Visualizzazione post con etichetta olive taggiasche. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta olive taggiasche. Mostra tutti i post

giovedì 4 marzo 2021

BISCOTTI DI TAGGIA...per Il Granaio!

Ciao a tutti!

Oggi per il nostro appuntamento con la rubrica de “Il Granaio – Baking time”, vi proponiamo i BISCOTTI DI TAGGIA, rustici biscotti tipici di Taggia, un piccolo borgo in provincia di Imperia.

Ero alla ricerca di una ricetta che fosse adatta alla nostra rubrica, fosse una ricetta tipica della mia Liguria perché lo sapete che ho un debole per la tradizione e poi anche una ricetta che fosse perfetta per questo periodo di Quaresima.
   


Ed è proprio durante queste ricerche che sono inciampata nei Biscotti di Taggia. A prima vista sembrerebbero proprio uguali ai nostri Biscotti del Lagaccio (o qui) ma in realtà gli assomigliano forse solo per la forma e per la doppia cottura, infatti il loro impasto è più semplice, sono aromatizzati con i semi di  finocchio ed inoltre viene utilizzato l’olio extravergine di oliva al posto del burro.

I Biscotti di Taggia detti anche “Bescheutti da Quaeixima” (biscotti di Quaresima) hanno una storia molto interessante ed antica, risalgono al lontano 1580 quando per la prima volta vennero preparati dalla Confraternita dei Bianchi e da quella dei Rossi per aiutare le famiglie che erano state colpite dalla grave carestia dell’anno precedente.
 


Inizialmente non venivano preparati dei biscotti ma un grande pane che poi nel tempo si è trasformato nel Biscotto di circa un chilogrammo aromatizzato al finocchietto che ogni anno viene preparato e donato alle famiglie il giorno del Giovedì Santo per ringraziarle delle offerte ricevute.

Durante tutto l’anno nei forni di Taggia si trova la versione più piccola del Biscotto di Pasqua, i Biscotti di Taggia che oggi vi propongo anche qui. La ricetta viene da un forno del Borgo la “Panetteria Valeria”. Ho cercato di non modificare la ricetta, ho solo diminuito la quantità di semi di finocchio (solo per una questione di mio gusto) e anche la quantità di lievito utilizzato.

BISCOTTI DI TAGGIA
Ricetta originale della panetteria “Valeria”


INGREDIENTI:
  • 500 g farina 0
  • 200 g acqua
  • 100 g zucchero
  • 70 g olio extravergine di oliva
  • 3 g lievito di birra liofilizzato (se fresco 15 g) 
  • 2 cucchiai di semi di finocchio 
  • 1 cucchiaino di miele
  • ½ cucchiaino di sale

PROCEDIMENTO:

Inserite nell’impastatrice la farina, lo zucchero, il lievito e il miele. Azionate l’impastatrice alla prima velocità quindi iniziate da aggiungere l’acqua alternata con l’olio. Quando l’impasto inizia a formarsi aggiungete il sale e i semi di finocchio. Aumentate la velocità e portate ad incordatura. Lasciate riposare per 30 minuti nell’impastatrice coperto da un canovaccio.

Riprendete l’impasto, trasferitelo sul piano di lavoro, dividetelo in due parti. Con le mani stendete le due parti in altrettanti rettangoli e arrotolate la pasta su se stessa formando due filoncini lunghi circa 30 cm ciascuno.

Trasferite i due filoncini su una teglia coperta di carta forno, schiacciateli leggermente, quindi copriteli con pellicola e un canovaccio e fateli lievitare per 40 minuti.

Con un tarocco tagliate ogni filoncino in fette di 2 – 3 cm di spessore ma senza staccarle tra loro, segnate le fette ma lasciate il filoncino unito.

Coprite con pellicola e con un canovaccio e lasciate lievitare ancora per 1 ora / 1 ora e mezza. Cuocete in forno già caldo a 200°C per 20 – 25 minuti.

Sfornate e lasciate raffreddare completamente.
 


Staccate ora le fette con le mani, sarà sufficiente una leggera pressione, quindi disponetele su una teglia coperta di carta forno tutte allineate.

Fate tostare i biscotti a 125-130°C fino a doratura, girateli a metà cottura.

Sfornate e lasciate raffreddare.




Buon appetito!



Ed infine ecco il paniere completo di questo appuntamento:



  • Qui da noi: Biscotti di Taggia




Seguiteci sulla nostra pagina FB IL granaio  per non perdere le novità.




Se volete essere sempre informati sui nuovi post di Fotocibiamo, vi ricordiamo che potete trovarci sulla nostra Fanpage di Facebook.



giovedì 9 luglio 2020

INSALATA DI POLPO ALLA TELLARESE...per Al Km 0!

Ciao a tutti!

Oggi prepariamo insieme l’Insalata di polpo alla Tellarese, per il nostro appuntamento mensile con la rubrica de “Al km 0” che ha per tema “cucina a basse calorie”.
  


Conosco e mangio il polpo con le patate da sempre, da quando da bambina accompagnavo mio padre a pesca, ma che, con l’aggiunta di pochi aromi, si chiamasse Insalata di polpo alla Tellarese l’ho scoperto ultimamente leggendo un post di un’amica, Francesca, genovese come noi.
 

Tellaro è un piccolo borgo marinaro affacciato sul Golfo de La Spezia; è la frazione più orientale del comune di Lerici. È stato censito tra i borghi più belli d’Italia e nel tempo è stato la meta di molti artisti stranieri e italiani che si sono rifugiati in questo meraviglioso luogo.
 

L’insalata di polpo è un piatto simbolo di questo luogo e il perché viene spiegato con una leggenda. Si racconta che Tellaro venne salvata da un attacco notturno di pirati saraceni dal suono martellante delle campane della chiesa attivate da un gigantesco polpo. Ed ecco perché a Tellaro il polpo è diventato un simbolo e viene festeggiano anche in una sagra che si svolge nel mese di agosto.
 

Quella che vi lascio oggi è una ricetta molto semplice, tutto il lavoro è fatto con la cottura del polpo, poi è sufficiente condirlo con un intingolo di olio, aglio, prezzemolo, olive taggiasche e sale e il gioco è fatto. Qualche anno fa abbiamo pubblicato un’altra ricetta col polpo come protagonista che sarebbe perfetta per il tema de Al Km 0 di oggi, il carpaccio di polpo.


INSALATA DI POLPO ALLA TELLARESE
ricetta originale presa dal blog di Francesca La maggiorana persa
INGREDIENTI per 5 persone:
  • 1,9 kg polpo
  • 5 patate grandi
  • 100 g olive taggiasche
  • ½ spicchio d’aglio
  • succo di 1 limone
  • 5-6 rametti di prezzemolo
  • sale e pepe q.b
  • olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO:

Lavate le patate per eliminare eventuali residui di terra, non sbucciatele, ponetele in una capiente pentola e copritele con abbondante acqua fredda quindi ponete sul fuoco e portate a cottura. Una volta cotte (circa 30 minuti dal bollore, controllate con una forchetta) fatele appena intiepidire quindi sbucciatele e tagliatele a tocchetti. Tenete da parte.

Nel frattempo pulite il polpo: eliminate le interiora rovesciando il corpo del polpo (comunemente definita testa), trasferitelo su un tagliere e con un coltello fate due incisioni al di sopra e al di sotto degli occhi ed eliminateli. Ora eliminate il becco che si trova nella parte sotto al centro dei tentacoli, incidendo col coltello e facendo una piccola pressione. Infine, sciacquate bene il polpo sotto l’acqua corrente, in modo da eliminare eventuali residui di sabbia dalle ventose.

Appena l’acqua bolle salate, prendete il polpo dalla testa immergendolo per tre volte, in questo modo si arricceranno i tentacoli. Finita questa operazione immergete definitivamente il polpo nell’acqua e portate a cottura. Questa operazione non cambia in nessun modo il gusto del polpo, ma rende i tentacoli ben arricciati e quindi belli a vedersi.

Il tempo di cottura varia a seconda della dimensione ma anche a seconda del fatto se si sta utilizzando un polpo fresco o congelato (*) infatti con quest’ultimo dovrete aumentare il tempo di cottura per la maggiore presenza di acqua.

Nel mio caso ho fatto cuocere il polpo per 30-35 minuti, ma verificate sempre la cottura infilzandolo con una forchetta, se con i rebbi non incontrerete resistenza allora il vostro polpo avrà raggiunto la cottura.

Arrivato a cottura, levate la pentola dal fuoco e lasciate intiepidire il polpo nella sua acqua.

Preparate ora l’intingolo con cui andrete a condire la vostra insalata. In una ciotola spremete il succo di un limone, aggiungete l’olio extravergine di oliva ed emulsionate bene con una forchetta. Tritate metà delle olive taggiasche, l’aglio e i rametti di prezzemolo quindi aggiungeteli all’emulsione. Mescolate bene e aggiustate di sale se necessario.

Riprendete il polpo ormai tiepido, dividete gli 8 tentacoli dalla testa e tagliateli a tocchetti piccoli e tagliate e striscioline fini la testa.

Raccogliete i tocchetti di polpo, le patate e l‘altra metà di olive taggiasche in una capiente ciotola, condite con l’emulsione preparata e mescolate bene facendo attenzione a non rompere le patate.

Servite fredda o tiepida.


NOTE:

(*)
 polpo fresco/polpo congelato. Per rendere il polpo più tenero, il pescatore, appena lo pesca, lo sbatte contro una superficie dura, in questo modo rompe le fibre del polpo che risulta più tenero dopo la cottura.

A casa per avere lo stesso risultato, sarà sufficiente metterlo in congelatore per una notte: infatti il polpo è composto per buona parte da acqua, questa congelandosi si espande e rompe le fibre che risulteranno più tenere una volta scongelato e cotto.



Buon appetito!



Scopriamo ora insieme tutte le proposte de Al km 0 per il tema “cucina a basse calorie”:





  • Cena qui da noi: Insalata di polpo alla Tellarese





Seguiteci sulla pagina facebook de Al Km 0  se vorrete essere sempre aggiornati su ogni uscita.



Se non volete perdervi neppure un post del nostro Fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.






giovedì 20 febbraio 2020

BOCCONCINI ALLE OLIVE...per Il Granaio!

Ciao a tutti!

Oggi per il nuovo appuntamento con la rubrica Il Granaio - Baking time, vi presentiamo la ricetta dei Bocconcini alle olive taggiasche, rimaniamo quindi nella nostra Liguria utilizzando un ingrediente principe del nostro territorio, le olive taggiasche.  



La storia di questi bocconcini è molto travagliata, prima di arrivare su questa pagina sono stati preparati per ben tre volte nel giro di pochi giorni rischiando alla fine di non arrivarci proprio.
 


Sapete quando tutto vi rema contro, bene è quello che è successo. La prima volta che li ho preparati, mi sono finiti fuori lievitazione. Tra lezioni di geografia da ripetere, compiti di matematica da correggere e infinite discussione sull’incontro tra Andromaca ed Ettore, insomma dei panini proprio mi son dimenticata ed invece che dei bocconcini ho finito per produrre dei buonissimi dischi volanti. La seconda volta non li ho nascosti subito dopo l’uscita dal forno e sono stati divorati ancor prima che potessi imporre il divieto.
 


Alla fine sono stati prodotti una terza volta, ed è qui che da bocconcini si sono trasformati in nodini in un mio impeto fantasioso e tralasciando il fatto che li ho quasi dimenticati in forno, sono arrivati qui da voi. Vi risparmio le peripezie del set fotografico ma vi assicuro che dopo tutte queste prove ho la certezza che questi bocconcini vi faranno fare un figurone nel vostro cestino del pane.



BOCCONCINI ALLE OLIVE TAGGIASCHE

INGREDIENTI: 
  • 450 g farina 0
  • 50 g semola rimacinata di grano duro
  • 5 g malto
  • 0,5 g lievito di birra disidratato (1 g se lo usate fresco)
  • 260 g acqua
  • 60 g pasta di olive taggiasche
  • 9 g sale
per finire: 
  • semola rimacinata di gran duro
  • olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO:

Nella ciotola dell’impastatrice aggiungere le farine, il malto ed il lievito. Aggiungere la pasta di olive. Azionare l’impastatrice ed aggiungere l’acqua poco alla volta e con l’ultima parte di acqua aggiungere anche il sale. Impastate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Trasferitelo sulla spianatoia, date forma sferica con una serie di pieghe quindi trasferite in una ciotola leggermente unta di olio. Coprite con il suo coperchio o con la pellicola e lasciatelo per 1 ora al caldo in modo da fra partire la lievitazione.

Trasferite ora tutta la ciotola in frigo per una notte intera (8 ore).

La mattina successiva riprendete l’impasto, lasciatelo acclimatare per 30 minuti a temperatura ambiente, quindi sulla spianatoia spolverata di semola appiattitelo con le mani in un rettangolo (spessore circa 2 cm) e con un tarocco tagliate delle strisce lunghe 10 cm e larghe 3 (indicativamente). Prendete ogni striscia allungatela leggermente con le mani e fate un nodo.

Trasferite tutti i nodini su una teglia coperta di carta forno ben distanziati tra loro. Fate lievitare circa un’ora.

Spennellateli con olio extravergine di oliva e cuocete in forno già caldo a 200°C per 20-25 minuti. 



Fate raffreddare su una gratella.



Buon appetito!





Ed infine ecco il paniere completo di questo appuntamento:



  • Qui da noi: Bocconcini alle olive



Seguiteci sulla nostra pagina FB IL granaio per non perdere le novità.




Se volete essere sempre informati sui nuovi post di Fotocibiamo, vi ricordiamo che potete trovarci sulla nostra Fanpage di Facebook.




giovedì 24 gennaio 2019

FOCACCIA DOLCE (A TURTA DE LURÈ)....per Al Km 0!

Ciao a tutti!

Eccoci al secondo appuntamento mensile con la rubrica Al km 0, oggi per il tema “il mare fuori stagione” vi presentiamo la focaccia dolce.

Non nego che abbinare il tema di questo appuntamento con la portata che mi era capitata (la merenda), non è stato per niente facile. In realtà la soluzione era semplice, bastava che mi fermassi ad osservare la mia regione.
 


Una sottile lingua di terra racchiusa dai monti e dal mare, in cui tutto è una conquista, una terra a volte aspra che viene lavorata con fatica ma che ricambia con ottimi frutti, in cui il mare è uno dei protagonisti in qualunque stagione influenzando nel bene e nel male la vita di tutti. Una terra ricca di piccoli borghi caratteristici, dove si nascondono calette, passeggiate e angoli suggestivi.

Tra i prodotti tipici di questa terra, l’olio extravergine di oliva è sicuramente uno dei più noti. Gli olivi vengono coltivati su terreni resi meno scoscesi dall’uomo con la costruzione di muretti a secco che creano le caratteristiche terrazze.

Da queste terre si ottiene un olio delicatissimo, le cui caratteristiche sono influenzate dalla vicinanza del mare. È un’antica arte tramandata da tantissimi anni, furono i monaci Benedettini nel medioevo a selezionare le piante di oliva arrivando alla varietà della Taggiasca e ad insegnare la tecnica del terrazzamento del terreno.

È un olio che esalta le caratteristiche dei cibi senza interferire in modo troppo deciso sul gusto, lo ritroviamo come ingrediente base di molte ricette regionali come ad esempio la farinata, la stroscia e la focaccia, sia nella versione salata (ad esempio con le patate, con la salvia) che dolce.
 


Proprio così, della nostra focaccia genovese ne esistono anche diverse versioni dolci, dico diverse versioni perché come ogni ricetta della tradizione non esiste “la ricetta” ma ognuno può vantare la sua.

La Turta de Lurè è un dolce tipico della zona di Ventimiglia, che un tempo veniva preparata durante le feste comandate, la ricetta di questo dolce venne sviluppata da un fornaio di nome Lorenzo sul ricordo di un altro dolce di origine francesce. È una semplice pasta di pane insaporita e profumata, così viene definita dagli autori ventimigliesi.

Col passare degli anni la ricetta ha subito notevoli modifiche, oggi viene preparata con l’aggiunta di pinoli, vaniglia, oppure anice, finocchio, uova, latte e burro. Anche il nome della torta ha subito molte variazioni, la possiamo trovare come Torta di zibibbo, Fugassun, Focaccia dolce o Torta della nonna.

Vi lascio finalmente la ricetta con le mie modifiche...




FOCACCIA DOLCE (A TURTA DE LURÈ)


Ricetta originale da Cumpagnia di Ventemigliusi


INGREDIENTI (per una teglia da 32 cm di diametro):

per il lievitino:

  • 100 g farina tipo 1 
  • 100 g acqua 
  • 3 g lievito di birra disidratato
per l’impasto:
  • 300 g farina tipo 1
  • 200 g acqua 
  • 100 g zucchero
  • 250 g zibibbo (io non l’ho messo)
  • buccia ½ limone
  • 40 g olio extravergine di oliva
  • 5 g sale

per finire:
  • acqua + olio
  • acqua fiori di arancio q.b.
  • zucchero q.b.

PROCEDIMENTO:

Preparate in una ciotola piccola e stretta il lievitino con 100 g farina, 100 g acqua e il lievito. Mescolate velocemente con un cucchiaio e mettete a lievitare fino al raddoppio (circa 40 minuti).

Ora procedete con l’impasto. Nella ciotola dell’impastatrice mettete tutta la farina, tutto il lievitino, lo zucchero e la buccia del limone grattugiata. Iniziate ad impastare a velocità bassa ed aggiungete poco alla volta l'acqua, quando inizia ad incordare aggiungete il sale. Quindi per ultimo aggiungere l’olio poco alla volta aspettando che il precedente sia assorbito dall’impasto.

"Giocando” con le velocita dell’impastatrice (aumentando e diminuendo) portate ad incordatura. Dovrete ottenere un impasto liscio ed omogeneo ben aggrappato al gancio e la ciotola dell’impastatrice perfettamente pulita. Non abbiate fretta in questa fase. 


Se metterete lo zibibbo (uva passa) dovrete inserirlo a questo punto dopo averlo ammollato in acqua tiepida e ben asciugato, abbassate la velocità e impastate brevemente per far assorbire l'uvetta dall'impasto. Io non l'ho messo.

Trasferite sul piano di lavoro il vostro impasto, piegatelo su se stesso due volte velocemente e pirlatelo per dare forma tonda. Trasferitelo in una ciotola unta con poco olio e lasciatelo lievitare al caldo (28°C) fino al raddoppio.

Stendete l’impasto in una teglia unta con olio senza strapazzarlo troppo. Lasciate riposare ancora 30 minuti coperto.

Fate le classiche fossette della focaccia con le mani nella pasta. Bagnate l’impasto con un’emulsione di acqua e olio. Lasciate lievitare ancora 30 minuti.

Infornate a forno caldo a 200°C fino ad avere una leggera doratura in supeficie.

Estraete velocemente la focaccia dal forno, spennellate la superficie con acqua fiori d’arancio e cospargetela con abbondante zucchero. Infornate di nuovo e finite la cottura, in superficie si formerà un golosa crosticina.


Buon appetito!


Scopriamo ora insieme tutte le proposte de Al km 0 per il tema “Il mare fuori stagione”:




Colazione Sabrina: Fette biscottate glassate
Pranzo Carla: zuppa di pescatrice
Merenda qui da noi: Focaccia dolce (A Turta de Lurè)
Cena Simona: Moscardini bianchi in guazzetto all’arancia 



Seguiteci sulla pagina facebook de Al Km 0 se vorrete essere sempre aggiornati su ogni uscita.





Se non volete perdervi neppure un post del nostro fotocibiamo, vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook.



venerdì 30 gennaio 2015

PASTA AL FORNO...comfort food!



Ciao a tutti!

Da bambina mia mamma quando voleva far felice tutta la famiglia, preparava la pasta al forno ricca di formaggi filanti. Eravamo tutti felici e contenti e il profumo che arrivava dal forno ci faceva correre tutti a tavola, senza bisogno di essere chiamati.


Cliccate sulle immagini per ingrandirle
Qualche tempo fa ho avuto la bella idea di preparare questa pasta per i miei nanetti, mi aspettavo tutto l’entusiasmo che noi piccoli riservavamo a mia mamma quando portava in tavola questo piatto.

Bene, non sperateci!

Qui è stato tutto uno storcere il naso, un lamentarsi che loro il formaggio non lo mangiano (ma va! Ci sono cresciuti!) e poi cosa sono quelle robe nere lì sopra? Erano solo delle povere piccole semplici olive taggiasche aggiunte proprio perché so che le amano, ma mi è stato risposto che le amano da sole, in purezza, come si suol dire.

Insomma una debacle totale con conseguente avvilimento della padrona di casa, stufa di dover combattere contro la mensa della scuola o il cibo dell’asilo, pensate voi che avversari, come faccio a non avvilirmi. E non ditemi che bisogna abituarli da piccoli, perché sono suscettibile all’argomento, io ci provo ma evidentemente non lo faccio nel modo giusto!


Cliccate sulle immagini per ingrandirle
Pazienza, io vi posso dire che i grandi di casa il piatto lo hanno gradito parecchio, è una ricetta molto semplice, si può preparare in anticipo, è veloce da fare ma che può farvi fare bella figura in ogni occasione. E poi potete personalizzarla facilmente a vostro gusto!


PASTA AL FORNO

INGREDIENTI per 5 persone:
  • 400 g pasta corta a vostro piacere
  • 100 g parmigiano reggiano + quello con cui spolverare la superficie della pasta
  • 200 g gruyere
  • olive taggiasche sott’olio (a piacere)
  • sale q.b.

per la besciamella:

  • 1 l latte
  • 100 g farina
  • 100 g burro
  • noce moscata
  • sale

PROCEDIMENTO:

Preparate la besciamella.


Create il roux, facendo prima sciogliere il burro in una pentola abbastanza capace da contenere 1 lt di latte, ed aggiungendo la farina. Mescolate bene quindi aggiungete il latte poco alla volta, sempre mescolando con una frusta in modo che non si creino grumi. Aromatizzate con noce moscata (qui la quantità la dovete scegliere a vostro gusto) e aggiustate di sale. Fate cuocere per qualche minuto fino a che inizia ad addensarsi, in questo caso ho lasciato la besciamella un po’ più lenta.

Grattugiate il parmigiano reggiano e tagliate il gruyere a cubetti quindi uniteli alla besciamella ancora calda in modo che si amalgamino bene.

Nel frattempo, cuocete al dente la pasta, da voi scelta, in abbondante acqua salata. Scolatela e conditela con la besciamella in cui avete sciolto i formaggi.

Ponete la pasta in una pirofila singola precedentemente imburrata oppure dividetela in 5 pirofile monoporzione (anch’esse precedentemente imburrate), distribuitevi sopra le olive, spolverate di abbondante parmigiano e fate gratinare in forno caldo a 180°C per circa 25-30 minuti fino a che si sarà formata una croccante crosticina sopra. Servire caldo.


Buon appetito!



Vi auguro un felice fine settimana con questa ricettina semplice ma di sicuro successo, se non avete a che fare con i miei nanetti...sia ben inteso!


mercoledì 16 ottobre 2013

CLAFOUTIS DI CILIEGINI CON OLIVE AL TIMO


Ciao a tutti!

Ogni volta che riordino la dispensa trovo sempre qualche ingrediente nascosto in un angolino che pensavo di aver terminato...e la cosa mi piace un sacco...oppure vi capita mai, quando riordinate l’armadio, frugando nelle tasche di trovare qualche piccolo tesoro perduto...a me spesso...da piccola quando aiutavo in questo lavoro mia mamma, le monetine dimenticate in fondo alle tasche di pantaloni e cappotti erano le mie...non immaginate la soddisfazione e l’entusiasmo nell’aiutarla...


Bene tutta questa lunga introduzione per dirvi che stamattina ho riordinato i file del blog e naturalmente anche lì, come nella mia dispensa, ci sono state delle sorprese...delle ricette dimenticate cucinate quest’estate a ferragosto(qui e qui)che però meritano di avere più considerazione di quella che hanno ricevuto da quella sbadata...che sono io!!!



La prima è un clafoutis di ciliegini...troppo buono e bello per essere ignorato...il clafoutis dolce è una ricetta che vorrei fare da una vita e quindi, visto che sono una persona molto coerente...ho iniziato con un clafoutis...salato!!! La ricette l’ho trovata su un allegato di Sale&Pepe.





CLAFOUTIS DI CILIEGINI CON OLIVE AL TIMO



INGREDIENTI per 4 persone in una teglia 16x20 cm:
  • 120 g farina 00
  • 500 g pomodorini ciliegini
  • 100 g olive taggiasche
  • 3 uova
  • 2,5 dl latte
  • 70 g parmigiano reggiano grattugiato
  • 2 cucchiai di foglie di timo fresco
  • olio extravergine di oliva
  • sale, pepe

PROCEDIMENTO:

Tritate grossolanamente le olive, mettetele in una ciotola, unite il timo e mescolate con cura. Rompete le uova in una ciotola a parte, aggiungete la farina, setacciandola attraverso un colino, poi il latte, il parmigiano, 5 cucchiai di olio, sale, pepe e mescolate bene.


Oliate una teglia rettangolare e infarinatela, quindi distribuite sul fondo i ciliegini e il mix di olive, versate sopra l’impasto di farina preparato e cuocete in forno già caldo a 180° per 25-30 minuti. Servite infine il clafoutis tiepido o a temperatura ambiente.



Buon appetito!

 

domenica 18 agosto 2013

POMODORI RIPIENI...e quanto tempo è passato!


Ciao a tutti!
Come avete trascorso il ferragosto?
Il nostro è stato una tranquilla giornata di riposo...era una bellissima giornata calda ma ben ventilata e quindi un invito a leggere un bel libro all’ombra del melograno...meraviglioso!!!

Da ragazzina, con la mia famiglia, andavamo in ferie in campeggio, sempre lo stesso per tantissimi anni (Torre Mozza a Follonica), sempre lo stesso bungalow, sempre lo stesso periodo e, alla fine, anche le persone che ritrovavamo erano sempre le stesse, anno dopo anno...

Ricordo le prime “cotte” di una bimba che cominciava ad essere una ragazzine, i primi sorrisi, i primi sguardi rubati, il falò in spiaggia con la chitarra, le stelle, il mare, gli squadroni di ragazzi armati di ogni tipo di contenitore per l’acqua che, proprio il giorno di ferragosto, lanciavano acqua a qualunque malcapitato trovassero sulla loro strada...quanti anni sono trascorsi da quelle giornate e come è cambiata quella ragazzina pronta ad ingaggiare una vera guerra, per avere lo zainetto di moda in quel momento...che vergogna, ancora oggi, se ci ripenso...quante cose sono cambiate...

Il ferragosto mi riporta sempre indietro negli anni a ripensare a quei primi passi di una giovane donna, nessun ripianto, nessun desiderio di tornare indietro...mamma mia...non vorrei mai... ma tanta tenerezza per quei momenti spensierati e felici e a volte anche molto tormentati come è la vita di ogni adolescente...chi più chi meno...

A volte mi capita di pensare a tutte quelle persone e chiedermi... cosa faranno oggi...chissà se il camping Torre Mozza esiste ancora... eravamo molto affezionati a quel posto...è stato cornice di tante estati felici...

Torniamo al presente...


Oggi vi lascio la ricettina del primo con cui abbiamo iniziato il nostro pranzo di ferragosto e cioè i pomodori ripieni, l’idea l’ho presa da un libro allegato a Sale&Pepe ma alla fine ho realizzato tutt’altro!!! Il pranzo è poi continuato con una sfoglia con zucchine alla crescenza e un clafoutis di ciliegini con olive al timo per terminare con caffè, gelato e tanta frutta!!!


POMODORI RIPIENI


INGREDIENTI per 6 persone:
  • 6 pomodori tondi grossi
  • 150 g riso
  • 1 mozzarella
  • 30 olive taggiasche
  • un mazzetto piccolo di basilico
  • 30 g parmigiano reggiano grattugiato
  • un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato
  • un cucchiaio di pangrattato
  • olio extravergine di oliva
  • sale


PROCEDIMENTO:

Lessate il riso per 12-14 minuti in una casseruola con abbondante acqua salata portata ad ebollizione con un cucchiaio di olio.

Raccogliete le foglie di basilico e tritatele finemente a coltello. Riducete a cubetti piccoli la mozzarella. Tritate finemente le olive taggiasche a coltello.

Private i pomodori della calotta superiore e svuotateli delicatamente della polpa con un cucchiaino, quindi tagliate la polpa in piccoli cubetti. Raccogliete la polpa a cubetti in una ciotola, unite il riso scolato, il basilico, le olive, la mozzarella, il parmigiano reggiano grattugiato, aggiungete un filo d’olio, aggiustate di sale e mescolate bene.

Farcite i pomodori con il riso così preparato, sistemateli in una teglia oliata, cospargete ogni pomodoro con un mix di parmigiano e pangrattato e conditeli con un filo d’olio. Cuocete i pomodori così farciti in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.

Serviteli tiepidi oppure freddi.





Buon appetito!



Un’ultima cosa...vorrei ringraziare tanto Alessia e Maria del blog “Un cestino di ciliegie” per averci assegnato il premio 100% affidabile...un premio quindi al nostro impegno e al lavoro che si nasconde dietro alle pagine del blog...grazie mille ragazze per aver pensato a “Fotocobiamo”!!!



venerdì 30 novembre 2012

PEPERONI RIPIENI…e nuovo premio!

Oggi ho deciso di fare una puntatina indietro nel tempo alla scorsa estate….

Qualche tempo fa, circa a metà novembre, dall’orto abbiamo raccolto ancora qualche verdura tipicamente estiva come zucchine (con le quali abbiamo cucinato in origine un risotto che si è poi trasformato nelle arancine) e peperoni.
Con i peperoni abbiamo fatto una ricetta che a noi è piaciuta moltissimo (noi grandi…i cuccioli non hanno voluto neppure assaggiare!!!): i peperoni ripieni.

La ricetta arriva da SaleEpepe di settembre 2012, stranamente questa volta non abbiamo apportato nessuna modifica…ci sono piaciuti subito così!!! Per la cronaca, il cuoco di questa ricetta è mio marito, l’ha scelta e sempre cucinata lui! In realtà una piccola modifica questa volta è stata fatta, abbiamo usato olive taggiasche invece delle olive nere che avevamo finito!

Per oggi avevo preparato un post ricco di tradizione, nel quale vi avrei mostrato una ricetta antichissima ligure…….ma…..la cuoca ha fatto un vero c….”No, mamma si dice pasticcio!!!”…giusto, diciamo PASTICCIO. Non vi dico il nervoso quando è arrivato a casa il fotografo pensando di fotografare una meraviglia ed invece….niente, non sono riuscita a sformarla…non era cotta del tutto!!! Va be’ ci riproveremo…anzi forse no!!!

PEPERONI RIPIENI


INGREDIENTI:
·      4 peperoni corno di bue grossi
·      200 gr scamorza bianca
·      20 olive nere di Gaeta (per noi taggiasche)
·      origano
·      4 filetti di acciuga sott’olio
·      1 spicchio d’aglio
·      olio extravergine di oliva
·      sale q.b.


PREPARAZIONE:
Lavate e asciugate i peperoni, ritagliate una fetta nel senso della lunghezza e riducetela a dadini.
Sbucciate lo spicchio d’aglio, stufatelo dolcemente in una padella con 3 cucchiai di olio e unite la dadolata di peperone. Regolate di sale, proseguite la cottura per 10 minuti, eliminate l’aglio e spegnete.
Svuotate i peperoni da semi e filamenti e cuoceteli in una padella antiaderente con 2 cucchiai d’olio per 5-6 minuti, rigirandoli su tutti i lati.
Tagliate il formaggio a dadini e mescolatelo  con la dadolata di peperone raffreddata, le olive e l’origano sbriciolato.
Ungete leggermente una pirofila, disponetevi i peperoni con la parte tagliata rivolta verso l’alto, salateli internamente e farciteli con il composto preparato. Metteteli nel forno già caldo a 200° per circa 20 minuti e serviteli tiepidi, disponendovi sopra le acciughe a tocchetti.

Buon appetito!

Vi racconto un’ultima cosa, non per importanza. Stamane tra i messaggi dei Cubetti da viaggio, ho trovato il messaggio di Any del Blog “La cucina di Any”. Ha voluto donarci il premio Liebster AWARD.
Siamo lusingati e felicissimi che Any abbia pensato a noi per questo premio. Lo vorremmo girare a tutte le persone che ci seguono con tanto affetto per ringraziarle di cuore.
Grazie mille Any!!!


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...