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domenica 1 ottobre 2023

I PIEROGI DI SANTA FAUSTINA...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme i PIEROGI per Santa Faustina, un piatto tipico della cucina polacca, sono simili ai nostri ravioli e possono essere sia dolci che salati.



Per questo mese le nostre compagne di viaggio prepareranno: Miria i MARITOZZI AL MOSTO DI CAPENA in onore di San Luca; mentre Simona la TORTA DI ARIGNANO in onore di San Remigio di Reims.


Anche questo mese abbiamo pensato di lasciarvi un piccolo regalo, 
cliccando sulla foto qui di seguito troverete la seconda parte della raccolta sui "Pani devozionali" di cui vi avevo parlato qui
 

 
Suor Maria Faustina Kowalska nacque il 25 agosto 1905 in un piccolo villaggio polacco da una famiglia molto religiosa. Fin da piccola manifestò la volontà di seguire la sua vocazione religiosa ma dovette rinunciarvi perché contrastata dai genitori, poté entrare in convento solo all’età di vent’anni quando venne accolta dalle suore della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia che si trova a Varsavia. Morì a soli 33 anni, il 5 ottobre 1938 e le sue spoglie riposano nel santuario della Divina Misericordia a Cracovia.

Visse sempre nell’obbedienza e nella preghiera in ogni servizio che le veniva affidato, in totale abbandono a Dio. Durante la sua vita fu confortata da varie apparizioni di Cristo, durante le quali le indicava cosa dovesse fare e come trovare la serenità interiore e la piena comunione con Lui.

Fu proprio in una di queste apparizioni che Gesù le chiese di dipingere un quadro secondo ciò che lui le stava mostrando (il quadro della Divina Misericordia): Gesù in piedi, vestito con una tunica bianca, la mano destra benedicente, la sinistra che apre la tunica dalla parte del cuore da dove scaturiscono due raggi, uno bianco e uno rosso. Le chiese di venerare il quadro e poi diffonderlo nel mondo. Qualche anno dopo il Signore insegno a Suor Faustina una particolare forma di preghiera: la Coroncina della Divina Misericordia: “La mia misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell’ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina”.

Suor Faustina divenne Apostola della Divina Misericordia e fino alla morte si prodigò per far conoscere al mondo la grande misericordia del Signore. Fu proclama Santa dal Santo Padre Giovanni Paolo II nel 2000, e in quell’occasione venne anche stabilito che ogni anno la prima domenica dopo Pasqua si sarebbe festeggiata la Festa della Divina Misericordia.

Fonti:

- Diario di Suor Maria Faustina kowalska 
- Santa Faustina Kowalska 
- Chi è Santa Faustina 
- Biografia 
- Suor Faustina 


I pierogi sono una delle specialità polacche più famose, si tratta di una ricetta tradizionale di cui esistono moltissime varianti, sia salate che dolci. Si sono probabilmente diffusi a partire dal continente asiatico verso la Russia, l’Ucraina, la Bielorussia e la Polonia. Tradizionalmente venivano serviti nelle grandi occasioni, come a Natale, anche se oggi vengono consumati come primo piatto o anche come street food nelle caratteristiche pierogerie.
 


Sono caratterizzati dalla tipica forma a mezzaluna, possono essere fritti oppure bolliti a seconda del ripieno o cotti al vapore. Di solito dopo la bollitura vengono rosolati in padella con il burro e aromatizzati con erba cipollina o prezzemolo.
 


Quelli salati ripieni di verdure o carne sono spesso accompagnati da cipolla o pancetta rosolati, burro sciolto o panna acida. I pierogi dolci sono invece ripieni di frutta fresca di stagione e si servono con le salse di frutta frullata, zucchero oppure pangrattato con il burro sciolto.
 

 
Noi abbiamo scelto la versione con la carne nel ripieno...

PIEROGI
Ricetta tratta da A.De Lorenzi, Il ricettario dei Santi, Mimep-Docete, p116 


INGREDIENTI (per 6 persone):

per la pasta:
  • 500 g farina
  • 2 uova
  • acqua q.b.
  • sale q.b.
per il ripieno:
  • 200 g patate
  • 200 g macinato manzo
  • 200 g ricotta
  • 1 cipolla
  • sale q.b.
per condire:
  • panna acida q.b.
  • prezzemolo q.b.
  • pepe q.b.
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • burro q.b.

PROCEDIMENTO:

Preparate la pasta.

Versate la farina a fontana sulla spianatoia, aggiungete le uova ed impastate con una forchetta. Aggiungete un pizzico di sale e l’acqua necessaria ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Coprite con un panno e lasciate riposare 30 minuti in frigo.

Preparate il ripieno.

Cuocete le patate con la buccia in abbondante acqua salata quindi schiacciatele con il passapatate.

Fate raffreddare quindi aggiungete la ricotta ed aggiustate di sale.

In un tegame fate soffriggere la cipolla tagliate a fettine sottili con qualche cucchiaio di olio. Una volta trasparente aggiungete la carne macinata e cuocete per circa 20 minuti, aggiungendo poca acqua.

Aggiungete sale e pepe.

Riprendete l‘impasto. Stendete la pasta col mattarello, quindi ricavate dei dischi di circa 10 cm di diametro, mettete al centro un cucchiaino d’impasto e chiudete a mezzaluna, sigillate bene i bordi, per non far uscire il ripieno, aiutandovi con i rebbi di una forchetta.
 

Cuocete i pierogi circa 4 minuti in 
abbondante acqua salata, quindi trasferiteli in una padella dove avrete fatto appassire in qualche noce di burro della cipolla tagliata fine.

Servite con panna acida e prezzemolo oppure erba cipollina.



Buon appetito!


Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di novembre.


Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.


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giovedì 21 gennaio 2021

BASTONCINI CROCCANTI DI RICOTTA...per Il Granaio!

Ciao a tutti!

Oggi per il nostro appuntamento con la rubrica de “Il Granaio – Baking time”, vi proponiamo dei BASTONCINI CROCCANTI ALLA RICOTTA, perfetti per un aperitivo dell’ultimo momento.
 


Dopo una ricetta più laboriosa come le fette biscottate al cacao e cocco, oggi ho pensato di proporvi una ricetta velocissima perfetta ad esempio per un aperitivo o anche in emergenza per sostituire il pane e i grissini durante il pranzo.
 


In origine con questo impasto Elena aveva preparato delle golose pizzette, ed erano una di quelle ricette che avevo segnato da provare da non so più quanto tempo. Mi incuriosiva molto l’utilizzo della ricotta, formaggio che io amo molto, nell’impasto.
 


È una ricetta poco impegnativa, ottima per quando si ha poca voglia di fare ma si ha voglia di qualcosa di sfizioso. L’impasto è molto versatile e potete davvero sbizzarrirvi con ogni forma ed aromatizzarlo come più vi piace.
 


Ma basta chiacchiere, andiamo insieme a vedere cosa ci serve...



BASTONCINI CROCCANTI ALLA RICOTTA
Ricetta originale dal blog di Elena “Con un poco di zucchero


INGREDIENTI:
  • 135 gr ricotta
  • 1 cucchiaino di sale,
  • 80 gr farina debole (da frolla e biscotti)
  • 45 gr semola rimacinata di grano duro
  • 5 gr lievito istantaneo per torte salate
Per finire:
  • 1 uovo
  • semi di sesamo bianco e nero tostato

PROCEDIMENTO:

È un impasto velocissimo che potrete fare facilmente a mano col solo aiuto di una ciotola e una forchetta.

Versate la ricotta in una ciotola e, se necessario, ammorbiditela con un cucchiaio di latte; nel mio caso era già morbida e non ho aggiunto latte.

Aggiungete il sale.

Mescolando con una forchetta aggiungete la farina, la semola e il lievito.

Quando l’impasto inizierà a formarsi continuate a mano: sarà morbido e malleabile. Stendete subito l’impasto su un piano infarinato tirandolo con il matterello ad uno spessore di 5-6 mm e con un taglia biscotti tagliate i vostri bastoncini e sistemateli su una teglia coperta di carta forno. 

Accendete il forno a 200°C. 

Spennellate i bastoncini con l’uovo sbattuto e cospargeteli con semi di sesamo nero e bianco tostati. 

Infornate per 15-20 minuti fino a che saranno dorati e croccanti.

Servite freddi.

NOTA:

Potrete dare largo sfogo alla vostra fantasia con questo impasto ed aromatizzarlo con peperoncino piccante, con formaggio reggiano, con erbe aromatiche...insomma con quello che più vi piace!




Buon appetito!


Ed infine ecco il paniere completo di questo appuntamento:




  • Qui da noi: Bastoncini croccanti di ricotta 






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giovedì 25 gennaio 2018

CASTAGNOLE AL FRENCH CONNECTION...per MTChallenge!

Ciao a tutti!

Questo mese per colpa di Giulia 
del blog Alterkitchen e di MTChallenge il nostro tasso alcolemico si è notevolmente alzato. La sfida era quella di trasformare un cocktails in una ricetta seguendo le indicazioni di Giulia, e qui a casa Fotocibiamo, dove, diciamocelo, un goccetto è sempre molto gradito, abbiamo giocato con le castagnole e il French Connection.



Ammettiamo di non essere ferrati sull’argomento cocktail, amiamo diversi liquori ma non particolarmente i cocktails quindi abbiamo dovuto studiare.

Ci siamo letteralmente persi in un mare di possibilità, non è stato facile scegliere. Abbiamo fatto poi la nostra scelta tra gli After Dinner.

Il French Connection è un cocktail molto semplice, fatto di soli due elementi, con molto carattere sia per il gusto che per la storia. Pensate che questo cocktail fa parte di una trilogia definita trilogia dei Cocktails Criminali (insieme al GodFather e al GodMother).

Fu preparato per la prima volta intorno agli anni 50, quando un’organizzazione criminale francese, chiamata nello stesso modo, dominava il mercato della droga tra Francia e Stati Uniti. Non a caso è composto da Cognac (Francese) e Amaretto di Saronno (Italiano): ai tempi la droga veniva prodotta a Marsiglia e distribuita da un clan italo-americano negli Stati Uniti. In alcune versioni poi si aggiunge anche un po’ di buccia di arancia.



FRENCH CONNECTION cocktails 

INGREDIENTI:
  • 3,5 cl Cognac
  • 3,5 cl liquore Amaretto
  • buccia di arancia (facoltativa)
  • cubetti di ghiaccio


Trovato il cocktails, dovevamo pensare all’elaborazione. Amaretto, Cognac e arancia erano gli ingredienti su cui potevamo giocare aggiungendo pochi gregari per trasformare in un piatto questo cocktail.
 


Ammetto che non sono stata molto originale: forse il periodo, forse il fatto di non averle mai fatte; ho iniziato a pensare alle castagnole che è stato facile aromatizzare all’amaretto utilizzando gli amaretti secchi nell’impasto insieme a poco liquore. E poi, complice un libro di Iginio Massari appena acquistato, il passaggio immediatamente successivo abbinarle ad una salsa al Cognac, resa più gentile dal miele e con una puntina di buccia di arancia ad unire il tutto.

Ecco che la complessità aromatica del cocktail si è ricreata in un piatto molto semplice che delizia per l’intenso profumo che lo caratterizza, non potete capire il profumo che è rimasto in cucina appena finito di prepararlo.



CASTAGNOLE AL FRENCH CONNECTION

INGREDIENTI per circa 50 castagnole:

  • 230 g farina debole
  • 150 g ricotta vaccina
  • 70 g amaretti secchi
  • 60 g zucchero
  • 20 ml liquore amaretto
  • 8 g lievito per dolci
  • 2 uova
  • un pizzico sale

  • zucchero a velo 

  • olio per friggere

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa sbriciolate finemente gli amaretti.

Ponete in una ciotola tutti gli ingredienti e mescolate velocemente. Trasferite l’impasto così ottenuto su una spianatoia abbondantemente cosparsa di farina.

Lavoratelo aggiungendo poca farina, l’impasto rimarrà molto morbido.

Sempre aiutandovi con la farina, prelevate piccole porzioni di impasto (circa 10-15 g) e arrotolatele a formare delle palline. Continuate fino ad esaurire l’impasto. Otterrete circa 50 castagnole.

Friggete le castagnole 4-5 per volta in abbondante olio caldo facendole girare su se stesse in modo da ottenere una perfetta doratura su tutta la superficie.

Scolatele e trasferitele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

Spolverate con poco zucchero a velo e servite ancora calde con la salsa al cognac a parte.



SALSA AL COGNAC

Idea liberamente tratta da “The sweetman” di Iginio Massari


INGREDIENTI:

  • 90 g cognac
  • 90 g miele di acacia 
  • semi mezza bacca di vaniglia
  • buccia di ¼ arancia grattugiata

PROCEDIMENTO:

In un pentolino scaldate il cognac fino a 60°C con il miele (importante che sia di acacia perché molto delicato, non deve sovrastare l’aroma del cognac) e la vaniglia.

Togliete il pentolino dal fuoco ed aggiungete la buccia grattugiata d'arancia. Mescolate e servite con le castagnole.




Buon appetito!





Con questa ricetta partecipo al 69° MTChallenge proposto da Giulia del blog Alterkitchen




mercoledì 19 aprile 2017

TORTA LAURINA

Ciao a tutti!

La torta Laurina è un dolce di ricotta tipico del Lazio. È formato da un doppio strato di frolla allo strutto al cui interno è racchiuso un ripieno di ricotta di pecora e cioccolato fondente aromatizzato da un liquore, talvolta rum o più tipicamente amaretto.
 


L’origine di questa torta è avvolto nel mistero, neppure l’aver sguinzagliato il marito nelle librerie della nostra città o l’aver chiesto aiuto ad ogni persona che pensavo potesse avere un qualche legame con Roma o zone limitrofe, mi ha permesso di saperne qualcosa di più.
 


Forse la torta Laurina è una torta legata alle tradizioni di famiglia, una torta di casa che col passare degli anni ha perso il suo nome originale, Laurina, per un più semplice crostata di ricotta e cioccolato. Infatti capita che tutti abbiano la ricetta della crostata ricotta e cioccolato ma nessuno, o pochi, sappiano cosa sia la torta Laurina.

Dal nome mi sarei aspettata di trovare al suo interno l’alloro, ma non è successo, l’unico accenno all’alloro all’interno di una torta al formaggio lo troviamo nella descrizione della Placenta fatta da Catone nel De Agri Cultura (del II secolo a.C.) dalla quale la Laurina come tutte la altre torte al formaggio sicuramente discende.
 



La particolarità di questa torta sta nella sua frolla che viene preparata con lo strutto. Lo strutto si ottiene da tutte le parti grasse dei suini. Ha l’aspetto di una pasta compatta di colore bianco. Ha un sapore neutro. Il suo utilizzo nella frolla contribuisce a renderla molto delicata e a dare una buona friabilità al prodotto finito, inoltre, a differenza della classica frolla col burro, non teme l’abbinamento con un ripieno umido come in questo caso il ripieno con la ricotta.



TORTA LAURINA

INGREDIENTI per una torta diametro 18 cm:

per la pasta frolla alla romana:

  • 400 g farina debole 
  • 200 g strutto (oppure 100 g strutto + 100 g burro)
  • 200 g zucchero semolato
  • 2 uova
  • un pizzico di sale
  • scorza grattugiata di un limone

per il ripieno:

  • 350 g ricotta di pecora
  • 50 g zucchero semolato
  • 50 g cioccolato fondente
  • 10 ml liquore amaretto
  • 2 uova 



PROCEDIMENTO:

Iniziate preparando la frolla. In una ciotola mettete lo strutto, la buccia del limone grattugiata e lo zucchero. Amalgamate tutti gli ingredienti tra loro velocemente con le mani. Aggiungete ora le uova ed incorporatele al composto grossolanamente con una forchetta.

Sulla spianatoia preparate la farina a fontana aggiungete il pizzico di sale ed infine unite il composto di strutto, uova e zucchero.

Impastate velocemente in modo da evitare che le vostre mani scaldino troppo il composto. Quando avrete ottenuto in impasto omogeneo, formate una palla. Avvolgetela con pellicola e lasciatela riposare in frigo almeno un’ora.

Naturalmente potrete preparare la frolla anche con una planetaria o con un semplice mixer da cucina.

Per il ripieno. Tritate grossolanamente a coltello il cioccolato fondente.

In una ciotola mescolate con una frusta la ricotta setacciata e lo zucchero, aggiungete le uova e il liquore sempre continuando a mescolare ed infine il cioccolato tritato.

Trascorso il tempo di riposo, riprendete la frolla dal frigo e foderate con carta forno bagnata e strizzata la vostra teglia (diametro 18 cm). Dividete la frolla in due parti, una più grande dell’altra, e stendetela ad uno spessore di circa 1 cm.

Con la parte più grande foderate la teglia e bucherellate la frolla sul fondo.

Aggiungete il ripieno di ricotta preparato in precedenza. Coprite col secondo disco di frolla, sigillate per bene i bordi e bucherellate la superficie. 


Cuocete in forno statico già caldo a 180°C per circa 35-40 minuti ponendo la torta sul ripiano medio del forno. Sfornate, lasciate raffreddare e servite cosparso di zucchero a velo.

Note:

* Volendo sostituire il burro allo strutto nella frolla, tenete presente che il burro ha una percentuale di grasso pari a circa 83% e il resto è latticello, mentre lo strutto ha una percentuale di grasso pari quasi al 100%. Quindi ogni 100 g di strutto avremo circa 100 g di burro.

Mentre se vorrete fare la sostituzione contraria: sostituite 100 g di burro con 83 g di strutto e 17 g di acqua.

** La frolla può essere preparata anche il giorno prima e conservata in frigorifero.

*** La frolla allo strutto viene talvolta aromatizzata anche con poco liquore e non solo con la scorza grattugiata del limone.



Buon appetito!







Con questa ricetta, partecipo al Calendario del Cibo Italiano e ai festeggiamenti per la Giornata Nazionale dei dolci al formaggio:




martedì 24 maggio 2016

CHEESECAKE ERBORINATO

Ciao a tutti!

Eccoci arrivati all’appuntamento con la sfida MTChallenge.
Annalù e Fabio i vincitori del mese scorso questo mese hanno scelto il CHEESECAKE come sfida per MTC n°57!

Il cheesecake può essere sia dolce che salato ma in entrambi i casi è costituito da una base o un guscio di pasta sovrastato da uno strato piuttosto alto di crema di formaggio fresco, zuccherato o no a seconda della tipologia e aromatizzato. Naturalmente le varianti sono moltissime a partire dalla base che può essere fatta da biscotti sbriciolati e ricompattati dal burro, oppure una frolla ma anche un biscuit o addirittura un pan di spagna. E anche sui formaggi c’è l’imbarazzo della scelta, solitamente si usano formaggi freschi e molto morbidi che permettono di creare una crema.




L’idea del nostro cheesecake nasce dalla nostra passione per i formaggi e per i vini, capita spesso che si organizzino cene a base di formaggi e confetture varie e vini. L’abbinamento tra un formaggio erborinato e un vino da meditazione quale può essere il passito o anche un recioto o il ramandolo può essere un fine pasto parecchio trasgressivo.

Il formaggio scelto da abbinare alla ricotta, secondo noi più indicata per quello che avevamo in mente rispetto ad un cream cheese, è un gorgonzola piccante. Un formaggio a pasta cruda di colore biancastro screziato da venature verdi dovute al processo di erborinatura che si ottiene tramite muffe. La sua stagionatura si protrae per oltre 80 giorni.
 

Le caratteristiche di grassezza, succosità e sapidità di questo formaggio richiedono un vino che sappia esaltare ma allo stesso tempo contrastare il tutto e quindi abbiamo completato il nostro cheesecake con una gelatina di vino passito.

Il passito di Pantelleria è un vino molto antico prodotto da una particolare varietà di uva detta Zebibbo, la sua produzione risale a più di duemila anni fa. È un vino dal colore dorato con toni ambrati, il suo sapore intenso e persistente con un perfetto equilibrio tra dolcezza e piacevole freschezza è splendido se accompagnato da formaggi erborinati oltre che da solo come vino da meditazione ma anche insieme alla pasticceria fresca o anche secca.
 


Scelto il formaggio e il topping, ci serviva una base in cui inserire qualcosa di croccante per contrastare la cremosità del resto della nostra creazione, così nella base oltre che aver utilizzato dei crackers salati rimpastati col burro abbiamo aggiunto delle noci tritate grossolanamente.

Nulla di eccezionale dal punto di vista della sperimentazione e degli abbinamenti ma davvero goloso per quanto riguarda l’appagamento del palato!

La nostra idea è quella di servire il cheesecake come antipasto o in un buffet salato pensando ad una versione fingerfood.


CHEESECAKE ERBORINATO


INGREDIENTI per uno stampo diametro 10,5 cm alto 5 cm:

per la base:

  • 40 g crackers salati
  • 35 b burro freddo
  • 30 g noci
per la crema al formaggio:
  • 140 g ricotta vaccina
  • 100 g gorgonzola piccante
  • 40 ml latte
  • 3 g gelatina in fogli
gelatina di passito:
  • 100 ml passito liquoroso di Pantelleria
  • 3 g gelatina in fogli

PROCEDIMENTO:

Tritate grossolanamente a coltello le noci. Frullate i crackers con il burro freddo, trasferite in una ciotola, aggiungete le noci e mescolate bene.

Rivestite di carta forno il fondo e poi le pareti (lasciate la carta forno più alta di qualche cm rispetto al bordo della teglia) di una teglia apribile o un coppapasta (diametro 10,5 cm e alto 5 cm) iniziate a compattare il composto crackers, noci e burro sul fondo creando la base del vostro cheesecake. Se volete un cheesecake con pareti perfettamente lisce dovrete coprire le pareti con un foglio di acetato alimentare, io volevo avere un aspetto più rustico ed ho scelto la carta forno. Non mettete tutto il composto in una sola volta nella teglia, aggiungetelo poco per volta compattando sempre aiutati da un batticarne ad ogni aggiunta. Riponete in frigorifero.

Preparate il composto di formaggio frullando velocemente e non troppo a lungo ricotta e gorgonzola insieme. Ponete la gelatina in un bicchiere con poca acqua in modo che si ammorbidisca. Scaldate il latte e mescolando aggiungete la gelatina. Fate sciogliere la gelatina mescolando con un cucchiaio ed aggiungete questo composto ai formaggi. Mescolate il tutto con cura.
Non aggiungete sale, essendo il gorgonzola piccante molto saporito non dovrebbe essere necessario ma regolate a vostro gusto.

Riprendete la teglia con la base ormai rassodata e versatevi sopra il composto di formaggio. Livellate per bene la superficie aiutandovi con una spatola e riponete in frigorifero per almeno un’ora.

Infine preparate la gelatina di passito. La quantità è precisa per avere un giusto spessore di gelatina sul cheesecake che possa contrastare la grassezza della crema di formaggio. Ponete la gelatina ad ammorbidirsi in un bicchiere con poca acqua. Scaldate 40 ml di passito in cui poi andrete ad aggiungere la gelatina. Mescolate in modo da farla sciogliere completamente ed aggiungete il resto del vino. Mescolate ancora.

Riprendete la teglia con il cheesecake dal frigorifero, aggiungete tutta la gelatina di passito preparata e riponete ancora in frigo per almeno 3 ore.

Dopo il riposo con molta cautela sformate il cheesecake dalla teglia e ponetelo su un piatto da servizio. Prima di servirlo, lasciatelo fuori dal frigo almeno mezz’ora.




Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo alla sfida n°57 dell'MTC di Annalù e Fabio del blog Assaggi di viaggio:






lunedì 20 aprile 2015

CROSTATA DI RICOTTA E WHISKY per the recipe-tionist!


Ciao a tutti!




Finalmente da non so più quanto tempo posso dire che quello passato è stato un tranquillo fine settimana in famiglia, in cui abbiamo fatto tutto quello che avevamo programmato senza essere ostacolati da nessun virus superstite.

Per noi quindi un grande successo, non potete immaginare, non abbiamo fatto nulla di particolare, siamo andati dalla nonna, siamo finalmente riusciti ad andare a messa tutti insieme e poi abbiamo cucinato e fotografato ben tre ricette!

La prima ricetta a cui ci siamo dedicati è una ricetta “copiata” per partecipare ad un gioco “the recipe-tionist” la cui essenza non è quella di competere per un premio ma di “celebrare” il lavoro di un’altra blogger.

Questo mese the recipe-tionist è Cristiana del blog “Beuf a la mode”, una persona che apprezzo molto non solo per la sua grande capacità in cucina ma anche per il suo modo di essere, non ho avuto il piacere di conoscerla personalmente ma, da quello che si legge tra le righe del suo blog, abbiamo diverse affinità la più semplice delle quali è sicuramente quella di avere entrambe una famiglia numerosa e di crederci fermamente!

Girovagando per il blog di Cristiana sono state moltissime le ricette che mi hanno stuzzicato, ero partita pensando ad una ricetta con protagonista il quinto quarto (lei ne è la regina!) poi sono passata ad un dolce da credenza perché è un tipo di ricetta di cui il mio blog è un po’ carente, ed ero praticamente già pronta a preparare la torta di carote e noci quando poi per caso sono capitata su questo post e non sono più riuscita a dimenticare questa crostata.

Spero di non essere finita fuori tema Flavia, ma preparare questa crostata buonissima mi ha permesso di celebrare non una ma ben due blogger, la prima è Cristiana e la seconda è Alessandra, un’amica che ho avuto la fortuna di conoscere perché genovese come me, ma che, probabilmente scioccata dopo il nostro incontro, ha deciso subito dopo di trasferirsi a Singapore!!!

Secondo le regole del gioco è ammessa un’unica omissione o sostituzione, quindi ho sostituito la farina 00 con la farina einkorn, una miscela di farina integrale di farro monococco biologico e farina tipo 1 di grano tenero biologico. 






CROSTATA RICOTTA E WHISKY

Io ho utilizzato una teglia 24 cm alta 4 cm (mi è avanzata quasi 400 g di frolla, circa la metà, utilizzando questo tipo di teglia) nella ricetta originale andava utilizzata una teglia da 26-28 cm.

INGREDIENTI: 


per la base

  • 3 hg ricotta romana
  • 3 hg farina einkorn
  • 250 g di burro
  • 1 cucchiaio di zucchero
per il ripieno
  • 400 g ricotta romana
  • 400 g zucchero a velo (potete scendere fino a 300) (la prossima volta per me non più di 250 g)
  • 2 tuorli piccoli
  • whisky (almeno mezzo bicchierino) (la prossima volta ne metterò un bicchierino!)

PROCEDIMENTO:


Preparate la base come una normale frolla, mescolando tutti gli ingredienti e e manipolando il meno possibile. Non appena impastate la frolla, aiutandovi con due fogli di carta forno stendetela e foderate la teglia coperta da carta forno (indispensabile per sfornarla se non utilizzate una teglia col fondo amovibile), quindi trasferite la teglia con la frolla in frigo almeno un’ora (se volete anche solo ½ ora se la mettete in freezer). Stendete anche la frolla avanzata anch'essa tra due fogli di carta forno e riponetela anch’essa in frigo lasciandola tra i due fogli di carta forno con cui l’avete stesa, questa frolla vi servirà per poi fare le strisce della crostata. Il riposo è essenziale, ma essendo molto morbida è meglio stenderla prima di farla riposare in frigo,
altrimenti, se la rimanipolate per rivestire la tortiera, scaldate di nuovo il burro e siamo daccapo!

Trascorso il tempo di riposo riprendete la teglia con la frolla e fatela cuocere in bianco per 15 minuti in forno già caldo a 180°C.

Ora preparate il ripieno: con una frusta montate la ricotta con lo zucchero, aggiungete i tuorli uno ad uno, sempre montando e infine il whisky.

Con la crema di ricotta appena preparata dovrete riempire il guscio di frolla cotto in precedenza e con il resto della pasta formate la griglia tipica della crostata.

Infornate in forno statico già caldo a 180°C per almeno 30 minuti facendo attenzione a che non scurisca troppo in superficie (copritela con un foglio di alluminio se dovesse essere necessario).

Lasciatela raffreddare completamente nello stampo, quindi sformatela e spolverizzate con zucchero a velo. Dà il meglio di sé il giorno successivo.

Nota:

Potete cuocere la crostata anche tutta in una volta, cioè evitando di fare la cottura in bianco del guscio di frolla, ma in quel caso dovrete aumentare il tempo di cottura anche fino a 40 minuti facendo sempre attenzione a che non scurisca troppo (coprite in quel caso con un foglio di alluminio).




Buon appetito!



Con questa ricetta partecipo al gioco THE RECIPE-TIONIST di Flavia del blog Cuocicucidici che questo mese vedeva come recipe-tionist Cristiana del blog “Beuf à la mode”:

http://cuocicucidici.blogspot.it/2015/03/the-recipe-tionist-le-regole.html









 

giovedì 13 febbraio 2014

MEZZE MANICHE RIPIENE


Ciao a tutti!

Ormai lo sapete...amo impastare ma non qualcosa di particolare... no...in generale...io amo impastare che sia un dolce, che sia un pane oppure una pasta...basta impastare e così spesso mi ritrovo a girovagare sul web alla ricerca di formati nuovi, diversi dal solito, vengo attirata da pani dalle più svariate forme e lo stesso avviene per i biscotti e non parliamo poi della pasta fresca...



Tempo fa avevo visto questo formato di pasta qui...le mezze maniche ripiene...una pasta ripiena che non viene chiusa completamente ma nonostante questo il suo abbraccio è sufficiente per mantenere al suo interno il suo ripieno...quando l’ho vista la prima volta sinceramente non ero poi così convinta che il ripieno non uscisse e, vi dico la verità, anche mentre la facevo ero parecchio perplessa...ma alla fine mi son dovuta ricredere...le mezze maniche non lasciano uscire il loro ripieno neppure in cottura... 


Cosa da non trascurare, è una ricetta semplice che non richiede chissà quali abilità...è sufficiente stendere la pasta con la sfogliatrice mettere il ripieno sopra con una sacca da pasticcere, facendo un lungo cordoncino, avvolgerlo con la pasta saldandola bene e tagliare i tocchetti ed il gioco è fatto...


Io ho preparato la pasta aggiungendo delle borragini (prese dall’orto) per colorarla di verde ed avere un contrasto col ripieno bianco di sola ricotta e parmigiano...ma le combinazioni sono davvero moltissime...inoltre, avendone preparata in grande quantità, le ho surgelate ben distanziate tra loro su dei vassoi, per poi trasferirle in sacchetti da freezer una volta surgelate, e poi le ho cotte in acqua bollente ancora surgelate. Quindi si possono anche preparare in anticipo...

Con queste quantità ho ottenuto indicativamente 170 mezze maniche ripiene lunghe circa 1,5 cm ciascuna.


MEZZE MANICHE RIPIENE


INGREDIENTI per 5 persone:

per la pasta:

  • 300 g preparato per pasta fatta in casa (una miscela di farina di grano tenero e semola Molini Pizzuti)
  • 60 g borragini
  • acqua q.b.

per il ripieno:

  • 500 g ricotta
  • 70 g parmigiano reggiano
  • 1 uovo
  • 3 cucchiai di pangrattato (solo se necessario)

per il sugo:

  • 400 g passata di pomodoro
  • ½ cipolla piccola bionda
  • 1 foglia di alloro
  • 2 cucchiaini zucchero
  • sale

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa, sbollentate pochi minuti in acqua le borragini dopo averle pulite. Scolatele e strizzatele per bene, quindi frullatele con la farina che così si colorerà di verde. Impastate la farina aggiungendo poca acqua alla volta (non metto la quantità d'acqua precisa perché dipende da quanta acqua rimane nelle borragini) fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, copritelo con una ciotola e lasciatelo riposare sulla spianatoia il tempo di preparare il ripieno.
In una ciotola setacciate la ricotta, aggiungete il parmigiano e aggiustate di sale quindi aggiungete un uovo. Mescolate bene e solo se necessario aggiungete il pangrattato (io ne ho dovuti aggiungere tre cucchiai per ottenere un composto consistente ma dipende molto anche dalla ricotta). Trasferite il ripieno in una tasca da pasticcere e tenetelo da parte.
Riprendete ora la pasta, dividetela in tocchetti e stendeteli con la sfogliatrice prima più spessi e via via più sottili (sono arrivata alla penultima posizione).
Riprendete la tasca da pasticcere e fate fuoriuscire la ricotta lungo il bordo della pasta. 


 


Arrotolatela fino a formare un cilindro ripieno, sigillate il bordo passando poca acqua con un pennellino ed eliminate eventuale pasta in eccesso. 




Tagliate in tanti tronchetti di circa 1,5 cm di lunghezza, infarinate leggermente e continuate fino ad esaurire gli ingredienti.


 

Arrivati a questo punto, potete sistemare le mezze maniche su un vassoio ben allineate e surgelarle.


Oppure mettete a bollire l’acqua in una pentola, salate, versate la pasta, muovete delicatamente con un cucchiaio di legno per non farla attaccare al fondo e aspettate che salgano a galla, da questo momento attendete pochi minuti, assaggiate perchè sarà pronta velocemente. Scolate con un mestolo forato e tuffate direttamente nel sugo.
Ho condito le mezzemaniche con un semplice sughetto di pomodoro. Rosolate la cipolla nell’olio, aggiungete il pomodoro e la foglia di alloro. Aggiungete lo zucchero e fate cuocere il necessario aggiustando alla fine di sale.   

Servite caldo.



Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo al contest “Festeggiamo insieme il mio compleBlog” del blog “I biscotti della zia” della mitica zia Consu: 

 
http://ibiscottidellazia.blogspot.it/2014/01/1-anno-di-blog-e-nuovo-contest.html

Zietta...ho pensato e ripensato a cosa potesse piacerti...e poi ho rinunciato...sì avrei voluto preparare una ricetta particolare con abbinamenti inusuali...insomma una vera sperimentazione...ma poi...non ne sono capace...poi ho pensato ad un meraviglioso pane lievitato in maniere eccezionale con un’alveolatura perfetta...ma...non ne son capace...io e il mio Pupetto stiamo ancora imparando a conoscerci...quindi alla fine ho scelto un qualcosa in cui mi sento tranquilla...una sorta di cavallo di battaglia...sì...ho pensato alla pasta fresca...ad una pasta fresca ripiena perfetta per iniziare i festeggiamenti, morbida e rassicurante col suo ripieno cremoso ma con un aspetto un po’ diverso dal solito!!!
Ancora tanti auguri carissima Consu!!!


Non mi resta che augurare a tutti un felicissimo fine settimana...speriamo di sole!!!




 
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