venerdì 31 maggio 2013

CIAMBELLA ALL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

Ciao a tutti!!!


Non so dove ho letto, non lo ricordo più, ma qualcuno descrivendo un viaggio fatto nella mia Liguria diceva che dopo il mare la cosa che più avrebbe ricordato del viaggio sarebbero stati gli olivi di cui è ricca la mia regione. Gli avrebbe ricordati non tanto per l’olivo in se, che è una piante tipica del bacino mediterraneo, ma per come questi meravigliosi alberi sembra che si arrampichino sui pendii scoscesi dei nostri monti a ridosso del mare, per come i contadini dalle mie parti riescano a rendere coltivabile, attraverso i terrazzamenti sostenuti da muretti a secco, dei terreni che naturalmente avrebbero un’estrema pendenza....avreste ricordato la grande caparbietà di questa gente.


L’olio extravergine di oliva fa parte della cucina ligure ed ha una parte da protagonista....è un olio ideale per diversi tipi di cottura anche se il suo miglior impiego è a crudo. E’ un olio che risente molto del mare e quindi ha caratteristiche diverse a seconda della vicinanza al mare stesso, allontanandosi dal mare l’olio acquista un gusto più deciso.
Le caratteristiche dell’olio ligure sono: color giallo oro con sfumature sul pallido e paglierino chiaro, profumo gradevolmente fruttato e gusto piacevole sempre tendente al dolce con sfumature delicate di mandorla e carciofo. E’ un olio fruttato tenue o dolce, ideale per condire i vari piatti valorizzando i gusti a cui si abbina senza prevalere ad essi, quindi per le sue caratteristiche è un olio perfetto per sostituire il burro anche nelle preparazione dolci.


Amo molto utilizzare l'olio extravergine di oliva nei dolci (qui, qui e qui) ed amo molto i dolci morbidi e semplici perfetti per la colazione come questa ciambella.

CIAMBELLA ALL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA


INGREDIENTE:
  • 350 g farina 00
  • 200 g zucchero
  • 2 uova
  • 250 g ricotta
  • 3 mele renette
  • 2 cucchiai liquore all’amaretto
  • 100 g amaretti secchi
  • 1 bustina di lievito
  • 1 dl olio extravergine di oliva
  • sale
  • burro e farina per lo stampo
  • stampo per ciambella da 30 cm di diametro

PROCEDIMENTO:

Sbucciate le mele, privatele del torsolo, tagliatele a tocchetti e tenetele da parte. Montate le uova con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Incorporate la ricotta e l’olio, quest’ultimo aggiungetelo a filo continuando a mescolare.
Aggiungete la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale. Aggiungete gli amaretti secchi prima sbriciolati grossolanamente.
Infarinate i cubetti di mela eliminando la farina in eccesso con uno setaccio quindi aggiungeteli all’impasto.
Versate il composto in uno stampo a ciambella imburrato ed infarinato, volendo a questo punto potete cospargere di granella di zucchero la ciambella. Cuocete in forno caldo a 180°C per 30 minuti (vale la prova stecchino).
Lasciate raffreddare prima di sformare e servire il dolce.


Buon appetito!



 Con questa ricetta partecipo alla raccolta di dolci all'olio di oliva PIACERE EXTRAVERGINE dei blog Anna ferna Mordi e fuggi e Le padelle fan fracasso



mercoledì 29 maggio 2013

BISCUITS MAISON....missione compiuta!!!

Ciao a tutti!!!


Missione compiuta!!! Già sono felice di annunciarvi che ho trovato un biscotto che tutti, dico tutti, i miei figli hanno mangiato dicendo 

“Mamma che buono!!!”

Forse vi sembrerà poca cosa ma per me, una povera mamma disperata, è una vittoria da segnare sul calendario...lo so...lo so...ho vinto solo una piccola battaglia e non la guerra, ma lasciatemi gongolare ancora un pochino prima di ripiombare nella realtà dei continui....

“Io non lo voglio quello!”

Ormai ho perso il conto di tutti gli esperimenti usciti dal mio forno con la speranza che i tre nanetti apprezzassero qualcosa, e che alla fine finivo per mangiare io...devo dire con poco sacrificio!
Poi ultimamente, i tre nanetti hanno espresso un certo gradimento per quei biscotti al cioccolato e nocciole con le stelline...sì proprio quelli, avete capito, proprio quelli di Banderas....e ricordando che per un periodo sulla confezione era stampata la ricetta per farseli da soli......ho provato.
Alla fine la ricetta che ho fatto io non è proprio uguale all’originale.... ho voluto metterci un po’ mano ad esempio sostituendo il burro con l’olio (anche se poi li proverò anche col burro) e riducendo qua e aumentando là le quantità dei vari ingredienti. Quello che ne è uscito è un biscotto molto friabile e molto cioccolatoso con un discreto sentore di miele e nocciole....ma senza stelline di cui i miei nanetti (soprattutto una delle bimbe) però hanno lamentato l’assenza!!! In fondo erano i biscotti di casa mia e non quelli di Banderas quindi....niente stelle!!!


Per sostituire il burro con l’olio ho seguito i consigli di Montersino (qui e qui): nell’impasto aggiungeremo una parte di acqua oltre all’olio, questo è dovuto alla composizione di olio e burro. Il burro è composto dall’83% di grasso e per la restante percentuale è latticello mentre l’olio d’oliva è un grasso al 99,9%. Non si deve mai sostituire il burro con una pari quantità di olio, bisogna sempre tener conto della percentuale di acqua di scarto tra i due (se il burro è 100 gr, l’olio sarà 83 gr e il restante peso sarà acqua). Secondo problema è la differente consistenza, a questo problema si può ovviare con un metodo casalingo facendo cioè una maionese:

nel mio caso servivano 160 g di burro (tra burro e margarina nella ricetta originale) che ho sostituito con 130 g di olio extravergine di oliva + 30 g di acqua.

Infine ultime modifiche fatte da me: ho sostituito il latte con il latte di riso, ridotto il miele a 30 g anziché 2 cucchiai, ridotto lo zucchero da 300 a 200 g e aumentato le nocciole da 30 g a 50g.
Fine delle modifiche...ecco la mia ricetta!

...Patty hai visto che bella scatola!!!


BISCUITS MAISON


INGREDIENTI:
  • 500 g farina 00
  • 30 g miele millefiori
  • 30 g cioccolato fuso
  • 30 g cacao
  • 1 uovo (solo il tuorlo)
  • 130 g olio extravergine di oliva
  • 30 g acqua
  • 200 g zucchero
  • 40 g latte di riso
  • 50 g nocciole tostate
  • 30 g zucchero semolato
  • 1 bustina di lievito
  • un pizzico di sale


PROCEDIMENTO:

Per prima cosa preparate la pasta di nocciole: frullate le nocciole tostate e private della buccia insieme ai 30 g di zucchero semolato fino ad ottenere un composto cremoso.
Ora preparate una specie di maionese: nel bicchiere del minipimer versate il tuorlo e l’acqua, e cominciate a frullarli con il frullatore ad immersione, versando l’olio extravergine di oliva a filo, finché la maionese non diventa chiara e soda (basterà qualche minuto).
Alla maionese aggiungete lo zucchero a velo e continuate a frullare ottenendo una crema ben montata. Aggiungete ora la pasta di nocciole e tutti gli altri ingredienti lasciando per ultimi la farina e il lievito. In una ciotola con la farina e il lievito o direttamente sulla spianatoia riunite tutti gli ingredienti ed impastate lentamente fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Create una palla con l’impasto, avvolgetela nella pellicola e riponetela in frigorifero almeno mezz’ora. Quindi stendete la pasta in una sfoglia di 3-4 mm di spessore ed iniziate a tagliare i biscotti. Nel mio caso ho prima impresso la decorazione con uno stampo sulla pasta e poi tagliato i biscotti con un tagliapasta di diametro 6,5 cm.
Allineate i biscotti su una placca da forno coperta di carta forno ben distanziati e cuocete in forno già caldo statico a 180° per 10 minuti circa....fate attenzione alla cottura!!!


Buon appetito! 


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di dolci all'olio di oliva PIACERE EXTRAVERGINE dei blog Anna ferna Mordi e fuggi e Le padelle fan fracasso





 

lunedì 27 maggio 2013

GNOCCHI CON CALAMARI E ZAFFERANO

Ciao a tutti!!!

Oggi gnocchi...in realtà dalle nostre parti il giorno degli gnocchi dovrebbe essere il sabato (secondo le usanze) mentre il proverbio più conosciuto recita giovedì gnocchi...ma visto che amo andare controcorrente oggi è lunedì e lunedì saranno gnocchi!!!


Vi ho già detto mille volte che amo questo impasto (qui di patate e qui di ricotta)....amo la sua consistenza, la sua temperatura (nonostante metta l’uovo utilizzo le patate appena tiepide), la velocità in cui si trasforma da granuloso in un impasto omogeneo....
Ricordo mia nonna...questa volta la nonna materna...quando preparava queste piccole delizie rotonde....era un donna non molto alta, molto morbida, con un carattere spettacolare...lei non si arrabbiava mai anche se quando capitava (davvero molto raramente) era meglio sparire dalla vista e sperare di non incorrere nelle sue ire....abitavamo nella stessa casetta a due piani, i nonni al piano terra e io e la mia famiglia al primo piano....eravamo fortunati ad avere i nonni sempre così vicini anche se a volte da giovani queste fortune non si capiscono e si perdono molte cose....il nonno che raccontava le sue storie allora a volte mi annoiava, perché erano sempre le stesse storie...ora pagherei per poterle riascoltare e memorizzare per bene...a volte mi ritrovo a dire ai miei figli le stesse cose che mi venivano dette da loro e purtroppo non sempre posso essere precisa come lo era lui!!!

Va be’...come al solito sto divagando...parlavo degli gnocchi della mia nonna...lei faceva spesso con le sue manone tonde e gli ingredienti che utilizzava erano solo la farina, le patate bollite, sceglieva quelle molto farinose e anche vecchie, sì perché per avere un buon gnocco servono le patate vecchie, e un po’ di sale e non metteva nulla d’altro.....il suo risultato era un gnocco molto morbido che se non è fatto perfettamente si scioglie in acqua.....la ricetta che utilizzo io è un po’ diversa. Nel tempo ne ho provate diverse e questa è quella che incontra maggiormente il nostro gusto: oltre alle patate bollite, anch’io utilizzo delle patate farinose e possibilmente vecchie, la farina e il sale aggiungo un uovo, che mi da uno gnocco un po’ più consistente che difficilmente si sfalda in acqua, e poi a volte mi piace aromatizzarli con un po’ di parmigiano e della noce moscata.....sì lo so non sono proprio light!!!

La ricetta di mia nonna prevedeva più o meno queste dosi per quattro persone: 600 gr di patate a pasta farinosa (a pasta bianca, oppure a buccia rossa), 150-250 gr di farina (a seconda di quanta ne "richiede" l'impasto) e sale.

Mentre ora vi lascio la ricetta che utilizzo io. Per il sugo che vi propongo oggi, abbiamo preso spunto dal web.


GNOCCHI CON CALAMARI E ZAFFERANO


INGREDIENTI:

per gli gnocchi per 6 persone:
  • 1000 g patate farinose (e anche vecchie!!!!)
  • 50g parmigiano reggiano (facoltativo)
  • 400 g farina 00
  • 2 uova
  • sale
  • noce moscata
per il sugo:
  • 650 g calamari (grandi con i relativi ciuffetti)
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 filetti di acciughe sott’olio (o dissalate)
  • 100 ml vino bianco
  • 1 cucchiaio di formaggio cremoso (oppure 1 di panna)
  • 1 bustina di zafferano 
  • sale

PROCEDIMENTO:

Per gli gnocchi.
Per prima cosa lessate le patate con la buccia, dopo averle lavate, in acqua salata. Una volta cotte, passatele ancora calde nello schiacciapatate senza pelarle, così la buccia rimarrà separata dalla polpa. A questo punto lasciatele raffreddare, altrimenti al momento di aggiungere l’uovo, se ancora calde si cuoce (io le impasto quando sono tiepide). Disponete a fontana le patate sulla spianatoia, aggiungete la farina, l’uovo, una generosa spolverata di noce moscata, se volete il formaggio e infine il sale, quindi impastate velocemente fino ad ottenere una palla morbida e soffice. Create tanti cordoncini dello spessore di un pollice, utilizzando dell’altra farina, tagliate i cordoncini a tocchetti e rigateli uno per uno sull’apposito attrezzo, oppure sul dorso di una forchetta o di una grattugia. 



Cuocete gli gnocchi pochi per volta in abbondante acqua salata, scolandoli non appena vengono a galla.

Finito di preparare gli gnocchi passate al sugo, ma prima mettete sul fuoco la pentola con l’acqua per cuocere gli gnocchi.

Per il sugo.
Nel mio caso avevamo tre grossi calamari: dopo averli puliti, i ciuffetti li ho tagliati tutti a pezzetti, delle parti restanti metà li ho tagliati a quadrati di 4 cm di lato, mentre l’altra metà a listarelle sottili. Una volta tagliati tutti i calamari ho ripreso i pezzi quadrati e ho inciso la superficie prima con tagli paralleli e poi perpendicolari in modo che, durante la cottura, assumano una particolare forma arrotolandosi col calore.


A questo punto mettete a scaldare una padella con 3 cucchiai di olio extravergine di oliva a cui aggiungiamo 2 filetti di acciughe (nel mio caso sott’olio), lasciate che i filetti si disfino nell’olio. Ora aggiungete i calamari precedentemente tagliati, quindi la polvere di zafferano e il vino bianco e lasciamo cuocere ed eventualmente aggiustate di sale.

Nel frattempo, l’acqua degli gnocchi è arrivata a bollore e potete buttare gli gnocchi, appena sono cotti (quando sono venuti a galla sono pronti) passate gli gnocchi direttamente nella padella con i calamari, aggiungete un cucchiaio di formaggio di cremoso o anche semplicemente di panna (per dare un po’ di cremosità al piatto). Saltate un minuto in padella e potete servire.


N.B.

Se siete di fretta provate a lavare le patate, bucherellarle con uno stecco, poi fasciarle una ad una in fogli di carta da cucina e dopo averle messe in un piatto, cuocetele nel microonde per 8-12 minuti a seconda della dimensione delle patate.....finito il tempo se non sono del tutto cotte potete aggiungere qualche minuto....quindi le sfasciate e le schiacciate direttamente con lo schiacciapatate. Utilizzate, con questo metodo, patate che abbiamo tutte circa la stessa dimensione.

Buon appetito!

martedì 21 maggio 2013

PIZZA DI PANE, SALSICCIA, SCAROLA E MOZZARELLA

Ciao a tutti!!!

Come state??!! Noi, stranamente, stiamo tutti bene...nonostante il tempo non voglia assolutamente aiutarci...ma sapete che gli scorsi giorni ho riacceso il riscaldamento di casa...sbaglio o siamo alla fine di maggio o forse siamo passati direttamente a novembre!!??
Abbiamo voglia di sole, di caldo, di stare all’aria aperta ed invece quando non piove fa freddo.....e sì si esce ma coperti come se fossimo ancora in inverno....

Sapete oltre agli gnocchi (Patty abbi fede arrivano...ma lo scorso fine settimana non siamo stati molto a casa...) un piatto che mangerei sempre, e che, se non fosse per l’alimentazione corretta, proporrei tutti i giorni anche per colazione è la pizza...la adoro...


Qualche tempo fa il fotografo è arrivato a casa con un libro sulla mozzarella (“Evviva la mozzarella” dello chef Rosanna Marziale)... vi sono un sacco di ricette in cui l’alimento principe è la mozzarella (altra mia passione)...tra queste ricette c’è la pizza pane .....un meraviglioso rotolo di pasta da pane farcito con scarola, salsiccia e mozzarella...potevo non riproporvelo??!! Certo che no...quindi eccovi la ricetta...


PIZZA DI PANE, SALSICCIA, SCAROLA E MOZZARELLA


INGREDIENTI:
  • 150 g mozzarella
  • 500 g pasta da pane
  • 150 g salsiccia
  • 300 g scarola
  • 1 spicchio d’aglio
  • peperoncino piccante
  • 1 tuorlo
  • 80 g parmigiano reggiano grattugiato
  • olio extravergine di oliva
  • sale

PROCEDIMENTO:

Mondate e lavate la scarola. In una padella fate scaldare l’olio con lo spicchio d’aglio, un pizzico di peperoncino e la salsiccia sbriciolata. Fate cuocere per qualche minuto e aggiungete la scarola tagliata a listarelle. A cottura ultimata lasciate raffreddare e aggiungete la mozzarella tagliata a dadini e il parmigiano reggiano.
Stendete la pasta lievitata e spennellatela con una parte del tuorlo sbattuto. Posizionate il composto sulla pasta, lasciando liberi dall’impasto i bordi, e avvolgetela formando un rotolo. Tagliate la pasta in eccesso aiutandovi con un coltello e incidete trasversalmente lo strudel 3 volte. Spennellate con la restante parte del tuorlo tutta la superficie dello strudel. Infornate a 200° per 30 minuti.


Unica modifica fatta, se di modifica si può parlare, è stata quella di aver cotto lo strudel direttamente sulla piastra refrattaria.

Buon appetito!!!

lunedì 20 maggio 2013

WAFFLE...PANINO

Ciao a tutti!!!

Oggi poche chiacchere, ho un sacco di cose da fare e come al solito sono già in ritardo ancor prima di cominciare!!!!


Qualche tempo fa ho preparato i waffle: prima classici, per capire quale dovesse essere il gusto originale, poi osando qualche piccola modifica, ho aggiunto una parte di farina di castagne pur mantenendo sempre il carattere dolce del waffle...oggi invece ho osato un pochino di più e un waffle dolce è diventato un waffle salato che poi è servito per creare un panino dal ripieno estremamente italiano.....cioè mozzarella, pomodoro e cavolo verza!!!
Una ricetta molto semplice ma davvero gustosa!!!



WAFFLE PANINO



INGREDIENTI per due waffle panini:
  • 200 yogurt intero
  • 110 g farina 00
  • 80 g farina mais tipo fioretto
  • 80 ml latte
  • 40 g burro fuso
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di prezzemolo
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • 5 g lievito in polvere (1 cucchiaino) per torte salate
  • 1 cucchiaino di sale
inoltre:
  • mozzarella
  • pomodoro tagliato a fette
  • qualche foglia di cavolo verza
  • sale

PROCEDIMENTO:

Con queste dosi si ottengono 4 waffle singoli quindi 2 panini.

Accendete la piastra (la mia è elettrica).
Mescolate bene tutti gli ingredienti in polvere in una ciotola. Fate lo stesso per tutti gli ingredienti liquidi in un’altra ciotola. Versate il composto liquido in quello in polvere ed amalgamate con un cucchiaio. Non mescolate più del dovuto, giusto quanto necessario, e poi lasciate riposare per qualche minuto prima di versarlo sulla piastra utilizzando un mestolo. A questo punto potete cuocere i waffle con l’apposita piastra.

Una volta cotti farciteli con qualche foglia di cavolo verza oppure insalata se preferite, delle fettine di pomodoro e qualche fettine di mozzarella, salate e.....il panino è pronto!


Buon appetito!

mercoledì 15 maggio 2013

FUSILLI fatti in casa...

Ciao a tutti!!!  
Vi ho già raccontato l’antefatto di questo piatto (qui). Vedendo le meraviglie dello ZioPiero e di Michela non ho potuto resistere e nonostante mi volessi regalare un giorno di riposo, mi sono alzata di buon’ora e il mio giorno di ozio si è tramutato in un gran lavorare fatto di montagnole di farina, di impasti, di stecchi e di un gran arrotolare....

Amo impastare, qualunque impasto va bene......anche se il mio preferito resta quello degli gnocchi...lì sì che mi rilasso!!!

Il risultato mi soddisfa, anche se ho già messo all’opera il mio papà perché mi crei dei bastoncini di diametro perfetto (almeno secondo me) per fare i fusilli, perché il manico dei mestoli è troppo spesso mentre lo stecchino degli spiedini (che ho utilizzato) a mio gusto è troppo sottile e non lascia molta luce tra le spire del fusillo dove dovrebbe annidarsi il sugo.


Non so se ve l’ho già raccontato ma mia nonna paterna impastava ogni giorno, aveva una stanza, dove teneva sacchi e sacchi di farina di vario tipo, che usava solo per impastare.....una vera meraviglia...entrando si sentiva quel tipico odore di farina mescolato a quello di qualunque altra leccornia stesse preparando....lì dentro poi c’era un tavolo spettacolare che come per magia si trasformava in un enorme spianatoia semplicemente alzando il ripiano (come avrei voluto salvarlo e magari farlo mio!!!), in un angolino c’era sempre un mucchietto di farina, lì sotto trovavi un vecchissimo mattarello che aveva passato ogni peripezia e un coltello da pasta col manico tutto rovinato e incrostato di avanzi di impasto, in un altro angolino sotto un piatto o un tegame rovesciato, noi bimbi, trovavamo sempre ogni ben di Dio: dal biscotto alla torta ai ravioli dolci (di cui ho perso la ricetta...troppo piccola per domandargliela ed ora troppo tardi per averla...)....ogni volta qualcosa di nuovo....che bei ricordi...anche se la merenda che preferivo era il semplice pane, burro e zucchero oppure pane, olio e sale....chissà forse il mio amore per gli impasti deriva da questi ricordi...

Sto divagando come al solito, torniamo ai fusilli home made....


FUSILLI fatti in casa






INGREDIENTI per 4 persone:
  • 280 g farina 00
  • 120 g semola rimacinata di grano duro
  • 4 uova
  • sugo di carne per condire

PROCEDIMENTO:

Create la fontana con le farine sulla spianatoia, allargate il centro e creare lo spazio per le uova. Con una forchetta sbattete leggermente le uova e poi piano piano fate assorbire la farina. Quindi continuate ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. A questo punto avvolgete nella pellicola l’impasto e lasciate riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.


Passato il tempo di riposo, riprendete la pasta, staccatene dei pezzetti, mantenendo la pasta non utilizzata sotto una ciotola perché non si secchi in superficie, e create dei vermicelli, tagliatene dei pezzetti della lunghezza che volete (dovreste tagliarli tutti della stessa lunghezza...non come ho fatto io!!!) e avvolgeteli intorno ad uno stecchino da spiedini. Lasciateli una decina di minuti sullo stecchino e poi con delicatezza sfilate lo stecchino e lasciate asciugare i fusilli almeno per 3 ore prima di cuocerli.

Cuocere in abbondante acqua salata per circa 8-10 minuti ma questo dipenderà molto dallo spessore del fusillo stesso quindi regolatevi voi.



Ho condito i miei fusilli con un sugo di carne.

Buon appetito!

domenica 12 maggio 2013

PASTICCINO CON CREMA “PASTICCERA” SENZA UOVA

Ciao a tutti!
Quella di oggi è una ricetta che sinceramente non ha molto motivo di essere postata perché molto semplice e neppure troppo bella, ma che diventa interessante se la si scompone nelle due ricette della frolla e della crema!




Ma partiamo dall’inizio...

Venerdì scorso, come sapete, era il mio compleanno e mi ero ripromessa di passare una meravigliosa giornata di ozio chiedendo al fotografo di preparare la cena e di pensare a tutto lui. Però sapete com’è....giovedì facendo un giretto nei vostri blog, sono capitata prima da Michela e poi dallo zio Piero e mi sono imbattuta nei loro spettacolari fusilli home made....come potevo ignorare quelle meraviglie??!! Non potevo ed infatti ho scritto veloce un messaggio al fotografo per reimpossessarmi della mia cucina il giorno dopo e la mia giornata di ozio è svanita! Nello stesso momento mi sono ricordata del dolce...non avevo più molto tempo per organizzarmi, perché tutto questo è successo giovedì, così ho accantonato l’idea del cake design e anche quella della torta classica...ho sbirciato ancora nel blog dello zio Piero e lui stesso mi ha dato dei suggerimenti... Insomma per farvela breve venerdì ho fatto i fusilli (arriveranno i prossimi giorni) ma quando mi metto per fare il dolce utilizzando un'altra ricetta dello zio Piero...mi sono resa conto di non avere abbastanza uova....corro dalla zia al piano di sopra sperando nel suo pollaio, ma torno con un bottino misero di sole tre uova..... devo inventarmi qualcosa. Faccio ancora un giretto e da Martina trovo la crema “pasticcera” senza uova (e non a caso ci sono le virgolette!!!)...perfetto saranno i cannoli dello zio Piero ma riempiti dalla crema di Martina. Alla fine Pasticcio (ricordate qui!) è entrato in azione e avendo lasciato la frolla troppo poco, solo mezz'ora, in frigo (non avevo più tempo...) la forma del cannolo non si è mantenuta e si sono, come dire, ”spatasciati”...per fortuna avevo previsto qualche problema (se Piero dice due ore di frigo non puoi pensare che tu, Monica, te la possa cavare con mezz’ora...ci sarà un motivo!) e ho fatto con la frolla anche dei semplici pasticcini da farcire poi con la crema che invece hanno mantenuto la loro forma. E così è stato.


La crema senza uova a noi è piaciuta molto, è delicata e si presta molto bene a farcire torte o quant’altro la vostra fantasia crei ed è ottima fatta nella versione al cioccolato (semplicemente aggiungendo alla crema calda dei tocchetti di cioccolata...come suggerisce Martina), nella ricetta originale tra gli ingredienti c’è una punta di curcuma che conferisce il tipico colore della pasticcera....io non l’ho messo, perché non l’avevo (e non volevo utilizzare normale colorante che non amo!), ma sinceramente la prossima volta me lo procuro e lo metto perché anche l’occhio vuole la sua parte....come mi ha fatto notare il fotografo! Continuando a cercare su internet ho visto che la ricetta è molto simile al biancomangiare siciliano a meno della cannella e con l’aggiunta del limone, anche se a volte quest’ultimo è fatto anche col latte di mandorle e allora si discosta di più.

Va bene basta chiacchere...ora le ricette.




PASTICCINO CON CREMA “PASTICCERA” SENZA UOVA


INGREDIENTI della frolla dello ZioPiero:
  • 200 g farina
  • 65 g zucchero
  • 45 g burro fuso 2 tuorli
  • 1 albume
  • 1 cucchiaino di lievito per torte salate (io non lo avevo e ho messo quello per torte dolci)
  • Sale
  • Zeste di limone

INGREDIENTI per la crema:
  • 400 ml latte
  • 60 g farina 00
  • 16g amido di mais (maizena)
  • 100 g zucchero
  • buccia grattugiata di limone
  • un pizzico di sale
  • la punta di un coltello di curcuma (io non l’avevo...ma per la prossima volta me lo procuro!!!)
  • riccioli di cioccolato fondente

PROCEDIMENTO:

Per la frolla:
Impastare tutto insieme. Se dopo un po' non si amalgama, aggiungete pochissimo latte. Lasciate riposare in frigo almeno un paio d'ore (non riducete il tempo di riposo, non so se il problema che non mi hanno tenuto la forma del cannolo sia dovuto al poco riposo o al fatto che ho usato il lievito per dolci e non per salati!!!). Una volta trascorso il tempo di riposo, prendere la frolla, stendetela tra due fogli di carta forno e foderate gli stampi per fare i pasticcini, quindi cuocete in forno a 180° per pochi minuti.

Per la crema:
In un pentolino setacciate la farina con la maizena e aggiungete lo zucchero. Versate poi una parte di latte e mescolate bene con una frusta in modo da sciogliere tutti gli eventuali grumi, dopodiché versate il restante latte. Aggiungete il sale, la buccia di limone, la curcuma (io non l’avevo) e mettete su fuoco medio mescolando continuamente con la frusta fino a che il composto comincerà ad addensarsi. Non fate addensare troppo, ma lasciatela un po' lenta perché raffreddandosi si inspessisce. Fate raffreddare velocemente mescolando energicamente e coprite con pellicola a contatto con la superficie della crema.

Quando la crema e le frolle saranno fredde non vi resta che unirli.
Mettete la crema in una tasca da pasticcere e con una bocchetta a stella fare dei piccoli fiocchetti di crema su ogni pasticcino farcendolo completamente. Completate con i riccioli di cioccolato.



Ve lo ripeto...il risultato è molto semplice ma le ricette che lo compongo sono molto valide e di sicuro successo!!!

Buon appetito!

venerdì 10 maggio 2013

giovedì 9 maggio 2013

CORZETTI DELLA VALPOLCEVERA.....e premio contest!!!

Ciao a tutti!!

Avete ma i sentito parlare dei corzetti!!??
Nooo...sono una pasta molto antica tipica della mia regione. Sicuramente se qualcuno di voi ha già sentito parlare di corzetti è facile che siano quelli più famosi del Levante ligure, che sono dei dischi di pasta stampati con un tipico stampo in legno di faggio che recava in origine da un lato il simbolo della famiglia ricca a cui apparteneva  e dall’alto una sorta di croce, sembra che il nome derivi proprio dalla presenza di questa croce (prossimamente arriveranno anche loro!!!). Ma i corzetti di cui oggi vi voglio parlare io, sono diversi, certo si utilizza lo stesso impasto di quelli del levante ma hanno la forma di un otto.


I corzetti della Valpolcevera sono un tipo di pasta tipico proprio della zona in cui abito, la Valpolcevera appunto. Questa pasta è fatta senza ausilio di alcuno stampo, parlo quelli fatti in casa, e sono creati con una leggera pressione delle dita su un tocchetto di pasta, per come vengono fatti si definiscono:

tiae co e dië
(tirati con le dita)

quella leggera pressione sulla sfoglia dona a questo unico tipo di pasta la forma di una farfallina o più semplicemente di un otto.
Oggi, naturalmente vengono fatti industrialmente, e quindi si utilizza al posto delle dita una pressa con stampo speciale per sagomare l'impasto steso ottenendo una forma del tutto diversa da quelli fatti a mano ma che mantiene la forma ad otto con una lunghezza di 1 cm circa.


In realtà in casa mia non ho mai visto i corzetti fatti a mano ma solo quelli industriali, era tradizione di casa mia (cioè per noi i corzetti si condiscono solo così!!!) condirli con un sugo di carne e piselli, mentre per tradizione questo tipo di pasta si possono anche condire con burro, maggiorana e parmigiano oppure con sugo di funghi.


A questo piatto abbiamo abbinato un ottima bottiglia di ORMEASCO DI PORNASSIO rosso, e’ un vino tipico della Liguria di Ponente. Questo DOC intende dare una forte caratterizzazione territoriale al vino che nasce dal vitigno dolcetto a raspo verde, chiamato ormeasco, portato in zona dai Marchesi di Clavesana circa sette secoli fa. L'ormeasco rosso è un tipico vino di "montagna", rispetto al cugino piemontese (il Dolcetto).  Il suo colore e’ rosso rubino intenso con riflessi granato, il profumo e’ fruttato, floreale e speziato, con nitidi sentori di ribes, viola mammola, vaniglia e pepe nero.Al gusto è secco, spesso fresco, solo leggermente tannico, di media struttura e alcolicità, con discrete note morbide, finale di buona persistenza e accarezzato da una vena amarognola, ideale con agnolottial sugo di carne e polenta, trippa in umido, cima alla genovese e spezzatino di maiale.
Quello che abbiamo bevuto noi è stato prodotto dall’Azienda Agricola Colle Sereno di Acquetico (Pieve di Teco), una piccola realtà che mette molto impegno e attenzione nel proprio lavoro (con la quale non abbiamo alcuna collaborazione ma della quale apprezziamo particolarmente il lavoro).



CORZETTI DELLA VALPOLCEVERA

INGREDIENTI per 2 adulti e 3 nanetti:
  • 450 g farina 00
  • 3 tuorli
  • 180-190 g acqua con una presa di sale
  • burro
  • maggiorana
  • parmigiano reggiano grattugiato

PROCEDIMENTO:

Versate sulla spianatoia la farina formando una montagnola, poi allargatela con le dita creando una fontana. Al centro della fontana versate i 3 tuorli. Rompete i tuorli con la forchetta e stemperateli con l’acqua, in cui avrete sciolto una presa di sale. Amalgamate a poco a poco i tuorli e l’acqua con la farina, raccogliendola poco per volta dal bordo. Continuate a lavorare l’impasto con energia via via aggiungendo la farina dei bordi, fino ad ottenere un impasto liscio e setoso, allungatelo tra le mani con forza e raccoglietelo per una decina di volte ruotando ogni volta l’impasto di 90°.


Modellate la pasta a palla e ponetela a riposare per 30 minuti sotto una ciotola non grande (troppa aria all’interno la farebbe asciugare). Il riposo dovrebbe rendere la pasta meno elastica, più malleabile e più facile quindi da stendere.

A questo punto prendete la pasta staccatene un piccola porzione alla volta, lasciando il resto sotto la ciotola. Modellate la pasta ricavandone un rotolino di poco meno di 1 cm di diametro, quindi tagliatene dei tocchetti di 1-2 cm, che dovrete poi modellare tirandoli e premendone le estremità tra pollice e indice per dare loro la forma di un otto appena ritorto.

Cuocete i corzetti in abbondante acqua salata, dovranno cuocere per 8-10 minuti mantenendo la parte centrale più dura rispetto al resto (la loro caratteristica). Una volta cotti condirli con burro fuso e maggiorana e un abbondante spolverata di parmigiano reggiano.



Buon appetito!



Un ultima cosa importante!!!

Ricordate la mia Fugassa zeneize!!?? 

Avevamo partecipato al contest del blog Cultura del frumento con protagoniste le focacce appunto.



Sono felicissima di annunciarvi che siamo tra i vincitori del contest, ringrazio moltissimo il Molino Chiavazza e le sue straordinarie farine per l’opportunità....sono orgogliosa di questa ricetta e quindi felicissima che sia stata apprezzata!!!

Grazie mille a tutti!
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