese fa a Genova e, a differenza di quella della sfida, ho sempre usato l’olio nell’impasto.
 


Nell’impasto di Antonietta invece, che si è ispirata al disciplinare della pizza napoletana l’impasto ha solo farina, acqua, sale e lievito di birra. Nulla di più. Quindi non vedrete né malto né zucchero né tanto meno olio.

Prima di passare a raccontarvi le nostre pizze, vi lascio qualche nota importante:

  • Farina: importante caratteristica di cui dovete tener è la percentuale di proteine, da cui dipenderà poi la formazione della maglia glutina che è responsabile dell’elasticità della pasta. Quindi per la nostra pizza le proteine dovranno essere 11/12.5% percentuali che corrispondono ad una forza della farina sa 220 a 380 W. Forza indispensabile per affrontare una lunga lievitazione che renderà la pizza molto digeribile. 

  • Acqua: meglio se oligominerale o di sorgente. Il cloro inibisce la formazione dei lieviti essendo un disinfettante.

  • Idratazione: più idratazione, meno tempo di impasto, pasta più croccante. Quindi se volete una pizza soffice dovrete diminuire l’idratazione e allungare i tempi di impasto. 

  • Zuccheri: non sono necessari per la pizza. Importanti per il pane dove aiutano la colorazione e rendono più croccante il prodotto finito. 

  • Sale: importante non solo per il sapore ma anche per l’elasticità dell’impasto. Non deve mai essere aggiunto nell’impasto contemporaneamente al lievito perché ne uccide le cellule provocandone la plasmolisi. Quindi o si aggiunge per ultimo dopo qualche minuto di impasto oppure si può aggiungere per primo ma allora il lievito dovrà essere aggiunto per ultimo.

  • Lievito: nella ricetta io utilizzerò il lievito di birra disidratato (circa la quantità di un cucchiaino di caffè per 450 g farina)

  • Tempi di lievitazione: i tempi indicati sono da considerarsi per una temperatura ambientale di 25°C ovviamente dovranno essere modificati se questa sarà maggiore od inferiore.



PIZZA AL PIATTO metodo diretto con lievito di birra

INGREDIENTI per l’impasto:
  • 450 g farina (proteine 11/12.5 %)
  • 250 ml acqua oligominerale o di sorgente a temperatura ambiente
  • 12 g sale
  • 1 g lievito birra disidratato
  • semola rimacinata di grano duro q.b. per lo spolvero del piano di lavoro

PROCEDIMENTO:

In una ciotola versare la quantità di acqua necessaria, trasferirne una piccola quantità in due tazzine differenti: in una sciogliere il sale, nell’altra il lievito di birra. La quantità di acqua può variare a seconda dell’assorbimento della farina che utilizzerete.

Aggiungete l’acqua in cui avrete sciolto il lievito di birra all’acqua nella ciotola da cui l’avete prelevata. Mescolate ed aggiungere gradualmente e lentamente la farina setacciata a parte, incorporandola man mano all’acqua. Dopo aver aggiunto tutta la farina, aggiungete il sale sciolto in acqua e continuate ad amalgamare fino a raggiungere il “punto di pasta”. Potrebbero essere necessari dai 5 ai 10 minuti per questa operazione.

Ribaltate ora sul piano da lavoro l’impasto e lavoratelo 20 minuti. Non sottovalutate questo tempo: dovrete ottenere un impasto non appiccicoso, morbido ed elastico e una pizza soffice e asciutta.

Dovrete piegare l’impasto su se stesso più volte sbattendolo sul piano di lavoro per una ventina di minuti (sollevate l’impasto da una parte, sbattetelo sul piano di lavoro e ripiegate sopra la parte che avete in mano). Man mano che continuerete a piegare l’impasto in questo modo assumerà un aspetto setoso.

A questo punto potrete riporlo in una ciotola di vetro o porcellana, coprite con pellicola e con un canovaccio e lasciate lievitare per 2 ore (con una temperatura ambientale di 25°C).


Trascorso il tempo di lievitazione (ricordate che varierà a temperature ambiente diverse) potete procedere allo staglio a mano, cioè dovrete dividere il vostro impasto nelle pezzature che desiderate. Io ho diviso in tre parti con un peso di circa 250 g ciascuna da cui otterrò poi una pizza di circa 30 cm di diametro (potrete fare anche 4 panetti che poi stenderete in un disco di 22 cm).

Riponete ora i vostri panetti in una teglia coperta da un telo non infarinato, copriteli con pellicola e il telo, e ponete a lievitare per altre 4/6 ore a una temperatura di 25°C.

Riscaldate il forno alla massima temperatura, per me 280°C, inserendo la vostra pietra refrattaria al suo interno, il mio forno ha quattro livelli di cottura ed io inserisco la refrattaria sul secondo livello. Per scaldarla perfettamente ci vuole circa mezz’ora di tempo.

Una volta che la lievitazione è completata stendete i panetti uno alla volta su un piano di lavoro spolverato con semola rimacinata di grano duro. Non utilizzate il mattarello ma solo le vostre mani, allargate il panetto dal centro verso il bordo delicatamente usando solo i polpastrelli ed aiutandovi con la gravità facendo debordare l’impasto fuori dal piano di lavoro.





PIZZA MAMI

INGREDIENTI per la farcia:
  • 3 cucchiai di passata di pomodoro
  • 2 cipolle 
  • 2 carote 
  • 2 zucchine 
  • 1 peperone giallo piccolo
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale 
  • peperoncino
  • origano

PROCEDIMENTO:
Pulite le carote, le zucchine e il peperone. Tagliate zucchine e carote a fettine di pochi millimetri di spessore e lasciate poco più spesse le striscioline di peperone. Pulite le cipolle e tagliatele a rondelle sottili. In una padella scaldate 2 cucchiai di olio extravergine di oliva ed aggiungete le cipolle. Fate appassire ed aggiungete anche tutte le altre verdure. Salate. Aggiungete il peperoncino a vostro piacere e lasciate insaporire per pochi minuti. Le verdure dovranno iniziare ad ammorbidirsi ma rimanere ancora croccanti. Levate da fuoco e tenete da parte.


In un padellino scaldate un cucchiaio di olio extravergine di oliva con un pezzettino di aglio quindi aggiungete la passata di pomodoro. Aggiungete poco zucchero e sale e lasciate insaporire per pochi minuti a fuoco basso. Avrete un leggero sughetto.

Dopo che avrete steso la vostra pizza, trasferitela su una pala cosparsa di semola. Cospargete sulla superfice tre cucchiai del sughetto fatto. In casa non amiamo le pizza con tanto bordo, quindi spalmo il sughetto fino a pochi cm dal bordo. 

A questo punto infornate la base della pizza per pochi (3-4 minuti) direttamente sulla refrattaria. Sfornate la base, farcitela con le verdure. Cospargete di origano e infornate sulla refrattaria per altri 3-4 minuti.
Sfornate e servite subito.




PIZZA ZENA


INGREDIENTI:

  • 4/5 cucchiai di pesto alla genovese (per noi fatto in casa)
  • 1 mozzarella (circa 100 g)
  • 3 cucchiai di crescenza
  • 3/4 pomodorini Ciliegino

PROCEDIMENTO:

Preparate il pesto. Tagliate i pomodorini a fettine di pochi millimetri. Passate la mozzarella attraverso uno schiaccia-patate (e qui l’Antonietta è svenuta! Perdono!).

Dopo aver steso il panetto di pasta, trasferitelo su una pala da pizza. Distribuite la mozzarella e la crescenza. Quindi aggiungete le fettine di pomodorino. Infornate direttamente sulla piastra rovente.

Lasciate cuocere 7/8 minuti. Attenzione che il formaggio non si bruci.

Appena sfornata distribuite sulla superficie il pesto genovese e servite subito.  Mi raccomando non cuocete il pesto!





Buon appetito!









Con questa ricetta partecipo alla sfida n°58 dell'MTC di Antonietta Golino del blog La Trappola Golosa:


martedì 21 maggio 2013

PIZZA DI PANE, SALSICCIA, SCAROLA E MOZZARELLA

Ciao a tutti!!!

Come state??!! Noi, stranamente, stiamo tutti bene...nonostante il tempo non voglia assolutamente aiutarci...ma sapete che gli scorsi giorni ho riacceso il riscaldamento di casa...sbaglio o siamo alla fine di maggio o forse siamo passati direttamente a novembre!!??
Abbiamo voglia di sole, di caldo, di stare all’aria aperta ed invece quando non piove fa freddo.....e sì si esce ma coperti come se fossimo ancora in inverno....

Sapete oltre agli gnocchi (Patty abbi fede arrivano...ma lo scorso fine settimana non siamo stati molto a casa...) un piatto che mangerei sempre, e che, se non fosse per l’alimentazione corretta, proporrei tutti i giorni anche per colazione è la pizza...la adoro...


Qualche tempo fa il fotografo è arrivato a casa con un libro sulla mozzarella (“Evviva la mozzarella” dello chef Rosanna Marziale)... vi sono un sacco di ricette in cui l’alimento principe è la mozzarella (altra mia passione)...tra queste ricette c’è la pizza pane .....un meraviglioso rotolo di pasta da pane farcito con scarola, salsiccia e mozzarella...potevo non riproporvelo??!! Certo che no...quindi eccovi la ricetta...


PIZZA DI PANE, SALSICCIA, SCAROLA E MOZZARELLA


INGREDIENTI:
  • 150 g mozzarella
  • 500 g pasta da pane
  • 150 g salsiccia
  • 300 g scarola
  • 1 spicchio d’aglio
  • peperoncino piccante
  • 1 tuorlo
  • 80 g parmigiano reggiano grattugiato
  • olio extravergine di oliva
  • sale

PROCEDIMENTO:

Mondate e lavate la scarola. In una padella fate scaldare l’olio con lo spicchio d’aglio, un pizzico di peperoncino e la salsiccia sbriciolata. Fate cuocere per qualche minuto e aggiungete la scarola tagliata a listarelle. A cottura ultimata lasciate raffreddare e aggiungete la mozzarella tagliata a dadini e il parmigiano reggiano.
Stendete la pasta lievitata e spennellatela con una parte del tuorlo sbattuto. Posizionate il composto sulla pasta, lasciando liberi dall’impasto i bordi, e avvolgetela formando un rotolo. Tagliate la pasta in eccesso aiutandovi con un coltello e incidete trasversalmente lo strudel 3 volte. Spennellate con la restante parte del tuorlo tutta la superficie dello strudel. Infornate a 200° per 30 minuti.


Unica modifica fatta, se di modifica si può parlare, è stata quella di aver cotto lo strudel direttamente sulla piastra refrattaria.

Buon appetito!!!

mercoledì 20 febbraio 2013

PIZZA PA!!!

Buongiorno a tutti!!!
Oggi vi racconto la storia di una bella amicizia nata tra i tasti di un pc...davvero non lo avrei mai detto che con qualche clic qui e qualche clic là si potessero incontrare persone con cui poter instaurare una amicizia reale anche senza conoscersi di persona.... Eppure è così...e non mi è capitato solo una volta!!!
La persona di cui vi voglio parlare oggi è legata in qualche modo alla ricetta di oggi: la pizza Pa...chi vi viene in mente??!! Lo so che lo avete capito praticamente tutti perché questa persona non è una che passa inosservata ma è una che se si incontra lascia il segno in un modo o nell’altro anche solo per la simpatia con cui scrive ogni suo post e vi assicuro che è solo la punta dell’iceberg!!!!!
E’ una donna forte, caparbia, a cui la vita ha fatto scalare grandi montagne che con la sua grinta ha conquistato, che ha una grande famiglia (un po’ come la mia....) a cui dedica tutta la sua vita, che dopo un grande spavento pensa di farsi un regalo e cosa si regala? Un albero di Natale gigante (quanti ci avrebbero pensato!!??), che ha un “grande” castello (non mi dite che non avevate ancora capito!!) che a Natale decora con quell’albero stile casa bianca che è più grosso del salotto (povero il tavolino che finisce in cantina senza godersi i festeggiamenti della famiglia!!!), che pensa di mandare un regalo ad un’altra famiglia di Genova così solo per il piacere di farlo....
Bhe’! credo che persone così siano da tenere ben strette in un mondo ormai freddo e cinico come quello di oggi..... E già cuochina Pa sto proprio parlando di te, del tuo principe e delle tue fatine che spero un giorno di poter conoscere!!!!!!!!

La ricetta di oggi è una pizza con salsiccia, scamorza affumicata e friarelli sott’olio della grande cuoca Pa!!!!!!!
La ricetta dei friarelli la trovate qui al castello... Patty il fotografo è praticamente impazzito per i tuoi friarelli...ho già segnato la ricetta e prossimamente mi dovrò dare da fare!!!!

PIZZA PA

INGREDIENTI:
(con queste quantità si ottengono 4 pizze tonde diametro 30 cm):
  • 700 gr farina manitoba
  • 1 bustina di lievito di birra disidratato
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 300 ml acqua tiepida
  • sale qb

per una pizza:
  • 1 scamorza affumicata
  • friarelli sott’olio della cuoca Pa
  • salsiccia

PREPARAZIONE:

Preparare la pasta della pizza mettendo la farina nell’impastatrice, aggiungere il lievito e lo zucchero, ed iniziare ad impastare aggiungendo acqua tiepida. Aggiungere il sale. Continuare ad aggiungere acqua fino ad avere una pasta liscia ed omogenea. La quantità d’acqua non è fissa infatti dipende dalla farina (la quantità che assorbe dipende da tanti fattori tipo l’umidità del tempo o l’età della farina stessa) quindi regolatevi.
Lasciare impastare qualche minuto. Quindi lasciar riposare nel forno appena tiepido per 1 ora e mezza.
Nel frattempo preparare la salsiccia: fare un'incisione che tagli a metà la salsiccia e arrostirla in una padella bollente senza aggiungere alcun condimento; far cuocere circa 5 minuti per lato e, una volta cotta, eliminare la pelle. Tenere da parte.
Tagliare a fette la scamorza.
Passata l’ora e mezza di lievitazione: stendere la pasta con le mani in un tegame per me foderato di carta forno, io ho usato un tegame forato in modo che il calore arrivasse bene anche da sotto; ricoprire la superficie di scamorza affumicata (in modo che coperta dagli altri ingredienti non si secchi in cottura), aggiungere la salsiccia a tocchetti e ciuffetti di cime di rapa sott’olio della cuoca Pa.
Tirare la pasta della pizza più ampia del tegame ed arrotolare un pochino i bordi quindi spennellarli con un po' d'olio e infornare per circa 15 minuti circa a seconda del forno a 250°.


Buon appetito!!!


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...