Le nostre giornate continuano ad essere parecchio faticose...sto scrivendo con una mano sola perché il piccolo di casa è “appollaiato” sulla mia pancia per farsi l’ennesimo sonnellino della giornata! L’influenza ormai imperversa, ne sono vittima anch’io! Gli unici di casa Fotocibiamo a resistere ancora sono Molly ed il fotografo che oggi, per l’occasione, ha aggiunto una nuova mansione alla sua poliedrica figura...quella dell’infermiere!!!
Infatti ha smesso i panni dell’ingegnere-fotografo per trasformarsi in un perfetto uomo di casa con una ulteriore specializzazione nelle scienze infermieristiche e si è preso cura della sua famiglia super microbosa per tutto il giorno...e per tutto il weekend ahimè dovrà continuare!!!
Come dice Sabrina del blog “Les Madeleines di Proust”: é quello che rimane dai bovini, ovini, suini e ungulati, dopo che sono state prelevate le parti pregiate, vale a dire i due quarti anteriori e i due quarti posteriori. Si tratta di tutto ciò che si può cucinare delle interiora, quindi trippa, rognoni, milza, fegato, cervella, lingua, piedini, coda, cuore, polmone e animelle, ma anche testina e guancia nel vitello. Vale anche per il pollame e i conigli, con le creste, il collo, i piedi, il fegato, i bargigli.
La cucina di tradizione italiana, contadina e montanara vanta un bagaglio di ricette molto importante. Questi piatti sono sempre stati associati a cotture pesanti, ricche di grassi e intingoli, molto lontane dalla cultura moderna che predilige un'alimentazione sana e leggera. Negli ultimi anni grandi chef hanno ripreso questi tagli di carne, proponendoli con ricette e cotture più leggere e attuali, dimostrando che anche il Quinto Quarto può salire sul trono.
Proprio da tutto questo Sabrina, in collaborazione con Cristina di “Insalata mista”, ha creato un contest nel quale la sfida era quella di nobilitare questi tagli rendendoli veramente preziosi.
Ed è per tutto questo che io e il mio fotografo abbiamo pensato a questo FINGER FOOD.
GNOCCHI FRITTI AL QUINTO QUARTO
INGREDIENTI per 8 persone:
per la trippa:
- 400 gr foiolo (centopelle di bovino)
- 400 gr di trippa
- 700 gr carote
- 1 cipolla media
- 1 gambo di sedano
- 1 carota
- 1 rametto di rosmarino
- ½ spicchio d’aglio
- 3 foglie di alloro
- vino bianco q.b.
- brodo vegetale
- sale e pepe q.b.
- 500 gr patate
- 200 gr farina 00
- 50 gr parmigiano reggiano
- 1 uovo
- noce moscata
- sale
- uova q.b.
- farina
- pangrattato
- olio di semi di arachidi
- 200 gr fagioli dall’occhio
- olio extravergine dell’oliva
- 4 foglie d’alloro
- latte q.b.
- sale e pepe q.b.
Per prima cosa sciacquare i fagioli e lasciarli in ammollo 6 ore, poi scolare. Immergere i fagioli in acqua fredda, portare ad ebollizione e cuocere i fagioli per 35-40 minuti, quindi scolare nuovamente. Passare i fagioli in padella con un po’ d’olio extravergine di oliva e le foglie d’alloro, far cuocere per 15 minuti aggiungendo del latte all’occorrenza. Infine aggiustare di sale e pepe. Togliere le foglie di alloro e frullare aggiungendo del latte in modo da ottenere una consistenza cremosa. Tenere da parte.
Una volta formati tutti gli gnocchi cuocerli in abbondante acqua salata, lasciandoli cuocere qualche minuto da che vengono a galla.
Lasciare freddare su un canovaccio quindi impanare: passare nella farina quindi nell’uovo sbattuto leggermente salato ed infine nel pangrattato. Friggere in abbondante olio.
Servire caldo con la crema di fagioli dall’occhio.
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipiamo al contest "Quinto Quarto (R)evolution" di Sabrina del blog “Les Madeleines di Proust” e di Cristina del blog “Insalata mista”: