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martedì 27 marzo 2018

LE MIE EMPANADAS DI MANZO...per il Club del 27!

Ciao a tutti!

Questa settimana siamo decisamente internazionali. Dopo aver fatto un salto in Gran Bretagna per un Afternoon Tea, oggi vi portiamo in Argentina per scoprire le Empanadas di manzo.
 


Con gli amici del Club del 27, questo mese, avevamo la possibilità di scegliere una ricetta tratta dal libro “The Perfect Eggs” scritto a due mani da T.I.Fisher e J.Park. Una raccolta di ricette che hanno come protagonista le uova sia in preparazioni quotidiane che più innovative.
  


banner della mitica Mai

Tra le varie golose proposte del libro, noi abbiamo scelto le Empanadas di manzo argentine. 
Qui trovate tutte le altre strepitose proposte. 




Le Empanadas sono mezzelune di pasta lunghe 12-15-cm ripiene di carne, sono tra i piatti più famosi della cucina argentina, cucina che ha avuto una forte influenza europea, soprattutto spagnola, dovuta alle colonizzazioni subite nel corso della sua storia. Vengono cotte sia al forno, dopo essere state spennellate con uovo sbattuto, che fritte.
 


Per tradizione le empanadas venivano preparate dalle donne per festeggiare il ritorno degli uomini, che per periodi lunghi rimanevano nelle pampas con le mandrie. Il nome deriva dal castigliano “empanar”, cioè racchiudere un ripieno in un impasto di pane.

Vengono preparate con diversi ripieni, a seconda della zona di provenienza, e a seconda del ripieno vengono chiuse diversamente, tecnica che permette poi di riconoscerle una volta cotte. Ad esempio, quelle con carne si chiudono a mezzaluna ed il bordo viene attorcigliato su se stesso formando una treccia. In quelle al formaggio, dopo essere state chiuse a mezzaluna, le due punte vengono riunite tra loro. Quelle agli spinaci, si chiudono verso l’alto a formare una cresta. (fonte QUI ).
 


I nanetti di casa hanno molto gradito questa ricetta, ed anche i grandi ne sono stati parecchio felici. Per quanto riguarda la forma delle mie empanadas: sicuramente devo esercitarmi ancora, la treccia delle mie empanadas ha avuto qualche problema!



EMPANADAS DI MANZO

Ricetta tratta dal libro “The perfect Egg” T.l.Fisher & J.Park, ed. Ten Speed Press


INGREDIENTI

Per l’impasto:

  • 320 g farina (2¼ cups)
  • 7 g sale (1 ½ teaspoons)
  • 110 g burro non salato freddo, tagliato a cubetti (1/2 cup)
  • 1 uovo
  • 70 g acqua gelata (1/3 cup)
  • 11 g aceto di mele (1 tablespoon)
Ripieno:
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva (2 tablespoons)
  • 1/2 poblano Chile (peperoncino, potrebbe essere simile al Jalapeno), tagliato a dadini
  • 50 g chicchi di mais freschi (1/3 cup)
  • 1/4 cipolla dorata, tritata
  • 1 pomodoro, tagliato a cubetti
  • 1 spicchio d’aglio, tritato
  • 225 g carne di manzo macinata (8 ounces)
  • 1 cucchiaino e mezzo di concentrato di pomodoro (1 ½ teaspoons)
  • origano fresco (1 tablespoon + 1 teaspoon)
  • Sale e pepe nero appena macinato
  • 3 uova bollite, private della buccia e tritate
  • 20 olive verdi in salamoia, denocciolate e tritate
  • 1 uovo, leggermente sbattuto con 2 cucchiai d’acqua per lucidare la superficie

  • Olio di semi di arachidi, per la frittura 

PROCEDIMENTO:

Nella ciotola del frullatore unite la farina e il sale, mescolateli e aggiungete il burro freddo tagliato a cubetti. Azionate il frullatore. Otterrete un composto granuloso.

Sbattete insieme uovo, acqua e aceto (l'acqua non mettetela tutta in una volta, dovrete ottenere un impasto asciutto che vi permetta poi di modellarlo, il mio era troppo morbido ed infatti la forma delle mie empanadas non è delle migliori). Unite questo composto di uova alla miscela di farina e azionate ancora il frullatore ad impulsi. Otterrete una massa ruvida.

Trasferite l’impasto su una superficie infarinata e impastare brevemente fino a renderlo omogeneo, facendo attenzione a non maneggiarlo eccessivamente così che la pasta rimanga morbida.

Spianate l’impasto in un disco spesso, avvolgetelo in pellicola per alimenti e conservare in frigorifero per almeno un’ora ma anche fino a un massimo di due giorni.

Preparate il ripieno:

scaldate in una padella ampia l’olio extravergine di oliva a fuoco medio-alto. Aggiungete il peperoncino, il mais, la cipolla, il pomodoro e l’aglio e fate soffriggere per circa 3 minuti.

Aggiungete la carne di manzo tritata e continuate a rosolare, sgranate la carne con un cucchiaio di legno e fatela ben rosolare. Aggiungete il concentrato di pomodoro e l’origano e aggiustate di sale e pepe. Abbassate il fuoco e aggiungete uova ed olive mescolando bene.

Dovrete ottenere un impasto piuttosto asciutto e la carne ben cotta ed amalgamata a tutti gli altri ingredienti. Levate dal fuoco e lasciate raffreddare per almeno 30 minuti il ripieno prima di riempire le empanadas.
 


Per riempire le empanadas:

trasferite l’impasto su una superficie infarinata e lasciatelo a temperatura ambiente per almeno 15 minuti prima di lavorarlo. Trascorsi i 15 minuti, con l’aiuto di un matterello stendetelo in una sfoglia sottile e con un coppapasta (diametro 12-15 cm) ricavatene tanti dischi. Impastate nuovamente gli scarti della pasta, stendetela nuovamente e ricavate di nuovo dei dischi con l’aiuto del coppapasta. Procedete in questo modo fino ad esaurimento della pasta.

Spennellate l’intero bordo dei dischi d’impasto con l’uovo, quindi mettete un po’ di ripieno al centro del disco di pasta. Piegate l’impasto sul ripieno come a formare una mezzaluna e sigillate con i rebbi di una forchetta per bene le due metà, quindi attprcigliate i bordi a formare una specie di treccia. Ripetete tutte le operazioni fino a terminare tutti gli ingredienti.
 


Friggete le empanadas in abbondante olio di semi di arachidi prima da un lato, poi dall’altro.
Servite calde.
Nota: 
Ho utilizzato per le mie empanadas olive nere, al momento di preparare il ripieno mi sono accorta che un topolino di casa aveva mangiato tutte le olive verdi ahimè!






























Buon appetito!






sabato 27 gennaio 2018

CROSTATA ALLE MELE E MARMELLATA DI ANNA DEL CONTE...per il CLUB dl 27!

Ciao a tutti!

Da questo mese al Club del 27 si cambiano le regole. Ogni mese verrà scelto un libro e le ricette proposte saranno tratte da quel libro.



Questo mese vedrete una valanga di marmellate e idee per utilizzarle, tutte tratte dal libro “Marmelade a bittersweet cookbook” di Sarah Randell. Correte a vedere di cosa parlo qui:
  




Iniziamo subito dalla nostra scelta. Chi ci conosce sa che siamo molto poco esterofili e questo libro sembrava l’occasione di infrangere un po’ questo clichè, di forzare il nostro modo di essere. Bene, sappiate che io ho provato a non essere monotona, ma alla fine niente, è più forte di me: in un libro di ricette inglesi sono riuscita a scovare l’unica ricetta donata all’autrice da un’italiana Anna Del Conte! Ahahhah! Non guarirò mai!
 


Insieme andremo a preparare una profumatissima marmellata di arance rosse e vaniglia con cui poi prepareremo una crostata con mele, marmellata e mandorle davvero notevole.


MARMELLATA DI ARANCE ROSSE E VANIGLIA 


INGREDIENTI (per 6 vasetto da 340g):



  • 800 g (6-7) arance rosse
  • 400 g (1-2) mele Bramley (io ho utilizzato una Golden)
  • 4 limoni
  • 2 kg zucchero di canna
  • 2 bacche di vaniglia
  • 2 lime

PROCEDIMENTO:

Lavate e spuntate le arance, trasferitele in una padella media, coprite con acqua e portate ad ebollizione. Lasciate cuocere a fuoco lento coperte con un coperchio per circa 1 ora, o comunque fino a che non saranno tenere se forate con un coltellino. Scolate le arance e conservate il liquido di cottura.

Nel frattempo, sbucciate le mele ed eliminate il torsolo. Raccogliete gli scarti (torsolo e buccia) delle mele su un quadrato di garza (a doppio strato) e tenete da parte. Tagliate le mele a tocchetti piccoli, trasferitele in una padella, aggiungete 5 cucchiai di acqua e cuocete a fuoco lento per una decina di minuti o fino a quando non saranno ben morbide (quasi una poltiglia).

Quando le arance saranno tiepide, tagliatele in quarti e poi in fettine spesse 3-5 mm e trasferite tutto in una padella (perfetta una padella di rame, aggiungo io) dove cuocerà la marmellata, raccogliendo l’eventuale succo fuoriuscito durante la preparazione. Raccogliete i semi delle arance e metteteli con gli scarti delle mele sulla garza.

Tagliate a metà i limoni e i lime e spremeteli con uno spremiagrumi. Versate il succo ottenuto in una caraffa graduata aggiungendo anche l’eventuale polpa. Tagliate le bucce dei lime e dei limoni a pezzi e aggiungeteli nella garza con gli scarti delle mele. Aggiungete nella caraffa al succo di limoni e lime abbastanza liquido di cottura delle arance per arrivare al litro, potete eliminare quello che poi avanza.

Aggiungete il contenuto della caraffa, lo zucchero e la mela nella padella con le arance. Tagliate nel senso della lunghezza a metà le bacche di vaniglia, raccogliete i semi e trasferiteli insieme alle bacche nella padella con le arance.

Chiudete molto bene con dello spago la garza con gli scarti, aggiungetela alla padella con le arance e fissatela con lo spago al manico della padella.

Trasferite tutto sul fuoco, portate ad ebollizione e fate bollire per 25-30 minuti o fino a quando non verrà raggiunta la giusta consistenza (sempre valida la prova piattino). Potete eliminare le bacche di vaniglia oppure invasarle con la marmellata (come fa l’autrice).

Lasciate riposare pochi minuti e invasate la marmellata in vasetti precedentemente sterilizzati. Chiudete e lasciateli raffreddare.


Note:

Non fatevi spaventare dalla quantità di zucchero di questa marmellata, considerate che stiamo facendo una marmelade inglese e queste per tradizione sono le proporzioni da rispettare.




CROSTATA DI MARMELLATA E MELA DI ANNA DEL CONTE



INGREDIENTI (per una crostata diametro 23 cm con bordi 3-4 cm):


Per la frolla:

  • 250 g farina 00 
  • 100 g zucchero a velo
  • Buccia grattugiata di ½ limone
  • 150 g burro non salato a temperatura ambiente
  • 1 uovo grande + 1 tuorlo
Per il ripieno:
  • 100 g mandorle scottate
  • 1 mela (aspra, tipo Granny Smith)
  • 8 cucchiai colmi della vostra marmellata preferita (ho scelto la marmellata di arance rosse e vaniglia)
  • Buccia grattugiata di ½ limone
  • 1 uovo piccolo sbattuto per spennellare

PROCEDIMENTO:


Versate la farina in una ciotola insieme allo zucchero a velo e aggiungete la buccia di limone. Mescolate.

Tagliate il burro (che dovrà essere a temperatura ambiente) a pezzi e aggiungetelo alla farina quindi, con la punta delle dita, mescolatelo alla farina e allo zucchero. Sbattete l’uovo e il tuorlo con una forchetta in una piccola ciotola, e aggiungetele all’impasto. Mescolate inizialmente con un cucchiaio, poi impastate velocemente con le mani.

Formate una palla (io preferisco formare un piccolo rettangolo), avvolgetela nella pellicola trasparente e mettetela in frigorifero per almeno 30 minuti. Se preparate la frolla il giorno prima, avrete un prodotto più friabile una volta cotto ma ricordate di portarla a temperatura ambiente prima di stenderla.
Stendete 2/3 dell’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e rivestire una teglia precedentemente imburrata ed infarinata rifilando i bordi.

Cospargete sulla base di frolla le mandorle tritate grossolanamente, distribuendole in modo uniforme.
Sbucciate la mela e dopo aver eliminato il torsolo, grattugiatela. Aggiungete alla mela grattugiata la marmellata di arance e la buccia di limone e distribuite il composto uniformemente sulle mandorle nel guscio di frolla. Spennellate i bordi con l’uovo sbattuto.

Con la pasta rimasta ricavate un rettangolo lungo circa 25 cm, ritagliate 6 strisce larghe circa 2 cm e disponetele sulla superficie della torta, poi ritagliate altre 6 strisce e disponetele sulla torta nella direzione opposta, creando una grata, spennellate con uovo sbattuto.

Nel mio caso ho utilizzato, per decorare la mia crostata una griglia-tagliapasta da crostate ed ho intrecciato delle strisce per ricreare il bordo.

Trasferite la crostata in frigorifero per 20 minuti.

Preriscaldate il forno statico a 200°C (se utilizzate il ventilato abbassate la temperatura a 180°C). Infornate la crostata e cuocete per 35-40 minuti, fino a quando non sarà dorata (se scurisce troppo copritela con un foglio di carta alluminio).

Sfornarla e lasciarla raffreddare prima di sformarla e servirla.


Buon appetito!



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