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domenica 21 aprile 2024

SBRICIOLATA INTEGRALE FRAGOLE E CANNELLA...per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme la SBRICIOLATA INTEGRALE CON FRAGOLE E CANNELLA, un guscio di frolla all’olio reso ancor più rustico dalla farina integrale al cui interno nasconde un goloso ripieno alle fragole.
 




 
Riteniamo sia molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.
 

Questo mese abbiamo scelto come protagonista delle nostre ricette, la fragola: Miria ci prepara un goloso BUDINO AL COCCO CON FRAGOLE E MENTA CIOCCOLATO, mentre Simona ci propone una profumatissima insalata di FRAGOLE ALL'ACETO BALSAMICO E MENTA.

  



Amo molto le fragole, il sapore e soprattutto il brillante colore rosso delle fragole mature mi fa dire è primavera, sono un frutto con grandi proprietà antinfiammatorie e antiossidanti quindi un prezioso alleato per la nostra salute.

La scelta migliore sarebbe quella di consumarle al naturale senza cuocerle, perchè durante la cottura si perdono alcuni importanti nutrienti ma oggi faremo un’eccezione per una torta perfetta per la colazione o per la merenda.

La sbriciolata è un dolce molto apprezzato da grandi e piccini e nasce come variante della sbrisolona, un dolce tipico mantovano. Oggi ve la propongo con la mia frolla all’olio per l’occasione preparata con farina integrale e un ripieno di fragole cotte per qualche minuto prima di racchiuderle nella frolla.
 



 
Ma ora andiamo in cucina a preparare insieme la nostra torta…



SBRICIOLATA INTEGRALE CON FRAGOLE E CANNELLA
INGREDIENTI (per una teglia 26 cm di diametro):

per la frolla (per una teglia 26 cm di diametro):
  • 250 g farina da frolla
  • 100 g semola rimacinata di grano duro
  • 100 g zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • un pizzico di sale
  • 2 uova intere
  • 100 g olio extravergine di oliva
  • cannella q.b

per il ripieno:
  • 300 g fragole
  • scorza limone grattugiata
  • 3 cucchiai di zucchero

PROCEDIMENTO:

Prepariamo la frolla.

La particolarità di questa frolla è che si prepara con poche preoccupazioni, è necessaria una ciotola e un cucchiaio ed il gioco è fatto. In una ciotola aggiungete tutti gli ingredienti della frolla ed amalgamateli con un cucchiaio velocemente. Non impastate a lungo dovrete ottenere un composto sbriciolato.

Scegliete una teglia con il fondo removibile che vi aiuterà molto quando la vostra torta sarà cotta.

Prendete la teglia e foderatela di carta forno.

Prendete metà impasto della frolla stendetelo bene su tutta la superficie della teglia livellandolo col dorso di un cucchiaio, facendolo salire anche sui bordi.

Trasferite in frigo sia la teglia che la metà della frolla avanzata.

Preparate il ripieno.

Lavate ed eliminate il picciolo della fragole. Tagliatele a cubetti e trasferitele in una padella con la scorza di limone e 3 cucchiai di zucchero. Fate appassire per qualche minuto su fuoco medio mescolando spesso.

Fata raffreddare.

Per finire.

Riprendete la frolla dal frigo.

Aggiungete al guscio di frolla le fragole ormai raffreddate quindi coprite l’intera superficie con la metà di frolla sbriciolata tenuta da parte.

Cuocete in forno già caldo a 180°C (forno statico) per 30-35 minuti e comunque fino a quando la torta assumerà un bel color biscotto.

Servite fredda cosparsa di zucchero a velo.




Buon appetito!



Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 maggio con un nuovo frutto.


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giovedì 21 marzo 2024

TORTA AL LIMONE LIGURE....per Fruttando!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento mensile con la rubrica “Fruttando”. Prepareremo insieme la TORTA AL LIMONE LIGURE tipica della vallata di Bonassola, precisamente di Montaretto, aromatizzata alla vaniglia.



Riteniamo sia molto importante la stagionalità degli ingredienti che utilizziamo, quindi la rubrica Fruttando nasce dall’idea di cucinare con la frutta di stagione abbinandola ad un’erba aromatica spontanea oppure ad una spezia.
  

Questo mese abbiamo scelto come protagonista delle nostre ricette, il limone: Miria ci prepara un goloso PROFITEROLES AL CIOCCOLATO BIANCO CON CREMA AL LIMONE E VANIGLIA, mentre Simona ci propone dei profumatissimi BISCOTTI AL LIMONE, CARDAMOMO E PISTACCHI.

La TORTA AL LIMONE LIGURE, come vi dicevo, è tipica della vallata di Bonassola, la ricetta fa parte della tradizione di queste zone ed è protagonista di tutte le sagre che vengono organizzate qui. È una torta molto delicata, uno scrigno di frolla che racchiude una crema al limone preparata senza uova, una vera delizia per chi ama questo frutto.





 
Non deve stupire che la torta tipica di questa zona della Liguria sia una torta al limone, infatti tutto il comune di Monterosso all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre (che dista pochi chilometri da Bonassola) è una ricca zona di produzione di limoni.

Il limone di Monterosso è un frutto abbastanza grande, molto profumato e con un gusto molto gradevole dolce-acido che gli permette anche di essere assaporato in purezza come per gli altri agrumi.

Proprio per questa loro caratteristica, i limoni di Monterosso vengono consumati prevalentemente freschi in spremute oltre che in altre preparazioni tipiche della zona (come le acciughe marinate nel succo di limone, il liquore limoncino, la crema di limoni, la marmellata di limoni, la granita, il gelato e le torte al limone). Pensate che in alcune preparazioni vengono utilizzate anche le foglie con le quali si ricoprono le teglie nelle quali poi si cuociono alcuni dolci come ad esempio il castagnaccio.
 

Ogni anno a Monterosso, il terzo fine settimana di maggio, quest’anno sarà sabato 18 maggio, organizzano la Sagra dei limoni, una grande festa dove questo frutto è l’assoluto protagonista tra decorazioni, prodotti tipici, ricette e concorsi del limone più grande.


Fonti:

Festa del limone 

Limoni di Monterosso 

Limoni di Monterosso 



Ma ora andiamo in cucina a preparare insieme la nostra torta…



TORTA AL LIMONE LIGURE
ricette tratta da qui  


INGREDIENTI (per una teglia 26 cm di diametro):

per la frolla:
  • 350 g farina da frolla
  • 150 g zucchero
  • 180 g burro a temperatura ambiente
  • Limone grattugiato (solo parte gialla)
  • ½ bacca vaniglia
  • 3 tuorli d’uovo
  • 8 g lievito per dolci
  • pizzico di sale

per la crema:

  • 2 limoni non trattati
  • 150 g zucchero
  • 50 g burro
  • 25 gr fecola di patate
  • 250 g acqua

PROCEDIMENTO:

Prepariamo la frolla.

In una ciotola aggiungete tutti gli ingredienti tranne la farina ed amalgamateli con un cucchiaio. Sulla spianatoia fate una fontana con la farina ed aggiungete al centro tutti gli ingredienti raccolti nella ciotola.

Impastate velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo quindi stendetelo leggermente in un piccolo rettangolo copritelo con pellicola e riponetelo in frigorifero per almeno mezz’ora e comunque fino a che avrete preparato la crema.

Prepariamo la crema.

In un pentolino in cui avrete messo l’acqua, la fecola, il burro e lo zucchero, grattugiate la scorza dei due limoni facendo attenzione a prendere solo la parte gialla, altrimenti la crema diverrà amara.

Mescolate per bene il composto e ponete su fuoco medio.

Portate a bollore, quindi continuate a mescolare ancora per 2 minuti.

Spegnete e lasciate raffreddare.

Spremete il succo di un limone e mezzo ed aggiungetelo mescolando alla crema ormai fredda.

Per finire.

Riprendete la frolla dal frigo.

Dividete l’impasto in due parti, una poco più grande dell’altra.

Stendete la parte più grande tra due fogli di carta forno fino ad uno spessore di 3 mm.

Prendete una teglia di 26 cm di diametro, coprite il fondo con un disco di carta forno e ungete i bordi con abbondante burro.

Ricoprite la teglia con la frolla appena stesa, pareggiando i bordi.

Stendete la seconda parte di frolla sempre ad uno spessore di 3 mm.

Versate all’interno della teglia la crema al limone preparata in precedenza, quindi coprite con la seconda parte di frolla stesa e sigillate i bordi eliminando eventuali eccedenze di impasto.

Cuocete in forno già caldo a 180°C (forno statico) per circa 40 minuti o fino a quando la torta assumerà un bel color biscotto.

Servite fredda cosparsa di zucchero a velo.



Buon appetito!



Con la rubrica “FRUTTANDO” ci rivedremo il 21 aprile con un nuovo frutto.


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mercoledì 1 settembre 2021

DOLCE DI SAN MICHELE...per Alla mensa coi Santi!

Ciao a tutti!

Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme il Dolce di San Michele, è un dolce tradizionale della provincia di Ravenna, precisamente di Bagnacavallo, che viene preparato dalle pasticcerie della zona e con una ricetta segreta solo durante la festa a lui dedicata di fine settembre. San Michele Arcangelo viene festeggiato il 29 settembre, e dal 1969 (anno della riforma) lo stesso giorno vengono festeggiati anche agli altri Arcangeli Raffaele, il soccorritore, e Gabriele, l’annunciatore.




Per questo mese dalle nostre compagne di viaggio troverete da Miria un pane scozzese cotto in padella anch’esso dedicato a San Michele: il Bannock; mentre Simona ha scelto una ricetta dedicata a Santo Frate Padre Pio, il ragù per lui preparato dal medico del convento.


San Michele Arcangelo è colui che riuscì a sconfiggere Satana, troviamo la sua storia sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento nelle Sacre Scritture. Viene sempre rappresentato come un combattente con la spada oppure la lancia mentre schiaccia sotto i piedi un dragone, simbolo di Lucifero, sconfitto in battaglia.

È considerato il difensore del popolo di Dio e il vincitore della lotta del bene contro il male per questo motivo è stato dichiarato protettore della Polizia di Stato oltre che di molte altre categorie. Più di 60 cittadine italiane oltre a Bagnacavallo lo hanno scelto come loro protettore.
 
Il culto di San Michele Arcangelo ha origini orientali, l’imperatore Costantino I fu il primo a manifestare una grande devozione nei suoi confronti tanto da fargli edificare a Costantinopoli un grande santuario.

Mentre in Occidente la prima basilica a lui dedicata risale a prima del 450 e si trovava sulla Via Salaria a Roma ed è proprio dalla dedica che ritroviamo su di essa, datata 29 settembre, che si è scelto il giorno in cui da sempre si festeggia San Michele.

Sono moltissime le storie legate al Santo, ma forse la più significativa e quella che mi tocca di più visto il momento che stiamo vivendo, è quella raccontata nella Leggenda Aurea (una raccolta medioevale di biografie scritta da Jacopo da Varazze, frate domenicano e vescovo di Genova): Papa Gregorio I vide apparire sopra Castel Sant’Angelo a Roma, la figura di San Michele mentre rinfoderava la sua spada, dichiarando così la fine di un lungo periodo di pestilenza.
 



Come vi dicevo Bagnacavallo è una delle numerose città che hanno scelto come santo patrono San Michele Arcangelo. Si trova nell’entroterra emiliano a pochi chilometri dal Mar Adriatico ed è un’interessante città d’arte con un bel centro storico ricco di chiese, palazzi nobiliari e uno splendido teatro. Qui dal 1202 ogni fine settembre si festeggia per 5 giorni consecutivi il Santo con una manifestazione molto varia in cui si può assistere ad eventi artistici, culturali e gastronomici.
 



Durante questi cinque giorni i forni e le pasticcerie del paese propongono il Dolce di San Michele, un ricco dolce costituito da un guscio di frolla preparata con lo strutto come è tipico di queste zone, al cui interno troviamo una crema che ricorda una panna cotta e sulla superficie un tripudio di frutta secca, inutile dirvi che è un dolce di un bontà incredibile, ahimè la ricetta è segreta e gelosamente custodita.
  


La versione che vi propongo è quella che la signora Marinella, titolare di una delle pasticcerie di Bagnacavallo ahimè ora chiusa da qualche anno, ha raccontato in un’intervista. Probabilmente qualche segreto è stato omesso, ma vi assicuro che il risultato è ottimo, una delle mie torte preferite!


Fonti:


DOLCE DI SAN MICHELE
Ricetta originale della signora Marinella


INGREDIENTI (per una teglia 23 cm diametro alta 5 cm (*)):

  • 250 g farina debole da crostate
  • 125 g zucchero a velo
  • 3 tuorli d’uovo
  • 125 g strutto
  • zeste di limone
  • 1 pizzico di sale

per la crema:
  • 50 g latte
  • 300 g panna fresca
  • semi di ½ bacca di vaniglia
  • scorza di limone
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 2 fogli di colla di pesce (circa 4 g)
  • 2 uova intere
  • 3 tuorli d’uovo
  • 150 g zucchero a velo
  • 100 g mascarpone
  • 100 g uvetta (io non l’ho messa)
  • marsala o grappa q.b. per ammollare l’uvetta (io non l’ho messo)


Per finire:
  • gherigli di noce q.b.
  • pinoli q.b.
  • mandorle con e senza pelle q.b.
  • nocciole q.b.
  • granella di mandorle q.b.
  • gelatina di albicocche

PROCEDIMENTO:

Preparate la frolla.

In una ciotola mettete la farina, le zeste di limone, lo zucchero, lo zucchero e il sale. Mescolate. Aggiungete lo strutto ed amalgamate, otterrete un composto umido e sgranato. Unite ora i tuorli e lavorate velocemente fino da avere un impasto liscio ed omogeneo.

Fate riposare in frigo coperto per una mezz’ora quindi riprendetelo e foderate uno stampo (23 cm diametro alto 5 cm) precedentemente imburrato ed infarinato. Bucherellate il fondo della frolla. Mettete lo stampo rivestito con la frolla in frigorifero.

Preparate ora la crema.

Mettete in ammollo i fogli di colla di pesce in acqua per 20 minuti.

Mettete in ammollo l’uvetta nel marsala o nella grappa (io non l’ho messa nella torta).

Fate caramellare due cucchiai di zucchero (dev’essere biondo).

In una pentola unite il latte, la panna, i semi di vaniglia, la scorza di limone (intera in modo poi da poterla eliminare) e lo zucchero caramellato. Portate a bollore e fate cuocere qualche minuto. 

Togliete dal fuoco quindi aggiungete i fogli di gelatina scolati dall’acqua di ammollo, mescolate e lasciate raffreddare. Tenete da parte.

Nella planetaria o comunque con le fruste elettriche, montate le uova e i tuorli con lo zucchero a velo, quando saranno spumose e chiare aggiungete il mascarpone e continuate a montare fino a che sarà ben amalgamato.

Unite questo composto alla crema cotta in precedenza, amalgamate bene. Aggiungete ora l’uvetta scolata e asciugata (io non l’ho messa).

Mescolate ancora. Tenete da parte.

Riprendete il guscio di frolla dal frigo, farcite con tutta la crema preparata.

Cuocete in forno già caldo a 180°C per 30-40 minuti.

Lasciare raffreddare una volta cotta quindi ponetela in frigo per qualche ora in questo modo la crema si addenserà.

Ora non resta che decorarla. Fate tostare i pinoli.

Decorate con la frutta secca l’intera superficie della torta e spennellate con gelatina di albicocche per renderla lucida.



Nota:

(*) non fate il mio errore ed utilizzate uno stampo alto (almeno 5 cm), la caratteristica di questo dolce è proprio uno strato abbondante di crema.




Buon appetito!



Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di ottobre.


Inoltre ricordate che tutte le ricette de "Alla mensa coi Santi" sono raccolte in una utilissima MAPPA INTERATTIVA  che vi permetterà di avere una visione di insieme e da cui potrete facilmente consultarle.


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giovedì 5 settembre 2019

SBRICIOLATA AMARETTI E MELE...per Il Granaio!

Ciao a tutti!

Si riprende! Come state? Passata bene la vostra estate? Spero di sì!
 


Potremmo definire settembre come “un secondo inizio anno”: facciamo buoni propositi, riprendiamo tutte le nostre attività dopo il torpore estivo, la scuola, la palestra, il lavoro. Un mese in cui si ha bisogno di un sacco di energia; iniziamo con una bella colazione e accompagniamo il nostro caffè con una bella fetta di Sbriciolata con amaretti e mele.
 


Questo semplice dolce è perfetto per il primo appuntamento del mese con la rubrica de “Il Granaio – Baking Time”.
 

La sbriciolata è una crostata rustica, semplice da realizzare, in cui sostituiamo la caratteristica griglia con tante croccanti briciole. Il suo interno nasconde tante fettine di mele e gli amaretti li abbiamo utilizzati per rendere ancora più golosa la frolla.



SBRICIOLATA AMARETTI E MELE

Ricetta ispirata alla torta sbriciolata di Miria - “Due amiche in cucina”




INGREDIENTI (per una teglia diametro 18 cm): 

  • 200 g farina per frolla 
  • 130 g burro 
  • 50 g semola rimacinata di grano duro
  • 150 g amaretti
  • 80 g zucchero semolato
  • 2 tuorli
  • un pizzico di sale


per il ripieno:



PROCEDIMENTO:

Sbriciolate finemente gli amaretti.

In un mixer versate le farine e aggiungete il burro a tocchetti freddo di frigo. Azionate il mixer per pochi secondi, otterrete una consistenza sabbiosa. Potrete ottenere lo stesso risultato anche lavorando velocemente con la punta delle dita il burro con le farine in una ciotola.

Trasferite il composto in una ciotola, aggiungete lo zucchero, gli amaretti sbriciolati fini, i tuorli e il pizzico di sale. Amalgamate velocemente, senza compattare completamente l’impasto.

Imburrate la teglia e coprite con un disco di carta forno il fondo. Ho utilizzato una teglia col fondo rimovibile per estrarre più facilmente la sbriciolata una volta cotta.

Mettete nella teglia più della metà dell’impasto e pressate con le mani facendo anche un bordo di 2 cm. Cercate di ottenere uno spessore omogeneo.

Sbucciate le mele quindi tagliatele a fettine molto sottili.

Sul fondo di frolla, distribuite due cucchiai di confettura di albicocche quindi coprite con due strati di fettine di mele.

Coprite tutta le mele sbriciolando l’impasto tenuto da parte.

Infornate in forno già caldo a 180°C per 35-40 minuti.

Sfornate, fate raffreddare completamente quindi eliminate lo stampo.






Buon appetito!



Ed infine ecco il paniere completo di questo appuntamento:





  • Qui da noi: Sbriciolata amaretti e mele





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sabato 9 settembre 2017

PINOLATA...per il Calendario del Cibo Italiano!

Ciao a tutti!

Oggi vi porto con me in Val d’Aveto, una bellissima valle dell’entroterra genovese divisa tra la nostra regione e l’Emilia Romagna. Andremo a scoprire un dolce tipico di queste zone: la Pinolata.
 


Non mi sto riferendo al tipico pasticcino fatto con mandorle e pinoli ma ad una crostata. Un friabile guscio di frolla che al suo interno racchiude un ripieno ricco di mandorle. Può avere il tipico aspetto di una crostata, con la griglia di frolla a decoro della superficie e tantissimi pinoli, oppure, essere ricoperta da un disco di frolla cosparso anch'esso di pinoli. In alcuni casi, quando chiusa da un disco di frolla, viene definita, o forse meglio, confusa con la torta della nonna, che a differenza di questa ha però un ripieno di crema pasticcera. Attenzione potreste quindi trovare queste due denominazioni un po’ confuse.
 


Secondo il Calendario del Cibo Italiano oggi si celebra la Giornata delle Crostate e credo che la Pinolata sia un ottimo rappresentante per quelle che possiamo definire le crostate classiche, quelle della tradizione.

Gli ingredienti della frolla sono sempre gli stessi: farina, zucchero, materia grassa, uova e aromi; quello che può cambiare da una ricetta all’altra, e quindi dare origine ad innumerevoli variazioni, è il loro bilanciamento e il metodo di lavorazione.

Sicuramente la regola principale è quella di utilizzare sempre ingredienti di ottima qualità ed essere velocissimi nell’impasto in modo da sviluppare il meno possibile il glutine (proteine) nemico di questo tipo di preparazione.

Per la preparazione della frolla si possono utilizzare tre diversi metodi di impasto: metodo classico (la farina si aggiunge come ultimo ingrediente impastandolo velocemente con gli altri), metodo montato ed infine il metodo sabbiato. Quest’ultimo è quello che utilizzeremo per la nostra crostata.

Col metodo sabbiato la frolla avrà una struttura del tutto diversa dalla classica, risulterà molto più consistente e sarà molto più friabile, inoltre al momento della lavorazione non necessiterà di riposo in frigo.
 


Vediamo insieme come fare...




PINOLATA


Ricetta tratta da I.Fioravanti, Dolci ricette di Liguria, Erredi, Genova 2015



INGREDIENTI per una crostata diametro 26 cm:

per la frolla:
  • 220 g farina debole
  • 100 g burro, freddo di frigorifero
  • 70 g zucchero semolato
  • 2 tuorli
  • un pizzico di sale
  • 2 cucchiai di marsala amaretto

per il ripieno:
  • 80 g mandorle pelate
  • 20 g armelline o mandorle amare
  • 3 albumi
  • 180 g zucchero semolato
  • scorza limone

per la finitura:
  • 100 g 50 g pinoli 
  • zucchero a velo

PROCEDIMENTO:

L’utilizzo di un’impastatrice con l’accessorio a foglia (o frusta k) permette di ottenere un’ottima sabbiatura (in alternativa potete usare un robot da cucina, a mano diventa difficile per il fatto che deve essere lavorata molto velocemente).

Unite la farina al burro, freddo di frigo, nella ciotola dell’impastatrice. Iniziate a miscelare a velocità medio-bassa, dopo qualche minuto di lavorazione la farina avrà l’aspetto della sabbia bagnata.

A questo punto inserite gli altri ingredienti: lo zucchero, i tuorli, il sale e l’amaretto. Avviate nuovamente l’impastatrice e vedrete che nel giro di un minuto la frolla sarà formata.

Si ottiene in questo modo una frolla che può essere subito utilizzata senza alcun riposo in frigorifero.



Stendete la frolla ad uno spessore di pochi millimetri e rivestite uno stampo da crostata con fondo amovibile precedentemente imburrato ed infarinato. Bucherellate il fondo della crostata con una forchetta e mettete da parte con i ritagli avanzati, vi serviranno per fare la griglia della crostata.

Preparate il ripieno. Tritate le mandorle, precedentemente tostate, e le armelline con un cucchiaio di zucchero, preso dal totale. Aggiungere lo zucchero alle mandorle mentre si frullano permette di raccogliere tutti gli olii essenziali che si sprigionano.

Ora montate gli albumi a neve ben ferma con il resto dello zucchero, aggiungendolo poco alla volta. Aggiungete, un cucchiaio alla volta, le mandorle frullate  mescolando delicatamente con una spatola per non smontare il composto.

Riprendete la base di frolla (in realtà ho riposto la teglia ricoperta con la frolla in frigo a causa della temperatura troppo alta di casa mia) e ricopritela con questo composto. Livellate bene e decorate con le tipiche strisce della crostata. Cospargete con abbondanti pinoli.

Infornate in forno statico già caldo a 170°C per 45-50 minuti. Se la supeficie scurisse troppo, a metà cottura coprite con un foglio di alluminio.

Sfornatela e lasciatela raffreddare nella teglia, sformatela solo una volta fredda.



NOTE:


  • Scegliete una farina debole cioè con un contenuto in proteine tra 8,5 g e 9,5 g e quindi una forza 150/180 W.
  • Unendo per prima cosa la farina al burro, il grasso del burro avvolgerà ogni granello di farina e la renderà impermeabile; questo ostacolerà l’attivazione del glutine e vi garantirà la friabilità della frolla.


Buon appetito!



Lo stampo da me utilizzato per fare la Pinolata era da 23 cm e con la frolla e la crema avanzati ho fatto delle mini-Pinolate:




Con questa ricetta partecipo al Calendario del Cibo Italiano e ai festeggiamenti per la Giornata Nazionale della Crostata







giovedì 17 settembre 2015

CROSTATA ALLA FRUTTA SECCA

Ciao a tutti!

Un altro dei nostri nanetti quest’anno ha iniziato l’avventura della scuola con grande trepidazione ed entusiasmo sia da parte sua che da parte di noi genitori. Sembra ieri che quel frugolino tutto rosa è arrivato tra noi ed oggi, è già una bimbetta grande, un tipettino molto fashion (in questo molto diversa dalla sua mamma!), con una grande grinta in casa, mentre fuori si trasforma in uno scricciolo timoroso delle novità che le si propongono.


Pensate che la sua compagna di banco di oggi è la figlia della mia compagna di scuola di tanti anni fa, sapevo che sarebbero state in classe insieme ma il caso ha voluto che si sedessero vicine ed oggi, alla riunione con le maestre, io e la sua mamma eravamo di nuovo compagne di banco dopo 33 anni! Un’emozione nell’emozione!

Per festeggiare l’inizio della scuola ho pensato ad una crostata con confettura di albicocche (preparata da me quest’estate) arricchita con tanta frutta secca e qualche semino. Un qualcosa di goloso, che desse una grande energia, forse il caldo di questi giorni, la rende ancora un po’ fuori stagione, ma è davvero perfetta se si pensa al freddo a cui stiamo andando incontro.



La rusticità di questa crostata è esaltata dalla farina integrale utilizzata per preparare la frolla, a sua volta arricchita con una piccola percentuale di farina di mandorle e una di riso.


CROSTATA ALLA FRUTTA SECCA


INGREDIENTI per una teglia 23x23 cm (*):

Per la frolla:
  • 300 g farina integrale di grano tenero Petra 9
  • 100 g farina di riso
  • 50 g farina di mandorle
  • 160 g zucchero a velo 
  • 200 g burro
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale
(*) la quantità di frolla è abbondante per questa teglia, sarebbe perfetta per una teglia di 28 cm di diametro, vi avanzeranno circa 200 g di frolla con cui io ho preparato dei biscotti.

Per il ripieno:
  • 120 g noci
  • 80 g nocciole
  • 80 g mandorle 
  • 20 g semi di sesamo
  • gelatina da copertura 

PROCEDIMENTO:

Non utilizzo farina di mandorle già pronta, preferisco frullare io le mandorle aggiungendo una parte di zucchero che serve per assorbire l’olio che si forma durante la macinatura.

Per prima cosa preparate la frolla: in una ciotola raccogliete le farine, lo zucchero e un pizzico di sale quindi aggiungete l’uovo e il burro. Impastate velocemente con la punta delle dita, in modo da non scaldare troppo l’impasto, quando avrete ottenuto un impasto omogeneo fatene un panetto, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo in frigo per almeno un’ora (o mezz’ora in congelatore).

Nel frattempo raccogliete tutte la frutta secca in una teglia e fatela tostare in forno pochi minuti facendo attenzione a non bruciarla.

Ora dovete cuocere il guscio di frolla in bianco. Preriscaldate il forno 180°C. Riprendete la frolla e stendetela ad uno spessore di 6-7 mm, trasferitela nella teglia (23x23 cm) precedentemente imburrata, coprite la frolla con carta forno e aggiungete ad esempio dei legumi (io ho utilizzato dei ceci dimenticati da troppo tempo in dispensa) in modo che la frolla mantenga il più possibile la sua forma. Cuocete in forno già caldo a 180°C per 20 minuti, sfornate, eliminate la carta forno col suo contenuto e infornate ancora il guscio di frolla per 5 minuti.




Lasciate un po’ raffreddare la frolla, quindi spalmate sul fondo la confettura di albicocche ed infine la frutta secca. Infornate ancora la crostata per 10 minuti.

Nel frattempo preparate una dose di gelatina da copertura, e quando avrete sfornato la vostra crostata distribuitela su tutta la frutta secca. Lasciate raffreddare su una gratella. È buonissima appena fatta ma ancor di più il giorno successivo, se riuscirete a resisterle fino ad allora.





Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo al contest del blog Profumo di cannella in collaborazione con Petra – Molino Quaglia:





lunedì 20 aprile 2015

CROSTATA DI RICOTTA E WHISKY per the recipe-tionist!


Ciao a tutti!




Finalmente da non so più quanto tempo posso dire che quello passato è stato un tranquillo fine settimana in famiglia, in cui abbiamo fatto tutto quello che avevamo programmato senza essere ostacolati da nessun virus superstite.

Per noi quindi un grande successo, non potete immaginare, non abbiamo fatto nulla di particolare, siamo andati dalla nonna, siamo finalmente riusciti ad andare a messa tutti insieme e poi abbiamo cucinato e fotografato ben tre ricette!

La prima ricetta a cui ci siamo dedicati è una ricetta “copiata” per partecipare ad un gioco “the recipe-tionist” la cui essenza non è quella di competere per un premio ma di “celebrare” il lavoro di un’altra blogger.

Questo mese the recipe-tionist è Cristiana del blog “Beuf a la mode”, una persona che apprezzo molto non solo per la sua grande capacità in cucina ma anche per il suo modo di essere, non ho avuto il piacere di conoscerla personalmente ma, da quello che si legge tra le righe del suo blog, abbiamo diverse affinità la più semplice delle quali è sicuramente quella di avere entrambe una famiglia numerosa e di crederci fermamente!

Girovagando per il blog di Cristiana sono state moltissime le ricette che mi hanno stuzzicato, ero partita pensando ad una ricetta con protagonista il quinto quarto (lei ne è la regina!) poi sono passata ad un dolce da credenza perché è un tipo di ricetta di cui il mio blog è un po’ carente, ed ero praticamente già pronta a preparare la torta di carote e noci quando poi per caso sono capitata su questo post e non sono più riuscita a dimenticare questa crostata.

Spero di non essere finita fuori tema Flavia, ma preparare questa crostata buonissima mi ha permesso di celebrare non una ma ben due blogger, la prima è Cristiana e la seconda è Alessandra, un’amica che ho avuto la fortuna di conoscere perché genovese come me, ma che, probabilmente scioccata dopo il nostro incontro, ha deciso subito dopo di trasferirsi a Singapore!!!

Secondo le regole del gioco è ammessa un’unica omissione o sostituzione, quindi ho sostituito la farina 00 con la farina einkorn, una miscela di farina integrale di farro monococco biologico e farina tipo 1 di grano tenero biologico. 






CROSTATA RICOTTA E WHISKY

Io ho utilizzato una teglia 24 cm alta 4 cm (mi è avanzata quasi 400 g di frolla, circa la metà, utilizzando questo tipo di teglia) nella ricetta originale andava utilizzata una teglia da 26-28 cm.

INGREDIENTI: 


per la base

  • 3 hg ricotta romana
  • 3 hg farina einkorn
  • 250 g di burro
  • 1 cucchiaio di zucchero
per il ripieno
  • 400 g ricotta romana
  • 400 g zucchero a velo (potete scendere fino a 300) (la prossima volta per me non più di 250 g)
  • 2 tuorli piccoli
  • whisky (almeno mezzo bicchierino) (la prossima volta ne metterò un bicchierino!)

PROCEDIMENTO:


Preparate la base come una normale frolla, mescolando tutti gli ingredienti e e manipolando il meno possibile. Non appena impastate la frolla, aiutandovi con due fogli di carta forno stendetela e foderate la teglia coperta da carta forno (indispensabile per sfornarla se non utilizzate una teglia col fondo amovibile), quindi trasferite la teglia con la frolla in frigo almeno un’ora (se volete anche solo ½ ora se la mettete in freezer). Stendete anche la frolla avanzata anch'essa tra due fogli di carta forno e riponetela anch’essa in frigo lasciandola tra i due fogli di carta forno con cui l’avete stesa, questa frolla vi servirà per poi fare le strisce della crostata. Il riposo è essenziale, ma essendo molto morbida è meglio stenderla prima di farla riposare in frigo,
altrimenti, se la rimanipolate per rivestire la tortiera, scaldate di nuovo il burro e siamo daccapo!

Trascorso il tempo di riposo riprendete la teglia con la frolla e fatela cuocere in bianco per 15 minuti in forno già caldo a 180°C.

Ora preparate il ripieno: con una frusta montate la ricotta con lo zucchero, aggiungete i tuorli uno ad uno, sempre montando e infine il whisky.

Con la crema di ricotta appena preparata dovrete riempire il guscio di frolla cotto in precedenza e con il resto della pasta formate la griglia tipica della crostata.

Infornate in forno statico già caldo a 180°C per almeno 30 minuti facendo attenzione a che non scurisca troppo in superficie (copritela con un foglio di alluminio se dovesse essere necessario).

Lasciatela raffreddare completamente nello stampo, quindi sformatela e spolverizzate con zucchero a velo. Dà il meglio di sé il giorno successivo.

Nota:

Potete cuocere la crostata anche tutta in una volta, cioè evitando di fare la cottura in bianco del guscio di frolla, ma in quel caso dovrete aumentare il tempo di cottura anche fino a 40 minuti facendo sempre attenzione a che non scurisca troppo (coprite in quel caso con un foglio di alluminio).




Buon appetito!



Con questa ricetta partecipo al gioco THE RECIPE-TIONIST di Flavia del blog Cuocicucidici che questo mese vedeva come recipe-tionist Cristiana del blog “Beuf à la mode”:

http://cuocicucidici.blogspot.it/2015/03/the-recipe-tionist-le-regole.html









 
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