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mercoledì 1 dicembre 2021

Il BUCCELLATO...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme il Buccellato siciliano, si tratta di una pasta a base di strutto che racchiude un ricco ripieno con fichi secchi, uva passa, mandorle, frutta candita, cioccolato, zuccata che viene poi chiusa a forma di ciambella.
 


Per questo mese dalle nostre compagne di viaggio troverete da Miria le Pastarelle di San Nicolò, croccanti biscotti all’anice; mentre Simona ha scelto le Lussekatter svedesi golosi e morbidi dolcetti svedesi dedicati a Santa Lucia.
  

Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854, con la bolla Ineffabilis Deus. Da quel momento si sancì l’immunità dal peccato originale della Vergine Maria fin dal primo istante del suo concepimento.

In Sicilia la fede per la Vergine Maria si sviluppò ben prima di tutto questo come scrisse Santo Giovanni Paolo II, Papa Wojtyla, in uno scritto inviato al Cardinale di Palermo nel 2004.

Il Santo Padre scrisse che questa “devozione, infatti, risale sicuramente ai tempi della dominazione bizantina, tra il VI e il IX secolo. La Madre di Cristo era particolarmente venerata con il titolo di Panaghia, Tutta Santa. Di lei si cominciò a celebrare liturgicamente la “santa Concezione”, e tale culto proseguì e si sviluppò nell’Isola senza interruzione. L’Immacolata fu dichiarata principale Patrona di tutta la Sicilia, con l’impegno per i fedeli di professare e difendere tale verità fino alla morte, un voto che è rimasto in vigore fino ad oggi, superando i mutamenti dei tempi e dei regimi”.

Questa devozione venne poi sancita in maniera ancor più ufficiale dal 1624 anno in cui Palermo fu colpita da una terribile peste, in quell’anno il Senato Palermitano fece voto di difendere la dottrina dell’Immacolato concepimento e ad onorare la festa con una degna celebrazione. E così è stato e avviene tutt’ora ogni anno con le tante processioni in onore dell’Immacolata che si organizzano in tutti i comuni siciliani.

Fonti:

- Siciliafan 
- Impronta magazine 
- Sicilian factory 
- Blog Sicilia 


 


Naturalmente alla devozione religione, la tradizione in Sicilia vuole che l’8 dicembre ma anche la sua vigilia il 7, siano due giorni di grandi festeggiamenti da trascorrere in famiglia accompagnati da grandi pranzi e cene. Tra le ricette dolci preparate per questa giornata troviamo il Buccellato (“Cucciddato”), un ricco dolce ripieno di frutta secca la cui forma a ciambella ha un significato votivo e rappresenta la corona di stelle (“u stellariu”) che orna il capo della Santa Vergine.
 


La pasta che racchiude il buccellato è preparata tradizionalmente con lo strutto e il marsala e senza uova, potete sostituire lo strutto col burro anche se il risultato durerà meno nel tempo. Importante dopo averlo preparato far riposar una notte in frigo il buccellato prima della cottura.
 



























BUCCELLATO SICILIANO
Ricetta di Ada Parisi del blog Siciliani creativi                              (io ho solo dimezzato le dosi)

INGREDIENTI (per un piccolo buccellato di circa 15 cm di diametro):
  • 150 g farina 00
  • 75 g strutto (o burro)
  • 50 g zucchero
  • un pizzico di sale
  • marsala, quanto basta
per il ripieno:
  • 150 g uva passa
  • 50 g mandorle
  • 150 g fichi secchi
  • 70 g cioccolato fondente
  • 30 g gherigli di noci
  • 15 g pinoli
  • 20 g scorza arancia candita
  • 10 g zuccata
  • un pizzico di sale
  • scorza limone grattugiata
  • 30 ml marsala
  • cannella q.b.
Per finire:
  • 50 g pistacchio (io ho messo granella mandorle)
  • canditi (arancia e ciliegie)
  • miele q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettete in ammollo l’uva passa in acqua calda per un’ora, quindi scolatela ed asciugatela.

Preparate la pasta: in una ciotola inserite la farina, il sale, lo zucchero e lo strutto. Impastate velocemente, otterrete un impasto a briciole. Sempre impastando iniziate ad aggiungere il Marsala, ne servirà tanto da permettervi di avere un impasto sodo, liscio e non umido. La consistenza è quella di una frolla. Coprite con pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno due ore.

Preparate il ripieno. Tostate le mandorle i pinoli, le noci e tritate il tutto grossolanamente. Fate lo stesso con i fichi secchi ed infine con la zuccata e l’arancia candita. Mettete tutto insieme in un tegame, aggiungete la scorza di limone grattugiata, una spolverata di cannella, un pizzico di sale, il cioccolato a tocchetti ed infine il marsala. Fate cuocere a fuoco bassa per 20 – 30 minuti sempre mescolando. Fate raffreddare completamente.

Ora avete tutti gli elementi del vostro buccellato. Infarinate il piano di lavoro e stendete la pasta in un rettangolo (circa 20x30 cm). Prendete la farcia ormai fredda e aiutandovi con le mani formate un cilindro lungo quanto il rettangolo steso prima. Mettete il cilindro sulla pasta stesa e fasciatelo con la pasta. Dovrete sigillare bene l’impasto e con delicatezza dargli la forma di una ciambella richiudendolo su se stesso. Potrete lisciare con le mani eventuali crepe che si potrebbero formare.
 


Ora decorate tutta la superficie della ciambella con la pinzetta da pasticceria, oppure bucherellando l’impasto con un coltello o con i rebbi della forchetta. Non preoccupatevi se in alcuni punti si vede il ripieno.
 


Trasferite il buccellato in frigo per una notte.

Al mattino scaldate il forno a 180°C e cuocete il buccellato per 30 minuti.

Una volta cotto, lasciatelo raffreddare quindi decoratelo.

Spennellatelo con il miele caldo (potrete usare anche della gelatina o della confettura di albicocche) quindi decorate con granella di pistacchio (io ho messo mandorle), ciliegie candite e scorza di arancia candita.



Buon appetito!



Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di gennaio.



Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.



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martedì 1 dicembre 2020

MUFFOLETTA...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!
 
Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme le MUFFOLETTE, morbidi panini siciliani che vengono preparati sia in occasione della festa dei Morti a novembre sia a dicembre in occasione della festa dell’Immacolata.




Questo mese vi proporremo un menù ridotto composto da un secondo, un pane e un dolce. Troverete qui da noi il pane con le Muffolette. Da Miria troverete i Rostin negàa, un secondo a base di carne di vitello tipico del milanese e preparato in occasione di Sant’Ambrogio. Infine da Simona sempre dedicati a Sant’Ambrogio troverete i Biscotti Ambrosiani


Le Muffolette (o Muffuletta o Moffoletta), una ricetta tipica siciliana, sono dei morbidi panini rotondi di semola di grano duro, aromatizzati a seconda della zona con semi di anice, o di finocchio, o di cumino, o ancora di sesamo ed hanno origini antichissime. Anche il ripieno con cui vengono mangiati varia moltissimo a seconda della ricorrenza in cui vengono preparati ma anche a seconda del posto in cui ci si trova.
 


In occasione della ricorrenza dell’Immacolata Concezione, più precisamente la sera della vigilia, questo panino si mangia attorno alle “vamparotte”, dei grandi falò preparati nei vari rioni delle città o dei paesi.
 


Come dicevamo prima, questo panino varia a seconda della zona e del paese in cui viene consumato: a Palermo è farcito con milza di bovino e si prepara in occasione della festa dei morti; a Lercara Friddi, provincia di Palermo, si condisce con ricotta, caciocavallo e sugna (strutto) e si prepara in occasione della festa dell’Immacolata Concezione; nella Valle del Belice si prepara per San Martino e si condisce con olio extravergine d’oliva, sarde salate, origano, caciocavallo e pepe.

Fonti: Gazzetta del gusto e Cronaca social

Il protagonista è sempre un panino tondo molto morbido, che viene di volta in volta arricchito con i prodotti della zona, noi lo abbiamo provato con olio extravergine di oliva, acciughe salate, pepe e origano. Semplice ma davvero molto gustoso...


MUFFOLETTE
Ricetta tratta dal blog Cucina facile con Elena.
INGREDIENTI:

  • 500 g semola rimacinata di grano duro
  • 300 g acqua
  • 25 g olio extravergine di oliva
  • 20 g semi di anice (io non li ho messi)
  • 15 g miele (io ho messo 5 g malto)
  • 10 g sale
  • 2 g lievito di birra disidratato
per lo spolvero:
  • semola rimacinata di grano duro
per farcire:
  • olio extravergine di oliva
  • acciughe salate
  • origano q.b.
  • pepe q.b.

PROCEDIMENTO:

Nella ciotola dell’impastatrice inserite: la semola, il malto e il lievito. Iniziate ad impastare ed inserite poco alla volta l’acqua. Impastate per 2-3 minuti.
Aggiungete ora poco alla volta l’olio e il sale (e i semi di anice se li avete messi). Impastate ancora per 5-6 minuti. Otterrete un impasto morbido ed omogeneo, trasferitelo sulla spianatoia date forma a palla quindi lasciatelo lievitare per 3 ore in una ciotola coperta al caldo (coprite la ciotola con un canovaccio quindi chiudetela nel forno spento).
Riprendete l’impasto lievitato e dividetelo in 7 parti di circa 125 g ciascuna. Date forma tondeggiante a ciascun pezzetto quindi passatele nella semola di grano duro. Trasferitele distanziate su una teglia coperta di carta forno e lasciatele lievitare coperte e sempre nel forno spento per un’altra ora (anche 1 ora e mezza).

Cuocete in forno già caldo a 220°C per 15-20 minuti fino a che diventino dorate, non cuocetele troppo a lungo in modo che rimangano morbide. 

Fate raffreddare quindi condite come preferite, noi abbiamo provato il ripieno con olio extravergine, acciughe, origano e pepe.




Buon appetito!



Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di gennaio del prossimo anno.


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giovedì 19 novembre 2020

PAN D'ARANCIO...per Il GRANAIO!

Ciao a tutti!
 
Oggi per il nostro appuntamento con la rubrica de “Il Granaio – Baking time”, vi proponiamo una profumatissima torta: il Pan d’arancio
 


Qualche anno fa questa torta era un vero tormentone, ogni blog ne proponeva la sua versione; ai tempi avevo letto la ricetta e anche se mi intrigava parecchio, avevo subito accantonato l’idea di provarla. Ora, complici due arance bio provenienti dall’orto di mia suocera non ho resistito ed ho voluto provarla.
 


L’origine di questa torta è la Sicilia, patria delle arance, e la sua particolarità è che l’arancia viene utilizzata nella sua interezza, non si scarta nulla, si frulla tutto. La mia perplessità era proprio questa, la parte bianca della buccia dell’arancia è amara ed avevo paura che si sentisse troppo nella torta. In realtà l’amarognolo viene mitigato molto dallo zucchero: nonostante io ne abbia ridotto la quantità, la nota amara arriva solo alla fine e non è per nulla fastidiosa.
 


Vediamo come fare...


PAN D’ARANCIO
Ricetta originale del blog “Mani amore e fantasia


INGREDIENTI (per uno stampo a ciambella 24 cm di diametro):
  • 1 arancia bio intera (circa 250/300 g)
  • 300 g farina 0
  • 300 g zucchero (per me 250 g)
  • 3 uova medie a temperatura ambiente
  • 100 ml latte (per me di soia)
  • 100 ml olio di semi (per me di arachidi)
  • 1 bustina lievito per dolci
  • 100 g mandorle (mia aggiunta)
  • pizzico di sale
  • burro e farina per lo stampo

PROCEDIMENTO:

Scaldate il forno a 180°C statico.

Imburrate lo stampo a ciambella in tutte le sue parti ed infarinatelo eliminando la farina in eccesso. Tenete da parte.

Frullate le mandorle con 100 g di zucchero fino a renderle farina, tenete da parte.

Lavate la buccia dell’arancia molto bene fregandola con uno spazzolino. Tagliatela a tocchetti con tutta la scorza direttamente nel boccale del frullino, aggiungete olio e latte e frullate tutto insieme.

Montate le uova con i restanti 150 g di zucchero fino a renderle chiare e spumose (potete anche non montare le uova ma semplicemente aggiungerle agli altri ingredienti).

In una ciotola mettete la farina, il lievito, la farina di mandorle e il pizzico di sale. Mescolate tutto quindi aggiungete l’arancia frullata con olio e latte. Mescolate ancora.

Infine aggiungete le uova montate, mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.

Se avete un frullatore abbastanza capiente, potrete preparare questa torta direttamente nel boccale del frullatore senza altre ciotole.

Versate il composto preparato nello stampo a ciambella livellandolo bene in ogni parte. 

Cuocete in forno caldo a 180°C per 40-45 minuti, sfornate solo dopo aver fatto la prova stecchino.

Fate raffreddare il pan d’arancio completamente prima di sformarlo.







Buon appetito!



Ed infine ecco il paniere completo di questo appuntamento:



  • Qui da noi: Pan d’arancio




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