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sabato 1 maggio 2021

ANELLO DI SAN CATALDO...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme l’ANELLO DI SAN CATALDO dedicato a San Cataldo di Rachau, santo irlandese venerato il 10 maggio a Taranto dove si trova la sua tomba.
 




Per questo mese abbiamo scelto delle ricette che compongano un piccolo menù. Miria ci offre il primo e ci racconterà come si prepara la Zuppa di San Prisco, una zuppa ricca di verdure primaverili. Da Simona troverete il secondo con le Polpette uova e cacio dedicate a San Filippo Neri. Per finire qui da noi col dolce.


Cataldo nacque a Munster in Irlanda nel VII secolo da due genitori ferventi cristiani che gli trasmisero tutta la loro devozione ed il loro amore verso Dio. Forte di questo insegnamento, alla morte dei suoi genitori decise di donare tutta la sua eredità ai poveri. Si ritirò a vita monastica nel monastero di Lismore dove studiò e dove poi rimase anche come maestro negli anni successivi. Durante la sua vita gli vennero attribuiti molti miracoli, tutto questo lo portò ad essere venerato dal popolo ma ad essere visto con sospetto dai potenti che arrivarono ad accusarlo di stregoneria. Accuse che con l’intercessione di due angeli apparsi in sogno al re che lo aveva imprigionato, caddero subito e Cataldo venne anche eletto vescovo della città di Rachau.

Dopo qualche anno di ministero però lasciò l’Irlanda per iniziare un viaggio verso la Terrasanta, la leggenda narra che in Terrasanta, dove il santo avrebbe voluto ritirarsi ad una vita di solitudine, Cataldo capì in seguito ad un’apparizione che il suo compito era quello di andare a Taranto per convertirne gli abitanti.

Nel viaggio verso Taranto la sua nave venne colta da una terribile tempesta che il santo riuscì a placare gettando in mare il suo anello pastorale. Nel punto dove il santo gettò il suo anello si formò un vortice di acque dolci e fresche. Questo punto nel Mar Grande di Taranto viene ancora oggi chiamato Anello o Citro di San Cataldo.

estratto mappa di Google

Il Citro è lo sbocco sulla superficie del mare di un fiume sotterraneo proveniente dagli altopiani della Murgia. Oltre al grande Anello di San Cataldo che si trova nel Mar Grande (nel mare di fronte Taranto), nel Mar Piccolo troviamo altri 34 citri di dimensioni diverse.


Arrivato a Taranto il santo iniziò a predicare e riuscì nel suo compito di riportare la fede cristiana nella cittadina. Venne nominato vescovo della città e continuò a compiere molti miracoli, cosa che continuò anche dopo la sua morte.

Taranto festeggia il suo patrono il 10 maggio, giorno in cui il corpo del santo venne ritrovato, diverse centinaia d’anni dopo la sua morte, sotto i resti della chiesa, distrutta dai Saraceni, dove era stato sepolto.

La storia del dolce che vi proponiamo oggi è proprio legata, come avrete immaginato, al miracolo avvenuto nelle acque antistanti la città all’arrivo del santo a Taranto. È un dolce “giovane”, è stato ideato nel maggio del 2007 nel panificio Doro di Taranto e poi altre versioni sono comparse in altri panifici (ad esempio Panificio Magna Grecia) della città.

Giovanni Doro dopo vari studi pensò di preparare un dolce a forma di ciambella per ricordare l’anello del santo; abbinò la pasta frolla dolce alla pasta sfoglia salata per ricordare l’incontro di acque dolci e salate che avviene nei citri; quindi farcì il suo dolce con marmellata di limoni simbolo di Palermo, città dove è riposto il pastorale di avorio del santo; aggiunse poi le noci, tipico frutto irlandese; ed infine decorò con mandorle caramellate per ricordare il tipico croccante pugliese.
 
Altra versione di questo dolce è quella preparata dal panificio Magna Grecia  , in questa versione cambia solo il ripieno che è a base di crema aromatizzata al limoncello, noci e amarene.
 
La versione che abbiamo preparato noi si rifà proprio a quella del panificio Magna Grecia, solo perché più vicina ai nostri gusti!

Vediamo insieme cosa ci serve...


ANELLO DI SAN CATALDO
Ricetta tratta dal blog di Anna “Un due tre si mangia!


INGREDIENTI (per una teglia a ciambella 24 cm di diametro):

per la frolla:
  • 100 g mandorle
  • 120 g zucchero
  • 150 g farina
  • 170 g burro
  • 1 uovo medio
  • 4 g lievito per dolci
  • 1 rotolo pasta sfoglia
per il ripieno (*):
  • 250 ml latte
  • 60 g zucchero semolato
  • 24 g amido di mais (maizena)
  • 2 tuorli
  • buccia ½ limone
  • amarene sciroppate (circa 10)
per decorare:
  • 1 cucchiaio di latte
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • mandorle a lamelle

PROCEDIMENTO:

Preparate la pasta frolla.

Nel mixer frullate la mandorle con lo zucchero fino a renderle farina. Unitele quindi in una ciotola alla farina e al lievito. Mescolate.

Unite il burro freddo di frigo a pezzetti, quindi amalgamate velocemente gli ingredienti. Si formeranno delle briciole.

Unite infine l’uovo e finite di impastare.

Ottenuto un panetto liscio, fasciatelo nella pellicola e riponetelo in frigo per una mezz’ora.

Preparate ora la crema.

Portate quasi fino ad ebollizione il latte con la buccia di limone. In una ciotola mescolate i tuorli con lo zucchero e l’amido, otterrete un composto chiaro e spumoso.

Unite il latte caldo senza la buccia. Mescolate con una frusta.

Rimettete tutto sul fuoco e sempre mescolando fate addensare.

Togliete dal fuoco, trasferite in una ciotola e lasciate raffreddare coprendola con una pellicola.

Accendete il fuoco a 180°C statico.

Riprendete la frolla e foderate uno stampo a ciambella imburrato ed infarinato, stendendola non troppo sottile.

Versate la crema ormai fredda nel guscio di frolla, quindi distribuite le amarene su tutta la superficie.

Ricoprite con uno strato di pasta sfoglia che ricopra tutta la crema, sigillate bene i bordi a contatto con la pasta frolla. Bucherellate con un forchetta tutta la superficie della pasta sfoglia.

Mescolate in un bicchiere il latte, lo zucchero e le mandorle a lamelle e distribuitele sulla superficie del dolce.

Infornate in forno già caldo a 180°C per 40-45 minuti, dovrà essere dorato in superficie.

Fate raffreddare completamente, quindi rimuovete dallo stampo, trasferite su un piatto da portata e riponete il frigo prima di servirlo. Buonissimo servito freddo di frigo.

N.B.

(*) il ripieno originale prevedeva: marmellata di limoni e noci. Il resto del dolce rimaneva invariato.


Buon appetito!



Fonti:

- San Cataldo 
- Storia di San Cataldo 
- Anello di San Cataldo 
- Festeggiamo San Cataldo a Taranto 




Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di giugno.



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lunedì 1 febbraio 2021

TORTA DI SANT'ANTONINO ABATE...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro secondo appuntamento di questo nuovo anno con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme la TORTA DI SANT’ANTONINO, un fragrante guscio di frolla che racchiude al suo interno due golose creme arricchite di amarene sciroppate.
 


Per questo mese abbiamo scelto tutte proposte dolci, quindi dalle nostre compagne di viaggio troverete, da Miria: le Navettes di Marsiglia
, dei piccoli frollini preparati in Francia per il giorno della Candelora. Mentre da Simona: la Torta mantovana di san Biagio, una squisita crostata ripiena di mandorle tritate e cioccolato, cucinata in onore del patrono San Biagio.

Sant’Antonino Abate fu un monaco benedettino ed eremita vissuto nella provincia di Salerno nella seconda età del VI secolo. È patrono della città di Sorrento in cui visse diversi anni della sua vita come abate del convento di S. Agrippino.

Tra i miracoli a lui attribuiti si racconta del salvataggio di un bambino da un mostro marino. Il frate arrivato in spiaggia dove il bimbo era stato inghiottito da un pesce di enormi dimensioni, ordinò al mostro di restituire il bambino a sua madre. E il pesce vomitò sulla spiaggia il bimbo sano e salvo.

Da quel momento il frate venne venerato da tutta la cittadina che lo considerò come punto di riferimento spirituale. Morì il 14 febbraio nell’anno 625 ed è proprio il 14 febbraio che viene celebrato a Sorrento.

Dopo la sua morte a Sorrento venne eretta una cripta e una basilica nel luogo della sua sepoltura, sul bastione della cinta muraria. Infatti per volere del santo, alla sua morte fu sepolto “né dentro né fuori la città” ma sulle sue mura. All’interno della basilica sono rappresentati i miracoli che il santo compì per la città: la vittoria navale contro i saraceni, la preservazione dalla peste, la liberazione dal colera, la liberazione dagli indemoniati.

Fonti: Santi e beati e Vesuvio live.   
 


La torta che porta il nome di questo santo è anche detta “PIZZA DI CREMA”, è un dolce tipico della Costiera Sorrentina che viene preparato ormai non solo in occasione della festa del patrono il 14 febbraio ma tutto l’anno.

Vediamo insieme cosa ci serve...


TORTA SANT’ANTONINO
Ricetta tratta dal libro “Santa pietanza”, L.Capasso, G.Esposito, Guido Tommasi Editore

INGREDIENTI (per una teglia di 26 cm diametro):

per la frolla:
  • 500 g farina debole per frolle
  • 240 g strutto
  • 180 g zucchero
  • 2 uova
  • 1 tuorlo 
  • 1 pizzico di sale
  • scorza grattugiata di 1 limone
per la crema:
  • 700 ml latte (per me latte di avena)
  • 4 tuorli
  • 120 g zucchero
  • 80 g farina
  • scorza di 1 limone e 1 arancia
  • 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
  • 100 g cioccolato fondente
  • amarene sciroppate

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa preparate la frolla. In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero, la scorza di limone e il sale. Aggiungete lo strutto e amalgamate i due composti. Otterrete un composto umido e sgranato.

Unite le uova (2 intere e 1 tuorlo) e lavorate il tutto velocemente fino ad avere un impasto liscio ed omogeneo.

Dividete in due parti (una più grande dell’altra che servirà per ricoprire il fondo della teglia, l’altra sarà il coperchio) appiattite formando due rettangoli spessi qualche centimetro e riponete in due sacchetti da alimenti. Fate riposare in frigo qualche ora.

Riprendete il panetto più grande stendetelo se necessario aiutandovi con due fogli di carta forno e ricoprite la vostra teglia (26 cm di diametro) e riponetela in frigo fino all’utilizzo.

Preparate le creme. Fate scaldare il latte con le bucce di limone e arancia e la vaniglia. In una pentola dove cuocerete la crema mescolate con una frusta a mano i tuorli e lo zucchero fino a che saranno chiari quindi aggiungete la farina e dopo averla fatta incorporare aggiungete il latte caldo poco alla volta sempre mescolando con la frusta in modo che non si formino grumi. Eliminate le bucce di arancia e limone.

Fate cuocere sempre mescolando fino a che si addensi.

Dividete la crema appena preparata in due parti, una rimarrà crema pasticciera semplice copritela con pellicola a contatto e fatela raffreddare. Alla seconda parte aggiungete il cioccolato fondente tritato, mescolate bene per farlo sciogliere completamente. Coprite con pellicola a contatto e fate raffreddare.

Una volta fredde le creme riprendete la teglia foderata con al frolla, versate prima la crema al cioccolato e livellatela bene, quindi distribuite la crema pasticciera sopra. Infine terminate la farcitura con le amarene sciroppate, distribuite regolarmente su tutta la superficie (non siate parchi...io ne ho messo troppo poche) .

Ora stendete la seconda parte di frolla e coprite la vostra torta, sigillando bene i bordi. Bucherellate la superficie con una forchetta quindi cuocete in forno già la caldo a 180°C per 40-45 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare per qualche minuto prima di sformare la torta, quindi lasciatela raffreddare completamente su una gratella per dolci. Buonissima anche fredda di frigo. 




Buon appetito!


Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di marzo.


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lunedì 7 ottobre 2013

CROSTATA CON CREMA E AMARENE RICOPERTA DI SAVOIARDO...e incontri!

Ciao a tutti!

Come state?!

Trascorso bene il fine settimana??!!

Noi sì abbiamo trascorso delle bellissime giornate...per fortuna le previsioni del meteo, che davano allerta pioggia sulla nostra città, non si sono rivelate esatte e quindi tutto è stato perfetto...

Vi racconto tutto partendo dall’antefatto... il fotografo dice che non arrivo mai al nocciolo del discorso e che i miei preamboli sono troppo lunghi...cosa posso farci mi piace chiacchierare!!!


Quindi vi dicevo...in settimana ho ricevuto una mail in cui Carla mi proponeva di incontrarci per un tè...ero molto felice della sorpresa, abitiamo tutte e due nella stessa città e quindi è stato facile organizzarci...dopo un breve giro di mail ci siamo messe d’accordo ed abbiamo trasformato il tè in un pranzo a casa nostra...lei è stata gentilissima e mi ha evitato uno dei miei traslochi con i tre nanetti e così abbiamo trascorso un tranquillo pomeriggio casalingo...per quanto lo possa essere stato vista la curiosità dei tre nanetti e di Molly verso la nostra amica...




L’appuntamento era alle 11.30 a casa nostra... ho mandato a Carla le indicazioni per raggiungerci e lei, puntuale come un orologino svizzero, è arrivata alle 11.30 precise...io non ci riesco mai!!!

Sapete come per ogni incontro, l’attesa è per me sempre ricca di ansia...chissà come andrà... chissà se avremo qualcosa da dirci... chissà se ci troverà simpatici... ”chissà” e mille altri “chissà”...ed invece appena scesa dalla macchina...tutto svanisce in un abbraccio...in un sorriso come per magia...sembra di rincontrarci dopo tanto tempo...


Le lunghe chiacchiere attraverso i nostri blog, leggere quotidianamente i post, commentare... insomma in qualche modo ci si conosce e alla fine quando ci si incontra realmente per magia tutto diventa naturale e quindi si trascorre una splendida giornata insieme...


Io dimentico di avere ospiti a pranzo e quindi come se fossimo tutti di famiglia, dimentico tutte le più elementari regole del galateo lasciando la povera Carla in attesa del suo piatto per secoli e servendola solo dopo aver servito tutti i miei famelici nanetti...che poi alla fine non hanno neppure molto gradito la scelta dei piatti!!! Mentre lei è in balia di Molly che sperava che qualcosa di commestibile cadesse a terra... per non parlare poi dell’assedio portato a segno dalla nanetta media che l’ha costretta nel bel mezzo del pranzo ad una partita di palla... e anche lì mi sono distratta!!!


Insomma avrei voluto accoglierla con la migliore mise en place che mi fosse possibile... coccolarla e farla sentire protagonista ed invece l’abbiamo travolta col le nostre chiacchere, con i nostri sorrisi, con la nostra semplicità...come fosse una di famiglia!!!


Abbiamo chiacchierato tutto il pomeriggio accorgendoci solo quando iniziava a diventare più buio che era già sera...spero che anche per te Carla la giornata sia volata via come a noi...noi siamo stati davvero bene...e speriamo di non averti spaventato troppo e poterti abbracciare di nuovo presto...ormai conosci la strada!!!


Un'altra meravigliosa esperienza che ci ha regalato questa nostra piccola creatura...non pensavo che aprire un blog volesse dire tutto questo!!!




Vi mostro la crostata che ho preparato per sabato...nelle foto non la vedrete intera ma solo la fetta...sapete perché?? Indovinate?? Il fotografo si è rifiutato di fotografarla...in effetti non era precisa come quella di Patrizia e neppure goduriosa come quella di Damiana però vi assicuro che era davvero buonissima...e quindi meritava di essere postata!!!


CROSTATA CON CREMA E AMARENE RICOPERTA DI SAVOIARDO




INGREDIENTI per una teglia da 28 cm:

PER LA FROLLA

  • 300 g farina 00
  • 100 g farina di riso
  • 50 g farina di mandorle
  • 200 g burro
  • 160 g zucchero a velo
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
  • 1 pizzico di sale

PER LA CREMA


  • 250 g di latte intero
  • 3 tuorli
  • 70 g zucchero
  • 15 g farina
  • 1/2 baccello di vaniglia
  • 250 g ricotta vaccina
PER IL SAVOIARDO

  • 60 g zucchero
  • 25 g farina
  • 25 g fecola
  • 10 g miele
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di acqua di fior d'arancio
  • un pizzico di sale
INOLTRE

  • Amarene sciroppate

PROCEDIMENTO:

Iniziate con preparare la pasta frolla : miscelate le farine con lo zucchero, la vaniglia, il sale ed impastate con il burro morbido a pezzetti : unite l'uovo e lavorate fino ad ottenere un panetto. Avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare.
Nel frattempo preparate la crema pasticcera: scaldate il latte con il baccello di vaniglia inciso per lungo e metà dello zucchero; intanto battete i tuorli con lo zucchero rimanente e la farina. Unite il latte quasi bollente sui tuorli e girate. Cuocete a fiamma bassa per 4-5 minuti fino a quando si addensa. Spegnete, coprite con la pellicola a filo. Quindi quando la crema sarà ormai fredda unire la ricotta setacciata.
Per il savoiardo montare gli albumi con parte dello zucchero. Fare la stessa cosa con i tuorli e lo zucchero restante e il pizzico di sale. Con movimenti dal basso verso l'alto, aggiungere le farine setacciate e infine gli albumi montati a neve, insieme all'aroma all'arancia. Versare questo composto in una sac à poche con bocchetta liscia.
Stendete la pasta frolla e foderate uno stampo per crostate di 30 cm di diametro, prima il fondo e poi i bordi con una striscia piatta di pasta. Riempite il guscio preparato con la crema, mettete qua e là le amarene sciroppate facendole scendere nella crema, poi con il composto nella sac à poche ricoprire tutta la superficie, cercando di fare dei cerchi concentrici. Infornate a 175° per 55-60 minuti. Servite spolverizzando lievemente di zucchero a velo.








Buon appetito!

giovedì 21 marzo 2013

TORTA DELLA NONNA


Ciao a tutti!!!

Ieri mi sono concessa mezza giornata di ferie!!!
Ma come direte voi!!?? Ma tu non lavori!!?? Eh eh lo dite voi...sì è vero non ho un lavoro remunerato (almeno monetariamente, perché in quanto a soddisfazioni e felicità per quello che faccio, io sono super remunerata!!!) ma sono una mamma ed una casalinga a tempo pieno....e non è poco!!! Sì oggi mi gira così!!! Mi sto autocelebrando!!! No... va be’ lasciamo stare gli scherzi....però è vero, grazie al mio fotografo, che si è volentieri sostituito a me per mezza giornata nella conduzione di casa e famiglia Fotocibiamo, ieri mi sono cambiata, fatta bella (va be’ si fa quel che si può...i miracoli non sono nella mie possibilità!) e sono uscita per un pomeriggio tra donne con due amiche...pensate in tre abbiamo “posteggiato” 7 figli....non male eh!!!! Ci siamo concesse un pomeriggio alla fiera Primavera (una fiera dedicata alla casa, al regalo e al tempo libero), abbiamo visto tante belle cosine, ne abbiamo acquistato altre (per lo più per i figli...) ma soprattutto ci siamo concesse un tranquillo pomeriggio di chiacchere all’insegna del rilassamento......Ne avevo davvero bisogno!!! Grazie mille ragazze!!!

Oggi per festeggiare l’arrivo della Primavera (oggi è una bellissima giornata di sole ma nei prossimi giorni il tempo peggiorerà di nuovo..uff!) vi offro una fettina di Torta della nonna.



Pensavo che questa torta fosse tipica della mia Liguria, invece, una piccola ricerca in rete, mi ha fatto scoprire che l’origine sembra essere fiorentina. Infatti un cuoco fiorentino (Guido Samorini del ristorante San Lorenzo) la ideò dopo la richiesta avanzata da alcuni suoi clienti, stanchi dei pochi dolci che il ristorante offriva, di un dolce a sorpresa per la settimana successiva a quella della richiesta. Fu così che lui ideò questa semplice torta, fatta da due strati di pasta frolla ripieni di crema pasticcera e decorata con scaglie di mandorle. L’unica differenza tra la versione ligure e quella toscana è proprio quella delle mandorle, infatti nella nostra versione abbiamo i pinoli. 

Pensate a dispetto del nome.....le mie nonne non l'hanno mai preparata!!!!!


TORTA DELLA NONNA

INGREDIENTI (per una teglia rettangolare 35 cm x 11 cm):

per la frolla:
  • 300 g farina 00
  • 120 g burro
  • 150 g zucchero
  • 2 uova
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 pizzico di sale
per la crema pasticcera:
  • 500 ml latte
  • 50 g farina 00
  • 3 tuorli
  • 120 g zucchero
  • scorza di limone (solo la parte gialla)
  • zucchero a velo
  • pinoli q.b.
  • burro per la teglia
  • Serve una teglia da crostata col fondo removibile (tonda da 24 cm diametro o rettangolare 35x11 cm) oppure uno stampo a cerniera (24 cm diametro).

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa preparare la frolla: mescolate la farina con lo zucchero, aggiungete il lievito setacciato ed un pizzico di sale.
Unite poi il burro freddo e lavorate velocemente l’impasto.
A questo punto aggiungete le uova. Lavorate l’impasto fino a farlo apparire omogeneo e dategli la forma di una palla. Avvolgete l’impasto con la pellicola trasparente e lasciatelo riposare per almeno mezz’ora in frigo.



Prepariamo la crema: Mettete il latte in un pentolino ed aggiungete la scorza di limone (solo la parte gialla). Portatelo ad ebollizione e tenete da parte. Nel frattempo unite lo zucchero ai tuorli fino ad ottenere una crema spumosa. Aggiungete quindi poco a poco la farina. A questo composto aggiungete il latte caldo con la buccia di limone e mettete di nuovo il pentolino sul fuoco, mescolando con una frusta fino a quando la crema non avrà raggiunto la consistenza adeguata. Toglietela dal fuoco, eliminate la buccia di limone, trasferite la crema in una ciotola per farla raffreddare e copritela con la pellicola trasparente a contatto.




Trascorso il tempo di riposo, prendete la pasta frolla, dividetela in due parti (una un pochino più grande dell’altra servirà a coprire il fondo della teglia) e stendetela aiutandovi con due fogli di carta forno. Ricoprite con la parte un po’ più grande il fondo della teglia precedentemente imburrata, versate la crema nello stampo foderato di pasta frolla e livellatela. A questo punto dovrete ricoprire la crema con l’altra pasta frolla stesa anch’essa sottile e su questo ultimo strato distribuite i pinoli. Chiudete con cura i bordi in modo da impedire che la crema durante la cottura fuoriesca. Cuocere in forno statico già caldo a 200° per 30 minuti.
Lasciare raffreddare e, prima di servire, spolverate con abbondante zucchero a velo.



Buon appetito!


Infine un’ultima cosa (non per importanza naturalmente!!!), ringrazio tanto Cipolla Rossa e Dann di Cucina Amore Mio per averci assegnato il premio Very inspiring Blogger Award:



Un abbraccio a tutte e due! 
Ragazze siamo felicissimi che abbiate pensato a noi!!!

giovedì 24 gennaio 2013

BICCHIERI GOLOSI


Buongiorno a tutti!!! 
Dormito bene?? Io così così il piccolo di casa non ne vuole sapere di dormire una notte intera senza urlare come se lo stessero strozzando per due o anche tre volte ogni notte.... e pensare che sull’argomento sonno bimbi avevo letto tutta la letteratura possibile...evidentemente non ho capito molto!!!! Così tutte le mattine quando suona la sveglia è un colpo al cuore...dormirei ancora delle ore.... Ricordo che quando andavo a scuola, al mattino quando suonava la sveglia desideravo che fosse già sera per tornare a dormire....bhe’ è un po’ di tempo che mi succede di nuovo....
Va be’ bando alle ciance..... La ricetta di oggi è un dolcino semplicissimo ma di sicuro successo, se naturalmente piacciono le castagne. La ricetta originale è del blog “2 Amiche in cucina”, l’unica modifica che ho fatto è stata quella di non utilizzare una normale torta margherita da alternare con la crema pasticcera e le castagne aromatizzate al rum, ma una torta fatta con farina di castagne per esaltare ancora di più il gusto di questo frutto che a noi piace moltissimo.

BICCHIERI GOLOSI  

Con queste dosi ho preparato 9 bicchieri diametro 7 cm e alti 8 cm

INGREDIENTI:
  • crema pasticcera
  • 480 gr castagne lesse
  • 160 gr zucchero
  • rum
  • torta di ricotta con farina castagne (ho fatto una torta diametro 26 cm ma ne ho utilizzato solo metà)
PREPARAZIONE:

Tagliate la torta alle castagne con uno stampo del diametro del bicchiere, fate delle fette spesse un cm. Mettete in una padella antiaderente le castagne sbriciolate insieme allo zucchero, quando lo zucchero si sarà caramellato, sfumate con un po’di rum, fate raffreddare. Mettete un dischetto di torta paradiso nel bicchiere, bagnate con uno sciroppo di acqua e Rum (250 ml acqua + 2 cucchiai di zucchero + rum a piacere), coprite con la crema pasticcera, formate uno strato da circa un centimetro, sistemate sulla crema alcune briciole di castagne, continuate alternando torta, crema e castagne, terminare con uno strato di crema. Decorare con alcune briciole di castagne.


CREMA PASTICCERA:

INGREDIENTI:
  • 6 tuorli
  • 1 lt latte
  • 2 cucchiai di farina
  • 300 gr zucchero
  • 1 limone
PREPARAZIONE:

Montare i tuorli con lo zucchero quindi aggiungere la farina. Diluire con il latte tiepido infine aggiungere la buccia del limone e cuocere per 5 minuti dal bollore.


TORTA DI RICOTTA CON FARINA DI CASTAGNE

INGREDIENTI base:
  • 150gr farina 00
  • 150 gr farina di castagne
  • 300gr zucchero
  • 250gr ricotta
  • 50gr burro
  • 3 uova
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • latte q.b.
PREPARAZIONE della base:

Sbattete le uova con lo zucchero, fino a farle diventare bianche e spumose, quindi unite la ricotta ed il burro ammorbidito a temperatura ambiente ed amalgamare bene il tutto. Aggiungere, mescolando, le due farine, una bustina di lievito ed un p0’ di latte freddo fino ad avere un composto morbido (io utilizzo il latte di riso, che conferisce alla torta ancor più morbidezza). Versate quindi il composto in una tortiera imburrate ed infarinata del diametro di 26 cm.
Cuocere in forno già caldo a 180°C per 40-45 minuti, essendo un impasto umido utilizzo il forno ventilato, verificare la cottura con la prova stecchino.



Buon appetito!


COMUNICAZIONE DI SERVIZIO:

A volte i post del nostro blog non si caricano se si utilizza Internet Explorer e si visualizza solo l'intestazione con la foto delle mele con la scritta "caricamento in corso". Il consiglio e' di utilizzare un altro browser come Mozilla Firefox, Google Chrome o Safari (questi sono quelli che funzionano perche' li ho testati).Comunque vediamo di mettere a posto anche il problema con Explorer.Ciao.

Luca

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