Visualizzazione post con etichetta biga. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta biga. Mostra tutti i post

giovedì 1 novembre 2018

BISCOTTI DEL LAGACCIO con lievito di birra....per il GRANAIO!

Ciao a tutti!

Amo il momento della colazione, dopo aver “spedito” figli e marito rispettivamente a scuola e lavoro, mi concedo un momento tutto per me. Siedo tranquilla a tavola con una tazza di tè fumante, Molly ai piedi che spera nella caduta di qualche briciola e una grande scorta di biscotti del Lagaccio e inizio bene la giornata.





Oggi è il nostro primo post per una nuova rubrica Il Granaio – Baking time.




Pani, focacce, torte rustiche e tutto quello che unisce farine di ottima qualità, lievitazione, pazienza e bontà, dallo scorso luglio in una raccolta unica! Ogni 15 giorni noi insieme a Carla, Consuelo, Simona, Sabrina e Terry, vi proporremo tutto il buono che le nostre mani impasteranno per voi, ricette che troverete non solo sui nostri blog, ma anche sulla pagina facebook della rubrica. Ricette passo-passo, dettagli degli ingredienti e del procedimento per poter replicare a casa propria un prodotto goloso e sano per tutta la famiglia e per ogni occasione.

Grazie ragazze per avermi accolta nel gruppo.

Ecco il nostro paniere completo::


Torniamo ai nostri biscotti del Lagaccio, in realtà la tradizione vuole che vengano preparati rigorosamente con lievito madre (qui nel blog trovate una seconda versione di questi biscotti) mentre io oggi ve li propongo con lievito di birra, per i puristi sarà un piccolo sacrilegio.
 


I biscotti del Lagaccio sono una via di mezzo tra il pane (in casa mia si sono sempre chiamati Biscotti di pane) e le fette biscottate, potremmo dire che sono una grossa e spessa fetta biscottata poco dolce!

Il loro nome deriva da quello di un quartiere genovese, il Lagaccio appunto, dove vennero fatti per la prima volta in un antico forno vicino a un bacino artificiale apostrofato "Lagaccio" dai cittadini, nel 1593. Il lago artificiale costruito per volere di Andrea Doria, si trovava sulle alture di Genova e serviva in origine per la provvista della flotta e per approvvigionare di acqua il suo palazzo. In un secondo tempo, circa un secolo dopo, servì ad alimentare le fabbriche di polvere da sparo che l’antica Repubblica Genovese decise di costruire in quel luogo. Ancora oggi esiste il quartiere del Lagaccio, esattamente dove si trovava nel 1550, anche se il lago non esiste più. Oggi i biscotti del Lagaccio vengono prodotti da diverse industrie dolciarie in Liguria (a Genova: Panarello, Grondona, Preti per ricordarne alcune), oltre che in tutti i forni della città e in Piemonte, nella zona di Ovada.


BISCOTTI DEL LAGACCIO con lievito di birra (Bescheutti do Lagasso)


INGREDIENTI:

Per la biga:

  • 200 g farina tipo 1 forte (W320) 
  • 100 g acqua 
  • 2 g lievito di birra disidratato 
Impasto:
  • la biga 
  • 500 g farina tipo 1 media forza (W 270) 
  • 200 g zucchero 
  • 200 g acqua 
  • 150 burro morbido 
  • 3 cucchiai liquore sambuca (o 4 g semi anice) 
  • 2 g sale 
  • 2 g lievito di birra disidratato 

PROCEDIMENTO:

La sera prima impastate per pochi minuti la biga. In una ciotola mettete la farina, aggiungete l’acqua (fredda) in cui avrete fatto sciogliere il lievito. Impastate velocemente e brevemente, avrete un risultato non omogeneo, un po’ a briciole. Ponete in una ciotola, coprite con pellicola e lasciate fermentare ad una temperatura di 24°C per un tempo di 8-12 ore.

Quando la biga sarà arrivata a maturazione potrete procedere con l’impasto. Nella ciotola dell’impastatrice mettete la biga, l’acqua (solo 150 g, gli ultimi 50 g teneteli da parte ed uniteli solo se necessari), la farina, lo zucchero e il liquore (o i semi di anice). Impastate fino a raggiungere l’incordatura quindi aggiungete il sale e il burro a pezzettini piccoli pochi alla volta.

Dovrete ottenere un impasto liscio ed omogeneo, ben incordato, a questo punto trasferitelo in una ciotola dopo avergli dato una forma sferica e lasciatelo puntare per un’ora.

Quindi dividete l’impasto in tre parti e formate tre filoni, disponeteli su di una teglia coperta di carta forno e lasciateli lievitare fino al raddoppio al riparo da correnti.

Cuoceteli in forno già caldo a 180°C fino a completa cottura.

Trasferiteli su un gratella e lasciateli raffreddare completamente.

Il giorno successivo (lasciate riposare una notte i biscotti prima di tostarli) tagliate a fette oblique di circa 2 cm, disponetele su una teglia e fatele tostare fino a doratura in forno caldo a 180°C.
 


Conservare in una scatola di latta, durano molto tempo, se non li mangiate tutti prima!


NOTE:

- la tradizione vuole che i biscotti del Lagaccio vengano preparati con lievito madre, se volete provare è sufficiente sostituire la biga con 150 g di pasta madre rinfrescata e seguite il resto della ricetta eliminando del tutto il lievito di birra.

- potrete preparare i biscotti del Lagaccio anche con solo olio extravergine di oliva (per me li preparo sempre solo con olio extravergine) utilizzandone 120 g e aggiungendo 30 g di acqua al totale.

- infine per quanto riguarda gli aromi, normalmente si trovano aromatizzati con vaniglia. La mia versione alla sambuca (o anice) mi ricorda le colazioni di quando ero bambina, sono i miei biscotti del Lagaccio!





Buon appettito!




Se volete essere sempre informati sui nuovi post di Fotocibiamo, vi ricordiamo che potete trovarci sulla nostra Fanpage (https://www.facebook.com/Fotocibiamo-228513900683818) di Facebook.





domenica 15 gennaio 2017

PANE INTRECCIATO

Ciao a tutti!

Eccoci col primo post del nuovo anno. Avevo pensato di salutare il nuovo anno con un altro tipo di ricetta, avevo pensato ad un dolce leggero perfetto per questo periodo in cui, dopo i bagordi delle feste natalizie, si ricerca un po’ di leggerezza.
 


Invece ho cambiato tutto ed ho deciso di iniziare l’anno lasciandovi una ricetta preparata per il contest “L’arte del pane”, nel quale ci veniva richiesto di preparare una ricetta utilizzando la farina “VIVA, la nostra farina è”.

Voi direte...che c’è di speciale?!!??

Di speciale c’è il progetto che è dietro questa farina: “Viva, la nostra farina è” sono un gruppo di ragazzi (conosciuti personalmente ad alcuni corsi di panificazione) piemontesi che hanno avuto un’idea di percorrere l’intera filiera dal campo alla farina assecondando quelli che sono i tempi della loro terra senza usare additivi e seguendo i principi dell’agricoltura integrata.

Inutile dirvi che hanno ottenuto un prodotto ottimo con caratteristiche uniche.
Se volete provarla qui sul loro sito la potrete acquistare.
 


Ho pensato e ripensato alla ricetta da proporre ed ho pensato tanto che mi sono ridotta agli ultimi due giorni per eseguirla. Amo il pane decorato e questo fatto qualche tempo fa mi era rimasto nel cuore. Non sono particolarmente soddisfatta del mio risultato ma non avevo più il tempo di rifarlo. Quindi m raccomando se vorrete provarlo, attenzione alla lievitazione non abbiate fretta, come ho avuto io!

PANE INTRECCIATO


INGREDIENTI:

per la biga:

  • 200 g farina pizza VIVA (W320)
  • 100 g acqua
  • 2 g lievito di birra

per l’impasto:

  • 600 g farina pizza VIVA
  • 240 ml latte
  • 120 g olio extravergine di oliva + quello per spennellare le sfoglie
  • 80 ml acqua
  • 15 g lievito di birra 
  • 20 g sale
  • 7 g malto


per finire:

  • emulsione acqua e olio in parti uguali per spennellare 


PROCEDIMENTO:

Il giorno prima preparate la biga impastando velocemente tutti gli ingredienti, lascerete poi fermentare la biga per 16-20 ore ad una temperatura di 18°C.

Il giorno seguente preparate l’impasto: sciogliete il lievito nel latte e aggiungete metà acqua. Nell’impastatrice mettete tutta la biga (preparata il giorno prima), la farina, il malto, avviate ed aggiungete il composto latte + ½ acqua + lievito. Aggiungete l’olio a filo ed infine il sale e poco alla volta la restante acqua (fate attenzione che non sia troppa). Impastate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Ponete ora in una ciotola coperta a lievitare ad una temperatura di 26°C fino al raddoppio.

Ponete ora l’impasto sulla spianatoia e dividetelo a seconda della forma che vorrete dargli. Nel mio caso ho ottenuto circa 1400 g di impasto che ho diviso in due parti: una grande da 1 kg circa ed una più piccola da 400 g.

Dividete ancora la parte più grande in cinque parti da circa 200 g ciascuna, mentre quella da 400 g in 6 parti uguali.

Dalla parte più piccola otterrete la parte centrale del pane creando un intreccio a sei capi e una volta chiuso arrotolandolo su se stesso a formare una palla.
 


Riprendete ora le cinque palline da 200 g e stendetele ognuna in una sfoglia di circa 24 cm di diametro. Direttamente sulla teglia coperta da carta forno, ponete la prima sfoglia, spennellate con olio extravergine di oliva e sovrapponete la seconda sfoglia. Continuate così con tutte le sfoglie, l’ultima non dovrete spennellarla. Ora tagliate le sfoglie al centro formando 8 triangoli uniti per la base. Prendete ogni triangolo e ribaltatelo verso l’esterno andando a forma una corona all’interno della quale dovrete sistemare la palla intrecciata fatta prima.
 


Ora mettete a lievitare fino al raddoppio ad tempertura di 26°C coperto con una pellicola ad esempio nel forno chiuso con la luce accesa (non fate il mio errore e non abbiate fretta, lasciate che la lievitazione arrivi al raddoppio).

Spennellate la superficie del pane con un’emulsione di acqua e olio in stessa quantità e infornate il forno statico già caldo a 200°C per i primi 15 minuti quindi abbassate la temperatura a 180°C per i seguenti 25 minuti. Infine appoggiate il pane direttamente sulla griglia senza la teglia per altri 10 minuti con il forno aperta a fessura.

Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella.





Buon appetito!







Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...